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giovedì 24 novembre 2016

RAPPORTO UE: “467MILA MORTI L’ANNO IN EUROPA PER SMOG E INQUINAMENTO”


Sono i dati di "Qualità dell’aria in Europa 2016", studio pubblicato dall'Agenzia europea per l’ambiente. "Ma quella nel Vecchio continente sta migliorando". A Strasburgo si vota oggi sui "Nuovi tetti alle emissioni inquinanti"
“In Europa 467mila morti l’anno per smog e inquinamento”. E’ quanto afferma il rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2016″, pubblicato stamattina dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea). Nonostante la qualità dell’aria nel Vecchio continente stia migliorando, “l’inquinamento atmosferico resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute delle persone”, abbassa la qualità della vita. L’inquinamento da particolato così come l’ozono e il biossido di azoto causano o peggiorano problemi respiratori, malattie cardiovascolari, cancro e portano ad aspettative di vita più brevi, riferisce l’Eea.

Lo studio presenta una panoramica aggiornata e un’analisi per il periodo 2000-2014 sulla base di dati provenienti da stazioni di monitoraggio dell’aria ufficiali, tra cui più di 400 città in tutta Europa. Tra gli altri risultati, risulta che nel 2014 circa l’85% della popolazione urbana nell’Unione europea sono stati esposti a particolato fine (PM2.5) a livelli ritenuti dannosi per la salute dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. “La riduzione delle emissioni ha portato a miglioramenti della qualità dell’aria in Europa, ma non abbastanza per evitare danni inaccettabili per la salute umana e l’ambiente”, ha detto Hans Bruyninckx, a capo dell’Agenzia europea per l’ambiente con sede a Copenhagen. Sono necessari – ha aggiunto – maggiori sforzi da parte delle autorità pubbliche e delle imprese, così come dei cittadini e ricercatori.

Il report definisce l’inquinamento da particolato come una miscela di minuscole particelle e goccioline liquide composte da diversi elementi tra cui acidi, metalli, particelle di suolo o polvere. Fonte principale è la combustione di carbone e biomassa da parte di industrie, centrali elettriche e famiglie. Altre fonti di inquinamento sono i trasporti, l’agricoltura e l’incenerimento dei rifiuti.

 “E’ chiaro che i governi locali e regionali svolgono un ruolo centrale nella ricerca di soluzioni” al problema, ha commentato il commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, auspicando per oggi un voto positivo del Parlamento europeo sui Nuovi tetti alle emissioni inquinanti (Nec). Il commissario ha accennato alla necessità di “aiutare i diversi livelli di governo a lavorare meglio insieme” alludendo al fatto che a volte le istituzioni locali hanno strategie più ambiziose dei governi in tema di riduzione delle emissioni. Infatti è prevista a Strasburgo la votazione sulla direttiva che introduce i Nec per il periodo 2020-2030.



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