Translate

mercoledì 18 novembre 2020

VIA DI VITTORIO / VIA DEI PARTIGIANI LO SCEMPIO E' COMPIUTO


Domenica 15 novembre è stato inaugurato il primo parco per bimbi con disabilità con il nuovo  McDonald’s, tutto bello nuovo ma non possiamo accettare affermazioni del tipo:

Laddove c’era un’area dismessa, oggi c’è anche un parchetto inclusivo, …….”.

Sia chiaro quell’area NON ERA UN AREA DISMESSA, era un prato verde NON CONTAMINATO da scarichi industriali abusivi o autorizzati, che costeggiava una strada ad alto scorrimento dove i valori di inquinamento sono sempre stati elevati e dove si potevano osservare, fino a qualche anno fa i cavalli che pascolavano liberi e sereni (ma di questo ne abbiamo già parlato in due post precedenti QUI quello del mercoledì 6 marzo 2019  e QUI quello di mercoledì 18 dicembre 2019).

Lo scempio, se mai, è proprio la colata di cemento e l’aumento scellerato del consumo del suolo che si continua a perpetrare in una città che lo ricordiamo è un SIN (Sito d’Interesse Nazionale) ci si sarebbe aspettati una differente sensibilità urbanistica e non l’attuazione di norme da piano regolatore stile anni 80.

Non siamo mai stati contrari all'apertura di un McDonald's e dell’autolavaggio, ma abbiamo sempre detto che andavo portati su aree industriali o commerciali realmente dismesse per poterle bonificare e riqualificare NON DISTRUGGERE AREE che stranamente si erano salvate da industriali senza scrupoli e politici compiacenti.

Lo scempio è compiuto, quello che succederà successivamente lo osserveremo, si perché abbiamo permesso che un ristorante noto per la sua possibilità di asporto e un autolavaggio venissero costruiti su una delle arterie più trafficate presenti in città (e senza fare nulla per il traffico di attraversamento causato dal casello di Serravalle) oltre ad aver introdotto un numero considerevole di rider che devono destreggiarsi ad attraversare il quartiere per le consegne a domicilio in un quadro urbanistico che negli ultimi vent'anni non li aveva neanche considerati.

Sarebbe stato bellissimo creare un bosco dove installare all’interno delle aree giochi per bambini attrezzate per le disabilità e dei percorsi ciclo pedonali quello sarebbe stato un evento da festeggiare ma ci vuole una visione e competenze che probabilmente in questa città ancora non esistono.

lunedì 16 novembre 2020

PARCO DELLA BERGAMELLA ENNESIMO DEGRADO (E PERICOLO)

 Sono giorni che nel parco della Bergamella a causa di una rottura di un tubo o di un canale l’acqua di prima falda pescata per riempire i laghetti fuoriesce allagando parte del parco.



La situazione sta diventando drammatica perché la fuoriuscita ha creato una vasta “palude” in prossimità di percorsi ciclopedonali e pericolosa perché l’acqua di prima falda stando alle ultime analisi comunicate dal comune del 2017 (perché poi non sono state più eseguite analisi, neanche quest'anno) dell'acqua di prima falda (quindi non trattata) si rilevano concentrazioni incompatibili con il parametro di potabilità per il tetracloroetilene, nelle acque depurate e poi riutilizzate in agricoltura a uso irriguo i composti alogenati (tetracloroetilene+tricloroetilene) non devono superare i 10 microgrammi/Litro (DM 185/2003), mentre qui arriviamo a 14 microgrammi/Litro, qui non si tratta di acque reflue, ma il tipo di riutilizzo è assimilabile, quindi l'acqua di prima falda non è adeguata alle coltivazioni agricole. 


(0,0144 milligrammi corrispondono a 14 microgrammi)

Chiediamo di intervenire URGENTEMENTE al fine di limitare la fuori uscita dell’acqua a tutela di chi frequenta il parco e proteggere la terra presente nelle tre aree destinate degli orti destinate ad area agricola.

lunedì 2 novembre 2020

IL SERVIZIO MEDICO DOMICILIARE NON È MORTO; È SVOLTO SOLO DA POCHI !!!!!!!!!!!!!!!!


È il servizio medico che abbiamo sempre avuto e che stranamente, con i vari rinnovi contrattuali nazionali, è sparito, stiamo parlando dell’assistenza domiciliare del medico di famiglia.

Oggi sul corriere c’è una intervista al dottor Riccardo Munda, in tutta l’intervista c’è un passo che ci ha colpiti, soprattutto vedendo come gli studi medici a Sesto San Giovanni (in particolar modo a Cascina Gatti) rispondono chiudendosi sempre di più (visite solo su appuntamento o solo via telefono, sale di aspetto chiuse, difficoltà o impossibilità di contattare il medico, ecc…) e sollecitato dalle domande del giornalista su come è riuscito a contenere il Covid tra i suoi pazienti a risposto in questa maniera:

«Me lo spiego con una ragione semplice: l’assistenza domiciliare. Andare a casa di un mutuato non è la stessa cosa che fare il medico stregone via cavo. Tanto per cominciare andare significa fare una visita accurata, capire se ci sono problemi respiratori e quanto sono seri, valutare lo stato generale del paziente, prescrivere i farmaci giusti...».

Sappiamo bene che non è l’unico, che la figura del medico di base sia fondamentale lo abbiamo sempre sostenuto, come abbiamo sempre sostenuto che le visite domiciliari andassero salvaguardate soprattutto per le persone più fragili e per determinate situazioni, invece abbiamo SEMPRE ricevuto risposte negative in merito.

Consigliamo a qualche politico (da destra a sinistra) di farsi anche un esame di coscienza, se non avessimo devastato il servizio sanitario così in profondità forse avremmo risposto a questa pandemia in modo differente.

Clicca Qui il link per leggere l’articolo del Corriere della Sera.