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mercoledì 5 agosto 2020

INIZIATI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLA VASCA DI CONTENIMENTO DEL SEVESO AL PARCO NORD (PURTROPPO)


Ne abbiamo già parlato (QUI l'ultimo post), purtroppo da qualche giorno è iniziata la distruzione di un bosco di 4 ettari con tutta la sua biodiversità che con fatica era riuscita ad insediarsi negli ultimi trent'anni.
Video del 3 agosto 2020 alle ore 7.40, inizia la distruzione di 4 ettari di Parco boschivo all'interno del Parco Nord Milano al confine con Bresso.

Non risolverà il problema, perché il problema non si risolve con un cratere profondo 10 metri cementificato, ma andando a modificare (e magari a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria (o magari autorizzato dalla regione) continua a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!).
Generiamo così un nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da cantar vittoria, si è scelta la soluzione facile a discapito dell'ambiente, argomento tanto caro al politico di turno soprattutto in campagna elettorale o durante le manifestazioni di piazza, ma come si può osservare sempre molto lontano da trovar soluzioni consone e questo vale per le giunte di centro sinistra quanto per quelle di centro destra , poco contano gli elementi di compensazione messi in atto (per lo più volute ed imposte dal comune di Bresso) perché quando la vasca diventerà un lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà quello che oggi non si vuole comprendere.
Per affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che purtroppo ad oggi, a parte l'ambientalismo da salotto, nella nostra società ancora non c’è, ci saranno invece selfie una volta finita la vasca magari in concomitanza delle elezioni con tanto di proclami trionfalistici che saranno poi smentiti dalla prima "bomba d'acqua" che cadrà, bombe che aumentano di intensità e frequenza di anno in anno forse perché la stessa classe politica che ha partorito tale progetto è la stessa che continua a cementificare il suolo lombardo riducendo drasticamente l'assorbimento idrogeologico del territorio, senza dimenticare i 1400 scarichi abusivi che continuano imperterriti a scaricare nel torrente.

Ribadiamo la nostra solidarietà alle associazioni del Parco (Comitato Coordinamento Torrente Seveso Comitato No Vasca e Associazione Amici Parco Nord.), al comune di Bresso e alla cittadinanza, che hanno cercato di fermare tale scempio.

giovedì 8 agosto 2019

APPROVATA LA COSTRUZIONE DELLA VASCA DI CONTENIMENTO DEL SEVESO AL PARCO NORD - PURTROPPO


Non sarà l’ultima «barricata» del complesso sistema di difesa di Milano come riportato sull’articolo del corriere della sera, sarà sicuramente l’ultima follia di una Metropoli che ha costruito sui fiumi, di una Regione che non ha fatto nulla sugli scarichi abusivi presenti in Brianza, e così via alla pazzia di una vasca immersa nel Parco Nord in pieno centro urbano, si perché anche se siamo nell’hinterland la densità di popolazione nel nord Milano è pari a quella della grande metropoli (forse anche più densa grazie alle politiche speculative eseguite negli ultimi 50 anni da giunte di vario tipo).
Non risolverà il problema perché il problema non si risolve con una vasca ma andando a modificare (e a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria continua a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!) generando così un nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da cantar vittoria, poco contano gli elementi di compensazione messi in atto perché quando la vasca diventerà un lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà cosa oggi non si vuole comprendere, perché è questo è il timore reale, visto che non agiamo su chi inquina, su chi scarica abusivamente scarichiamo semplicemente il problema generandone un altro.
Per affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che purtroppo ad oggi non c’è, e a nulla servono le compensazioni perchè non rispettano il parco e non rispettano la salute delle persone.

Alle associazioni del Parco,a Bresso e alla sua cittadinanza va la nostra solidarietà

venerdì 6 aprile 2018

NEL SEVESO 1.420 SCARICHI ABUSIVI- MA LE ISTITUZIONI DOVE SONO ???????



Non possiamo che sostenere, condividere ed esprimere piena solidarietà al messaggio rilasciato dall'Associazione Amici del Parco Nord.

Siamo in una regione all’avanguardia, eppure da tempo sappiamo nel fiume Seveso vi sarebbero circa

1.420 scarichi abusivi

ma cosa si aspetta ad intervenire? dov'è la Regione Lombardia? Arpa? La Magistratura ? Siamo nel 2018 a.c. cosa state aspettando ??

di seguito l’inizio del comunicato:

Egregi Signori, Autorità preposte,Ci risulta che ci sia in corso (ed anche da qualche tempo) una inchiesta della Magistratura milanese che ha accertato che nel fiume Seveso vi sarebbero circa 1.420 scarichi abusivi. E’ evidente che non si possa avere piena contezza del contenuto delle amplissime attività di indagine fino a che queste non siano concluse dalla Magistratura inquirente, ma si può ritenere che le evidenze e la notizia di tali accertamenti siano certamente già pervenute ai Vostri rispettivi Uffici, per quanto di Vostra competenza. E’ anche evidente il gravemente dannoso impatto che questo fatto ha sul fiume e sui bacini nei quali si sta progettando di far defluire e decantare queste acque, in particolare a riguardo della vasca di laminazione prevista nella zona di Niguarda-Parco Nord di Milano”.


FONTE :NORDMILANO24


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venerdì 9 febbraio 2018

IL SEVESO BLU PER L'ENNESIMO SVERSAMENTO DI INQUINANTI

Manca sempre la volontà di tutelare ambiente e (di conseguenza) la salute della popolazione, così quando succedono fatti come questo si cerca di sminuire e di ridimensionare l’ennesima violenza ad un ambiente già malato, sembra sempre essere una causa accidentale, in realtà si è dato il permesso alle fabbriche chimiche di costruire sulla riva dei fiumi, in realtà non si controlla se queste aziende eseguono manutenzioni o definiscono protocolli rigidi per limitare al minimo gli incidenti e così una rottura di un tubo all'interno di un’azienda operante nel settore della chimica provoca lo sversamento di circa 1000 litri di colorante blu nel fiume Seveso, passando attraverso la rete fognaria. (!!!!!!).



Come citano i principali giornali, la notizia è stata confermata dalla Polizia provinciale di Monza in seguito alle numerose segnalazioni arrivate da diversi cittadini che hanno notato il corso d’acqua colorato di blu.