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giovedì 18 giugno 2015

MALATTIE DA IPERSENSIBILITA': UN'EPIDEMIA IN ESCALATION DI ALLERGIE, INTOLLERANZE ALIMENTARI E SENSIBILITÀ CHIMICA ED ELETTROMAGNETICA

Conferenza su l'escalation di allergie, intolleranze alimentari e sensibilità chimica ed elettromagnetica

Giovedì 25 giugno alle ore 18.00 Università degli Studi di Messina
Piazza Pugliatti, 1, 98122 Messina

Profumi, detersivi, farmaci, additivi alimentari, plastiche,conservanti, mercurio dentale, campi elettromagnetici dei cellulari, WI-FI, Tablet e antenne influenzano la nostra salute?
Nel corso dell'incontro si parlerà del libro "Sensibilità chimica multipla: diagnosi, terapie e riconoscimento" a cura dell’autrice Dottoressa Francesca Romana Orlando, giornalista professionista, co-Fondatrice AssociazioneA.M.I.C.A. ( che si occupa di inquinamento chimico ed elettromagnetico).
Saluto introduttivo della Prof.ssa Angela Di Pietro, P.A. di Igiene generale e applicata, docente di Demografia Sanitaria e di Inquinamento atmosferico, radiazioni ionizzanti e non ionizzanti presso la Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina preventiva del nostro Ateneo.
Modera l'incontro la dott.ssa Daniela Caccamo, professore aggregato presso l'Università degli Studi di Messina.
Interverranno:
  • Dott.ssa Maria Grazia Bruccheri, medico, specialista in genetica medica. - Direttrice del Poliambulatorio Sacro Cuore di Catania
  • Dott. Fiorenzo Marinelli, ricercatore dell'Istituto di genetica molecolare del Cnr di Bologna (firmatario di un appello al governo contro la riduzione della soglia per l'elettrosmog )
  • Dott.ssa Maria Stella Cacciola, biologa nutrizionista, esperta in intolleranze alimentari e nutrigenetica di Messina.

L’evento è patrocinato da
STUDIOLAC srl - CONFCOMMERCIO di MESSINA -ASSOCIAZIONE FARIDEA


Si pregano i partecipanti dall'astenersi gentilmente dall'uso di lacche, profumi e gel per capelli profumati per consentire la partecipazione ai pazienti con MCS.

martedì 16 giugno 2015

CONFERENZA SULL’ELETTROSMOG A VARALLO POMBIA (NOVARA)

Le onde elettromagnetiche da antenne per la telefonia mobile, telefoni cellulari, wi-fi, tablet, iPad, …sono un reale rischio per la salute ??se  ne  parla
venerdì  19 giugno, ore 21,00 
presso la Tinaia di Villa Soranzo

     INTERVERRANNO:

  •      Paolo Orio                  Effetti biologici a medio/lungo termine
  •      Sergio Crippa             Igiene elettrica
  •      Gianni Giardina         Cosa dice l’Oncologo
  •      Nicoletta Bracci         Cosa dice la Magistratura       
  •      Federico Parachini    Cosa pensa la gente


     a seguire DISCUSSIONE  APERTA al pubblico  

lunedì 15 giugno 2015

ELETTRODOTTO VILLANOVA GISSI - TERNA SOLLEVA I PILONI DI NOTTE E UN OPERAIO CADE DA UN PILONE DI ATESSA

Cepagatti (Pe). Brusca accelerazione per la costruzione dell’elettrodotto Villanova-Gissi della società Terna, denunce e segnalazioni dei cittadini non riescono a fermare la multinazionale che, tra ruspe e camion nei cantieri va avanti ad oltranza. E’ il caso di Cepagatti, in provincia di Pescara, e del traliccio numero 9 innalzato di punto in bianco, in piena notte, tra sabato e domenica 31 maggio. A detta dei residenti dell’area sarebbe il terzo palo a spuntare all'improvviso, il fatto che si trovi a meno di 350 metri dalle abitazioni non è un problema per la multinazionale.

Il secondo traliccio, il numero 9, è stato tirato su alle ore 04:00 di domenica 31 maggio 2015

A quanto pare, i megawatt che friggeranno e l’elettrosmog sono questioni secondarie nonostante l’esperimento dello scorso anno degli ambientalisti che dimostrarono come si potesse essere ‘illuminati’ dai vecchi neon senza alcun cavo di alimentazione, ma con i tralicci di un antiquato elettrodotto sulla testa. 
Spuntano fuori come funghi i pali, innalzati tra le tenebre per non avere noie perché di notte si vede poco, ma si capisce ancora meglio. E’ un vecchio sistema quello di costruire  al buio, era stato Enrico Mattei ad adottarlo per primo, l’imprenditore e dirigente dell’Eni si vantava di aver violato più di 8 mila ordinanze sindacali per costruire i metanodotti in Nord Italia. Organizzava le sue squadre a tarda sera e faceva scavare a notte inoltrata così il giorno dopo il sindaco di turno si svegliava con la sorpresa, un’opera bella che fatta, non mancava il premio di consolazione per i primi cittadini: qualche scuola risistemata e qualche allaccio alla rete del gas.
Nulla di nuovo dunque per  Terna, ma solo un mare di contestazioni che assedia la realizzazione dell’elettrodotto Villanova – Gissi, in alcuni territori sarebbero ripartite le occupazioni d’urgenza e si registrerebbero anche alcune irregolarità nelle procedure seguite dalle amministrazioni comunali per le pubblicazioni relative all’opera. Dalla pagina Facebook dei comitati viene comunicato che martedì 16 giugno alle ore 18 è programmato l’incontro pubblico sul tema degli espropri relativi all'elettrodotto Villanova Gissi, presso la cantina sociale di Paglieta (Ch).

( Leggi QUI l’articolo completo )




sabato 13 giugno 2015

MAGNETIC RESONANCE IMAGING (MRI): A REVIEW OF GENETIC DAMAGE INVESTIGATIONS.

PERICOLI DALLA RISONANZA MAGNETICA

Viene pubblicato un estensivo lavoro di raccolta di precedenti studi sugli effetti di una macchina di indagine a risonanza magnetica su organismi cellulari sia umani che di batteri.
Il risultato di correlazione è positivo, per cui, pur valutando come questa tecnica sia molto importante nella diagnostica ospedaliera in quanto non invasiva, gli autori segnalano che debbono essere approfonditi gli studi per individuare protocolli che determino condizioni di maggiore sicurezza.

Info e post tratto dal blog RETE NOELETTROSMOG-ITALIA 

( leggi QUI il post completo )

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MAGNETIC RESONANCE IMAGING (MRI): A REVIEW OF GENETIC DAMAGE INVESTIGATIONS.


Author information

  • Department of Radiology, University of Texas Health Science Center, San Antonio, United States.
  • Department of Biomedical Magnetic Resonance, Otto-von-Guericke-University Magdeburg, Magdeburg, Germany. Electronic address: Mahsa.Fatahi@ovgu.de.
  • Department of Biomedical Magnetic Resonance, Otto-von-Guericke-University Magdeburg, Magdeburg, Germany; German Center for Neurodegenerative Disease (DZNE) Site, Magdeburg, Germany; Leibniz Institute for Neurobiology, Magdeburg, Germany; Center for Behavioral Brain Sciences, Magdeburg, Germany.

Abstract


Magnetic resonance imaging (MRI) is a powerful, non-invasive diagnostic medical imaging technique widely used to acquire detailed information about anatomy and function of different organs in the body, in both health and disease. It utilizes electromagnetic fields of three different frequency bands: static magnetic field (SMF), time-varying gradient magnetic fields (GMF) in the kHz range and pulsed radiofrequency fields (RF) in the MHz range. There have been some investigations examining the extent of genetic damage following exposure of bacterial and human cells to all three frequency bands of electromagnetic fields, as used during MRI: the rationale for these studies is the well documented evidence of positive correlation between significantly increased genetic damage and carcinogenesis. Overall, the published data were not sufficiently informative and useful because of the small sample size, inappropriate comparison of experimental groups, etc. Besides, when an increased damage was observed in MRI-exposed cells, the fate of such lesions was not further explored from multiple 'down-stream' events. This review provides: (i) information on the basic principles used in MRI technology, (ii) detailed experimental protocols, results and critical comments on the genetic damage investigations thus far conducted using MRI equipment and, (iii) a discussion on several gaps in knowledge in the current scientific literature on MRI. Comprehensive, international, multi-centered collaborative studies, using a common and widely used MRI exposure protocol (cardiac or brain scan) incorporating several genetic/epigenetic damage end-points as well as epidemiological investigations, in large number of individuals/patients are warranted to reduce and perhaps, eliminate uncertainties raised in genetic damage investigations in cells exposed in vitro and in vivo to MRI.

venerdì 12 giugno 2015

I COMITATI CIVICI DELLA VALBELLUNA: “IN TRENTINO SI INTERRA IN AREA INDUSTRIALE, NEL BELLUNESE I TRALICCI DAVANTI ALLE DOLOMITI UNESCO”

Terna, sindaci bellunesi, e adesso come la mettiamo?
Nell’area produttiva di Casotte a Mori, in Trentino,  è stata interrata la nuova linea elettrica ad alta tensione che serve la ferrovia del Brennero.
Ne dà notizia il sito ufficiale Trentino Sviluppo, società partecipata della Provincia autonoma di Trento, che riferisce della rimozione dei vecchi tralicci che ostacolavano la viabilità interna. Il nuovo elettrodotto interrato sostituisce così la precedente linea aerea di 6 chilometri che vincolava l’utilizzo di un’area produttiva strategica. Tutto questo accade a Mori, un comune di poco più di 9.000 abitanti della provincia di Trento.
Ecco come lavora la politica in Trentino, sottolineano in una nota i Comitati civici della Valbelluna.
Liberata dai tralicci un’area produttiva. Impossibile non notare le differenze con la politica bellunese, che fa l’esatto contrario, firmando delibere per accelerare il posizionamento di piloni armati a 380 mila Volt lungo la Valle del Piave. Ricordiamo infatti – prosegue la nota – che Pierluigi Svaluto Ferro – sindaco di Perarolo di Cadore – Livio Sacchet (Ospitale), Roberto Padrin (Longarone), Sabrina Graziani (Soverzene) e Paolo Vendramini (Ponte nelle Alpi) a metà aprile hanno inviato al Ministero una delibera chiedendo di accelerare le procedure per il progetto di Terna sulla rete elettrica nella media Valle del Piave.

Leggi QUI l'articolo completo

FONTE : BELLUNOPRESS- DOLOMITI

mercoledì 10 giugno 2015

LA ROTONDA DI CASCINA GATTI A SESTO S.G MESSA IN SICUREZZA DAL COMITATO CITTADINO

Al Comitato di Cascina Gatti va il nostro apprezzamento , la simpatia e la nostra solidarietà 
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L’erba troppo alta, la tagliano i cittadini del comitato di cascina gatti nonostante le tasse pagate
In vari punti di Sesto San Giovanni l’erba ha ormai raggiunto le dimensioni di una giungla. Talmente alta da impedire la visibilità a ciclisti e automobilisti. Eppure nel 2015 c’è stato un aumento delle tasse comunali. 
Una situazione segnalata in vari gruppi Facebook, ma c’è chi alla lamentele ha fatto seguire i fatti.
Un gruppo di cittadini riuniti nel comitato di Cascina Gatti, di sera, ha preso gli strumenti del mestiere e tagliato l’erba sulla rotonda tra via Di Vittorio angolo via dei Partigiani, a Cascina Gatti. 

Un intervento che ha permesso di riavere la visibilità nell'incrocio e che però ha messo in luce le gravi carenze nel taglio della massa vegetale.



CLICCA QUI PER IL SITO DEL COMITATO DI CASCINA GATTI

martedì 9 giugno 2015

I COMITATI TOSCANI ANTI ELETTROSMOG SCRIVONO A ROSSI

VIAREGGIO. Con una lettera aperta i Comitati toscani che si battono contro l’elettrosmog rivolgono al Presidente della Regione Toscana un appello affinché la tutela della popolazione dalla sovraesposizioni ai CEM (Campi Elettromagnetici) divenga materia prioritaria del loro impegno politico.
“La preoccupazione per l’esposizione sempre più massiccia dei cittadini a CEM prodotti da dispositivi per le comunicazioni mobili – dispositivi presenti nei luoghi di lavoro, negli ospedali, negli spazi in cui si trascorre il tempo libero, nelle scuole e università – ci porta a chiederLe una riflessione e un impegno verso le connessioni via cavo, non solo più efficienti e sostenibili ma anche meno dannose per la specie umana.
Come sostenuto dai 70 ricercatori e medici firmatari dell’appello per la difesa della salute dalle radiazioni a radiofrequenza e microonde – inviato a Matteo Renzi, Pietro Grasso, Laura Boldrini, ai Deputati e Senatori del Parlamento Italiano ai Deputati italiani al Parlamento Europeo, ai Presidenti delle Regioni tuttora in carica, al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e al Presidente dell’ANCI – nell’ultimo decennio si sono profuse le raccomandazioni da parte della comunità scientifica per l’adozione di limiti di sicurezza più restrittivi. Quelli attuali sono ormai considerati obsoleti perché tengono conto solo del riscaldamento prodotto dal campi elettromagnetici (effetti termici), mentre importanti effetti biologici avvengono anche per esposizioni a campi elettromagnetici deboli, a livelli non termici.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato nel 2011 la radiofrequenza come “possibile cancerogeno per l’Uomo” in Classe 2B, ma già nel 2014 nuove pubblicazioni scientifiche suggeriscono una classificazione maggiore: uno studio italiano propone di considerare la radiofrequenza “probabile cancerogeno per l’Uomo”, uno studio svedese e uno francese propongono la classificazione come “sicuro cancerogeno per l’Uomo”. Il timore che un conflitto di interessi nella ricerca scientifica e nelle agenzie di salute pubblica possa condizionare pesantemente le conoscenze sui campi elettromagnetici ci porta a chiederLe di considerare in modo serio anche gli studi indipendenti per avere delle valutazioni del rischio efficaci.
Alla luce di quanto evidenziato dalla Task Force sui campi elettromagnetici invitiamo il Presidente della Regione Toscana a:
– farsi portavoce della necessità di riportare la misurazione dei campi elettromagnetici su una media di 6 minuti anziché di 24 ore;
– sostenere l’approvazione di un decreto attuativo della Legge 36/2001 per quanto riguarda i dispositivi mobili con l’adozione degli stessi limiti di esposizione delle antenne fisse;
– impegnarsi per la revisione dei limiti di esposizione per tutte le radiofrequenze e le microonde a 0,6 V/m per i luoghi ove si permanga per più di 4 ore e di 0,2 V/m come obiettivo di qualità, come promosso dalla Risoluzione 1815 del maggio 2011 dall’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa (punto 8.2.1) basandosi sulle posizioni dell’ICEMS e di Bioinitiative;
– promuovere investimenti pubblici e detassazione per la connettività in fibra ottica e via cavo che è la tecnologia più efficiente e sicura per la salute;
– trasmettere come necessario il divieto di installazione di reti Wi-Fi negli asili e nelle scuole frequentate da bambini al di sotto dei 16 anni, nei luoghi di cura e negli ospedali, in tutti i luoghi ove operano professionisti il cui lavoro richiede concentrazione e precisione, come le sale operatorie;
– muoversi per il divieto di installazione di reti Wi-Fi nei luoghi di cura e negli ospedali, perché la radiofrequenza del Wi-Fi promuove lo stress ossidativo e interferisce con la vitalità cellulare e con la funzione riproduttiva;
– sostenere il divieto di installazione di reti Wi-Fi in tutti i luoghi ove operano professionisti il cui lavoro richiede concentrazione e precisione, come le sale operatorie;
– promuovere l’obbligo da parte delle Agenzie di Salute Pubblica di assumere le proprie valutazioni del rischio per la salute connesse alla radiofrequenza, selezionando gli studi scientifici indipendenti ed escludendo quelli finanziati dall’industria dell’energia e delle telecomunicazioni o da fondazioni ed enti no-profit sovvenzionati dalla stessa;
– trasmettere agli enti locali l’urgenza di adottare piani regolatori degli impianti radioelettrici e di telefonia mobile per bloccarne la proliferazione, trasmettere la necessità di pianificare in anticipo lo sviluppo delle reti dei diversi gestori, stimolando le amministrazioni locali affinché tali piani per le antenne – una volta approvati – non abbiano tempi lunghi di realizzazione.
Considerato che il tema dell’elettromagnetismo riguarda la collettività e che le patologie legate all’elettrosensibilità sono in continuo aumento tanto da interessare dall’1 al 3% della popolazione mondiale; tenuto conto che suddetta malattia, seppur invalidante e non riconosciuta dallo stato italiano si sta comunque diffondendo nel nostro Paese con l’incremento costante di cittadini che accusano mal di testa, problemi articolatori e al sistema cardiocircolatorio, difficoltà respiratorie e alterazioni della pelle, apatia e difficoltà nella elaborazione del pensiero, irritabilità e perdita della memoria, instabilità dell’umore, disturbi del sonno e vertigini; verificate le continue installazioni di antenne e ripetitori sui campi sportivi, vicino alle scuole e asili, sugli acquedotti e accanto ai tralicci dell’alta tensione, in centri storici e su beni artistici chiediamo al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di:
– rappresentare in modo concreto il bisogno di tutela e diritto alla salute dei cittadini minimizzando l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione;
– promuovere in modo capillare l’informazione sui rischi legati all’elettromagnetismo artificiale;
– applicare il principio giuridico di precauzione.
– Legiferare affinché i Comuni toscani si dotino obbligatoriamente di Piani regolatori delle installazioni ed eseguano il monitoraggio costante delle emissioni nei loro territori
Infine, vogliamo sottolineare che l’inquinamento da elettrosmog richiama alla memoria le malattie e le morti causate dall’uso dell’amianto; entrambi sono agenti nocivi, striscianti e silenti, alcuni dei quali possono manifestarsi dopo anni di esposizione e proprio per questo chiedono alla politica e a chi ha il compito di amministrare i territori, di assumersi responsabilità precise ed importanti particolarmente verso le nuove generazioni”.
Comitato Infanzia senza elettrosmog (Casentino, Arezzo)
Altri Comitati toscani che sottoscrivono la lettera:
  • La Rete Versiliana per l’Ambiente:
  • Comitato Marco Polo
  • Amici della terra Versilia
  • Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia (Co.As.Ver.)
  • Comitato Capezzano Vive (Co.As.Ver.)
  • Comitato Marco Polo (Co.As.Ver.)
  • Comitato Pedona Ambiente e Salute
  • Comitato Salviamo Viareggio
  • Comitato dalla parte del Cittadino Forte dei Marmi
  • Comitato Via Matteotti
  • Italia Nostra Versilia
  • Medicina Democratica Viareggio (Movimento Di Lotta Per La Salute)
  • Nuova Civiltà Mediterranea
  • No Wi-Fi Toscana (Firenze)


FONTE : VERSILIATODAY

lunedì 8 giugno 2015

BRUGHERIO ; UN TAVOLO DI STUDIO CONTRO L’ELETTROSMOG


«I dati sono assolutamente nei limiti di legge, e ci mancherebbe». Risponde così, il sindaco Marco Troiano, all’interrogazione presentata dal consigliere Carlo Nava (Movimento Uno sguardo oltre) che chiede conto dei numeri dell’elettrosmog in città. Anche perché, in caso contrario, la discussione sarebbe stata da Tribunale, non da Consiglio comunale.

Conoscere per prevenire
Ma la questione è sentita, e le sempre più evidenti antenne che spuntano su pali e palazzi fanno allarmare più di un cittadino. «Il tema – aggiunge Troiano – è conoscere i comportamenti precauzionali, attivabili dai cittadini, per contrastare l’elettrosmog». Alcuni esempi: non tenere il cellulare sul comodino, spegnere il Wi-Fi quando non serve, fare attenzione al microonde. Senza allarmismi, perché le soglie di legge sono rispettate, ma seguendo un principio di precauzione. Dunque la Giunta si propone di «diffondere e pubblicizzare questi comportamenti», anche con il supporto della Lampada di Aladino Onlus, nota associazione locale che supporta i malati oncologici.

Dopo il Pgt, un tavolo tecnico permanente
Di più, il sindaco ha aggiunto che «possiamo mettere in campo un aspetto tecnico più specifico, un tavolo permanente che ci aiuti su questo fronte. Non l’abbiamo ancora attivato in quanto, per il momento, ci siamo dedicati all’aspetto di sensibilizzazione culturale, anche in incontri con i ragazzi delle scuole». Al momento il tema sarà argomento del Pgt e poi, conclude Troiano, «arriverà anche il momento del tavolo tecnico».

FONTE : NOIBRUGHERIO.IT

venerdì 5 giugno 2015

COMUNICATO SULL'INCONTRO DEL 3 GIUGNO IN COMUNE

Mercoledì 3 giugno, gli animi accesi e parole anche fuori luogo hanno animato l’incontro in sala giunta del Comune di Sesto San Giovanni tra gli iscritti dell’associazione Sottocorno  e l’assessore all’Ambiente Elena Iannizzi, e il vice sindaco Andrea Rivolta.
L'Associazione Sottocorno si dissocia dai toni fuori dalle righe usati da alcune persone durante il dibattito con il vice sindaco e assessore, e auspica sempre che i propri associati mantengano un comportamento corretto nel presentare le problematiche, soprattutto quelle irrisolte, anche se comprendiamo lo stato d'animo che ha animato giustamente la platea dopo mesi di silenzi e rinvii, e non nascondiamo il disappunto per aver notato come non si sia saputo gestire correttamente un assemblea particolarmente agitata, che invece di essere calmata  e riportarla al dialogo, è stata provocata più volte.
Notiamo inoltre che, ci si sofferma più sulla forma, sbagliata sicuramente con la quale si è protestato e dialogato durante l’assemblea , senza guardare ai contenuti e cogliere il messaggio di preoccupazione uscito dall'incontro.
Consideriamo indispensabile eseguire in tempi brevi ( settimane ) una seria programmazione sia sullo sviluppo dell'indagine epidemiologica che sulla volontà dell'interramento dell'elettrodotto , risposte queste che ci  aspettavamo l’altra sera ma che non sono arrivate, non riteniamo sufficiente la promessa di impegno fatta  e pretendiamo che il comune si attivi realmente nel contattare ASL , COMUNE DI MILANO e ARPA per far incominciare, con la definizione di un protocollo da condividere, l'indagine epidemiologica che in teoria , secondo le istituzioni , doveva terminare a ottobre 2015
Ricordiamo infine che tale indagine è stata richiesta a più riprese proprio da quei comuni che oggi si giustificano dal fatto che non vengono più contattati dai dirigenti ASL, fatto che riteniamo poco credibile.

Sesto San Giovanni  5 giugno 2015

Il Consiglio Direttivo Associazione di via P.SOTTOCORNO

via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

«LA MIA VITA A DUE PASSI DAL MUOS» TRA NOTTI INSONNI E CELLULARI CHE NON FUNZIONANO

Un anziano niscemese vive a 300 metri dall’impianto militare Usa. Il nuovo faro non lo fa dormire la notte. Le onde elettromagnetiche mandano il tilt il defibrillatore. A casa è tagliato fuori dal resto del mondo, perché non è possibile usare né telefonino né internet

Il signor Salvatore Terranova è un uomo mite. Un pensionato che vorrebbe stare in pace nella propria casa in contrada Ulmo. Non ha fatto i conti col più temibile ed ingombrante vicino di casa che a Niscemi si potrebbe desiderare: il Muos e le 46 antenne NRTF. Col nuovo faro d’illuminazione i problemi sono aumentati. «Alla luce in fondo mi sono abituato – dice mestamente – ma il rumore dell’impianto è terribile e costante, a volte sono costretto ad andare a dormire da amici e parenti».

Anche per questi motivi il signor Terranova è dichiaratamente No Muos. Vicino di casa del presidio degli attivisti, vive a 300 metri in linea d’aria dall’antennone centrale di 150 metri. Una convivenza difficile quella con i militari americani. Le onde elettromagnetiche emanate dalle antenne NRTF mandano perennemente in tilt il defibrillatore cardiaco del signor Terranova. Di fronte a un’emergenza c’è da sperare di non essere a casa in quel momento.

«Da me – continua - non funzionano cellulari e tablet ed ho problemi costanti con la connessione. Mi hanno consigliato di comprare pc e iphone di ultima generazione, schermati, ma non me li posso permettere». L’anziano niscemese però non si è arreso. Anzi ha provato perfino a rendersi utile. «Avevo chiesto che mettessero una centralina Arpa da me, ma al Comune m’hanno detto che la richiesta dovevo farla personalmente a Palermo». Non solo.

A due passi dal discusso sistema di guerra, ha una posizione d’osservazione privilegiata. Racconta che «quando ci furono i controlli dell’Istituto superiore di Sanità ho visto solo gli americani ed un dipendente della base accanto gli scienziati italiani. Le antenne le accendevano a sei a sei e non tutte insieme»(la legge prevedeva che le verifiche andassero fatte alla massima potenza ndr).

Partecipando allo sciopero sociale che ha visto centinaia di niscemesi riversarsi nelle strade per chiedere diritti al posto di basi militari, il signor Terranova saluta in maniera frettolosa. «Ho una visita alla tiroide – spiega – da un anno ne soffro. Mia moglie invece è malata da cinque anni. Ora io non so se dipende dal Muos, però non è possibile aspettare un anno per avere un controllo sanitario».


FONTE : MERIDIONEWS

giovedì 4 giugno 2015

LA QUIET ZONE NEGLI USA DOVE NON CI SONO I CELLULARI E INTERFERENZE ELETTROMAGNETICHE RISCHIA DI SPARIRE

Creata nel 1958 a cavallo tra Virginia, West Virginia e Maryland, ospita i telescopi dell'Osservatorio nazionale ed è immune da qualsiasi inquinamento elettromagnetico.

Niente cellulari né microonde, niente che possa interferire con il progetto scientifico per cui è stata creata quasi 60 anni fa: la National Radio Quiet Zone è bel morso di suolo statunitense - abitato – saltato fuori dal mondo delle moderne onde dal 1958. Ma non è detto che resista a lungo.
Ma se la «Zona Quieta» dovesse tornare a far rumore, trasformandosi in un qualsiasi punto del suolo americano dove a dettar leggere sono le moderne telecomunicazioni, sarebbe l'intera comunità a rimetterci. Non la pensano tutti così: molti tra i più giovani non vedono l'ora di possedere un normalissimo e lì straordinario smartphone. 
Sicuramente l'idea fa invece inorridire i «rifugiati da onda radio», le decine e decine di cittadini che si sono trasferiti nella Quiet Zone dopo essersi ammalati per la loro sensibilità spiccata alle onde elettromagnetiche. L'elettro-sensibilità (riconosciuta attualmente come patologia solo dalla Svezia) crea vari sintomi debilitanti, che vanno dal mal di testa alla nausea, dai dolori al petto ai bruciori di stomaco; l'Organizzazione Mondiale della Salute ha proposto di farla rientrare nelle «intolleranze ambientali». Rifugiati a parte, la vita potrebbe presto cambiare per tutti gli abitanti della Quiet Zone, e venir meno quell'obbligo-privilegio di non vivere con il telefonino in mano.

Leggi QUI l'articolo completo di di Carola Traverso Saibante

martedì 2 giugno 2015

SESTO SAN GIOVANNI 3 GIUGNO INCONTRO CON IL SINDACO

Dopo la pubblicazione del comunicato stampa sui principali giornali locali ( vedi Corriere di Sesto , NordMilano24 e sul Giorno ), siamo stati contattati dall'Assessore Iannizzi che per conto del Sindaco ha organizzato l’incontro ( da noi richiesto per fine maggio ’15 in via Sottocorno ) direttamente in sala giunta al Comune di Sesto San Giovanni per mercoledì 3 giugno 2015 alle ore 18.00.

L’incontro pubblico, è volto ad avere delle risposte ed una programmazione sul problema dell’elettrodotto visto che dopo quasi 8 mesi dall'incontro avuto a Palazzo Marino con la quale si dichiarava aperta l'indagine epidemiologica sul quartiere, non abbiamo avuto nessun riscontro, se non verificare l’assenza delle istituzioni.

Il 3 giugno esserci non sarà cosa vana, la presenza di tutti è importante, abbiamo la necessità di comprendere la reale volontà nel risolvere tale problema.

Per tutti l'appuntamento è dalle ore 17,30 in piazza della resistenza a Sesto San Giovanni davanti agli uffici dell'anagrafe, per poi procedere insieme alle 17,50 presso la sala giunta del comune.

Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)