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domenica 23 agosto 2020

PARCO DELLA BERGAMELLA – COSI NON PUÒ FUNZIONARE (UN ANNO DOPO E' ANCHE PEGGIO.......)

A ottobre del 2019 denunciavamo con un post (clicca QUI) il grave stato di abbandono dell'area della Bergamella che confina con Milano sulla via Adriano, ad oggi dopo quasi un anno dalla pubblicazione la situazione e anche peggiorata.

E così mentre abbiamo visto posare la nuova stradina di connessione sull'area del comune di Milano (zona laghetto degli orti)




appena varcato il confine comunale inizia il degrado, strade in terra battuta , erbacce che riducono il percorso ed in generale sul percorso ciclo pedonale (se così si può definire) un abbandono, cosa ci vorrà a finire la stradina togliere le erbacce e mettere dei parapetti in legno (NON IN METALLO) come quelli messi dal comune di Milano?? difficile a saperlo.


Ma la parte più bella è quella intorno alla ormai famosa "Terrazza Bottoni" dove ormai è da DUE anni che NON viene eseguito uno sfalcio d’erba su tutta l'area di confine con il comune di Milano,L'erba e gli arbusti sono arrivati in alcuni punti ad essere alti un metro e ottanta centimetri, rendendo l'area perfetta per la riproduzione e la protezione di alcuni animali selvatici che hanno trovato casa in quest'area ma  facendo anche proliferare zecche, zanzare insetti vari e rendendo praticamente impossibile anche solo l'attraversamento pedonale sulle stradine in terra battuta che consentivano di andare da Cascina Gatti al quartiere Adriano.



Stiamo parlando proprio di quell'area che andrebbe bonificata prima di costruire la terrazza come porta d'ingresso al parco media valle del Lambro, e che invece nel 2020 si presenta in questo modo (ormai da un decennio).





Ribadiamo che il parco (rurale) non può essere gestito e considerato come un giardino presente in città, è ormai da anni parte integrante del parco regionale PMVL, la gestione e la cura del verde e della sicurezza devono necessariamente assumere connotati differenti non è più accettabile che alcune aree non ricevano i necessari sfalci, ne che vengano eseguiti a mesi o ANNI di distanza rispetto ad aree di non competenza (ad es parco Adriano), come non è concepibile che ad oggi non si sia definito un piano serio per la piantumazione di alberi autoctoni oltre a non prevedere una gestione uniforme per la manutenzione e la sicurezza dell’area interessata.

mercoledì 19 agosto 2020

TERRAZZA BOTTONI FORSE DOPO 10 ANNI SI INCOMINCIA (MA FORSE....NON E' DETTO)

Area Terrazza Bottoni
L'area definita come TERRAZZA BOTTONI - è l'area terminale a confine con il Comune di Milano

"Il progetto per la realizzazione della Terrazza Bottoni è stato finalmente appaltato ad aggiudicarsi le opere, per poco più di 400mila euro, è l’impresa Bonanno Scavi di Cinisello Balsamo, la riqualificazione ambientale riguarda un ampio fazzoletto verde al confine tra il quartiere di Cascina Gatti e il Comune di Milano" cosi si legge sull'articolo uscito il 18 agosto sul Giorno (leggi QUI l'articolo online)

Bozza del progetto presentato nel 2017 sull'area definita come TERRAZZA BOTTONI 

Che l'inizio dei lavori è prossimo, sono cinque anni che ce lo ricordano ogni volta che chiediamo informazioni, ma non se nè mai fatto nulla, lasciando l'area nello stato più assoluto di abbandono

Il percorso è veramente lungo, si è iniziato a parlare della riqualificazione dell'area nel 2007, ma solo nel 2011 si è incominciati a chiedersi cosa fare in quell'area, tra il 2013 e 2014 il primo studio (vedi QUI) ma i primi annunci di esecuzione arrivarono tra la fine del 2017 e maggio 2018 quando con fiducia verso le istituzioni (dopo anni di dialoghi e incontri) postavamo TERRAZZA BOTTONI PARCO DELLA BERGAMELLA - FORSE CI SIAMO.......

Cambiano le giunte ma il giochino è sempre lo stesso, lo scorso anno ci hanno raccontato che i lavori sarebbero iniziati prima in primavera 2019 poi in autunno 2019, sicuramente nella primavera 2020 .... l'ultima notizia dava l'inizio dei lavori tra fine settembre e inizio ottobre 2020 ma anche questa data andrà delusa, si perché da sempre TUTTI i soggetti che si sono interessati a tale opera e che conoscono il territorio sanno che i lavori di riqualificazione sono subordinati alla bonifica dell'intera area di confine con Milano.

Il fatto di non aver trovato un operatore che esegua tale bonifica la riteniamo grave, non vorremmo pensare che ci sia soffermati solo sull'esecuzione dell'opera definitiva, peraltro mai comunicata alla cittadinanza da questa giunta e non si sia pensato alla bonifica per tempo.

Ci auguriamo, non avendo mai visto il progetto esecutivo definitivo, né i dettagli, (visto che è stata rivista e rimessa in discussione negli ultimi due anni) che l'opera non preveda abbattimenti seriali di alberi (cosa che ultimamente a Sesto accade di frequente) e che tenga conto che in questi ultimi 10 anni di abbandono divenuto via via totale c'è stata una rinascita sia vegetale che animale.





L'associazione Sottocorno, come già affermato in comune, alla presenza del Sindaco e Assessore Lamiranda, in varie occasioni, non è d'accordo ad assegnare il titolo della piazza ad un soggetto di espressione politica e avrebbe preferito la dedica all'area della Bergamella in modo da ricordare che Sesto non è stata solo un territorio di conquista da parte di fabbriche, urbanisti e cooperative edili che hanno cementificato, inquinato e distrutto tutto il territorio ma ha anche un passato, non troppo lontano, di aree a vocazione agricola.


 

domenica 9 agosto 2020

ESITO DEL CONFRONTO AVUTO IN COMUNE RIGUARDO L'ARTICOLO SULL'ABBATTIMENTO DEI PLATANI AL VILLAGGIO FALCK APPARSO SUL GIORNALE LOCALE L'ALTRA SESTO

Come avevamo anticipato nel post del 20 giugno, abbiamo richiesto un incontro in comune con il Sindaco, Assessore Lamiranda e il consigliere Pogliaghi al fine di chiarire le affermazioni apparse sull'articolo uscito nell'edizione del mese di maggio sul giornale locale L'ALTRA SESTO, riguardante il progetto di riqualificazione del Villaggio FALCK.

Il confronto diretto è avvenuto in data 8 luglio presso la sala giunta del palazzo comunale, insieme al Comitato di Cascina Gatti questo per verificare se tali affermazioni fossero vere, e se confermate, per quale motivo Associazione e Comitato dovrebbero continuare a confrontarsi con l'Amministrazione Comunale sui temi ambientali.

Bene dopo un lungo dibattito il consigliere comunale Pogliaghi ha negato quanto riportato nell'articolo, a partire dal titolo, (che contesta apertamente), infatti, a suo dire l’intervista, realizzata per telefono, è stata stravolta dal giornalista, che (a suo dire) di fatto l’ha strumentalizzata per fini politici (alludendo anche a strascichi giudiziari).
A esplicita domanda se durante la consulta si è mai parlato di tale progetto e nello specifico dell'abbattimento di 100 alberi a ribadito  confermando che, durante gli incontri della Consulta, NON ha mai discusso di tale progetto ne ha mai accennato all'abbattimento degli alberi, giustificando tale mancanza con le priorità del momento, prime su tutti la costituzione del RAB e della Biopiattaforma, e ha espressamente riconosciuto che Associazione Sottocorno e Comitato Cascina Gatti NON hanno mai portato avanti polemiche politiche né argomenti sterili e vuoti di contenuti.
Il confronto si è poi spostato con l'Assessore Lamiranda che ha confermato la legittimità della scelta, negando qualsiasi violazione di leggi e regolamenti lasciandoci increduli di fronte all'affermazione che il vincolo sugli alberi è subordinato al progetto di riqualificazione presentato, a tale affermazione ci siamo opposti, se anche solo fosse permessa tale interpretazione siamo alla farsa delle tutele in ambito ambientale.
Ci ha inoltre ricordato che il progetto è stato discusso in un'assemblea pubblica, su questo punto ci siamo permessi di contestargli tutto, ribadendo ancora una volta che, può anche essere legittimo governare senza confrontarsi, è altrettanto importante però assumersi tale la responsabilità, senza nascondersi dietro confronti mai avvenuti, inoltre, non è corretto chiedere ad organizzazioni di cittadini come le nostre, di impegnarsi in nome di un senso civico e di partecipazione, con l’unico obiettivo di poter dire "Abbiamo sentito le associazioni e i cittadini, quindi è un progetto condiviso" senza avvisare o render pubblico incontri di presentazione del progetto di riqualificazione, non è accettabile considerare un incontro pubblico se tale non viene pubblicizzato o informato le opportune sedi preposte, come ad esempio la consulta dell'ambiente per paura di esser contestati.
Per Associazione e Comitato, partecipare ad una Consulta ambientale in maniera seria significa occuparci dei problemi ambientali della città, in maniera propositiva e nel rispetto di regole, normative e leggi ma soprattutto di una vera condivisione, che ci sembra essere venuta meno, in questo ultimo periodo, e se hanno intenzione di proseguire su questo linea siamo pronti a tirarci indietro e lasciarli fare.
L'incontro si è protratto anche su altri temi che renderemo pubblici nei prossimi post.

mercoledì 5 agosto 2020

INIZIATI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLA VASCA DI CONTENIMENTO DEL SEVESO AL PARCO NORD (PURTROPPO)


Ne abbiamo già parlato (QUI l'ultimo post), purtroppo da qualche giorno è iniziata la distruzione di un bosco di 4 ettari con tutta la sua biodiversità che con fatica era riuscita ad insediarsi negli ultimi trent'anni.
Video del 3 agosto 2020 alle ore 7.40, inizia la distruzione di 4 ettari di Parco boschivo all'interno del Parco Nord Milano al confine con Bresso.

Non risolverà il problema, perché il problema non si risolve con un cratere profondo 10 metri cementificato, ma andando a modificare (e magari a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria (o magari autorizzato dalla regione) continua a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!).
Generiamo così un nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da cantar vittoria, si è scelta la soluzione facile a discapito dell'ambiente, argomento tanto caro al politico di turno soprattutto in campagna elettorale o durante le manifestazioni di piazza, ma come si può osservare sempre molto lontano da trovar soluzioni consone e questo vale per le giunte di centro sinistra quanto per quelle di centro destra , poco contano gli elementi di compensazione messi in atto (per lo più volute ed imposte dal comune di Bresso) perché quando la vasca diventerà un lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà quello che oggi non si vuole comprendere.
Per affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che purtroppo ad oggi, a parte l'ambientalismo da salotto, nella nostra società ancora non c’è, ci saranno invece selfie una volta finita la vasca magari in concomitanza delle elezioni con tanto di proclami trionfalistici che saranno poi smentiti dalla prima "bomba d'acqua" che cadrà, bombe che aumentano di intensità e frequenza di anno in anno forse perché la stessa classe politica che ha partorito tale progetto è la stessa che continua a cementificare il suolo lombardo riducendo drasticamente l'assorbimento idrogeologico del territorio, senza dimenticare i 1400 scarichi abusivi che continuano imperterriti a scaricare nel torrente.

Ribadiamo la nostra solidarietà alle associazioni del Parco (Comitato Coordinamento Torrente Seveso Comitato No Vasca e Associazione Amici Parco Nord.), al comune di Bresso e alla cittadinanza, che hanno cercato di fermare tale scempio.

lunedì 3 agosto 2020

COSA E' SUCCESSO CON LA CHIUSURA DEGLI SPORTELLI PER LA SCELTA DEL MEDICO DECISA DA ASST NORD MILANO?



Cosa sia successo con la chiusura degli sportelli per la scelta del medico decisa da ASST Nord Milano non lo abbiamo ancora capito, di punto in bianco senza nessun preavviso sono stati chiusi gli sportelli che servivano per il cambio del medico/pediatra, ma anche per le esenzioni e altre pratiche.

Il motivo non è mai stato comunicato, è stato deciso che da un giorno con l’altro si dovevano chiudere, obbligando tutti ad utilizzare il portale della regione per eseguire tali operazioni.

Scelta assurda se si considera che a Sesto San Giovanni (come del resto in tutto il nord Milano) la maggioranza della popolazione è rappresentata da persone anziane, ovviamente tale decisione ha di fatto mosso tutte le realtà presenti sul territorio nel chiedere spiegazioni e la riapertura degli uffici.

Noi nel nostro piccolo insieme al Comitato di Cascina Gatti ci siamo mossi chiedendo al comune le motivazioni ed una azione sui vertici di ATTS Nord affinché venissero riaperte, unendoci , di fatto a tutti le altre realtà che reclamavano  tale disservizio, la risposta fu che fu una scelta di ASST Nord (ma Regione Lombardia dov'era ?????), che in alternativa si potevano  eseguire tali operazioni via internet o nelle farmacie autorizzate che però non si conoscevano (affermazione un po' assurda),  scoprendo successivamente che anche le farmacie che avevano fatto domanda ed erano state abilitate ad offrire tale servizio non potevano per problemi tecnici mai risolti.

Oggi, dagli organi di stampa, apprendiamo che gli uffici di via Marx a Sesto San Giovanni sono stati riaperti, siamo contenti ma ci chiediamo però di chi sia la responsabilità di tale disorganizzazione, visto che siamo nel 2020 e stiamo parlando di manager e dirigenti ben pagati che dovrebbero, organizzare i nuovi modelli organizzativi e simulare eventuali problemi riducendo al minimo i disservizi che ricordiamo riguardano la salute delle fasce più deboli, e quanto meno assumersi la responsabilità di un tale evento (magari anche rassegnando le dimissioni per manifesta incapacità).

QUI la nota di ASST Nord Milano che annuncia il ripristino del servizio