L’associazione
è in primis contro la chiusura dei giardini a Sesto San Giovanni,
che non risolve il problema relativo agli atti vandalici nelle ore
notturne (purtroppo ben radicato sul territorio a causa di forti
sacche di ignoranza all'interno della cittadinanza e della cronica
mancanza di sorveglianza) e non trova corretta la soluzione che avrà
come unico risultato quello di avere una città “blindata” anche
negli spazi verdi, crediamo che le soluzioni non debbano sempre
essere calate dall'alto ma dovrebbero essere condivise fin dal
principio.
Capitolo
disinfestazione zanzare, è una azione invocata da buona parte della
cittadinanza, ma è anche una pratica che risulta essere pericolosa,
non è ad impatto zero, e presenta probabili zone di rischio per i cittadini non sufficientemente informati e i residenti vicino agli arbusti e alberi lungo i quali viene
NEBULIZZATA la sostanza, Il discorso è diverso riguardo agli
interventi larvicidi che si potrebbero anche aumentare,
ma che ad esempio nell’area della Bergamella SONO STATI RESI VANI
dal mancato intervento sull’acqua stagnante del laghetto presente nel parco per
oltre 7 mesi.
Sempre sull'area della Bergamella (che
ricordiamo NON E’ IL GIARDINO posto di fronte alla nuove abitazioni
ma un parco che si estende dalla via Manin fino ad arrivare in via
Adriano)
è da un anno che NON
viene
eseguito uno
sfalcio d’erba su tutta l'area di confine con il comune di Milano facendo proliferare zecche, zanzare insetti
vari e
animali infestanti (sui
quali NON si sta neanche valutando il ben che minimo intervento).
Ad
oggi manca
una
bozza seria
di
un progetto condiviso sulla creazione di piste ciclopedonali con
collegamenti al parco Adriano di Milano mentre, inspiegabilmente, non
sono state eseguite opere come Terrazza Bottoni e Skate Park già
definite e deliberate da anni.
Il
parco non può essere gestito e considerato come un giardino presente
in città, è ormai da anni parte integrante del parco regionale
PMVL, la gestione e la cura del verde e della sicurezza devono
necessariamente assumere connotati differenti non è più accettabile
che alcune aree non ricevano i necessari sfalci, ne che vengano
eseguiti a mesi di distanza rispetto ad aree di non competenza (ad es
parco Adriano), come non è concepibile che ad oggi non si sia
inserito un piano serio per la piantumazione di alberi autoctoni
oltre a non prevedere una gestione uniforme per la manutenzione e
della sicurezza del dell’area interessata.