Che
la situazione editoriale italiana fosse precaria ne eravamo consci ma
non pensavamo che le condizioni di lavoro dei corrispondenti fosse
quasi drammatica, ricordando che senza di loro (e delle varie testate
locali che man mano che passa il tempo si riducono sempre di più)
non saremmo riusciti a far conoscere i vari problemi ambientali e le
situazioni che in molti ignoravano con una informazione che è sempre
stata sviluppata con professionalità e costante presenza,
indifferentemente se venivano coinvolti sotto una nevicata incessante
a qualche grado sotto lo zero in tarda serata in pieno inverno o in
un caldo pomeriggio estivo.
Ai
giornalisti e fotografi che abbiamo avuto il piacere di conoscere va
la nostra totale solidarietà e al mondo politico il nostro grido di
allarme, perché l’eventuale soppressione dell’edizione di Sesto
San Giovanni sul quotidiano, la sua riduzione o il suo accorpamento
con Milano o altra area del Nord Milano significa sicuramente una
perdita d’informazione locale capillare e quotidiana e non
comprendiamo se tale situazione sia il proseguo di una degenerazione
continua del settore o ci sia un disegno specifico nel limitare
l’informazione.
Ai
giornalisti e lavoratori del quotidiano Il Giorno va la nostra
solidarietà con l’augurio di riuscire a risolvere tale situazione
nel migliore dei modi.
Il
Consiglio Direttivo dell’Associazione Sottocorno