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martedì 7 luglio 2015

NO AI CONTATORI WI-FI

Lecce, 18 febbraio 2015 - Richiesto alle autorità competenti del Comune di Lecce il blocco immediato dell’istallazione dei nuovi contatori del gas a telelettura (smart meter), potenzialmente pericolosi per la salute pubblica.
È stato depositato presso il Comune, la Prefettura e la Provincia di Lecce un documento firmato da 14 cittadini tra cui medici, farmacisti, biologi ed autorevoli esponenti della società civile in cui si richiede una moratoria urgente della messa in opera dei nuovi contatori del gas a telelettura (smart meter). Si tratta di dispositivi a radiofrequenza (RF) che funzionano solo in modalità wireless emettendo impulsi 24 ore su 24.
Gli smart meter consentono la lettura dei consumi a distanza e soprattutto permettono di gestire i flussi di gas sulla base della domanda istantanea ma in un rapporto dell’Istituto per la Competitività, Area Energia, dell’ottobre 2011, si legge che per i distributori la loro installazione è vantaggiosa solo nel caso in cui i costi siano trasferiti in bolletta.
Per i cittadini, poi, i costi più gravi sono legati ai potenziali danni alla salute derivanti dai nuovi contatori. Poiché l’installazione è capillare (case, uffici, scuole etc), l’esposizione alle RF è massiccia e continuata. I firmatari chiedono al Sindaco di Lecce e alle Autorità competenti che, per quanto riguarda i nuovi contatori, sia applicato il Principio di Precauzione come invocato dal Consiglio d’Europa; sia interrotta urgentemente la loro installazione per non mettere a repentaglio la salute dei cittadini; sia convocato un tavolo di confronto in merito.
Numerosi e attendibili studi scientifici condotti da ricercatori di fama internazionale evidenziano gli effetti potenzialmente nocivi per la salute umana delle radiofrequenze emesse dai dispositivi per la telecomunicazione come appunto gli smart meter.
Si tratta di effetti biologici che si verificano per esposizioni notevolmente inferiori ai valori limite di legge. I sintomi più comuni sono: mal di testa, insonnia, difficoltà di concentrazione, stanchezza, perdita di memoria e ritardi nell'apprendimento, depressione, tinnito, nausea e vomito, aumento della pressione arteriosa. Tutti sintomi che, per la loro aspecificità, spesso non vengono riconosciuti come probabilmente derivanti dall’esposizione alle radiofrequenze. Con il perdurare di tale esposizione sono stati osservati danni neurologici permanenti (demenza precoce, Alzheimer), danni al sistema immunitario, al sistema endocrino, al patrimonio genetico, e perfino tumori. Bambini, adolescenti, donne incinte, anziani e soggetti con preesistenti problemi di salute sono maggiormente vulnerabili.
Inoltre, l’esposizione prolungata alle radiofrequenze aumenta il rischio di sviluppare una patologia emergente (Elettrosensibilità), che secondo stime recenti interesserebbe dal 3% al 5% della popolazione europea (percentuale in costante aumento). L’elettrosensibilità si manifesta come un’allergia alle RF ed è invalidante per chi ne soffre. L’allarme lanciato dalla comunità scientifica sull’inadeguatezza degli attuali standard di esposizione alle radiofrequenze, basati solo sugli effetti termici e non su quelli biologici, è stato recepito da diversi organismi internazionali, tra i quali l’Unione Europea, il Consiglio d’Europa, l’American Academy of Environmental Medicine, l’American Academy of Pediatrics, l’Agenzia Europea dell’Ambiente.
In particolare, il Consiglio d’Europa (Risoluzione 1815 del 27/05/2011) raccomanda agli Stati membri di intervenire urgentemente per diminuire l’esposizione umana all'inquinamento elettromagnetico prestando particolare attenzione a bambini e ragazzi e di applicare il Principio di Precauzione.
In Italia, invece , con la legge 221/2012, i limiti di esposizione della popolazione sono stati di fatto aumentati nonostante il parere contrario espresso sia dal sistema delle Agenzie ambientali sia dal Ministero della Salute. La Magistratura italiana ha adottato negli ultimi anni una posizione innovativa sui rischi per la salute da campi elettromagnetici: la Cassazione, in una sentenza del 2000 sancisce che rientra nei poteri del giudice accertare se vi sia pericolo per lo stato di salute nell’esposizione a un fattore inquinante, anche per valori inferiori ai limiti di legge.
Un gruppo di 54 esperti, guidati da D. Carpenter, ha firmato nel 2012 un documento chiarificatore sui gravi danni alla salute legati all’esposizione agli smart meter, sconsigliandone l’installazione. Tra le decisioni a livello politico adottate in difesa della salute pubblica si evidenzia la scelta di dieci contee della California, e di 39 municipi della British Columbia (Canada) che hanno vietato l’istallazione degli smart meter.
Per i Lloyd’s di Londra i danni correlati all’esposizione alle RF-CEM (Radiofrquenze – Campi elettromagnetici), sono paragonabili, come gravità, a quelli dell’amianto. Tali danni, sottostimati dalle autorità competenti, potrebbero crescere in modo esponenziale e costituire perdite ingenti per le compagnie di assicurazione. Firmano il documento i farmacisti Fabia Del Giudice e Mimmo Di Tolla (presidente dell’Ordine dei farmacisti), lo specialista dermatologo Carmelo Calvi, la specialista chirurgo plastico Simonetta Morelli, i biologi Alessandro Lorusso ed Emanuela Assab, il dottor Mauro Sansò (direttore operativo presidio ospedaliero di riabilitazione di alta specialità, Fondazione San Raffaele), l’avvocato Stefano Gallotta (presidente Associazione Codici), il dottor Beppe D’Ercole (presidente Associazione Vivere Lecce), il dottor Luigi Russo (presidente Centro Servizi Volontariato Salento), il dottor Antonio Carpentieri (coordinatore provinciale Codacons Lecce), il signor Leo Ciccardi (Presidente Comitato Popolare Nuova Rudiae), il dottor Salvatore Longo (presidente nazionale FedImprese), l’avvocato Claudia Longo (presidente Ente Bilaterale Terziario Italiano).

Scarica QUI il documento presentato al comune di Lecce


domenica 4 gennaio 2015

CONTATORI INTELLIGENTI ( SMART METER) : PERICOLOSITÀ RICONOSCIUTA IN UNO STUDIO AUSTRALIANO

Presto saranno resi obbligatori in tutte le nostre case... ma c'è un piccolo problema, sembra che siano causa di malattia.

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SELF-REPORTING OF SYMPTOM DEVELOPMENT FROM EXPOSURE TO RADIOFREQUENCY FIELDS OF WIRELESS SMART METERS IN VICTORIA, AUSTRALIA: A CASE SERIES.

Abstract

Context • In 2006, the government in the state of Victoria, Australia, mandated the rollout of smart meters in Victoria, which effectively removed a whole population's ability to avoid exposure to human-made high-frequency nonionizing radiation. This issue appears to constitute an unprecedented public health challenge for Victoria. By August 2013, 142 people had reported adverse health effects from wireless smart meters by submitting information on an Australian public Web site using its health and legal registers. Objective • The study evaluated the information in the registers to determine the types of symptoms that Victorian residents were developing from exposure to wireless smart meters. Design • In this case series, the registers' managers eliminated those cases that did not clearly identify the people providing information by name, surname, postal address, and/or e-mail to make sure that they were genuine registrants. Then they obtained consent from participants to have their deidentified data used to compile the data for the case series. The author later removed any individual from outside of Victoria. Participants • The study included 92 residents of Victoria, Australia. Outcome Measures • The author used her medical experience and judgment to group symptoms into clinically relevant clusters (eg, pain in the head was grouped with headache, tinnitus was grouped with ringing in the ears). The author stayed quite close to the wording used in the original entries. She then calculated total numbers and percentages for each symptom cluster. Percentages were rounded to the nearest whole number.Results • The most frequently reported symptoms from exposure to smart meters were (1) insomnia, (2) headaches, (3) tinnitus, (4) fatigue, (5) cognitive disturbances, (6) dysesthesias (abnormal sensation), and (7) dizziness. The effects of these symptoms on people's lives were significant. Conclusions • Review of some key studies, both recent and old (1971), reveals that the participants' symptoms were the same as those reported by people exposed to radiofrequency fields emitted by devices other than smart meters. Interestingly, the vast majority of Victorian cases did not state that they had been sufferers of electromagnetic hypersensitivity syndrome (EHS) prior to exposure to the wireless meters, which points to the possibility that smart meters may have unique characteristics that lower people's threshold for symptom development.


martedì 29 luglio 2014

MEDICI AMBIENTALISTI AMERICANI CHIEDONO UNA MORATORIA SULLA INSTALLAZIONE DEI CONTATORI "INTELLIGENTI

L'accademia americana per la medicina ambientale chiede uno stop alla installazione massiva di smart meter (contatori ""intelligenti"" ovvero wireless) che negli USA che sta impestando le case degli americani.
Loro riportano come imminente la pubblicazione di un studio scientificamente innecepibile ( Dr. Federica Lamech, MBBS, Self-Reporting of Symptom Development from Exposure to Wireless Smart Meters’ Radiofrequency Fields in Victoria )  di ben 92 casi documentati di persone che dopo la installazione degli smart meter hanno acquisito disturbi più o meno inabilitanti legati alla elettrosensibilità.
Anche loro fanno riferimento alle linee guida sviluppate dai medici austriaci per la diagnosi della elettrosensibilità.

leggi QUI il comunicato stampa della American Academy of Environmental Medicine

FONTE : RETE NO ELETTROSMOG ITALIA 

giovedì 10 luglio 2014

INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, ALLARME NELLE CASE PER I NUOVI CONTATORI.

Gli Smart Meter, i nuovi contatori di lettura per consumi energetici domestici, producono inquinamento elettromagnetico. L'assessore Guido: “Vogliamo vederci chiaro. Arpa e Asl controllino”.

Non solo antenne e telefonini. L'inquinamento elettromagnetico, nemico invisibile responsabile secondo gli studi dell'Oms di una serie di disturbi soprattutto per i più piccoli, potrebbe albergare anche nelle nostre case. La fonte sarebbero i nuovi contatori senza fili installati dai gestori di energia elettrica e gas. I cosiddetti Smart Meter secondo alcune tesi potrebbero difatti produrre inquinamento elettromagnetico cui gli ignari cittadini sarebbero costantemente esposti. La questione è ancora fonte di discussione, la tesi è in fase di verifica, ma secondo il principio di cautela, già invocato dall'Organizzazione mondiale della sanità, sarebbe opportuno, prima di installarli, verificare e procedere con i controlli del caso.
Mentre continua accesa la discussione tra  i detrattori e i sostenitori di questa tecnologia - vederci chiaro non è semlice dal momento che gli enormi interessi economici rendono complicato affettuare delle ricerche da parte di Enti indipendenti e attendibili - l'allarme nel salento arriva direttamente dal Comune di Lecce, in particolare dall'assessore con delega all'ambiente e alla salute Andrea Guido, che adesso chiama in causa Arpa Puglia e Asl perché forniscano risposte e formulino un parere tecnico – scientifico in merito alla pericolosità delle apparecchiature.
“Le istituzioni” ha commentato l’Assessore Guido “hanno il dovere di incentivare le ricerche e le informazioni scientifiche indipendenti, avendo cura di non occultare risultati, dubbi e riserve sinora espressi da medici e scienziati. E, comunque, in assenza di prove scientifiche rese da organismi indipendenti circa l'innocuità degli Smart Meter, è doveroso che le stesse istituzioni intervengano come già è avvenuto in altri paesi. In applicazione dei principi di precauzione, prevenzione e tutela della salute individuale e collettiva ho chiesto all’Arpa Puglia – Direzione Scientifica ed alla ASL Lecce un parere tecnico - scientifico in merito alla pericolosità, per la salute individuale e collettiva, delle apparecchiature in questione. Ho chiesto, inoltre” ha concluso Guido “di effettuare anche le verifiche necessarie al fine di testare i livelli effettivi di esposizioni elettromagnetiche derivanti dagli Smart Meter”.
Questi contatori intelligenti, installati da società di servizi in tutte le case e le imprese negli Stati Uniti, Canada, Australia ed Europa, emetterebbero enormi quantità d'impulsi radioattivi a radiofrequenza in microonde ogni pochi secondi per tutto il giorno e la notte, per sette giorni la settimana. Come accertato da eminenti studi, le radiazioni a radiofrequenze provenienti dai contatori intelligenti senza fili, potrebbero causare addirittura l'arresto di dispositivi medici. Impianti medici come pacemaker e stimolatori cerebrali profondi utilizzati per controllare l'agitazione del morbo di Parkinson potrebbero essere disattivati dalle interferenze a radio frequenza (RFI) causate dal segnale. I rapporti provenienti da coloro che hanno avuto contatori installati comprendono palpitazioni, vertigini, incapacità di addormentarsi, problemi di memoria e disturbi cognitivi, sintomi simili a stati influenzali, peggioramento dei problemi di salute, depressione improvvisa, agitazione, mal di testa, problemi all'udito.

Un pericolo che, se accertato, sarebbe dunque non di poco conto; tanto che molte organizzazioni e Istituzioni in questi anni hanno invocato prudenza in materia: nel maggio del 2011 l'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa ha sollecitato per l'ennesima volta gli Stati membri a intervenire urgentemente perché sia diminuita l’esposizione umana all’inquinamento elettromagnetico, con riferimento particolarmente ai bambini e ai ragazzi; e affinché sia mantenuta l’esposizione alle onde elettromagnetiche non ionizzanti (quali sono quelle prodotte dagli Smart Meter) al più basso livello di rischio ragionevolmente raggiungibile.
Alle medesime conclusioni è giunta l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), stabilendo che, in presenza di studi discordanti fra chi sostiene l’innocuità e chi la pericolosità dei campi elettromagnetici, è doveroso applicare il principio di precauzione ALARA onde prevenire i potenziali enormi rischi per la salute pubblica derivanti da tali emissioni, ritenute possibilmente cancerogene, ed in attesa di ottenere dati scientifici certi e comprovati.
Anche l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, dopo aver esaminato la letteratura scientifica pubblicata in materia di tumori che interessano gli utenti del telefono cellulare, ha classificato le radiazioni a radiofrequenza come possibilmente cancerogene per l'uomo.


FONTE : LECCESETTE.IT

domenica 2 marzo 2014

SMART METER, ARRIVA L’INCUBO DELL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

"smart(Rinnovabili.it) – Una moratoria sugli smart meter. Questa la richiesta avanzata da Ecologistas en Acción, il gruppo spagnolo che lotta per la difesa dell’ambiente che avrebbe riscontrato nell’utilizzo di contatori intelligenti un problema di inquinamento elettromagnetico che va debellato. Per questo è stata chiesta una revisione della Risoluzione 1815 del 27 maggio, 2011 del Parlamento europeo sui potenziali pericoli dei campi elettromagnetici e i suoi relativi effetti sull’ambiente. La Spagna come altri paesi europei, tra cui Italia e Regno Unito, sta gradualmente sostituendo i vecchi contatori energetici con nuovi smart meter in grado di monitorare in tempo reale i consumi, un beneficio che va però calcolato tenendo conto dell’inquinamento elettromagnetico generato di nuovi contatori, come ha ricordato l’Associazione ambientalista. Nonostante ci siano notevoli margini di risparmio economico per le famiglie e una riduzione degli sprechi energetici documentata pare che il rilascio continuo di onde sia più rischioso di quanto comunicato fino ad oggi. Oltre al fattore ambientale Ecologisti in Azione si schiera contro la diffusione dei contatori intelligenti in quanto renderanno superflue alcune figure professionali che probabilmente si ritroveranno senza lavoro, e contro la possibile violazione della privacy visto che gli smart meter permettono alle società energetiche di studiare i comportamenti delle famiglie valutando le loro abitudini e i consumi in tempo reale.

FONTE : REPUBBLICA.IT