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mercoledì 12 luglio 2023

L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO RINUNCIA A PARTECIPARE ALLA CONSULTA DELL’AMBIENTE DEL COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI

A seguito della prima convocazione della Consulta dell’Ambiente avvenuta in data 27 giugno 2023, in data 7 luglio 2023 il consiglio direttivo dell’associazione, ha deliberato di 

NON APPROVARE LA PARTECIPAZIONE ALLA CONSULTA DELL’AMBIENTE



Consideriamo tale consulta, per una città come la nostra, di fondamentale importanza ma non crediamo che questa classe politica abbia la stessa considerazione.
Le motivazioni che hanno spinto a tale decisione sono varie ma si possono riepilogare sinteticamente nei seguenti punti:
  • Un ritardo ingiustificato nella convocazione, evidente sintomo che viene vista come disturbo e non come opportunità
  • Una ingiustificata configurazione, che non corrisponde alle associazioni o comitati presenti e attive sul territorio, a nostro avviso la consulta dovrebbe essere espressione della società civile attiva, ovvero l’insieme di associazioni o comitati (e non di singoli soggetti) che hanno negli anni perseguito fini ambientali comuni e che possono in maniera propositiva analizzare, discutere e proporre entrando nel merito degli argomenti trattati, e non un gruppo ristretto selezionato dalla maggioranza politica della città.
  • Mancanza totale di un criterio funzionale che premi la competenza al posto della conoscenza e di fatto dopo un anno di ritardo la mancanza di un contest di selezione con tale criteri rende vana a nostro avviso la costituente consulta, ravvisando (come nella precedente) un numero eccessivo di soggetti “politici” o meglio di persone legate politicamente ai partiti di maggioranza.
A questo, visto la negativa esperienza svolta con la precedente consulta, non rilevando cambiamenti degni di nota,  l’associazione non può permettersi di dedicare forze e persone ad una attività, che di fatto si trasforma in una sorta di propaganda politica su piccoli problemi di ordinaria gestione, senza nessuna incidenza sui reali problemi ambientali della città, che vogliamo ricordare essere un SIN con problemi ambientali e sanitari importanti.
 
L’associazione ringrazia comunque il presidente Pogliaghi per aver considerato la nostra presenza.

Sesto San Giovanni 12 luglio 2023

Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
              


 

lunedì 26 luglio 2021

COMUNICATO STAMPA - L'ASS.SOTTOCORNO E IL COMITATO DI CASCINA GATTI DISERTANO LA SEDUTA DELLA CONSULTA DEL 26/07/2021 IN SEGNO DI PROTESTA

 


L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO ed il COMITATO CASCINA GATTI

ESPRIMONO INSODDISFAZIONE E DISSENSO

in merito alla gestione della Consulta dell’Ambiente del Comune di Sesto San Giovanni, per questo motivo diserteranno la seduta di oggi 26 luglio 2021.

 

Noi abbiamo ben chiaro lo scopo di una consulta, che aveva, ed ha, il compito di raccogliere i bisogni che emergono dai cittadini e dalle loro Associazioni, per poi attraverso discussioni e analisi approfondite, portare valore tecnico a scelte politiche, in grado di soddisfare questi bisogni.

  MA NULLA DI TUTTO QUESTO È MAI AVVENUTO.


L’evidente mancanza di una politica ambientale sul territorio e la scelta di un soggetto politico totalmente estraneo sia alla città che all’ambiente come l’assessore Magro, di fatto spiegano l’incapacità e la poca visione di questa amministrazione, conclamata dal fatto di volerla difendere ad ogni costo, senza mai comprendere i problemi del territorio.

Sindaco e vertici amministrativi del Comune di Sesto si sono presentati alle ultime riunioni della Consulta per sostenerne l’operato, dopo aver ignorato la richiesta di dimissioni.

Intanto, le problematiche sul tavolo continuano a rimanere irrisolte, come:


  • Totale mancanza di un programma di forestazione urbana
  • Totale mancanza di una comunicazione atta a migliorare la raccolta rifiuti
  • Mancata attivazione della Legge sul registro degli alberi per le città sopra i 15.000 abitanti
  • Mancanza di una politica attiva per la piantumazione di un albero ogni nuovo nato o adottato in città
  • Mancata realizzazione del piano metropolitano di piantumazione di 3.000 alberi. Per non parlare dei platani abbattuti al Villaggio Falck e su via Livorno
  • Mancata quantificazione degli immobili non bonificati dall'amianto.
  • Errata valutazione circa i lavori per la Terrazza Bottoni (nonostante i nostri giudizi espressi in Consulta) tanto da portare ad una variazione di bilancio
  • Ritardi ingiustificati per la realizzazione della terrazza Bottoni e del parco della Bergamella, prima devastato da tagli e abbattimenti, ed ora lasciato in stato di abbandono.
  • Assoluta assenza di interesse nei confronti del “problema traffico di attraversamento” che dovrebbe invece interessare Sindaco e diversi Assessorati, per tentare di ridurre l’inquinamento indotto dal casello autostradale.
  • Conferenza informativa sul 5G, proposta all’Amministrazione, ma rimasta da anni senza risposte.
  • Mancata comunicazione sulla qualità dell'acqua potabile, soprattutto dopo la presentazione di un sistema di filtraggio per cromo esavalente (cancerogeno di classe 1)

 

COMITATO CASCINA GATTI e ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO ribadendo la considerazione che nutrono nei confronti della Consulta dell’Ambiente, cui continueranno a partecipare, con questa voluta forma di protesta chiedono un cambiamento totale, sollecitando: 


- Le dimissioni dell’attuale assessore all’ambiente, dimostratasi a più riprese totalmente incompetente


- La definizione di una seria linea di politica ambientale sul territorio del comune di Sesto San Giovanni, che non sia finalizzata a scopi elettorali o peggio utilizzata (come fatto fino ad ora) a mera propaganda politica.


- La definizione di un regolamento che includa effettivamente le realtà sul territorio e non i nominati dal sindaco.


- Una gestione operativa più incisiva e meno dispersiva.


In alternativa invitiamo il sindaco ad assumersi le proprie responsabilità ed a sciogliere tale Consulta.

 Il Consiglio Direttivo dell’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO


                        Il Consiglio Direttivo del COMITATO CASCINA GATTI


 Sesto San Giovanni, 26 luglio 2021

martedì 9 marzo 2021

COMUNICATO STAMPA - L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO INSIEME ALLE REALTA' AMBIENTALISTE DI SESTO S.G. CHIEDE LE DIMISSIONI DELL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE

 

L’Associazione Sottocorno, dopo una serie lunga di eventi (dove gli abbattimenti nel parco della Bergamella rappresentano solo gli ultimi episodi) rilevati in questi anni, chiede pubblicamente le dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Alessandra Magro, o meglio chiede al Sindaco la sostituzione immediata per l’incapacità dimostrata a gestire i temi ambientali sul territorio comunale, a relazionarsi con le realtà del territorio presenti, indipendentemente che queste siano critiche o propositive (come lo è stata l’Associazione insieme alle altre realtà di Sesto San Giovanni in questi anni).
Dialogare non significa dare risposte via mail preventivamente ricevute, significa discutere, comprendere, parlare mettendosi in discussione, sviluppando progetti comuni senza voler imporre progetti definiti e chiusi, soprattutto sapendo dare risposte concrete a domande lecite e pertinenti considerando che Sesto San Giovanni è stata dichiarata ormai da anni Sito di Interesse Nazionale a causa dell’inquinamento diffuso lasciato in eredità dalla più grande ex area industriale d'Europa con soglie di inquinamento allarmanti, una percentuale di aree verdi bassa rispetto al numero di abitanti, ha un inceneritore, è attraversato da un fiume inquinato, problemi con la falda acquifera e problematiche di abbandono di rifiuti nelle aree periferiche, senza dimenticare di avere da decenni un traffico di attraversamento elevato a causa del casello sulla tangenziale.
Siamo nel nuovo millennio, nell'era dei cambiamenti climatici, si parla di trasformazione ecologica delle aree urbane, di foreste urbane ma qui non c'è nessuna strategia, nessuna idea, nessun progetto ambientale degno di nota, siamo semplicemente fermi.


il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)



Dichiarazione sottoscritta da:

- Comitato di Cascina Gatti
- Associazione Punto Verde
- Sesto Male
- Associazione ASPED Sesto San Giovanni

mercoledì 23 settembre 2020

COMUNICATO STAMPA - L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO ESCE DAL P.E.B.A. DI SESTO SAN GIOVANNI

 

Come già anticipato in data 8 luglio 2020 a Sindaco e Assessore Lamiranda, L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO, dopo la vicenda sull'abbattimento degli alberi al villaggio Falck e alla mancata presentazione dei tre progetti di riqualificazione che risultavano pronti, insieme al modus operandi visto durante l’interazione dei cosiddetti tavoli di condivisione,

SI RITIRA DAL TAVOLO PARTECIPATIVO SUL P.E.B.A. DI SESTO SAN GIOVANNI

dopo poco più di un anno dalla sua instaurazione visto l’esser venuto meno alla prerogativa principale che lo doveva caratterizzare, ovvero arrivare a definire un documento finale che scaturisse da un percorso partecipato con le associazioni di rappresentanza e, più in generale, con la cittadinanza;

La mancanza di condivisione e di programmazione su quanto discusso rendono superficiale tale tavolo al quale abbiamo partecipato da subito con entusiasmo dedicando persone e tempo, la mancanza di rispetto al verde, il voler identificare gli interventi con la prerogativa del minor costo e non dell’intervento migliore rende inutile la partecipazione attiva.

Forte è la delusione poiché consideriamo tale progetto fondamentale per la riqualificazione di una città che per decenni è stata vittima di speculazioni edilizie e industriali che hanno visto distruggere il territorio e ridurre ai minimi termini la qualità della vita e dei servizi, l’aver relegato poi il tavolo partecipativo più ad un tavolo di propaganda che di condivisione, di fatto registra il fallimento delle premesse iniziali.

Il consiglio direttivo dell’Associazione Sottocorno



sabato 16 maggio 2020

MORTE DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI

Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto opposto agli orti) nel parco della Bergamella 

Quella è un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano.

È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato con: 

  1. l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
  2. Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica).
  3. Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.

Quest’Ultimo punto lo consideriamo importante, poiché subito dopo l’installazione dei cartelli abbiamo assistito a “discussioni” animate fra gli ortisti, ambientalisti e persone che, nonostante i divieti e i cartelli ben in mostra, continuavano con arroganza a passare e mentre alcuni, educatamente tornavano indietro dopo aver ricevuto le segnalazioni, in un paio di casi la discussione è rapidamente degenerata

Lasciare agli ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e atti vandalici, e ricordiamo che  la necessità di definire un'area protetta per la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da noi come da altre realtà presenti sul territorio, così come la necessità di avere un’area cani (con punto di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del parco), visto che ad oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino “condominiale“ fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari dell’erba, non esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al  2020 e C’E’ DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.

Concludiamo ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco regionale P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi comunali suggeriamo che è necessario un coordinamento con il Comune di Milano.

Il Consiglio Direttivo dell’Ass.Sottocorno




martedì 17 marzo 2020

ALLO STORICO VILLAGGIO FALCK DI SESTO SAN GIOVANNI NON CI SONO PIÙ’ 95 PLATANI SECOLARI - COMUNICATO STAMPA


Grazie ad un progetto di riqualificazione nascosto e venendo meno alle normative vigenti e ad una condivisione del progetto stesso con la cittadinanza, il comune di Sesto San Giovanni ha prima progettato e poi fatto eseguire l’abbattimento dei platani nascondendosi dietro l’abbattimento delle barriere architettoniche e ad un progetto di riqualificazione, ma riepiloghiamo chiariamo i fatti…
In data 04 marzo 2020 sono iniziati gli abbattimenti dall'impresa che ha vinto la gara di appalto per il taglio degli alberi, avviando il taglio integrale (abbattimento) dei platani che si trovano all'interno del Villaggio Falck con la parte di ingresso in Viale Italia ANTICIPANDO i lavori che invece erano stati previsti nel crono-programma della delibera di giunta in data 01 maggio 2020.
Questo progetto arriva in fase esecutiva dopo una "contrattazione" eseguita con i soli residenti (così afferma il sindaco da noi interpellato), peccato però che abbia nascosto ai propri cittadini e in particolar modo alla consulta dell’ambiente e alla consulta P.E.B.A. (tavolo di progettazione partecipata per la riduzione delle barriere architettoniche) ovvero alle commissioni preposte ad esprimersi su tali argomenti, i dettagli del progetto, soprattutto quando si parla di alberi secolari e in salute di PROPRIETÀ COMUNALE (e non del singolo villaggio).
Facciamo inoltre notare che il “Villaggio Falck” è stato inserito nel PGT della città come “bene storico documentale” in questo modo l’Ente comunale ha sottoposto a tutela l’intero Villaggio comprese le alberature dei viali e delle strade, alberature d’epoca avente un indubbio valore storico, ambientale e paesaggistico riconoscendo così ai sensi della Legge 10/2013, i platani che, rientrano nelle alberature previste dal 1 comma, lettere b) e c) dell’art. 7 della Legge 10/2013, in quanto costituenti filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, trovandosi gli stessi nel contesto monumentale, storico e culturale del cosiddetto “Villaggio Falck”.
Per poter intervenire sulle alberature protette il Comune avrebbe dovuto fare una variante al proprio PGT stralciando il Villaggio dall'elenco dei beni storici documentali.
Il Comune non solo non ha rispettato la legge 10/2013 ma, con quanto eseguito in questi giorni, ha violato il proprio Regolamento sul verde cittadino, che vieta l’abbattimento degli alberi, salvo casi ben specifici previsti dall'art. 8, punti b e c) nel dettaglio:
b) dall'albero o dalla siepe provengano pericoli non altrimenti eliminabili per persone o cose;
c) l’albero sia ammalato e la sua conservazione non sia possibile.
Stando al Regolamento comunale, lo stesso Comune per potere tagliare gli alberi avrebbe dovuto prima censire il patrimonio arboreo, quindi acquisire il parere di un esperto o più sullo stato di salute degli alberi, ma questa relazione non pare sussistere, in quanto non presente negli atti della DGC 402/2019.
A novembre 2019 è stata chiesta da alcuni cittadini (purtroppo a noi pervenuta solo in data 11 marzo 2020) la comunicazione di ERSAF Lombardia, chiamata ad esaminare questi platani al Villaggio Falck, il documento qui sotto è la dichiarazione con il quale il giorno 11 ottobre 2019, l’ispettore Fitosanitario di ERSAF dichiara che i platani erano tutti sani sul Ceratocystis platani (fungo agente di cancro colorato).

Questi 95 platani sono da considerarsi un patrimonio comune da tutelare, soprattutto in una epoca caratterizzata da un forte inquinamento, da gravi problematiche e devastazioni ambientali e climatiche, che ormai sono sotto gli occhi di tutti come le cronache puntualmente riportano da tutto il mondo,
Per questo motivo abbiamo chiesto in tutte le sedi (purtroppo in ritardo) di intervenire urgentemente, disponendo in via immediata la sospensione del taglio degli alberi, la revisione del progetto di riqualificazione.
Non siamo stupidi e lo diciamo fin da subito, il rispetto delle norme per l’accesso ai disabili sicuramente avrebbe previsto l’abbattimento di qualche albero (piantumato da scellerate giunte precedenti), ma tra qualche albero e l’abbattimento di tutti i platani c’è una differenza enorme, il taglio di alberi è e deve essere l’ultima spiaggia e non l’evento più semplice e auspicabile, per salvare quello che è un patrimonio comunale ci saremmo aspettati (magari) il restringimento della carreggiata, oppure la creazione un marciapiedi solo da un lato, oppure dei sensi unici o un area pedonabile con limitato accesso alle auto, insomma ci aspettavamo una progettazione che avesse rispetto dell’ambiente e che riuscisse a tener valide le aspettative di chi ci abita invece di una progettazione “scolastica” che ha tagliato l’unico polmone verde “storico” presente nell'area nord della città, che è giusto ricordare è un Sito di Interesse Nazione a causa dell’inquinamento accumulato.
Per quello che ci riguarda, i cento e passa alberi che verranno piantumati, promessi a compensazione, servono solo per nascondere il danno procurato da chi non comprende la differenza ambientale che c’è tra un albero secolare e una pianta che deve iniziare a crescere.
Ancora una volta, e con rammarico, annotiamo la mancanza di una politica ambientale seria sul territorio.

il Consiglio Direttivo dell'Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

domenica 24 novembre 2019

LILIANA SEGRE CITTADINA ONORARIA DI SESTO SAN GIOVANNI

L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO non condivide le conclusioni del consiglio comunale di Sesto San Giovanni di martedì 19 novembre 2019.

Ci siamo presi qualche giorno prima di esprimerci e per comprendere le dinamiche di quanto successo, è palese che tale richiesta era, ed è una strumentalizzazione del personaggio, richiesta forse voluta per trovare spazi che non si riusciva a trovare sulla stampa e televisioni (anche se di punti a Sesto San Giovanni ce ne sarebbero).

Sul mancato riconoscimento della della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana SEGRE, vi state sbagliando.

In una città ricca di assessori non Sestesi  le giustificazioni addotte non tengono, Liliana Segre come donna scampata ai campi di concentramento è, e rappresenta in pieno una cittadina Sestese del nuovo millennio, una donna portatrice di valori e di un passato che vediamo quasi dimenticare.

Per questo motivo invitiamo il sindaco e il consiglio comunale tutto a rivedere tale scelta, che sarebbe un semplice atto d’intelligenza da parte di chi governa la città.

Il consiglio direttivo dell'Associazione Sottocorno

mercoledì 13 novembre 2019

COMUNICATO SU UNA NOSTRA PRESUNTA RICHIESTA DI UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA BIOPIATTAFORMA

In relazione all'articolo apparso sul giornale locale L'ALTRA SESTO in seconda pagina del mese di novembre, che riportiamo qui sotto 

Precisiamo che: 
  • Non esiste un comitato ma bensì una Associazione Sottocorno
  • Che MAI (e sottolineiamo MAI) abbiamo richiesto un consiglio comunale aperto per discutere del futuro dell'inceneritore a questa giunta soprattutto ora che ci stiamo avviando verso la fine di un percorso partecipato al quale abbiamo aderito fin dall'inizio, e la nostra posizione sull'argomento è chiara come si può chiaramente leggere sul post dedicato ( leggi QUI ).
  • Che a NOI mai è stata negata una risposta dal sig. Fiorino 
Infine comunichiamo che ci dispiace vedere articoli di basso profilo che tendono a strumentalizzare l'associazione per fini politici, volti ad accostarci ogni tanto ad una fazione piuttosto che ad un'altra, chi ci conosce sa bene che non abbiamo nessuna simpatia ne tanto meno siamo vicini a nessun partito politico, siamo e saremo sempre liberi di manifestare il nostro pensiero in forma autonoma e soprattutto in maniera indipendente lontano da tutti quei giochini politici che animano "l'avanspettacolo" della politica in questo periodo.

Chiediamo immediata rettifica di quanto scritto in quanto 


FALSA E NON CORRISPONDENTE ALLA VERITÀ 

lunedì 4 novembre 2019

COMUNICATO STAMPA SULLA NOSTRA PARTECIPAZIONE AI TAVOLI PER LA BIOPIATTAFORMA

Questi per noi sono periodi intensi impegnati su più fronti, dal P.E.B.A. (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), alla consulta sull'ambiente, ai tavoli sulla nuova Biopiattaforma che a partire dal 2020 andrà a sostituire l'attuale inceneritore, a chiarire la nostra posizione, dopo aver letto articoli di giornale non corretti e discussioni "social" totalmente fuori luogo, precisiamo che:
articolo del Sole 24 ore del 4 ottobre 2019
Stiamo lavorando affinché la nuova Biopiattaforma venga costruita con parametri elevati, (e in parte ci siamo riusciti), e ora coinvolti nella definizione del cosiddetto gruppo R.A.B. (Residential Advisory Board) ovvero nella definizione dello statuto del futuro comitato di controllo della Biopiattaforma per poter dare in forma stabile un organismo di controllo alla cittadinanza che esuli dai parametri di valutazione aziendali e istituzionali tradizionali, nonostante l'impegno che ci stiamo mettendo l’Associazione Sottocorno, riconosce nella figura della facilitatrice che ad oggi sta guidando i tavoli di confronto sulla Biopiattaforma una buona capacità di dialogo ed elevata professionalità ma teniamo a precisare (come del resto abbiamo già fatto nelle assemblee pubbliche) che la sindrome di Nimby su questo caso specifico non esiste, come non esiste sui principali tavoli ambientali presenti nella nostra società.
Terminologia ideata dai lobbisti (stakeholder  d’impresa o shareholder) per poter dequalificare qualsiasi forma di protesta legittima, crediamo nel dibattito pubblico, nella condivisione delle scelte e nella partecipazione attiva, non siamo contrari a priori e non ci importa del consenso (inteso come consenso politico) ma fortemente motivati al rispetto ambientale e della salute che ad essa è strettamente legata, per questo motivo l’Associazione Sottocorno NON riconosce in nessun modo la sindrome NIMBY né tanto meno il NIMBY FORUM utilizzato dai ministeri italiani per controllare le forme di protesta presenti sul territorio italiano.
Sia chiaro che la soluzione adottata (ovvero la nascita della Biopiattaforma) NON ci soddisfa pienamente, come soluzione avremmo preferito l'abbattimento dell'attuale inceneritore, la bonifica dell’area e la creazione di un bosco, proposta NOSTRA che rivendichiamo e che abbiamo sempre presentato a TUTTI I TAVOLI A CUI ABBIAMO PARTECIPATO (consigli comunali aperti compresi) e nella quale abbiamo sempre creduto, l’unico rammarico è che chi ora contesta (a prescindere) se ci fosse stato a contestare e a proporre nei tempi consoni (invece di lasciarci soli) forse tale proposta avrebbe visto la luce.
Ricordiamo che la scelta di procedere con una Biopiattaforma in alternativa alla costruzione di un nuovo inceneritore da 100.000 tonnellate annue (sollecitato fortemente dalla politica milanese) è stata esclusivamente politica, presa dalla precedente giunta di centro sinistra, l'attuale giunta ha confermato la scelta scartando la nostra proposta che nel frattempo, come ci aveva illustrato l'assessore Lamiranda, aveva visto la sostenibilità con una eventuale copertura economica tramite oneri di urbanizzazione derivate dalle aree Falk.
Noi abbiamo fatto il possibile per eliminare definitivamente questo inceneritore e qualsiasi tecnologia ad essa affina, ma purtroppo non siamo noi a decidere ma la classe politica democraticamente eletta (giusto per non dimenticarselo), non ci siamo mai nascosti e abbiamo cercato di sfruttare al massimo gli spazi di confronto che ci sono stati offerti, spazi che si sono presentati con una intensità notevole nell'ultimo anno alla quale abbiamo fatto veramente fatica ad arrivare sempre preparati e numerosi come gruppo, non sono mancati momenti di tensione e di confronto, momenti che comunque siamo sempre riusciti a convertire in confronti propositivi, e ci rammarica vedere attacchi strumentali indiretti da chi non solo si è sempre nascosto ma non ha mai fatto nulla per migliorare le cose.
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno

mercoledì 4 luglio 2018

SITUAZIONE MEDICO DI BASE A SESTO SAN GIOVANNI - COMUNICATO STAMPA


In data 29 giugno 2018 siamo venuti a conoscenza che, purtroppo, nonostante la numerosa partecipazione al bando pubblicato nel mese di aprile 2018 per la copertura di sei posti di MMG e l’apertura delle istituzioni a venir incontro favorendo l’apertura di ambulatori in aree non coperte nessun medico abbia accettato uno dei sei posti a Sesto San Giovanni ne quello di Cascina Gatti.
Di conseguenza relativamente al nostro quartiere, si continuerà con l’attuale medico sostitutivo, per il quale ci auguriamo fortemente si procederà alla sistemazione dello studio attualmente occupato presso la sede di via Carlo Marx.
Non conosciamo le motivazioni che hanno portato decine di medici a rifiutare l’incarico, a nostra esplicita domanda ci è stato risposto che tali scelte sono dettate da fattori strettamente personali e individuali, possiamo solo constatare che in questo bando sono risultati particolarmente “attrattivi” i posti di Milano città, dove si sono concentrate le scelte di metà dei medici, non che sia un problema di Sesto San Giovanni visto che gli stessi problemi si sono verificati anche nelle altre sedi dell’hinterland milanese dove su circa una ventina di posti resi disponibili nessun medico ha accettato (salvo una posizione a Bresso).
Rimaniamo in attesa della pubblicazione del nuovo bando che avverrà nel mese di ottobre 2018 in cui ci è stato riconfermato il vincolo sul quartiere di Cascina Gatti da parte di ATS Milano che si è resa disponibile a fornire loro tutte le informazioni di contesto territoriale.
L’Associazione Sottocorno e il Comitato Cascina Gatti ringraziano ATS Milano, con il quale hanno avuto costanti rapporti in questi mesi, ma sono fortemente preoccupati circa le procedure in essere, i meccanismi di opzione e la scarsa considerazione dei partecipanti ai bandi sulle zone periferiche di Milano, non riusciamo a capire quali motivazioni abbiano spinto i medici che hanno partecipato a non confermare l’incarico non solo a Sesto San Giovanni ma soprattutto in tutta l’area dell’hinterland milanese.
La politica locale e nazionale dovrà fare molta attenzione a questo problema, che vede adesioni molto alte ai bandi, a fronte di pochissime accettazioni di ambiti pur molto appetibili, se non collocati in grandi centri, tali meccanismi vanno assolutamente rivisti, se non vogliamo andare incontro in pochi anni a enormi problemi di ordine sanitario.

Associazione di via P. Sottocorno                                                Comitato Cascina Gatti 

venerdì 13 aprile 2018

CONVERSIONE INCENERITORE - COMUNICATO STAMPA


Mercoledì 28 marzo con un consiglio comunale aperto alla cittadinanza che abbiamo scoperto essere stato richiesto dalle forze di opposizione si è tenuta si è tenuta la presentazione dell'UNICO PROGETTO DI CONVERSIONE DELL’INCENERITORE.

Per ora, dopo 15 MESI dall'annuncio del comune di una sua trasformazione è stata l’unica occasione per poter comprendere lo “stato dei lavori” sul progetto di riconversione che dovrebbe portare allo “spegnimento” dell’inceneritore nel giro di pochi anni.
Dopo una breve esposizione dell’amministratore unico di Core che dopo aver ribadito il corretto funzionamento dell’impianto con i valori delle emissioni sotto i limiti di norma con la fine della sua “vita impiantistica regolare” e chiudendo il mutuo nel 2019 (pur avendo già ricevuto l’autorizzazione da parte di Regione Lombardia a proseguire con l’incenerimento dei rifiuti fino al 2026), per scelta, e non per emergenza, ha affrontato di valutare il progetto di conversione.
Sono posizioni che ovviamente non condividiamo, ci limiteremo solo a precisare che oltre a non indicare gli inquinanti non rilevati si è dimenticato di citare che sono decenni che questo impianto emette anche un inquinamento acustico che impatta sul quartiere, rendendo in alcuni momenti la situazione invivibile.
Successivamente è seguita la relazione di CAP HOLDING, incaricata dalla precedente amministrazione di elaborare un progetto di riconversione, al momento l’UNICO.
All’inizio il progetto venne presentato solo la conversione per l’incenerimento dei fanghi prodotti dal depuratore adiacente mente mercoledì è stato presentato un quadro differente (forse invogliato da incentivi statali che prima non erano presenti).
L’intenzione dell’azienda è quella di trasformare l’area in un centro che:
  • Centro per il trattamento dei fanghi di depurazione che Cap holding produce nei suoi depuratori (non più solo quello di Sesto)
  • Centro di produzione di bio gas da trasformare in bio metano che verrebbe poi utilizzato per il funzionamento dei mezzi di Area Sud per la raccolta dei rifiuti (per i quali attingerebbe a dei finanziamenti)
  • Centro di ricerca sull'economia circolare e sul trattamento dei fanghi e dei rifiuti

La presentazione, generica, è stata preceduta da una analisi L.C.A. (LIFE CYCLE ASSESTAMENT) fatta eseguire dal Politecnico di Milano partendo da alcuni obbiettivi come:
  • Ridurre l’impatto ambientale (ponendo a 100 quello provocato dall'inceneritore l’obbiettivo è ridurlo arrivando a 20)
  • Impatto sociale (mantenendo l’occupazione dei 45 lavoratori presenti)
  • Equilibrio economico senza aggravio di costi per la comunità
  • Un progetto che preveda la creazione di un impianto votato all'economia circolare

Premesso che i dubbi sulla presentazione fatta sono tanti e che del trattamento a freddo dei rifiuti solidi non se ne è neanche accennato, iniziamo con la gestione dei fanghi di depurazione delle acque reflue ricavati dal ciclo di depurazione che riconsegna acqua adatta all'irrigazione dei campi o ad essere reimmessa nei fiumi, i fanghi verrebbero inceneriti con un volume annuo di 14.000 t/anno (contro le 70.000 t/anno attuali) ed è vero, rappresentano una diminuzione in termini di massa, ma facciamo presente che solo alcuni mesi fa si parlava di 7000 t/anno (ovvero il 50% in meno) e, soprattutto, si parlava solo del trattamento dei fanghi generati a Sesto e su questo punto non è stata presentata, o pubblicata l’analisi di cosa andiamo ad immettere in atmosfera o nell'ambiente, mentre manca completamente un’analisi di tipo sanitario sull'impatto che queste emissioni possano avere sulla popolazione e che l’analisi L.C.A. dal Politecnico di Milano non è in grado di dare.
Non si è affrontato il problema che genera la produzione di biogas in un ambito URBANO, ovvero di quei sottoprodotti difficili da gestire e che possono trasformarsi in inquinamento delle falde o dei terreni, senza considerare la quantità di Nox che viene emessa dalla produzione di biogas, che ricordiamo (in particolar modo il biossido di azoto) aggrava le condizioni nei malati di asma e chi soffre di malattie respiratorie croniche o di malattie cardiache.
La gestione dei fanghi è poi stata presentata un po’ superficialmente, e sembra non sia stato considerato un eventuale contaminazione critica determinata da eccessi di idrocarburi, cromo esavalente, metalli pesanti o droghe ecc.… purtroppo presenti nei nostri sistemi fognari.
Non capiamo perché in questa fare ci si sia chiusi a riccio evitando qualsiasi confronto con la cittadinanza, comitati e associazioni, confronto che avrebbe solo potuto arricchire il progetto a livello macroscopico portando in evidenza le criticità, non capiamo il perché in un paese come la Danimarca si è costruito una collina per coprire un inceneritore (clicca QUI per leggere i dettagli) e ridurre l’impatto ambientale (mentre qui si continuano a presentare slide con edifici o colate di cemento)
 

Chiediamo di poter accedere alle analisi di impatto ambientale e che venga eseguita DA UN ENTE INDIPENDENTE una valutazione sanitaria sulle immissioni rilasciate e che venga riconosciuta una compensazione ambientale per il Quartiere di Cascina Gatti.
Non siamo contrari a prescindere, ma LA PERCEZIONE AVUTA È CHE SIA STATO GIÀ’STATO DECISO TUTTO, abbiamo assistito alla presentazione di un progetto in una fase già avanzata, l’incontro è apparso come una cortesia per informare la cittadinanza ne è la prova della quasi totale assenza di richieste, precisazioni o contestazioni da parte della politica locale, un ulteriore conferma arriva dal fatto che l’amministrazione comunale sembra non avere altri progetti per l’area di CORE, per la serie c’è solo questo e questo deve essere fatto come è già stato deciso.


mercoledì 26 aprile 2017

COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSENSIBILI

Riceviamo e pubblichiamo 

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La salute di tutti, è più importante del profitto di pochi.

L'Associazione Italiana Elettrosensibili applaude l'ulteriore importante sentenza, in questo caso della Corte di Ivrea, che evidenzia la correlazione tra l'uso improprio dei telefoni cellulari e tumore al cervello e ringrazia il grande lavoro di ricerca delle migliaia e migliaia di scienziati e ricercatori indipendenti che in tutto il mondo contribuiscono ad evidenziare i seri rischi per la salute del genere umano, in particolare bambini e adolescenti, e di tutti gli esseri viventi, causati dai campi elettromagnetici CEM di alta e bassa frequenza.
Sottolineiamo che non esistono solo evidenze scientifiche, in vivo e vitro, di tumori indotti da un uso prolungato nel tempo dei cellulari e cordless, ma anche ampie evidenze scientifiche di alta probabilità di nesso causale per tumori linfatici e infantili del sangue indotti dai tralicci dell'alta tensione e dalla vicinanza ad altre sorgenti di bassa frequenza, e che esistono altri gravi problemi accertati indotti dai CEM: infertilità tra i giovani, disturbi del sonno, ridotta elaborazione della melatonina, disturbi comportamentali, malattie neurodegenerative e l'esponenziale crescita nel mondo dei malati di ELETTROSENSIBILITA' (EHS).
Chiediamo con forza alle Autorità di protezione della salute pubblica, fin qui gravemente latitanti nello svolgere il proprio compito di prevenzione a riguardo, che IMMEDIATAMENTE intervengano con campagne di informazione soprattutto nelle scuole facendo proprio il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE già presente e sancito nella Legge quadro 36/2001 e dal Trattato di Rio de Janeiro e le raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa.

Associazione Italiana Elettrosensibili AIE
  • Dott. Anna Zucchero Presidente
  • Dott. Paolo Orio Vicepresidente


venerdì 21 aprile 2017

COMUNICATO STAMPA


E' vergognoso assistere alla strumentalizzazione che si sta tentando di fare da parte di alcune forze politiche sull'Interramento dell'elettrodotto di Via Sottocorno.
 Assistiamo da mesi a comunicati stampa o dichiarazioni volte a strumentalizzare la battaglia che L'ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO  ha portato avanti da 7 anni in maniera indipendente ed autonoma.

Questa è la nostra battaglia ( e che sia chiaro a tutti ),sicuramente in questo "percorso" siamo stati  aiutati ed appoggiati da varie forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, che con interpellanze, prese di posizione e appoggi ( più o meno strumentali ) ci hanno aiutato in alcuni momenti per poi eclissarsi per lunghi periodi. In questo “percorso” siamo stati da soli in tutti i tavoli tecnici e politici che si sono fatti e nessuno può vantare azioni eseguite nei confronti di istituzioni da noi richiamate a rispondere a fronte di un esposto presentato al sindaco di Sesto San Giovanni nel 2011.
Si richiamano le forze politiche ad un atteggiamento più corretto e consono nei confronti di chi, ha lottato, sacrificato il proprio tempo dedicando centinaia di ore ad analisi, studi  e proposte , a chi si è esposto in prima persona su temi delicati che vanno dall'analisi del quadro normativo alle analisi sulla relazione epidemiologica, a chi si è occupato di tutto questo partendo dal mancato interramento dell'elettrodotto arrivando ad analizzare con atteggiamento propositivo tutta una serie di problemi ambientali ad esso connesso.


Invitiamo le forze politiche a non strumentalizzare il nostro lavoro ,concentrandosi  su proposte concrete, soprattutto ambientali, da presentare in prossimità delle imminenti elezioni , noi siamo sempre disposti ad incontrare chiunque per confrontare e spiegare le nostre posizioni.
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Sesto San Giovanni 21 aprile 2017

Il Consiglio Direttivo

dell’Associazione di via Sottocorno