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mercoledì 19 luglio 2023

CHIEDIAMO LA CHIUSURA DEL CASELLO SULLA TANGENZIALE E DICIAMO NO AL FUTURO PROGETTO DI FAR PAGARE LA TANGENZIALE DI MILANO


Abbiamo appreso da un articolo sul Giorno (clicca QUI per leggerlo) come Il sindaco di Sesto San Giovanni accusi il sindaco di Milano, di penalizzare l'hinterland con l'aumento del ticket per l'Area C. 
Oggettivamente non vediamo tale penalizzazione, ci sembra la solita sceneggiata "politica", siamo invece concordi nel chiedere soluzioni per favorire ed incentivare l'utilizzo dei mezzi pubblici e per il prolungamento della M1 in tempi celeri, ma per questo serve una azione concreta del governo (che non ci pare avvenga) , come siamo concordi che NON si amministra un territorio importante come quello di Milano, e aggiungiamo anche quello Regionale, tramite azioni unilaterali.


Lo scorso anno abbiamo appreso direttamente da Serravalle (durante l'incontro che abbiamo organizzato insieme al Comitato di Cascina Gatti) per comprendere le motivazioni che portavano a ritardare l'apertura dello svincolo a Cascina Gatti, del progetto, che si sta portando avanti in modo silenzioso, che prevede la chiusura del casello, ma mira a far pagare la tangenziale per ogni km percorso. 

A questa presentazione ovviamente ci siamo opposti dicendo NO all'idea di voler far pagare la tangenziale di Milano, tale idea non intende far diminuire il flusso di traffico perché non pone delle alternative, oggi la tangenziale riceve il traffico generato dall'introduzione dell'area B del capoluogo, ed ha semplicemente l'unico scopo di far cassa colpendo il ceto medio (molto presente nell'hinterland) che usa tale struttura per lavorare o andare a lavorare, e chi trasporta delle merci, dando così un contributo indiretto di far aumentare i prezzi a causa dei un eventuale gabello nascosto dalla scusa di far pagare in modo equo l'uso della tangenziale.


Abbiamo ricordato che la tangenziale di Milano è un nodo strategico e che le tasse che i cittadini pagano devono servire al mantenimento di tale struttura, ricordando altresì che la chiusura del casello sulla tangenziale è un dovere poiché era stato attivato per contribuire a pareggiare i costi sostenuti per la costruzione dell’infrastruttura viabilistica, ed allora, si promise alla cittadinanza che una volta ammortizzati i costi sarebbe stato tolto.

Durante l'incontro ci siamo anche permessi di far notare che il sistema di pagamento adottato sulla Pedemontana (che sarebbe poi quello che si vorrebbe adottare sulla tangenziale) è di fatto fallito per l'eccessivo costo e la bassa percorrenza, facendo presente che in altri paesi (vedi la Germania) la gestione delle autostrade è in carico allo stato e facendo una semplice proporzione, visto l'importanza strategica che ricopre la tangenziale di Milano, la gestione dovrebbe essere, a nostro avviso, a carico della Regione che di soldi ne riceve, e crediamo, anche troppi.

Per fare questo chiediamo al Sindaco di Sesto San Giovanni di lavorare ATTIVAMENTE (cosa che fino ad oggi non ci pare sia mai successo) in modo da sostenere lo smantellamento fisico del casello, e di conseguenza del traffico di attraversamento della nostra città.

Non vorremmo che in un prossimo futuro ci trovassimo con una serie di dogane elettroniche, in stile città stato medioevali, istituite "formalmente" sempre per la salvaguardia dell'ambiente e della salute, in realtà utilizzate per generare cassa a spese di chi vive in una zona periferica ma lavora in un'altra zona ed è costretto (perché non esistono mezzi alternativi all'auto o moto) ad usare la tangenziale come unico strumento per recarsi al posto di lavoro.

Benigni e Troisi passaggio alla dogana: "Un Fiorino!" - Non ci resta che piangere [1985]

Aspettiamo di vedere attivarsi la giunta della città di Sesto San Giovanni per il rispetto dei diritti dei Sestesi che sono obbligati ad utilizzare la tangenziale, magari chiedendo una compensazione ambientale (mai chiesta ne ottenuta) per i suoi residenti a causa dell'inquinamento e dei problemi sanitari che ha portato sul territorio a causa del traffico di attraversamento generato decenni fa da uno scellerato accordo di concessione.

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PS. A Luglio 2023 la paratia è sempre al suo posto nel totale menefreghismo di Comune e società Serravalle .............................



martedì 9 agosto 2022

ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO E COMITATO CASCINA GATTI INCONTRANO SERRAVALLE AUTOSTRADE

Mercoledì 27 luglio una delegazione formata da un rappresentante dell'Associazione Sottocorno e uno del Comitato di Cascina Gatti hanno incontrato la Direzione Tecnica di Serravalle Autostrade, presso i loro uffici ad Assago per avere delucidazioni in merito ai due punti che abbiamo sempre sottoposto all'amministrazione senza avere mai risposte dettagliate, ovvero:

- La riapertura dell’entrata della Tangenziale EST in via Di Vittorio a Cascina Gatti,

- La presenza di un "cassone" che abbiamo denunciato essere posizionato alla base dei piloni.

"La riapertura dello svincolo" 

Sulla chiusura della tangenziale, giunta ormai ad avere un ritardo di quasi 1 anno, ci è stato presentato il progetto di rinforzo del sottopasso di via Idro (che asseriscono non essere a rischio di crollo o cedimento), divenuto urgente adeguare poiché dopo il crollo del ponte MORANDI a Genova sono cambiate le normative, per cui hanno dovuto eseguire l'adeguamento tecnico di rinforzo, opera che è da considerarsi provvisoria, ma propedeutica perché consentirà di modificare il flusso di traffico consentendo il rifacimento completo del sottopasso, in modo questo modo viene reso idoneo ai flussi di transito e del relativo carico a cui viene sottoposto giornalmente, flussi che non sono quelli previsti in fase di progetto decenni fa quando venne costruito.


Sui ritardi accumulati ci hanno informato che sono diverse le cause, dalla gestione dei bandi pubblici (regolati da tempistiche e formalità obbligatori per legge e non dipendenti da Serravalle) al  reperimento dei materiali (circa 3,5 tonnellate di acciaio, fibre di carbonio e altro...) ed al loro aumento dei prezzi rilevata dall'apertura del cantiere ad oggi.

Durante l'incontro hanno comunque confermato che il problema sui materiali è stato risolto, sbilanciandosi a confermare che i lavori procedono e continueranno durante tutto il mese di agosto, impegnandosi a mantenere l'obiettivo di riuscire ad aprire lo svincolo prima del 15 settembre 2022, in concomitanza con la riapertura delle scuole, che storicamente determinano flussi di traffico consistenti.

Sono consci che questa situazione abbia comportato forti disagi, ma la chiusura dello svincolo è stata l'unica maniera per ridurre il flusso dei mezzi e il relativo carico nella zona di cantiere, permettendo così i lavori di messa in sicurezza.

"Il cassone"

Da oltre un anno avevamo chiesto spiegazione (senza mai ricevere risposta dall'assessore di competenza !!!!!!), durante l'incontro sono state presentate delle foto eseguite da distanza ravvicinata (cosa a noi impossibile da fare essendo un area tra sedi autostradale non accessibile) che identificano il manufatto più come una paratia di contenimento posizionata durante la costruzione dei cassoni e poi mai rimossa.


Ci viene confermato che durante la cantierizzazione per il rinforzo del sottopasso di via Idro verrà rimossa impegnandosi a confermare tale ipotesi ed informandoci se troveranno anomalie.

A nostra esplicita richiesta di fare una valutazione dello stesso terreno (con carotaggio) hanno gentilmente rifiutato, non essendoci dei presupposti ingegneristici o di indagini ambientali sull’area interessata.

Questa la sintesi di circa un ora e mezza di incontro presso i loro uffici ad Assago che ha visto anche un dialogo più ampio su altri temi correlati a questi, a Serravalle va il nostro ringraziamento per il tempo dedicato, le spiegazioni fornite e la documentazione tecnica presentata.

Sicuramente abbiamo sbagliato a chiedere risposte all'assessorato di competenza, Non sarebbe cambiato molto, ma se avessimo chiesto subito a Serravalle avremmo avuto informazioni precise e probabilmente in tempi più consoni in modo da comprendere ed informare i motivi di questo lungo blocco viabilistico.

martedì 5 luglio 2022

SITUAZIONE CHIUSURA SVINCOLO A SESTO SAN GIOVANNI SUD – VIA DI VITTORIO SU A51

Ci siamo ....... abbiamo rallentato giusto per non far parlare gli stolti (di una o dell'altra fazione) durante la campagna elettorale, ora che c'è un Sindaco e una Giunta riprendiamo da dove avevamo interrotto.
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E' singolare che dopo aver inviato una lettera in data 14 giugno 2022 a Serravalle arrivasse dopo 15 giorni un (presunto) chiarimento tramite un comunicato su un giornale molto vicino alla giunta attuale.
Avevano chiesto spiegazioni, come Comitato Cascina Gatti e Associazione  Sottocorno in rappresentanza di cittadini residenti a Cascina Gatti, presentando un reclamo e il dissenso essendo giunti al limite della sopportazione, in relazione alla chiusura al traffico disposta da MILANO SERRAVALLE–MILANO TANGENZIALI, con Ordinanza 206_2021, (a partire dal giorno 3.8.2021),  del ramo di svincolo in entrata da via Di Vittorio, evento che, come da indicazione di Serravalle, avrebbe dovuto concludersi entro il 17.9.2021 mentre è tutt’ora chiuso a quasi un anno di distanza, senza aver ricevuto da parte di Serravalle né tanto meno da parte dell’amministrazione Locale giustificazioni in merito, rapporti di cantiere o cronoprogrammi provvisori o definitivi.
Abbiamo chiesto inoltre anche delucidazioni sulla natura del manufatto (posto sotto ai piedi dei piloni che sostengono la A52) per il quale negli ultimi due (2) anni non sono mai state fornite indicazioni di alcun genere alla cittadinanza da nessun ente istituzionale.

Chiediamo quindi, di renderci edotti circa tutti quei problemi che sono stati citati e che continuano ad essere ancora attivi, tanto da creare un disservizio enorme per la circolazione e per i residenti del quartiere di Cascina Gatti dovute alle conseguenti deviazioni dei flussi di traffico, che si scaricano fatalmente sul nostro territorio.
Nello specifico abbiamo chiesto (e richiederemo) a Serravalle:
  • Una data di fine lavori attendibile.
  • Un Crono-programma aggiornato da oggi alla fine dei lavori.
  • Una relazione tecnica che dia una spiegazione reale a tale ritardo.
Ovviamente NULLA di quanto richiesto oggi è stato inviato (altrimenti lo avremmo pubblicato molto volentieri), troviamo invece la risposta di Milano Serravalle (pubblicata dal IL FARO di Sesto San Giovanni che ringraziamo il cui testo riportiamo qui sotto non riuscendo a fare il link al post della pagina FB), offensiva per chi (come noi residenti) deve nel 2022 far fronte a un disservizio del genere a fronte di quello che si sta dimostrando una palese incapacità organizzativa e comunicativa.

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SVINCOLO TANGENZIALE EST , DA VIA DI VITTORIO, CHIUSO FINO AD OTTOBRE, PER MANCANZA DI FERRO DI RINFORZO
Come in tutti i settori, anche quello dell'edilizia sta subendo tutti i disagi dovuti alla pandemia, nel reperire materie prime. Così anche per gli interminabili lavori che stanno creando non pochi disagi ai sestesi, ora si somma anche la mancanza di ferro per completare le opere di rinforzo che interessano lo svincolo di via Di Vittorio, chiuso ormai da oltre un anno, spostando ulteriormente ad ottobre la previsione di fine lavori. Ad annunciarlo in una nota è la società Milano Serravalle, che scusandosi per i disagi, ha motivato l'ulteriore ritardo per problemi non imputabili alla società, bensì al periodo storico difficile.
Ci auguriamo di riavere quanto prima, l' accesso allo svincolo.