Riepilogando durante l'incontro del 3 luglio ci erano stati inizialmente negati i dati, mentre alla fine il dirigente ha ammesso l'esistenza della comunicazione della distanza di prima approssimazione, che di fatto definisce l'area di rispetto dell'elettrodotto, e dei valori di campo magnetico previsto, impegnandosi a comunicarceli insieme alla relazione relativa alla bonifica eseguita (mai inviata).
E come promesso, con la PEC avente per oggetto "Prot.N.0077132/2025 - INVIO NOTA DI RISCONTRO ALLA RICHIESTA DI INFORMAZIONI", in data 8/7/2025 quatto documenti sono stati inviati insieme ad una lettera, che forse inconsapevolmente dice molto altro
Ora sul centro sportivo ACQUAVIVA nonostante il comune affermi che ha avuto tutti i nulla osta necessari, sappiamo che ARPA NON ha eseguito nessuna indagine (come abbiamo pubblicato, vedi QUI) e ATS, che ci deve ancora rispondere (e pubblicheremo per correttezza la risposta) ci ha già anticipato verbalmente che non ha eseguito nessuna analisi in merito, per cui NON abbiamo idea di cosa stia parlando il comune e perché NON mostra tale documentazione.Sulle bonifiche del terreno continua la barzelletta di inviare documenti di approvazione e fine lavori, documenti formalmente importanti ma che non abbiamo chiesto mentre continuiamo a chiedere UNA RELAZIONE NELLA QUALE SI EVINCA QUALE MATERIALE INQUINAVA IL TERRENO (cosi magari risulta più comprensibile) non perché abbiamo paura di qualcosa, ma perché a nostro avviso il terreno non conteneva inquinanti particolari, ed a memoria non ricordiamo opere di bonifica (se non periodi dove sono stati eseguiti carotaggi), per cui NON si comprendono le dichiarazioni inviate dove di parla di 5000 mc di materiale asportato.
Di cosa stiamo parlando? Basta inviare la corretta documentazione, affrontare un serio confronto e forse, si riuscirebbe a chiarire e chiudere questo punto.
Diversamente, la dichiarazione sulla distanza di prima approssimazione (dpA) che
NON corrisponde all'area di rispetto indicate sulle planimetrie del comune pubblicate ed inerenti al progetto AUC1, distanza che invece corrisponde a 20,20 mt dall'asse, circa 10 metri in meno che, guarda caso, consentirebbero la costruzione a ridosso di tale fascia.
E' una verifica molto semplice, sulle planimetrie non viene mai quotata la fascia di rispetto, ma nella tavola 155804_T04_PLANIMETRIA_AREE_IN_CESSIONE-CALCOLO_ANALITICO
abbiamo le area richieste quotate, ed essendo il disegno in scala, è banale verificare la distanza che identifica la fascia di rispetto, che centimetro più o centimetro meno NON torna, infatti è tracciata a 20,20 mt dall'asse.
Ricostruendo la fascia di rispetto con il dato comunicato dal comune abbiamo:
Ora, sicuramente ci sarà stato un banale errore dovuto alla fretta o al fraintendimento di qualcuno non vogliamo pensare sia stato voluto.
Per questo motivo, con una PEC (Protocollo N. 0078315/2025) inviata in data 10 luglio 2025 abbiamo comunicato l'anomalia, chiedendo di verificare direttamente sulle planimetrie in dwg in loro possesso tale dato e di darcene comunicazione, magari inviandoci il file dwg (anche solo l'area di dettaglio) così possiamo verificare direttamente togliendoci il dubbio.
Perché ...... fino a quando non chiariremo tale punto, i rendering, le planimetrie presentate o le consideriamo provvisorie o sono SBAGLIATE.
Mentre aspettiamo un serio confronto con ATS in relazione all'esposizione dei campi elettromagnetici che il nuovo complesso, come il centro sportivo Acquaviva, è esposto, delle rassicurazioni degli uffici comunali non ce ne facciamo nulla.
to be continued