Grazie ad un progetto di riqualificazione nascosto e venendo meno alle normative
vigenti e ad una condivisione del progetto stesso con la cittadinanza, il
comune di Sesto San Giovanni ha prima progettato e poi fatto eseguire l’abbattimento
dei platani nascondendosi dietro l’abbattimento delle barriere architettoniche
e ad un progetto di riqualificazione, ma riepiloghiamo chiariamo i fatti…
In data 04
marzo 2020 sono iniziati gli abbattimenti dall'impresa che ha vinto la gara di appalto per il taglio degli alberi, avviando il taglio
integrale (abbattimento) dei platani che si trovano all'interno del Villaggio
Falck con la parte di ingresso in Viale Italia ANTICIPANDO i lavori che invece erano stati
previsti nel crono-programma della delibera di giunta in data 01 maggio 2020.
Questo
progetto arriva in fase esecutiva dopo una "contrattazione" eseguita con i soli
residenti (così afferma il sindaco da noi interpellato), peccato però che abbia
nascosto ai propri cittadini e in particolar modo alla consulta dell’ambiente e
alla consulta P.E.B.A. (tavolo di
progettazione partecipata per la riduzione delle barriere architettoniche)
ovvero alle commissioni preposte ad esprimersi su tali argomenti, i
dettagli del progetto, soprattutto quando si parla di alberi secolari e in
salute di PROPRIETÀ COMUNALE (e non del singolo villaggio).
Facciamo
inoltre notare che il “Villaggio Falck”
è stato inserito nel PGT della città come “bene storico documentale” in
questo modo l’Ente comunale ha sottoposto a tutela l’intero Villaggio comprese
le alberature dei viali e delle strade, alberature d’epoca avente un indubbio
valore storico, ambientale e paesaggistico riconoscendo così ai sensi della
Legge 10/2013, i platani che, rientrano nelle alberature previste dal 1
comma, lettere b) e c) dell’art. 7 della Legge 10/2013, in quanto costituenti
filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, trovandosi gli
stessi nel contesto monumentale, storico e culturale del cosiddetto “Villaggio
Falck”.
Per poter
intervenire sulle alberature protette il Comune avrebbe dovuto fare una variante
al proprio PGT stralciando il Villaggio dall'elenco dei beni storici
documentali.
Il Comune non solo
non ha rispettato la legge 10/2013 ma, con quanto eseguito in questi giorni, ha
violato il proprio Regolamento sul verde cittadino, che vieta l’abbattimento
degli alberi, salvo casi ben specifici previsti dall'art. 8, punti b e c) nel
dettaglio:
b) dall'albero o dalla siepe provengano
pericoli non altrimenti eliminabili per persone o cose;
c) l’albero sia ammalato e la sua
conservazione non sia possibile.
Stando al Regolamento
comunale, lo stesso Comune per potere tagliare gli alberi avrebbe dovuto prima
censire il patrimonio arboreo, quindi acquisire il parere di un esperto o più sullo
stato di salute degli alberi, ma questa relazione non pare
sussistere, in quanto non presente negli atti della DGC 402/2019.
A novembre 2019 è stata chiesta da alcuni cittadini (purtroppo a noi
pervenuta solo in data 11 marzo 2020) la comunicazione di ERSAF Lombardia, chiamata
ad esaminare questi platani al Villaggio Falck, il documento qui sotto è la dichiarazione
con il quale il giorno 11 ottobre 2019, l’ispettore Fitosanitario di ERSAF dichiara
che i platani erano tutti sani sul Ceratocystis platani (fungo agente di
cancro colorato).
Questi 95 platani sono da considerarsi un patrimonio comune da tutelare, soprattutto in una epoca caratterizzata da un forte inquinamento, da gravi problematiche e devastazioni ambientali e climatiche, che ormai sono sotto gli occhi di tutti come le cronache puntualmente riportano da tutto il mondo, Per questo motivo abbiamo chiesto in tutte le sedi (purtroppo in ritardo) di intervenire urgentemente, disponendo in via immediata la sospensione del taglio degli alberi, la revisione del progetto di riqualificazione.
Questi 95 platani sono da considerarsi un patrimonio comune da tutelare, soprattutto in una epoca caratterizzata da un forte inquinamento, da gravi problematiche e devastazioni ambientali e climatiche, che ormai sono sotto gli occhi di tutti come le cronache puntualmente riportano da tutto il mondo, Per questo motivo abbiamo chiesto in tutte le sedi (purtroppo in ritardo) di intervenire urgentemente, disponendo in via immediata la sospensione del taglio degli alberi, la revisione del progetto di riqualificazione.
Non
siamo stupidi e lo diciamo fin da subito, il rispetto delle norme per l’accesso
ai disabili sicuramente avrebbe previsto l’abbattimento di qualche albero
(piantumato da scellerate giunte precedenti), ma tra qualche albero e l’abbattimento
di tutti i platani c’è una differenza enorme, il taglio di alberi è e deve
essere l’ultima spiaggia e non l’evento più semplice e auspicabile, per salvare
quello che è un patrimonio comunale ci saremmo aspettati (magari) il
restringimento della carreggiata, oppure la creazione un marciapiedi solo da un
lato, oppure dei sensi unici o un area pedonabile con limitato accesso alle
auto, insomma ci aspettavamo una progettazione che avesse rispetto dell’ambiente
e che riuscisse a tener valide le aspettative di chi ci abita invece di una
progettazione “scolastica” che ha tagliato l’unico polmone verde “storico”
presente nell'area nord della città, che è giusto ricordare è un Sito di Interesse
Nazione a causa dell’inquinamento accumulato.
Per
quello che ci riguarda, i cento e passa alberi che verranno piantumati, promessi
a compensazione, servono solo per nascondere il danno procurato da chi non
comprende la differenza ambientale che c’è tra un albero secolare e una pianta
che deve iniziare a crescere.
Ancora
una volta, e con rammarico, annotiamo la mancanza di una politica ambientale
seria sul territorio.
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)