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martedì 17 marzo 2020

ALLO STORICO VILLAGGIO FALCK DI SESTO SAN GIOVANNI NON CI SONO PIÙ’ 95 PLATANI SECOLARI - COMUNICATO STAMPA


Grazie ad un progetto di riqualificazione nascosto e venendo meno alle normative vigenti e ad una condivisione del progetto stesso con la cittadinanza, il comune di Sesto San Giovanni ha prima progettato e poi fatto eseguire l’abbattimento dei platani nascondendosi dietro l’abbattimento delle barriere architettoniche e ad un progetto di riqualificazione, ma riepiloghiamo chiariamo i fatti…
In data 04 marzo 2020 sono iniziati gli abbattimenti dall'impresa che ha vinto la gara di appalto per il taglio degli alberi, avviando il taglio integrale (abbattimento) dei platani che si trovano all'interno del Villaggio Falck con la parte di ingresso in Viale Italia ANTICIPANDO i lavori che invece erano stati previsti nel crono-programma della delibera di giunta in data 01 maggio 2020.
Questo progetto arriva in fase esecutiva dopo una "contrattazione" eseguita con i soli residenti (così afferma il sindaco da noi interpellato), peccato però che abbia nascosto ai propri cittadini e in particolar modo alla consulta dell’ambiente e alla consulta P.E.B.A. (tavolo di progettazione partecipata per la riduzione delle barriere architettoniche) ovvero alle commissioni preposte ad esprimersi su tali argomenti, i dettagli del progetto, soprattutto quando si parla di alberi secolari e in salute di PROPRIETÀ COMUNALE (e non del singolo villaggio).
Facciamo inoltre notare che il “Villaggio Falck” è stato inserito nel PGT della città come “bene storico documentale” in questo modo l’Ente comunale ha sottoposto a tutela l’intero Villaggio comprese le alberature dei viali e delle strade, alberature d’epoca avente un indubbio valore storico, ambientale e paesaggistico riconoscendo così ai sensi della Legge 10/2013, i platani che, rientrano nelle alberature previste dal 1 comma, lettere b) e c) dell’art. 7 della Legge 10/2013, in quanto costituenti filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, trovandosi gli stessi nel contesto monumentale, storico e culturale del cosiddetto “Villaggio Falck”.
Per poter intervenire sulle alberature protette il Comune avrebbe dovuto fare una variante al proprio PGT stralciando il Villaggio dall'elenco dei beni storici documentali.
Il Comune non solo non ha rispettato la legge 10/2013 ma, con quanto eseguito in questi giorni, ha violato il proprio Regolamento sul verde cittadino, che vieta l’abbattimento degli alberi, salvo casi ben specifici previsti dall'art. 8, punti b e c) nel dettaglio:
b) dall'albero o dalla siepe provengano pericoli non altrimenti eliminabili per persone o cose;
c) l’albero sia ammalato e la sua conservazione non sia possibile.
Stando al Regolamento comunale, lo stesso Comune per potere tagliare gli alberi avrebbe dovuto prima censire il patrimonio arboreo, quindi acquisire il parere di un esperto o più sullo stato di salute degli alberi, ma questa relazione non pare sussistere, in quanto non presente negli atti della DGC 402/2019.
A novembre 2019 è stata chiesta da alcuni cittadini (purtroppo a noi pervenuta solo in data 11 marzo 2020) la comunicazione di ERSAF Lombardia, chiamata ad esaminare questi platani al Villaggio Falck, il documento qui sotto è la dichiarazione con il quale il giorno 11 ottobre 2019, l’ispettore Fitosanitario di ERSAF dichiara che i platani erano tutti sani sul Ceratocystis platani (fungo agente di cancro colorato).

Questi 95 platani sono da considerarsi un patrimonio comune da tutelare, soprattutto in una epoca caratterizzata da un forte inquinamento, da gravi problematiche e devastazioni ambientali e climatiche, che ormai sono sotto gli occhi di tutti come le cronache puntualmente riportano da tutto il mondo,
Per questo motivo abbiamo chiesto in tutte le sedi (purtroppo in ritardo) di intervenire urgentemente, disponendo in via immediata la sospensione del taglio degli alberi, la revisione del progetto di riqualificazione.
Non siamo stupidi e lo diciamo fin da subito, il rispetto delle norme per l’accesso ai disabili sicuramente avrebbe previsto l’abbattimento di qualche albero (piantumato da scellerate giunte precedenti), ma tra qualche albero e l’abbattimento di tutti i platani c’è una differenza enorme, il taglio di alberi è e deve essere l’ultima spiaggia e non l’evento più semplice e auspicabile, per salvare quello che è un patrimonio comunale ci saremmo aspettati (magari) il restringimento della carreggiata, oppure la creazione un marciapiedi solo da un lato, oppure dei sensi unici o un area pedonabile con limitato accesso alle auto, insomma ci aspettavamo una progettazione che avesse rispetto dell’ambiente e che riuscisse a tener valide le aspettative di chi ci abita invece di una progettazione “scolastica” che ha tagliato l’unico polmone verde “storico” presente nell'area nord della città, che è giusto ricordare è un Sito di Interesse Nazione a causa dell’inquinamento accumulato.
Per quello che ci riguarda, i cento e passa alberi che verranno piantumati, promessi a compensazione, servono solo per nascondere il danno procurato da chi non comprende la differenza ambientale che c’è tra un albero secolare e una pianta che deve iniziare a crescere.
Ancora una volta, e con rammarico, annotiamo la mancanza di una politica ambientale seria sul territorio.

il Consiglio Direttivo dell'Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)