Terna,
sindaci bellunesi, e adesso come la mettiamo?
Nell’area
produttiva di Casotte a Mori, in Trentino,
è stata interrata la nuova linea elettrica ad alta tensione che serve la
ferrovia del Brennero.
Ne dà
notizia il sito ufficiale Trentino Sviluppo, società partecipata della
Provincia autonoma di Trento, che riferisce della rimozione dei vecchi tralicci
che ostacolavano la viabilità interna. Il nuovo elettrodotto interrato
sostituisce così la precedente linea aerea di 6 chilometri che vincolava
l’utilizzo di un’area produttiva strategica. Tutto questo accade a Mori, un
comune di poco più di 9.000 abitanti della provincia di Trento.
Ecco come
lavora la politica in Trentino, sottolineano in una nota i Comitati civici
della Valbelluna.
Liberata dai
tralicci un’area produttiva. Impossibile non notare le differenze con la
politica bellunese, che fa l’esatto contrario, firmando delibere per accelerare
il posizionamento di piloni armati a 380 mila Volt lungo la Valle del Piave.
Ricordiamo infatti – prosegue la nota – che Pierluigi Svaluto Ferro – sindaco
di Perarolo di Cadore – Livio Sacchet (Ospitale), Roberto Padrin (Longarone),
Sabrina Graziani (Soverzene) e Paolo Vendramini (Ponte nelle Alpi) a metà
aprile hanno inviato al Ministero una delibera chiedendo di accelerare le
procedure per il progetto di Terna sulla rete elettrica nella media Valle del
Piave.
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