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sabato 18 aprile 2015
venerdì 17 aprile 2015
SI PARLA DI BUONA SCUOLA, MA IL DECRETO SVILUPPO DEL 2012 AUMENTA IL RISCHIO DA ELETTROSMOG
I medici, gli scienziati e le associazioni chiedono di "riportare la misurazione dei campi elettromagnetici su una media di 6 minuti anziché di 24 ore, questa richiesta riguarda anche gli edifici scolastici che per legge devono tenere sotto controllo gli effetti dell’elettrosmog.
In
particolare sappiamo che l'attuale limite italiano per le
radiofrequenze è di 6 Volt per metro per i luoghi ove si soggiorna
per più di 4 ore.
A
tal proposito in un articolo pubblicato su Repubblica.it il 26
febbraio, stabilito dal Dpcm dell'8 luglio del 2003, era riferito a
una misurazione calcolata su una media di 6 minuti, che è il tempo
in cui avviene la compensazione degli effetti termici dei campi
elettromagnetici. Nel 2012 l'allora Governo Monti decise con il
Decreto Sviluppo, e senza alcuna valutazione di carattere sanitario,
di innalzare il tempo di misurazione dei campi a 24 ore, creando di
fatto un artificio per aumentare i limiti di legge: di notte le
antenne hanno emissioni molto basse perché i dispositivi mobili non
sono in uso e tali valori compensano i limiti più elevati delle ore
diurne nel calcolo della media". Quindi questi limiti aumentati
possono elevare anche nelle scuole il livello di rischio da
elettrosmog.
Nel
caso specifico degli edifici scolastici il Decreto Sviluppo del 2012
risulta nel complesso incongruente con le tesi di messa in sicurezza
delle scuole, tanto decantate nelle recenti riforme.
FONTE
: LA TECNICA DELLA SCUOLA.it
martedì 14 aprile 2015
ELETTROSMOG SE NE PARLA A MUGGIO' IL 16 APRILE 2015
Dopo le serate organizzate a Brugherio ( da ottobre a dicembre 2014 ) e
a Cologno Monzese ( a febbraio e marzo 2015 ) le associazioni Sottocorno di Sesto S.G , ALP di Cologno M.
,La Lampada di Aladino di Brugherio e l’associazione Elettrosensibili sono
state invitate tenere un incontro con una singola serata informativa sul tema
dell’inquinamento elettromagnetico
“ELETTROSMOG: SAPERE, CAPIRE, PREVENIRE”
il 16 aprile 2015 alle ore 21.00 presso la sala civica di Palazzo Isimbardi
- Piazza IX Novembre a Muggiò
Ingresso libero
lunedì 13 aprile 2015
FRIULI : ELETTROSMOG OLTRE I LIMITI IN NOVE LOCALITÀ, LA REGIONE: VANNO BONIFICATE
UDINE.
Elettrosmog, la Regione dà il via al Piano di risanamento.
Nell’ultima seduta di giunta, su proposta dell’assessore
all’Ambiente, Sara Vito, è stato approvato il “Piano di
risanamento degli impianti radioelettrici” e il “Rapporto
ambientale - Valutazione ambientale strategica” del medesimo piano,
in precedenza passati al vaglio del Consiglio delle autonomie locali.
Ora i documenti, dopo la pubblicazione dell’avviso in Gazzetta
ufficiale, saranno consultabili per i 60 giorni successivi, presso la
Direzione centrale dell’Ambiente e presso le quattro Province del
Fvg.
Parte
del Piano di risanamento riguarda i siti nei quali le rilevazioni
dell’Arpa hanno confermato l’esistenza di situazioni di
superamento dei limiti di campo elettromagnetico indicati dalla
normativa. Complessivamente si tratta di nove siti, 5 dei quali in
provincia di Udine (due a Porzus, uno a Faedis, uno a Tarvisio e uno
a Gemona), due in provincia di Pordenone (a Caneva Coda di Bosco e
località Belvedere) e altri due in provincia di Trieste (a Chiampore
e a Concorello). Per ciascuno dei siti nel Piano viene allegata la
mappa con la localizzazione del punto di superamento, del punto di
controllo e l’indicazione della sorgente.
A
Porzus, nei pressi del Cimitero, il primo superamento è stato
riscontrato nel 2005. Successivamente le misure in contraddittorio
alla presenza di tecnici del ministero dello Sviluppo economico hanno
coinvolto 17 emittenti, di cui tre installate in prossimità del
punto di superamento e le rimanenti nel sito di Porzus malghe.
Verificata la regolarità degli impianti, l’Arpa ha comunicato i
coefficienti di riduzione, ma i progetti per la riduzione a
conformità degli impianti coinvolti non sono stati presentati. Nel
2010 è pervenuta all’Arpa la richiesta di parere per un nuovo
traliccio da installare a nord-est dell’abitato, allo scopo di
spostare alcuni degli impianti.
Il
monitoraggio della situazione è in corso. Anche per il secondo sito,
sempre a Porzus, il superamento è datato, si risale al 2003. In
tempi più recenti è stato dato parere favorevole per lo spostamento
di due degli impianti presenti, ma misurazioni successive avrebbero
confermato la persistenza del superamento fino al 2013, quando il
traliccio “incriminato” è stato dismesso.
Decisi
ulteriori monitoraggi del campo elettromagnetico dell’area per
verificare l’eliminazione del problema. A Pedrosa (Faedis)
nonostante la demolizione di alcuni impianti non conformi, è stata
rilevata la permanenza di valori superiori ai limiti. Successivamente
è stata comunicata la modifica di alcuni impianti e lo spostamento
di altri. Anche in questo caso il risultato delle azioni sarà
oggetto di verifica.
A
Tarvisio l’ultima rilevazione del 2014 conferma la presenza di
valori superiori a quelli di attenzione presso il terrazzo di un
rifugio. In programma lo spostamento delle emittenti installate e
nuove misurazioni. Livelli elevati pure a Gemona per l’impianto di
un’emittente radio che avrebbe chiesto l’autorizzazione per lo
spostamento in altro sito. A Caneva un sito presenta una complessa
situazione legata ad un condono edilizio da superare e ovviamente è
oggetto di misurazioni; l’altro sito è in relazione con la
presenza di 17 emittenti per il quale è in atto la modifica di un
impianto. A Muggia e a Trieste i casi sicuramente più complicati che
prevedono la delocalizzazione di diversi impianti.
Nel
Piano si ricorda, infine, che «nell’ambito dei pericoli alla
salute umana causati dalle fonti di inquinamento elettromagnetico, va
evidenziato come l’esposizione dovuta all’uso non corretto di
cellulari e tablet può, in alcuni casi, risultare notevolmente
maggiore rispetto a quella conseguente alla vicinanza di tralicci Tv
e Radio». Da qui la previsione di «una campagna di comunicazione
sul corretto uso delle tecnologie».
FONTE
: IL MESSAGGERO DEL VENETO
sabato 11 aprile 2015
EFFECTS OF 2.4 GHz RADIOFREQUENCY RADIATION EMITTED FROM WI-FI EQUIPMENT ON microRNA EXPRESSION IN BRAIN TISSUE.
In
questo articolo di recente pubblicazione, si evidenzia un danno a
carico delle MicroRNAs del tessuto cerebrale dei topi esposti alle
frequenze del wi-fi (2.4 Ghz) AL CONTRARIO DI CHI CONTINUA A SOSTENERE UN SOLO AUMENTO DELLA TEMPERATURA SULLA PELLE.
Gli
autori, nelle conclusioni, sottolineano come questo specifico tipo di
danno possa essere incluso nella genesi di malattie
neurodegenerative.
Si
ricorda che l'esposizione 24/24 ore delle cavie è proseguita per 1
(solo) anno
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Int
J Radiat Biol. 2015
Mar 16:1
EFFECTS
OF 2.4 GHz RADIOFREQUENCY RADIATION EMITTED FROM WI-FI EQUIPMENT ON
microRNA EXPRESSION IN BRAIN TISSUE.
ABSTRACT
PURPOSE:
MicroRNAs
(miRNAs) play paramount role in growth, differentiation,
proliferation and cell death by suppressing one or more target genes.
However, their interaction with radiofrequencies is still unknown.
The aim of this study was to investigate the long term effects of
radiofrequency radiation emitted from a Wireless Fidelity (Wi-Fi)
system on some of the miRNAs in brain tissue.
MATERIALS
AND METHODS:
The
study was carried out on sixteen Wistar Albino adult male rats by
dividing them into two groups such as sham (n: 8) and exposure (n:
8). Rats in the exposure group were exposed to 2.4 GHz radiofrequency
(RF) radiation for 24 hours a day for twelve months (one year). The
same procedure was applied to the rats in the sham group except the
Wi-Fi system was turned off. Immediately after the last exposure,
rats were sacrificed and their brains were removed. miR-9-5p,
miR-29a-3p, miR-106b-5p, miR-107, miR-125a-3p in brain were
investigated in detail.
RESULTS:
The
results revealed that long term exposure of 2.4 GHz Wi-Fi radiation
can alter expression of some of the miRNAs such as miR-106b-5p (adjP*
= 0,010) and miR-107 (adjP* = 0,005). We observed that mir 107
expression is 3.3 times and miR-106b-5p expression is 3.65 times
lower in the exposure group than in the control group. However,
miR-9-5p, miR-29a-3p and miR-125a-3p levels in brain were not
altered.
CONCLUSION:
Long
term exposure of 2.4 GHz RF may lead to adverse effects such as
neurodegenerative diseases originated from the alteration of some
miRNAs expression and more studies should be devoted to the effects
of RF radiation on miRNAs expression levels.
martedì 7 aprile 2015
IMPIANTI PER LA TELEFONIA MOBILE: UNA SHORT LIST DEI GESTORI PER TUTELARE LA SALUTE PUBBLICA E INDIVIDUARE I SITI IDONEI
Non
si capisce il perché a volte in qualche comune d'Italia si riesca ad
attuare un minimo di prevenzione mentre nel nostro comune sembra
tutto così difficile .
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Il
Comune di Avellino ha deciso di redigere uno strumento di
pianificazione per la localizzazione e la gestione degli impianti a
servizio della telefonia mobile e di altri sistemi di
telecomunicazione dotandosi di una short list dei gestori del
servizio. Il provvedimento è stato pensato principalmente per
tutelare la salute dei cittadini e allo stesso tempo per venire
incontro alle esigenze dei gestori. Dotandosi di questo strumento
l'Ente di Piazza del Popolo supera le carenze dell'attuale
regolamento e riesce a minimizzare l'esposizione della popolazione ai
campi elettromagnetici e l'impatto paesaggistico e ambientale.
Da
queste considerazioni nasce l'avviso pubblico per la creazione della
short list dei fornitori dei servizi relativi alla redazione di Piani
di localizzazione degli impianti a servizio della telefonia mobile e
al relativo monitoraggio dei campi elettromagnetici a radiofrequenza.
Con l'approvazione della "Short list telecomunicazioni"
l'Amministrazione comunale intende procedere alla definizione della
localizzazione dei siti idonei ad ospitare le strutture
nel rispetto del principio di "minimizzazione degli impianti e
del livello di inquinamento elettromagnetico" e punta a dotarsi
di assistenza altamente qualificata. Una volta redatto il Piano e
creata la short list si realizzeranno le condizioni per poter
assicurare la fornitura della consulenza specialistica di supporto
alla redazione e all'aggiornamento periodico del Piano stesso sulla
base di indagini fisicoradioelettriche. Inoltre si provvederà al
monitoraggio continuo dei campi elettromagnetici a radio frequenza,
alla predisposizione e all'aggiornamento del catasto urbano delle
antenne, alla mappatura elettromagnetica e all'analisi di impatto per
questi impianti tecnologici e per le successive tecnologie
assimilabili. Saranno anche garantiti il corretto insediamento
urbanistico e territoriale degli impianti, quindi la
tutela dei cittadini dai rischi che possono derivare dall'esposizione
ai campi elettromagnetici e dei luoghi considerati "socialmente
sensibili".
FONTE
: ILCIRIACO.IT
domenica 5 aprile 2015
DIFENDIAMO LA SALUTE DALLE RADIAZIONI EMESSE DA CELLULARI, TABLET, WI-FI, WI.MAX, RIPETITORI E ANTENNE GSM, UMTS, LTE (4G)
Riceviamo e
pubblichiamo l'invito ad una conferenza che si terrà a Milano
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Mercoledì 8 Aprile 17,30 - 20,30 alla CASA DELLE DONNE di Via
Marsala 8, angolo via Milazzo ( Metro 2
fermata Moscova, autobus 94, 43; tram 1, 14, 2, 7 )
Cordless,
cellulari, sistemi wireless, circuiti elettrici della casa e dell’ufficio;
tralicci, linee interrate e cabine di scambio: conosciamo il contesto in cui
viviamo e i rischi per la salute che stiamo correndo?
Vogliamo
lasciare che lo spazio in cui viviamo si riempia di pericoli per la salute, a
cui nessuno può sottrarsi, senza interessarci dei danni biologici che si
paventano e che sono stati già conosciuti?
Le
donne conoscono l’importanza dei corpi e la forza della salute, mentre le
scelte politiche privilegiano profitti e commerci invece della prevenzione
delle malattie.
Ne discuteremo con: Antonella
Nappi, ricercatrice universitaria di sociologia, per Difendiamo la salute e Laura Masiero, presidente della
Associazione per la Prevenzione e
la Lotta all’Elettromagnetismo ( www.applelettrosmog ) dopo avere
ascoltato Eva Tibaldi, ricercatrice
dell’Istituto Cesare Maltoni Cancer
Research Centre Ramazzini Institute di Bologna che presenterà una relazione
dal titolo:
“ I
campi elettromagnetici e i pericoli per la salute “
Convegno organizzato dal gruppo “Difendiamo la salute” del Tavolo Salute
e Ambiente della Commissione pari opportunità del Comune di Milano con il sostegno
del gruppo Città Bene Comune della
casa delle donne.
La salute
dipende dalla salubrità ambientale ed oggi ci si ammala dieci anni prima di
dieci anni fa (Gennaro, Epidemiologia Genova); una persona su due nell’arco
della vita potrebbe ammalarsi di cancro (Associazione di Oncologia Medica, 2011)
e la percentuale dei tumori infantili ha continuato a crescere in questi anni
in Italia e in Europa (Rabbone, Pediatri per un mondo possibile). Un gruppo di
esperti di Salute Pubblica di tutto il mondo ha studiato tutte le ricerche che
sono state fatte sugli effetti biologici e gli effetti negativi sulla salute
delle radiazioni non ionizzanti: campi elettromagnetici compresi quelli di
bassa frequenza e quelli a radiofrequenza/microonde (BioInitiative Working
Group, Cindy Sage and David O. Carpenter, Editors. BioInitiative Report: A Rationale for
Biologically-based Public Exposure Standards for Electromagnetic Radiation
www.bioinitiative.org, December 31, 2012). Raccogliamo
alcune cose che vengono dette nella loro “Sintesi destinata al pubblico” (C.Sage
pp.3-7).
Le
radiazioni elettromagnetiche “non si possono vedere, non hanno gusto ne odore
ma sono una delle esposizioni ambientali più pervasive oggi a cui sono esposti”
miliardi di soggetti “ tuttavia queste tecnologie non sono state pensate con in
mente quali effetti biologici hanno sulle persone.” (…) “Gli esseri umani
sono sistemi bioelettrici. I nostri cuori e cervelli sono regolati al loro
interno da segnali bioelettrici. Esposizioni ambientali a campi
elettromagnetici artificiali possono interagire con i fondamentali processi
biologici nel corpo umano e questo può causare disagio e malattia” (…) “ e
anche la morte”.Negli ultimi decenni “ il livello dei campi elettromagnetici da sorgenti elettriche di fondo è aumentato in modo esponenziale e con la crescente popolarità delle tecnologie wireless come telefoni cellulari, telefoni cordless , reti WI - MAX WI-FI si sono raggiunti livelli senza precedenti. Diversi decenni di ricerca scientifica internazionale confermano che i campi elettromagnetici sono biologicamente attivi negli animali come negli esseri umani, e potrebbero avere gravi conseguenze per la salute pubblica. Non tutto si sa ancora su questo argomento ma ciò che è chiaro è che gli standard pubblici esistenti e i limiti di sicurezza pubblica di queste radiazioni, in quasi tutti i paesi del mondo sono migliaia di volte troppo indulgenti” (…): “gli effetti si verificano a livelli migliaia di volte più bassi”. (…) “ Dobbiamo correggere le abitudini che sono deflagrate grazie al totale silenzio sui pericoli già conosciuti e stimabili e grazie soprattutto ad una formazione culturale che è stata spinta sempre più a rinunciare alla previdenza, alla previsione, all'interessamento sanitario preventivo verso la popolazione e all'accoglimento della cura invece come salvaguardia a posteriori rispetto ai prodotti messi in circolo dai mercati.” (…) “ Si devono trovare alternative che non presentino lo stesso livello di potenziali rischi per la salute per prevenire una estensione dei danni alla salute, in particolare per chi in questo contesto ha iniziato a vivere da poco tempo.”
venerdì 3 aprile 2015
C'È ELETTROSMOG: SOLO DUE ORE AL GIORNO IN ALCUNE AULE
A Spinea in provincia di Venezia sopra la scuola Mantegna passano i cavi dell'alta tensione, "zona rossa" in una parte dell'edificio
SPINEA.
Bambini in mensa e nel laboratorio non oltre le due ore, per non restare troppo
esposti all’elettrosmog. Scatta una nuova rilevazione dell’Arpav alla scuola
Mantegna di Spinea, al quartiere Graspo de Ua, dopo che i genitori hanno
chiesto una verifica urgente dei livelli di emissioni del campo
elettromagnetico sopra l’edificio. I controlli sono previsti forse già nei
prossimi giorni.
Il
“caso” è noto, ma molti genitori ne sono venuti a conoscenza solo di recente,
dopo che una rilevazione ambientale datata 2006, aveva confermato la necessità
di misure di tutela della salute degli alunni della scuola. «Abbiamo scoperto
che parte della scuola non risulta agibile per più di due ore al giorno a causa
dei valori elevati di elettrosmog causati dal passaggio, nei pressi della
scuola, di un elettrodotto ad alta tensione», scrivono i genitori della
Mantegna in una lettera al Comune e all’Arpav.
La
“zona rossa” riguarda solo un’ala dell’edificio, quella formata dai due locali
mensa, dall’aula informatica, dalla biblioteca e dalle aule insegnanti e
pittura, oltre che dell’atrio, motivo per cui finora non è stato necessario
chiudere l’intera scuola, ma solamente limitare la permanenza dei bambini nei
locali incriminati. Due ore al massimo, poi gli insegnanti hanno il compito di
riportare gli alunni in classe. «Ma tenendo conto del fatto che le aule
frequentate dai bambini per 8 ore al giorno sono solo a pochi metri dall’area
“limitata”», continuano mamme e papà, «siamo molto preoccupati per la salute
dei nostri figli». Anche perché i genitori hanno scoperto il problema solo di
recente, dopo che da alcuni di loro era partita la richiesta di istituire due
classi prime per il prossimo anno scolastico, viste le numerose richieste di
iscrizione. Gli spazi sembravano esserci e pure vuoti. La richiesta, però, ha
avuto esito negativo e il motivo è stato loro presto spiegato: parte della
scuola non risulta agibile a causa dei campi elettromagnetici aerei. «Questo
clima d’incertezza sta causando forte preoccupazione e sta maturando in noi
l’idea non solo di non iscrivere i nostri figli in prima, ma anche di spostare
i bambini che già frequentano la Mantegna in un’altra scuola», concludono i
genitori, che ora vogliono sapere se la parte agibile dell’edificio, quella più
frequentata dai bambini, sia abbastanza sotto la soglia prevista per legge
quando a elettrosmog.
FONTE : LA NUOVA di Venezia e Mestre
giovedì 2 aprile 2015
CONFIRMATION STUDIES OF SOVIET RESEARCH ON IMMUNOLOGICAL EFFECTS OF MICROWAVES: RUSSIAN IMMUNOLOGY RESULTS.
In
questo studio pubblicato (nel 2010) dal Prof. Grigoriev e
collaboratori, vengono replicati i dati ottenuti da studi precedenti
condotti tra il 1974 ed il 1991 dai ricercatori dell'ex
Unione Sovietica, con particolare riferimento all'azione delle microonde sul
sistema immunitario dei ratti esposti.
Dai
test si riscontra una produzione di autoanticorpi diretti contro gli
antigeni della struttura cerebrale con manifestazioni cliniche quali
ridotta capacità di movimento e stress comportamentale, Il tutto a valori di CEM
non termici.
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Bioelectromagnetics. 2010 Dec;31(8):589-602.
doi: 10.1002/bem.20605. Epub 2010 Sep 20.
Confirmation studies of Soviet research on
immunological effects of microwaves: Russian immunology results.
Grigoriev YG1, Grigoriev OA, Ivanov AA, Lyaginskaya AM, Merkulov AV, Shagina NB, Maltsev VN, Lévêque P, Ulanova AM, Osipov VA, Shafirkin AV.
1Federal Medical Biophysical Centre FMBA,
Moscow, Russia. profgrig@gmail.com
ABSTRACT
This paper presents the results of a replication study
performed to investigate earlier Soviet studies conducted between 1974 and 1991
that showed immunological and reproductive effects of long-term low-level
exposure of rats to radiofrequency (RF) electromagnetic fields. The early
studies were used, in part, for developing exposure standards for the USSR
population and thus it was necessary to confirm the Russian findings. In the
present study, the conditions of RF exposure were made as similar as possible
to those in the earlier experiments: Wistar rats were exposed in the far field
to 2450 MHz continuous wave RF fields with an incident power density in the
cages of 5 W/m² for 7 h/day, 5 days/week for a total of 30 days, resulting in a
whole-body SAR of 0.16 W/kg. Effects of the exposure on immunological
parameters in the brain and liver of rats were evaluated using the complement
fixation test (CFT), as in the original studies, and an additional test, the
more modern ELISA test. Our results, using CFT and ELISA, partly confirmed the
findings of the early studies and indicated possible effects from non-thermal
RF exposure on autoimmune processes. The RF exposure resulted in minor
increases in formation of antibodies in brain tissue extract and the exposure did
not appear to be pathological. In addition, a study was conducted to replicate
a previous Soviet study on effects from the injection of blood serum from
RF-exposed rats on pregnancy and foetal and offspring development of rats,
using a similar animal model and protocol. Our results showed the same general
trends as the earlier study, suggesting possible adverse effects of the blood
serum from exposed rats on pregnancy and foetal development of intact rats,
however, application of these results in developing exposure standards is
limited.
martedì 31 marzo 2015
IL COMUNE DI COLOGNO MONZESE DICE NO ALL’ANTENNA IN VIALE LOMBARDIA: INQUINA
Il Comune di Cologno dichiara guerra all'elettrosmog, ma per ora se la prende solo con un’antenna. Il 18 marzo
scorso la giunta di Cologno Monzese ha respinto un offerta di contratto per
installazione di un’antenna da parte di una società specializzata su lastrico
solare condominiale in viale Lombardia 143.
Il condominio era stato chiamato a
valutare la locazione del tetto per l’installazione di un’antenna per la
telefonia mobile con un canone di locazione non inferiore a 10.000 euro annui.
L’amministrazione comunale che
rappresenta la maggioranza in termini di millesimi pari al 60% degli alloggi di
proprietà dell’ente.
La giunta quindi doveva decidere se
rigettare la proposta della società, così come formulata, seppur i restanti
proprietari volessero accettare la decisione, imponendo in sede assembleare la
volontà dell’ente, per effetto della maggioranza dei millesimi;. All'unanimità ha respinto la proposta della società di telefonia mobile.
“Su questa questione – dice
l’assessore Cocciro – seppure la scienza ufficialmente dice che non ci sono
rischi, studi epidemiologici recenti, sempre più dimostrano, l’aspetto dannoso
dell’inquinamento elettro magnetico in generale ed in particolare delle alte
frequenze riconducibili all'installazione di antenne per la telefonia
cellulare. Su una questione quindi così delicata che coinvolge la salute dei
cittadini, una buona amministrazione deve far prevalere il principio della
“prevenzione del danno”. Ecco perché la giunta ha votato contro l’installazione
dell’antenna di telefonia mobile”.
Inoltre, ha spiegato spiega
l’assessore Cocciro, sempre sulla questione dell’inquinamento elettromagnetico
il Comune nel suo piano del governo del territorio aveva previsto
l’interramento di tratte di rete aerea di elettrodotti, da realizzare in parte
con risorse proprie ed in parte con il contributo degli operatori privati. A
tal proposito con delibera N° 19 del 02/03/2011 aveva aggiornato il costo degli
oneri di urbanizzazione primaria e secondaria del 5%, destinando tale
maggiorazione alla costituzione di un fondo da destinare al risanamento del
territorio per la riduzione dell’impatto elettromagnetico.
FONTE : NORDMILANO24.IT
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