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mercoledì 25 novembre 2015

TERNA LIBERA DAI TRALICCI IL PARCO DELLA PELLERINA DI TORINO

Dismessi 5,5 km di elettrodotti e 21 tralicci per liberare la più grande area verde della città. I tralicci demoliti verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché totalmente interrata. L’intervento è parte del progetto di riassetto della rete di Torino che prevede un investimento di 210 milioni di euro.

Terna ha avviato oggi, alla presenza del sindaco di Torino, Piero Fassino, dell’Amministratore Delegato di Terna, Matteo Del Fante, e del Vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, le attività di demolizione di tre vecchie linee elettriche risalenti agli anni ‘50 del secolo scorso che attraversano il Parco della Pellerina, la più grande area verde della città dalla quale, oltre cent’anni fa, partiva l’elettrificazione di Torino. Una volta completati i lavori di smantellamento saranno restituiti ai cittadini circa 10 ettari di parco – una superficie equivalente a quasi 15 campi da calcio – liberi da 5,5 chilometri di linee aree e 21 vecchi tralicci. Oggi, dopo le fasi iniziali che hanno permesso di rimuovere i conduttori, Terna ha iniziato i lavori di demolizione dei tralicci all’interno del Parco della Pellerina, che verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché completamente interrata.
Tutti i componenti dei sostegni (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno successivamente consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.
Questo intervento rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica di Torino, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città. Un progetto per cui Terna investirà complessivamente 210 milioni di euro, di cui circa 120 milioni già spesi, e che sta coinvolgendo oltre 130 imprese. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore efficienza e sicurezza del sistema elettrico del capoluogo, con un risparmio stimato per famiglie e imprese di oltre 50 milioni di euro l’anno. Consistenti anche i benefici ambientali: a fronte della realizzazione di appena 7 chilometri di nuovi elettrodotti saranno, infatti, demoliti ben 58 chilometri di vecchie linee aeree, con un numero di conduttori e tralicci eliminati otto volte superiore a quello delle nuove infrastrutture.
Particolare attenzione per il territorio è dedicata alle fasi di cantiere: Terna e l’Ufficio del Verde pubblico stanno collaborando per adottare tutte le soluzioni per ridurre al minimo i disagi agli abitanti della città di Torino. In particolare, l’effetto degli scavi è praticamente nullo, le zone alberate e i parchi cittadini non sono interessati dagli interventi, mentre nelle aree urbane l’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui le perforazioni teleguidate, e la sinergia con i cantieri esistenti, ridurranno significativamente l’impatto dei lavori. Proprio nel corso di un’attività di scavo, nel settembre 2013, è stato scoperto un rifugio antiaereo sotterraneo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Un ritrovamento di grande valenza storica e culturale che altrimenti sarebbe stato perso e che oggi, invece, è diventato patrimonio della città.

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FONTE : TORINOGGI.it



FONTE : ANSA.it