LUCCA NUOVO ELETTRODOTTO TERNA, COMUNI UNITI PER IL NO
Cinque comuni contrari al
nuovo progetto di elettrodotto della Terna.Pronti ad affiancare la
Regione nel ricorso al Tar per la difesa del piano di indirizzo territoriale.
Lo scrivono a chiare lettere, in una nota congiunta, i Comuni di Lucca,
Camaiore, Massarosa, San Giuliano Terme e Vecchiano: "Ribadiamo - dicono i
rappresentanti degli enti - la nostra più netta contrarietà al progetto di
riassetto dell'elettrodotto Terna La Spezia – Acciaiolo, che prevede la
realizzazione di nuove infrastrutture e di una nuova stazione di trasformazione
nei territori dei Comuni di Lucca, Camaiore, Massarosa, San Giuliano Terme e
Vecchiano. Per tale motivo apprezziamo la scelta della Regione Toscana, a
seguito dell'iniziativa della quarta commissione del consiglio regionale, dopo
il ricorso straordinario al presidente della Repubblica promosso da Terna, di
fare fronte comune con i cittadini e con le istituzioni locali costituendosi di
fronte al Tar per difendere il Piano di Indirizzo Territoriale che, ad oggi, è
il principale argine del progetto di Terna".
"Solo nell'ambito del
contraddittorio - proseguono i Comuni - che il procedimento giurisdizionale di
fronte al Tar garantisce è possibile difendere al meglio i contenuti del piano
paesaggistico volti a preservare valori territoriali, ambientali e culturali
che sono un patrimonio di tutta la collettività. Le comunità che rappresentiamo
hanno più volte ribadito in tutte le sedi – nei consigli comunali, nelle
assemblee, sulla stampa – che il progetto di Terna è dannoso per l'ambiente e
per il paesaggio, oltre ad avere ricadute negative sull'assetto idrogeologico,
manifestando la loro dura opposizione alla realizzazione del paventato nuovo
elettrodotto. Per tale motivo assicuriamo fin d'ora che una volta che il
ricorso sarà incardinato davanti al Tar i nostri Comuni interverranno nel
giudizio a sostegno della Regione e delle previsioni del Pit. E' fondamentale
infatti continuare nella direzione imboccata mantenendo alto il livello di
attenzione su questa vicenda in un quadro di unità trasversale fra tutte le
istituzioni e tutte le forze politiche".
Sotto la lente anche la situazione
dell'elettrodotto esistente: "Non possiamo inoltre - dicono i Comuni
- dimenticare la grave situazione
vissuta dai cittadini che nei nostri territori si trovano a sperimentare già
oggi i problemi di convivenza con gli elettrodotti aggravati da una
discriminazione normativa non più tollerabile. Il limite di emissione normativa
elettromagnetica vigente per gli elettrodotti già in funzione è
significativamente più alto di quello previsto per i nuovi impianti. Nonostante
non ci siano certezze scientifiche sul fatto che i limiti in vigore siano
sufficienti a garantire la salute di coloro che vivono nei pressi degli
elettrodotti, il quadro normativo impedisce ai primi cittadini azioni concrete
a tutela dei propri cittadini. Dal momento che è inaccettabile l'ipotesi di
spostare il problema da una zona ad un'altra, chiediamo con forza che siano il
governo e il parlamento a farsi carico del problema con un'iniziativa politica
e legislativa che miri a sanare questa situazione obbligando Terna a mettere in
sicurezza gli elettrodotti esistenti, attraverso interventi di mitigazione
delle emissioni fino al rispetto dei valori previsti per gli impianti di nuova
costruzione, senza costringere i primi cittadini a dover scegliere il male
minore tra la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente e del
paesaggio"