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giovedì 1 dicembre 2016

CONFERENZA SUI CAMPI ELETTROMAGNETICI A MONTE COMPATRI DEL 23 SETTEMBRE 2016

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Organizzata dall’associazione Minerva Pelti e dal Comitato Tutela Ambiente Monte Catone, la conferenza vede ospiti il Dott. Fiorenzo Marinelli del CNR di Bologna e la Dott.ssa Francesca Romana Orlando, giornalista esperta di divulgazione scientifica, autrice di un libro sui campi elettromagnetici “La città bianca” (ed. Psiconline), vice presidente dell’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale (AMICA).
Questi gli argomenti trattati:
§  divario tra i campi elettromagnetici in natura e i campi elettromagnetici artificiali; quanto inquinano l’ambiente naturale in cui si è evoluto l’Uomo?
§  effetti biologici dei campi elettromagnetici: effetti termici ed effetti non termici;
§  la monografia sugli effetti non termici dei campi elettromagnetici redatta dalla Commissione Internazionale per la Sicurezza dei Campi elettromagnetici (ICEMS);
§  elettrosensibilità come “allergia” alla sovra esposizione ai campi elettromagnetici;
§  esperimenti del Dott. Fiorenzo Marinelli del CNR di Bologna con coltivazioni di cellule sul campo a Potenza Picena (MC), al Poligono di Quirra per conto della Procura di Lanusei, per valutare gli effetti dei radar:
§  esperimenti del Dott. Marinelli nelle biblioteche per valutare gli effetti biologici sulle cellule in coltura della radiazione del Wi-Fi;
§  il ruolo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella definizione degli standard di sicurezza dei campi elettromagnetici;
§  conflitto di interessi nelle agenzia di salute pubblica e nei mass media.


FONTE : ASSOCIAZIONE A.M.I.C.A.

martedì 29 novembre 2016

CONFERENZA A ROMA SU “ELETTROSMOG: I RISCHI PER L'UOMO E PER L'AMBIENTE”

La conferenza si terrà all'Osservatorio di Roma, Frascati, giovedì 15 dicembre 2016 ore 17.00.

Si parlerà di dei rischi per la salute correlati a cellulari, Wi-Fi, elettrosmog in genere.

Relatori :
  • Francesca Romano Orlando 
  • Dott. Fiorenzo Marinelli
  • Dott. Antonio Maria Pasciuto



lunedì 28 novembre 2016

STRADE SPORCHE A SESTO? LUNEDÌ IN FUNZIONE LE NUOVE SPAZZATRICI DI AREA SUD ( MA NON CAMBIA MOLTO !!!!! ).

A leggere i giornali locali oggi lunedì 28 novembre doveva essere un giorno di svolta per la pulizia delle strade a Sesto, ma in via Sottocorno nell’ultima via di Sesto San Giovanni , in quella “ terra di mezzo “  tra i due comuni purtroppo così non è stato, si vede che qui si continuano ad utilizzate le “vecchie” spazzatrici .






Diciamo poi che spazzare le strade senza svuotare i cestini è un pò difficile tener pulita la città , ( soprattutto se in città ci sono stupidi che lasciano i sacchi dell'immondizia nei cestini ) - Attendiamo con ansia il nuovo servizio.

CORMANO, 450 NUOVE PIANTE AL PARCO TOBAGI

 

1000 alberi sono previsti a Cormano , altrettanti sono stati previsti a Cologno , mentre a Sesto S.G. non c’è traccia di nessun programma di piantumazione se non sporadiche iniziative di privati.

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Ultima domenica di novembre dal “pollice verde” al parco pubblico “Walter Tobagi”. La mattina del 27 novembre, a partire dalle 9.30, con la giornata de “La Festa dell’Albero” i volontari di LegAmbiente Cormano invitano tutti i residenti ad abbellire con pianticelle quest’area verde di via Tobagi, collocata nell’ultimo lembo territoriale del quartiere Fornasè. Saranno piantumati   450 arbusti tra ligustri, alberi della nebbia e biancospini; quest’anno, lo slogan della manifestazione è la frase della poetessa americana Lucy Larcom: “Chi pianta un albero pianta una speranza”.
A seguire, nelle settimane successive sono previsti altri 600 innesti “negli spazi a verde posti lungo la ferrovia tra Cormano e Paderno. – precisa Gianmario Ubbiali, presidente del gruppo cittadino di LegAmbiente – Nei giorni scorsi abbiamo già preparato le buche per le messe a dimora. Abbiamo oltre un migliaio di arbusti da sistemare in questa zona della città. Quindi, faccio un appello agli abitanti per rendere ancor più vivibile la nostra Cormano”.
Invece, tra ottobre e novembre, i volontari di “LegAmbiente” sono entrati in azione nei giardini delle scuole elementari pubbliche; con gli alunni e le alunne, sono stati realizzati sette orti: cinque alla “I° Maggio” di via Ariosto e due alla “Alessandro Manzoni” di via Beccaria.


venerdì 25 novembre 2016

CASCINA GATTI - CHIUSA LA VIA FRATELLI DI DIO

A causa delle piogge e del passaggio di mezzi troppo pesanti, hanno ceduto , per l'ennesima volta , gli autobloccanti utilizzati per rifare la strada di fronte a piazza dalla chiesa rendendo pericoloso li passaggio e la strada si è letteralmente disfatta.

date le condizioni meteo si presuppone che la strada rimarrà chiusa almeno 2 settimane .

leggi QUI il comunicato stampa del comune si Sesto San Giovanni

leggi anche gli articoli su :

NORMILANO24

CORRIERE DI SESTO






  

giovedì 24 novembre 2016

SOSTENIAMO IL FILM : SENSIBILE


Sostieni con la campagna Crowfounding il primo documentario prodotto in Italia sulla realtà dell’MCS e dell’elettrosensibilità.
E’ in dirittura di arrivo la realizzazione del film "SENSIBILE" sulla realtà delle patologie da causa ambientale: MCS ( Sensibilità Chimica Multipla ) ed Elettrosensibilità , ed è una importante occasione per la realizzazione italiana finalizzata ai festival del cinema nazionali ed internazionali per far emergere una realtà nascosta che cresce a livello esponenziale causata da un ambiente "malato", la raccolta di fondi serve per terminare e migliorare da un punto di vista tecnico l'opera, a sostegno basta anche un minimo contributo per realizzare un grande progetto di prevenzione primaria.

Abbiamo tempo fino al 19 dicembre 2016

clicca QUI per vedere il trailer 


RAPPORTO UE: “467MILA MORTI L’ANNO IN EUROPA PER SMOG E INQUINAMENTO”


Sono i dati di "Qualità dell’aria in Europa 2016", studio pubblicato dall'Agenzia europea per l’ambiente. "Ma quella nel Vecchio continente sta migliorando". A Strasburgo si vota oggi sui "Nuovi tetti alle emissioni inquinanti"
“In Europa 467mila morti l’anno per smog e inquinamento”. E’ quanto afferma il rapporto “Qualità dell’aria in Europa 2016″, pubblicato stamattina dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea). Nonostante la qualità dell’aria nel Vecchio continente stia migliorando, “l’inquinamento atmosferico resta il principale fattore ambientale di rischio per la salute delle persone”, abbassa la qualità della vita. L’inquinamento da particolato così come l’ozono e il biossido di azoto causano o peggiorano problemi respiratori, malattie cardiovascolari, cancro e portano ad aspettative di vita più brevi, riferisce l’Eea.

Lo studio presenta una panoramica aggiornata e un’analisi per il periodo 2000-2014 sulla base di dati provenienti da stazioni di monitoraggio dell’aria ufficiali, tra cui più di 400 città in tutta Europa. Tra gli altri risultati, risulta che nel 2014 circa l’85% della popolazione urbana nell’Unione europea sono stati esposti a particolato fine (PM2.5) a livelli ritenuti dannosi per la salute dalla Organizzazione Mondiale della Sanità. “La riduzione delle emissioni ha portato a miglioramenti della qualità dell’aria in Europa, ma non abbastanza per evitare danni inaccettabili per la salute umana e l’ambiente”, ha detto Hans Bruyninckx, a capo dell’Agenzia europea per l’ambiente con sede a Copenhagen. Sono necessari – ha aggiunto – maggiori sforzi da parte delle autorità pubbliche e delle imprese, così come dei cittadini e ricercatori.

Il report definisce l’inquinamento da particolato come una miscela di minuscole particelle e goccioline liquide composte da diversi elementi tra cui acidi, metalli, particelle di suolo o polvere. Fonte principale è la combustione di carbone e biomassa da parte di industrie, centrali elettriche e famiglie. Altre fonti di inquinamento sono i trasporti, l’agricoltura e l’incenerimento dei rifiuti.

 “E’ chiaro che i governi locali e regionali svolgono un ruolo centrale nella ricerca di soluzioni” al problema, ha commentato il commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, auspicando per oggi un voto positivo del Parlamento europeo sui Nuovi tetti alle emissioni inquinanti (Nec). Il commissario ha accennato alla necessità di “aiutare i diversi livelli di governo a lavorare meglio insieme” alludendo al fatto che a volte le istituzioni locali hanno strategie più ambiziose dei governi in tema di riduzione delle emissioni. Infatti è prevista a Strasburgo la votazione sulla direttiva che introduce i Nec per il periodo 2020-2030.



clicca QUI per scaricare il report in formato pdf 


clicca QUI per vedere il video EU

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mercoledì 23 novembre 2016

INCENERITORI, I CASI DI STOP PER MERCURIO: LACUNE IN MISURA EMISSIONI E NON C’È BLOCCO DEI RIFIUTI A RISCHIO

Da Torino a Poggibonsi, i casi rivelano un problema che potrebbe avere dimensioni molto grandi ma ad oggi spesso non misurato, e quindi invisibile: la maggior parte dei 40 termovalorizzatori italiani non controlla in tempo reale le emissioni di mercurio, come invece accade nella struttura piemontese, e in nessun impianto esistono sistemi per bloccare in entrata la monnezza urbana in cui ci siano rifiuti contenenti il metallo altamente tossico.
I “biscotti al mercurio”, di cui qualcuno a Torino ha parlato ironicamente dopo il semi stop all’inceneritore del Gerbido il 18 ottobre scorso, rischiano di diventare una specialità dolciaria non solo sabauda. L’impianto, che ha dovuto rallentare a causa di emissioni di mercurio anomale, non sembra proprio il biscottificio innocuo a cui il neopresidente della società che lo gestisce (la Trm, gruppo Iren) aveva paragonato questo tipo di stabilimenti. E ora, il caso torinese sembra solo la punta dell’iceberg. L’indizio di un problema, quello delle emissioni di mercurio dei termovalorizzatori, tra l’altro già emerso anche ad aprile 2015 all’inceneritore di Poggibonsi, nel senese, che potrebbe avere dimensioni molto grandi ma ad oggi spesso non misurato, e quindi invisibile: proprio perché la maggior parte dei 40 inceneritori italiani non controlla in tempo reale le emissioni di mercurio, come invece accade a Torino, e in nessun impianto esistono sistemi per bloccare in entrata la monnezza urbana in cui ci siano rifiuti contenenti questo metallo altamente tossico............. La Lombardia è la regione con la più alta concentrazione di inceneritori: sui 13 impianti ad oggi attivi, spiegano dall’Arpa regionale, “tutti hanno un sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni, ma nessuno include al momento un misuratore in continuo di mercurio”. E meno lo misuri, più è probabile che ti sfuggano i valori anomali, cioè sopra la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, che in un impianto come Torino sono stati rilevati su base di mezz’ora. “Da noi il problema è emerso perché, grazie anche a sistemi di controllo in tempo reale voluti fortemente anche dai cittadini, monitoriamo questo metallo. Nell’autorizzazione del Gerbido è previsto che quando si sfora la soglia per un’ora, l’alimentazione dell’impianto deve essere sospesa per garanzia”....... leggi QUI l'articolo completo sul fatto quotidiano.

SARÀ INTERRATO L’ELETTRODOTTO TRA FVG E AUSTRIA

La comunicazione è arrivata dall'amministratore delegato di Alpe Adria Energia spa in una lettera indirizzata alla Regione. Un tracciato di 45 km.

TRIESTE. L'elettrodotto tra Somplago di Cavazzo Carnico e Wurmlach, frazione del comune austriaco di Koetschach-Mauthen, potrà essere interrato.
La comunicazione è arrivata dall'amministratore delegato di Alpe Adria Energia spa, Leonardo Zannella, in una lettera indirizzata alla Regione Friuli Venezia Giulia. La «merchant line» in cui Alpe Adria Energia è coinvolta insieme all'omologa società austriaca per i tratti di competenza, da tempo è oggetto di critiche e ricorsi da parte delle popolazioni locali.
Nella lettera si precisa ora che «dalle analisi svolte è stato possibile definire una soluzione progettuale che consenta di realizzare il collegamento a 220 kV interamente in cavo interrato».
La lunghezza totale in Italia del tracciato tra Somplago e il confine austriaco è di 45 chilometri, interessando i comuni di Cavazzo Carnico, Tolmezzo, Arta Terme e Paluzza.
«Si tratta - evidenzia l'assessore all'Energia del Fvg, Sara Vito - di due comuni in meno rispetto al precedente progetto, dopo che era stata definitiva abbandonata l'ipotesi di realizzare un elettrodotto tradizionale, con percorso aereo».
Nel luglio 2014 si era conclusa la procedura di valutazione di impatto ambientale relativo al progetto di elettrodotto per il tratto italiano. Per essere realizzata, l'opera dovrà sottostare a 51 prescrizioni emanate dai Ministeri dell'Ambiente e dei Beni culturali; alcune recepiscono quelle già a suo tempo indicate dalla Regione FVG, la principale riguardava proprio l'interramento dei cavi, almeno nel tratto finale da Malga Pramosio al confine di Stato.
«È il frutto del lavoro dell'Amministrazione regionale - commenta la presidente del FVG Debora Serracchiani - che si è impegnata a lungo e con determinazione per il cambiamento del tracciato, che in origine era aereo. È un obiettivo che ci eravamo proposti nel programma di governo, e che ora è vicino a essere realizzato, dopo che ci siamo confrontati con i Comuni e con le ditte».


martedì 22 novembre 2016

A POLLA ( SALERNO) IL TAR BLOCCA IL TRASFERIMENTO DELLA SCUOLA MEDIA NEI PRESSI DI UN ELETTRODOTTO

I locali della sede della ex Pretura di Polla, ubicati nelle immediate vicinanze di un elettrodotto, erano stati individuati dal Comune di Polla quale sede provvisoria della scuola media “De Amicis”, per il tempo necessario (483 giorni) ad eseguire i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio dove attualmente si trova la scuola. Questo emerge dalla sentenza del TAR di Salerno che, lo scorso 18 Novembre, per una serie di illegittimità ha annullato l’aggiudicazione definitiva dei lavori.

I giudici amministrativi in diversi passaggi della sentenza tirano in ballo la presenza dell’elettrodotto nei pressi dei locali dell’ex Pretura che, contrariamente a quanto previsto dalla legge, si trovano all'interno della cosiddetta fascia di rispetto dove “non è consentita – si legge nella sentenza – alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario e ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore. Al fine di tutelare la popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza prodotte dai campi elettromagnetici generati dalle linee elettriche (o elettrodotti)”.

Il Comune, stando a quanto riportato nella sentenza “riconosce che l’edificio “Ex Pretura” è situato in prossimità di un elettrodotto, ed anche che non rispetta la distanza di prima approssimazione dalle linee elettriche della zona”.
I giudici mettono in evidenza l’approssimazione con la quale l’amministrazione comunale ha trattato la questione. “Quel che è peggio, – si legge nella sentenza – è che il Comune ammette di non aver fatto alcuna misurazione, affermando appunto “che l’effettivo valore di campo è misurabile (pertanto, non è stato misurato dall’Amministrazione) dagli organi competenti (ARPAC)”.  L’edificio è sottostante i cavi elettrici, con conseguente mancato rispetto della distanza di prima approssimazione”.