Non possiamo che condividere dando la nostre solidarietà alla lotta portata avanti contro un progetto che quasi sicuramente non eliminerà il problema creato dal fiume Seveso, creandone sicuramente uno ben più grave di tipo sanitario ed ambientale.
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Una lettera aperta agli assessori di Milano Granelli e Maran per dire ancora una volta “no” alla costruzione della vasca di laminazione all'interno del Parco Nord Milano. I cittadini che in questi giorni stanno portando avanti la battaglia hanno mandato questa missiva alla giunta Sala.
“I cittadini si oppongono alla realizzazione della vasca di laminazione nel Parco Nord. La distruzione di 4 ettari di boschi e biodiversità che porterà all’impermeabilizzazione di una delle sempre più rare porzioni di suolo libero e filtrante, per la costruzione di una vasca di 250.000 m³, profonda 10 metri, a 30 metri dalle abitazioni di un popoloso quartiere, di asili, parchi giochi e scuole, non può essere una soluzione”, si legge nella lettera.
Ecco tutto il testo:
I cittadini si oppongono alla realizzazione della vasca di laminazione nel Parco Nord. La distruzione di 4 ettari di boschi e biodiversità che porterà all’impermeabilizzazione di una delle sempre più rare porzioni di suolo libero e filtrante, per la costruzione di una vasca di 250.000 m³, profonda 10 metri, a 30 metri dalle abitazioni di un popoloso quartiere, di asili, parchi giochi e scuole, non può essere una soluzione.
Si potrebbe, e ormai dovrebbe (Legge regionale n°4 del 15 marzo 2016) applicare su tutto il territorio regionale l’invarianza idraulica, si potrebbe e dovrebbe (siamo sanzionati dalla Comunità Europea) depurare le acque del Seveso e convogliarle nel Ticino (che non le vuole perché troppo inquinate), senza più alcun bisogno di realizzare le vasche. Negli scorsi mesi (e stiamo continuando) abbiamo raccolto circa 2400 firme contro la realizzazione della vasca nel Parco Nord. Tra i firmatari ci sono moltissimi cittadini di Milano (Niguarda, Bruzzano, Prato Centenaro), che hanno compreso come il Parco Nord sia un’inestimabile risorsa per tutti. Nessuno vuole rinunciare a 4 ettari di ricchezza naturale, di benessere, di buona qualità dell’aria, di schermo dall’inquinamento atmosferico.
Anche questi cittadini, come i bressesi e gli altri abitanti dei Comuni del Parco Nord, sono consapevoli che gli effetti devastanti della realizzazione della vasca nel Parco coinvolgeranno tutto il Nord Milano, che verrà danneggiato da un’aria fortemente inquinata da una miscela di pericolose sostanze volatili in decantazione ed evaporazione per giorni nella vasca, dal consumo di 4 ettari di suolo libero filtrante, la cui vegetazione rigogliosa aumenta esponenzialmente la capacità di assorbimento dell’acqua piovana. Tutti questi cittadini hanno compreso come questa vasca non risolverà il problema delle esondazioni perché sacrificherà un’area verde impermeabilizzandola senza affrontare il problema in modo lungimirante e strutturale.
Tutti questi cittadini chiedono al Sindaco Sala di considerare l’importanza del territorio e delle periferie, come sottolineato nel suo programma, evitando un intervento che danneggerà irreversibilmente un’area regionale protetta dei cui benefici usufruisce tutto il Nord Milano, e che non risolverà il problema delle esondazioni del Seveso. Chiedono al Sindaco di imbracciare la prospettiva più moderna ed efficace, indicataci dalla Comunità Europea, che indica come unica strada percorribile quella della depurazione delle inquinatissime acque del Seveso in modo che esse possano essere convogliate nel Ticino, di favorire l’applicazione delle buone pratiche di gestione dell’acqua piovana, che consentono di raccogliere pari volumi d’acqua senza devastare il territorio, di non rispondere ai danni di una intensiva cementificazione con altro cemento in un Parco Regionale protetto.
I cittadini vogliono inoltre far presente come l’area di progetto, spesso definita da chi non la conosce come degradata, sia invece rigogliosa, curata e cresciuta nel tempo secondo i precisi criteri di piantumazione e adesione al protocollo di Kyoto. Gli assessori che sostengono questo progetto parlano di compensare l’abbattimento di migliaia di alberi e di un ricchissimo ecosistema cresciuto negli anni concedendo altrettanto verde al Parco Nord. I cittadini rifiutano la logica delle compensazioni e sottolineano l’importanza della salvaguardia del verde esistente e protetto che non potrà in alcun modo essere sostituito da un qualsivoglia numero di piante piantumate altrove nel Parco.
Ribadiamo quindi il nostro no alla vasca di laminazione e il nostro no alla sua costruzione nel Parco Nord. L’esperienza e le considerazioni dei cittadini coinvolti dalla realizzazione del progetto (non solo bressesi, ma di tutto il Nord Milano) non possono essere ignorate imponendo quest’opera dall'alto, tanto più nella nuova ottica della Città Metropolitana.