Nell'ottobre
2013 siamo venuti a conoscenza durante un incontro pubblico svoltosi nel q.re Adriano del progetto
relativo alla creazione della centrale di cogenerazione che doveva nascere sul
confine tra Milano e Sesto San Giovanni ,
Andammo a chiedere informazioni al comune di Sesto S.G ma nessuno ci volle dare spiegazioni , la risposta fu :
“ noi non sappiamo niente , non conosciamo il progetto ci dobbiamo informare “ ,
solo dopo ripetute richieste e passate cinque settimane siamo venuti a conoscenza di cosa si trattava.
Il progetto originario prevedeva una centrale di cogenerazione che doveva sfruttare l’acqua di prima falda per alimentare una centrale di teleriscaldamento che avrebbe avuto bisogno di enormi quantità di energia elettrica per il suo funzionamento e che avrebbe restituito al territorio centinaia di litri d’acqua bonificata, riportando in funzione l'elettrodotto tanto contestato che dall'inizio degli anni 2000 risulta praticamente non utilizzato ( mettendo di fatto in sicurezza il quartiere ).
Il comune si affrettò a dichiarare il progetto obsoleto , sintetizzando tale decisione con con il seguente comunicato stampa
Ma da allora siamo venuti a sapere dell’inquinamento dell’acqua di prima falda e dei progetti d’intervento previsti, annotandolo nei problemi ambientali della zona.
Nei tanti e costanti incontri avuti in comune , inizialmente ci venne spiegato che tale inquinamento era circoscritto ai soli siti industriali ora dismessi , avevamo qualche dubbio su questa interpretazione perché da sempre a Milano l’acqua di prima falda è sempre stata conosciuta come un grosso lago sotterraneo.
L'inquinamento principale è stato descritto dalla Valutazione d'impatto ambientale del 2008 , dai tre grafici si denota che i dati relativi agli inquinanti "fluttuano" nel periodo temporale considerato, ciò significa che le fonti inquinanti sono ancora attive sul territorio e non solo dovute solo all'eredità lasciata dall'acciaieria Falk e dal comparto industriale che era esistente.
Il 4 febbraio 2015 abbiamo affrontato in comune alla presenza del'Assessore Iannizzi e del dirigente comunale Fabbri la situazione relativa all'inquinamento dell'acqua di prima falda , alla situazione già nota esposta sopra, che vedeva la presenza di metalli pesanti e cromo-esavalente siamo venuti a
conoscenza che con le ultime indagini anche l'acqua di seconda falda vanta la presenza di solventi clorurati
con quantità prossime ai livelli di legge e che il picco di tali valori è stato
riscontrato a Gorla.
Il problema inizialmente confinato al comune di Sesto con le ultime indagini ha assunto proporzioni ben più ampie che riguardano l'intera
area del nord est dell' area metropolitana e data la sua estensione è passata
di competenza alla Regione Lombardia,
Abbiamo sottolineato che avremmo gradito sapere come le istituzioni si stavano muovendo, perché
abbiamo notato che tale problema, già noto 10 anni fa ( anche se coscritto al
comune di Sesto ) riguarda ora un'area che va da Monza a Milano , e rischiamo che
passino altri 20 anni senza veder eseguita nessuna azione visto che nessuno ne parla o ne
solleva il problema.
La risposta avuta è stata vaga e siamo stati invitati a contattare
l’ufficio bonifiche della Regione.
Rimaniamo però fiduciosi , come sempre , che questo problema venga affrontato, nella speranza che nessuno ci venga a dire che ancora:
" ... NON RITENIAMO CHE CI SIA L'INTERESSE PUBBLICO PER LA CITTA' ...".
" ... NON RITENIAMO CHE CI SIA L'INTERESSE PUBBLICO PER LA CITTA' ...".