L'esponente
del M5S presenta un'interrogazione ai ministri dell'Ambiente e della Salute,
Gian Luca Galletti e Beatrice Lorenzin, partendo dalle segnalazioni in città di
anomalie alle autovetture dotate di centraline elettroniche che si
bloccherebbero all'improvviso in città
LECCE –
L’elettrosmog, il nemico invisibile che fa paura. Tanto da diventare oggetto di
un’interrogazione che la senatrice Daniela Donno del Movimento 5 Stelle ha
presentato ai ministri dell’Ambiente e della Salute, rispettivamente Gian Luca
Galletti e Beatrice Lorenzin.
Tutto nasce
da alcune anomalie registrare nel centro cittadino di Lecce, che riguardano
autovetture dotate di centraline elettroniche. Queste si sarebbero fermate all’improvviso,
forse per interferenze dovute alla presenza di emissioni di onde
elettromagnetiche, che potrebbero quindi aver superate le soglie lecite.
E’ chiaro
che si tratta per il momento solo di ipotesi, ma le segnalazioni sono già
diverse e una di queste è stata presentata nei giorni scorsi da un
automobilista all’associazione di difesa dei consumatori Sportello dei diritti.
Il veicolo anche in quel caso si sarebbe bloccato di colpo nella zona di piazza
Mazzini, con tutti i rischi connessi per la viabilità, per ripartire solo dopo
diversi tentativi.
Sul tema
delle emissioni, fa presente la senatrice Donno, le istituzioni comunitarie
hanno rilevato che, nel corso degli ultimi decenni, l’esposizione ambientale a
fonti di campi elettromagnetici è aumentata ininterrottamente a causa della
domanda di elettricità, di tecnologie senza filo sempre più avanzate e di
evidenti cambiamenti culturali e sociali.
Ogni singolo
cittadino è quindi esposto a una sorta di fitta rete di campi elettrici e
magnetici di diverse frequenze, ovunque si trovi, in casa come sul luogo
lavoro. E ad avviso dell’esponente del M5S, i segnali provenienti da Lecce non
devono passare inosservati.
“Chiediamo
ai ministri Galletti e Lorenzin di indagare, di concerto con le autorità locali
e regionali, sugli anomali episodi registrati nella città di Lecce legati alla
presenza di forti emissioni di onde elettromagnetiche, mediante un aggiornato
rilievo e censimento delle singole sorgenti di campo elettromagnetico e con la
misurazione dei corrispondenti valori rilevabili in prossimità delle principali
fonti di irradiazione”, dichiara a tal proposito la senatrice.
“Il corretto
insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telecomunicazioni e
radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenze a norma – aggiunge - è un
precetto che non può trovare smentite”. “Non
solo – prosegue -: è necessario promuovere la conoscenza degli effetti dei
campi elettromagnetici sulla salute, tenendo conto non solo delle prescrizioni
derivanti dalla normativa vigente ma anche delle raccomandazioni e degli studi
della ricerca comunitaria e internazionale”.
Tali
problemi, si era già rilevato nei giorni scorsi, potrebbero dipendere dal fatto
che ai ripetitori di telefonia mobile già presenti si sono aggiunte le antenne
per le trasmissioni del 4G, l’ultima generazione di frequenze per cellulari,
che si sommano a quelle per il Wi Fi di Internet dei numerosi operatori sul
mercato. Un’amplificazione di segnali, con somma d’interferenze, che potrebbe
essere la causa degli strani fenomeni.“
FONTE : LECCEPRIMA.IT