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mercoledì 29 ottobre 2014

COORDINAMENTO ROMA NORD: PROPOSTA N. 114/2014 NON MINIMIZZA ESPOSIZIONE DA ELETTROSMOG

Il Coordinamento dei comitati di Roma Nord contro l'elettrosmog critica la proposta di deliberazione del Consiglio di Roma Capitale n. 114/2014 poiché "non dimostra di poter raggiungere il più importante degli obiettivi dichiarati nella premessa, cioè la minimizzazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (cem) emessi dalle antenne delle stazioni radio base dei gestori telefonici e neanche di poterla contenere". Il coordinamento dei comitati di Roma Nord ne elenca quindi i motivi:
1. La proposizione di localizzazioni per sistemi di microcelle che determineranno una sensibile minor distanza delle sorgenti dalla popolazione, seppur con una minore potenza di trasmissione, e un loro maggior numero in quanto l’area di copertura della microcella è assolutamente contenuta. E ciò invece di verificare a priori quale potrebbe essere, in questo processo di completa proliferazione delle antenne, la migliore combinazione di tipologie di celle al fine di ridurre l’esposizione della popolazione ai cem.
2. Il divieto all'installazione soltanto sopra i luoghi sensibili (asili nido, scuole, ospedali, case di cura e di riposo, oratori, orfanotrofi, parchi gioco), invece che anche intorno ad essi. Quest’ultimo divieto è già presente nel protocollo d’intesa fra il comune di Roma e i gestori telefonici e, in un mondo normale, dovrebbe essere sancito in un valido regolamento.
3. La deroga al suddetto divieto se quei siti, per le attività in essi svolta, richiedono una puntuale copertura radioelettrica. Quindi il diritto costituzionale alla salute viene subordinato alla necessità del servizio.
4. La possibilità di installare impianti provvisori, anche fino ad un anno, in attesa del compimento delle procedure di pianificazione dei siti programmati, stabilendo così una norma senza precedenti e in assoluto favore dei gestori telefonici.
5. Nessun obbligo per il gestore di giustificare tecnicamente il piano di sviluppo annuale della propria rete.
6. La disposizione di mascherare e mimetizzare le sorgenti per motivi paesaggistici, estetici e di decoro urbano, sottoponendo la popolazione ad un’esposizione inconsapevole.

( Leggi QUI l’interessante articolo che evidenzia altre criticità )


FONTE : MAINFATTI.it