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mercoledì 4 giugno 2014

BEREGUARDO, PARTE IL MONITORAGGIO SULL’ELETTRODOTTO

Vigna del Pero, il comitato ottiene i controlli sui tralicci Cittadini divisi: «Logico metterli lì». «No, è uno scempio»

BEREGUARDO. Tralicci dell’alta tensione a Vigna del Pero, a giugno inizierà il monitoraggio. E’ una vittoria del comitato che ha voluto una campagna di controllo almeno sull’inquinamento elettromagnetico nella zona dove sorgono le torri. «Verranno installate delle centraline per verificare gli effetti dei campi elettromagnetici dell’elettrodotto – spiega Alberto Sitia, componente del comitato “Vigna del Pero elettrica” che riunisce circa una sessantina di residenti e fresco consigliere di opposizione – Secondo gli studi effettuati da Arpa e dagli ingegneri della Terna, la società che ha realizzato i piloni, non ce ne sono. Ma, su nostra espressa richiesta, vogliamo che siano i dati a dirlo». Il monitoraggio sarà suddiviso in due: «Il primo, continuo, verrà fatto da Terna. L’altro, a campione, dall’Arpa». Le prime centraline dovrebbero essere installate il 16 giugno. Il sindaco Roberto Battagin non vuol sentire parlare però di vittorie o sconfitte. «Si tratta semplicemente – dice – di una concertazione fra enti, società e amministrazioni nel tenere sotto controllo la situazione. Ognuno sta facendo la sua parte. Il comitato ha fatto presente un possibile problema e la loro richiesta è stata subito recepita. Nessuno, a partire da Terna, si è opposto al monitoraggio». Non credo che ci saranno sorprese da questi controlli».
Alle due frazioni, le opinioni sono discordanti. Chi abita al confine con Torre d’Isola, alza le spalle. «Certo non sono il massimo dal punto di vista paesaggistico – dice un ragazzo –. Ma se gli ingegneri di Terna hanno indicato quel punto, evidentemente non si poteva fare diversamente. Del resto i tralicci seguono il tracciato dell’autostrada». Anche sull'inquinamento allarga le braccia: «Anche i telefonini producono campi elettromagnetici. E quanto ce ne sono in giro?».
Ma per chi ai tralicci ci abita proprio sotto la questione è diversa. «Se ne parlava già dal 2006 della possibilità di mettere proprio qui quelle mostruosità – dice Angelo Tornielli, la cui abitazione dista poche centinaia di metri dalla torre –. Noi ovviamente ci siamo sempre opposti. Poi l’anno scorso di questi tempi, all’improvviso, sono arrivati e hanno montato tutto». «Colpa degli amministratori passati se adesso ci troviamo con i tralicci in casa – dice Bruna Tedeschi –. Il paesaggio ora è rovinato per sempre. Poi vedremo cosa dirà anche il monitoraggio. Ma noi che abitiamo a Boffalora siamo considerati di serie B».