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sabato 5 dicembre 2015

ELECTROHYPERSENSITIVITY: A FUNCTIONAL IMPAIRMENT DUE TO AN INACCESSIBLE ENVIRONMENT.

In Svezia, l’ elettrosensibilità viene riconosciuta come un danno funzionale causato dall'ambiente in cui si vive.
Il punto di vista svedese fornisce a queste persone una protezione giuridica e dà loro il diritto di ottenere adeguati riconoscimenti, come i sussidi governativi e sostegno economico comune, il tutto con l'obiettivo semplice e unico per consentire alle persone riconosciute come elettrosensibili di vivere una vita pari in una società basata sull'uguaglianza.

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Rev Environ Health. 2015 Dec 1;30(4):311-21. doi: 10.1515/reveh-2015-0018.

Electrohypersensitivity: a functional impairment due to an inaccessible environment.


Abstract

In Sweden, electrohypersensitivity is recognized as a functional impairment which implies only the environment as the culprit. The Swedish view provides persons with this impairment a maximal legal protection, it gives them the right to get accessibility measures for free, as well as governmental subsidies and municipality economic support, and to provide them with special Ombudsmen (at the municipality, the EU, and the UN level, respectively), the right and economic means to form disability organizations and allow these to be part of national and international counterparts, all with the simple and single aim to allow persons with the functional impairment electrohypersensitivity to live an equal life in a society based on equality. They are not seen as patients, the do not have an overriding medical diagnosis, but the 'patient' is only the inferior and potentially toxic environment. This does not mean that a subjective symptom of a functionally impaired can not be treated by a physician, as well as get sick-leave from their workplace as well as economic compensation, and already in the year 2000 such symptoms were identified in the Internal Code of Diagnoses, version 10 (ICD-10; R68.8/now W90), and have been since. But the underlying cause still remains only the environment.


venerdì 4 dicembre 2015

JENNY FRY, A 15 ANNI SI È TOLTA LA VITA A CAUSA DELLA SUA ELETTROSENSIBILITÀ

Morire a 15 anni perché elettrosensibile, questa è la storia incredibile di Jenny Fry , una ragazza come tante altre , come tua figlia ,tua nipote o semplicemente come una tua amica , raccontata dall'articolo del dailymail (leggi QUI l'articolo in lingua inglese), e questo è solo l'apice di un problema che sta diventando sempre più frequente anche qui in Italia tra gli adolescenti che frequentano i licei (fino a qualche anno fa era limitato agli studenti universitari) perché oggi valutiamo le scuole per le loro connessioni internet non per i loro programmi o capacità.


La notizia è di qualche giorno, ci siamo presi del tempo per verificare la veridicità di tale informazione, che ci è stata confermata dall’Associazione Eletttrosensibili 


L' elettrosensibilità è una malattia, una sindrome immuno-tossica che compromette diverse funzioni dell’organismo, nel caso di Jenny ha dato problemi alla vescica , stanchezza cronica e mal di testa  (immaginatevi di essere celiaci e di essere costretti a mangiare sempre e tutto a base di glutine), ancora oggi , non viene riconosciuta (anche se qualche tribunale afferma il contrario) e qualche paese in Europa (Francia e Svezia) hanno adottato leggi più cautelative delle nostre ,
Ma noi abitiamo in un paese dove la stampa è più preoccupata delle interferenze che possono generare le luci degli alberi di natale agli effetti generati dalle reti WI-FI, non ci stupiamo quindi come questa notizia venga coperta mediaticamente.
Si proprio il Wi-Fi , ultimo ritrovato della nostra società, che ci permette di essere connessi sempre e ovunque (ma poi per quale ragione !!), abbiamo immesso nella nostra società una tecnologia senza nemmeno porci il ben che minimo dubbio se facesse male o no, prendendo per scontato che le alte frequenze , come le basse , essendo non ionizzanti non fanno male.
A questo si aggiunge l’ignoranza di molti , qualcuno in buona fede e qualcun altro magari mascherando un conflitto d’interessi, non si fanno scrupolo di arrecare danni ai malati con i loro comportamenti scriteriati assumendo posizioni quasi “medioevali”.
Le emissioni Wireless, costituite da microonde, danneggiano l’organismo anche di chi non è in grado di percepirne gli effetti dannosi, proprio come succede se accendiamo un forno a microonde, visto che entrambi i dispositivi hanno le stesse frequenze di funzionamento  ovvero operano sulla banda di frequenza pari a 2,4 Ghz. con la differenza che il  forno ( che è schermato solo sul vetro ) serve a cuocere i cibi, il Wi-Fi a connetterci ad internet , ma la domanda che sorge è : cosa succede al nostro organismo ?
Ammettere la pericolosità significherebbe ammettere che i Campi Elettromagnetici in alta e bassa frequenza (tradotto antenne radio base , Wi-Fi , cellulari , elettrodotti ecc...) sono in grado di arrecare danni all'organismo e questo causerebbe un problema politico ed economico enorme, e allora, per molti  è  meglio stare in silenzio negando anche l’evidenza, far soffrire "l’altro", sempre che l’altro un giorno non si trasformi in te stesso o in tuo figlio o qualche tuo parente o amico, perché allora l’egoismo personale che ha regolato il tuo stile di vita muta drasticamente.
Crediamo che si possa vivere in modo differente dal modo attuale, senza necessariamente abbandonare tale tecnologia, e per chi è preoccupato degli effetti delle luci di natale consigliamo di non accenderle quando è connesso così come consigliamo vivamente di spegnere il WI-FI quando non lo si usa.

Alla famiglia di Jenny va la nostra solidarietà e la nostra vicinanza come va a tutti gli elettrosensibili che devono vivere nascosti perché frutto di un effetto indesiderato di una tecnologia imposta che a ben guardare, forse, non ci serve e la verità forse è troppo scomoda ( leggi QUI l'articolo di  microwavenews in lingua inglese)


mercoledì 25 novembre 2015

TERNA LIBERA DAI TRALICCI IL PARCO DELLA PELLERINA DI TORINO

Dismessi 5,5 km di elettrodotti e 21 tralicci per liberare la più grande area verde della città. I tralicci demoliti verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché totalmente interrata. L’intervento è parte del progetto di riassetto della rete di Torino che prevede un investimento di 210 milioni di euro.

Terna ha avviato oggi, alla presenza del sindaco di Torino, Piero Fassino, dell’Amministratore Delegato di Terna, Matteo Del Fante, e del Vicepresidente nazionale di Legambiente, Edoardo Zanchini, le attività di demolizione di tre vecchie linee elettriche risalenti agli anni ‘50 del secolo scorso che attraversano il Parco della Pellerina, la più grande area verde della città dalla quale, oltre cent’anni fa, partiva l’elettrificazione di Torino. Una volta completati i lavori di smantellamento saranno restituiti ai cittadini circa 10 ettari di parco – una superficie equivalente a quasi 15 campi da calcio – liberi da 5,5 chilometri di linee aree e 21 vecchi tralicci. Oggi, dopo le fasi iniziali che hanno permesso di rimuovere i conduttori, Terna ha iniziato i lavori di demolizione dei tralicci all’interno del Parco della Pellerina, che verranno sostituiti da una linea “invisibile”, perché completamente interrata.
Tutti i componenti dei sostegni (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno successivamente consegnati a ditte specializzate, che provvederanno a smaltirli e re-immetterli nel ciclo produttivo.
Questo intervento rientra nel più ampio piano di riassetto della rete elettrica di Torino, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città. Un progetto per cui Terna investirà complessivamente 210 milioni di euro, di cui circa 120 milioni già spesi, e che sta coinvolgendo oltre 130 imprese. L’obiettivo è quello di garantire una maggiore efficienza e sicurezza del sistema elettrico del capoluogo, con un risparmio stimato per famiglie e imprese di oltre 50 milioni di euro l’anno. Consistenti anche i benefici ambientali: a fronte della realizzazione di appena 7 chilometri di nuovi elettrodotti saranno, infatti, demoliti ben 58 chilometri di vecchie linee aeree, con un numero di conduttori e tralicci eliminati otto volte superiore a quello delle nuove infrastrutture.
Particolare attenzione per il territorio è dedicata alle fasi di cantiere: Terna e l’Ufficio del Verde pubblico stanno collaborando per adottare tutte le soluzioni per ridurre al minimo i disagi agli abitanti della città di Torino. In particolare, l’effetto degli scavi è praticamente nullo, le zone alberate e i parchi cittadini non sono interessati dagli interventi, mentre nelle aree urbane l’utilizzo di nuove tecnologie, tra cui le perforazioni teleguidate, e la sinergia con i cantieri esistenti, ridurranno significativamente l’impatto dei lavori. Proprio nel corso di un’attività di scavo, nel settembre 2013, è stato scoperto un rifugio antiaereo sotterraneo risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Un ritrovamento di grande valenza storica e culturale che altrimenti sarebbe stato perso e che oggi, invece, è diventato patrimonio della città.

leggi QUI l'articolo completo su affari italiani.it


FONTE : TORINOGGI.it



FONTE : ANSA.it

lunedì 23 novembre 2015

CARNE ROSSA: QUALI RISCHI PER LA SALUTE?



Nelle ultime settimane si sono rincorse sui media numerose informazioni sui rischi per la salute derivanti dal consumo di carni rosse e carni conservate, molte di queste informazioni si sono rivelate incomplete, imprecise, o comunque meritevoli di ulteriori approfondimenti. 

Per questo motivo l'Associazione Lorenzo Perrone di Cologno Monzese, in collaborazione con la Lampada di Aladino di Brugherio, ha organizzato una serata informativa aperta a tutta la popolazione con l'obiettivo di fare chiarezza sugli effettivi rischi per la salute connessi al consumo di carne. L'incontro si terrà


Mercoledì 25 novembre, alle ore 21,00 

presso LA SALA PERTINI di Villa Casati 
(via Mazzini, 9 - Cologno Monzese)

Parteciperanno :

  • Riccardo Perrone, giornalista professionista, presidente ALP
  • Dott. Davide Toniolo, oncologo, La Lampada di Aladino
  • Dott.ssa Elena Saglia, dietologa, La Lampada di Aladino
Modererà la serata

Davide Petruzzelli, direttore del centro P.A.R.O.L.A. (Prevenzione-Assistenza-Riabilitazione-Oncologica-Lampada-Aladino)

domenica 22 novembre 2015

ROMA CONFERENZA SULLA SENSIBILITÀ' CHIMICA MULTIPLA ED ELETTROSENSIBILITA'

Il convegno Sensibilità Chimica Multipla ed Elettrosensibilità – Due realtà … Negate, organizzato in collaborazione con l’ Associazione Casina dei Bimbi, si svolgerà il giorno 
23 novembre 2015 dalle ore 9,30 
presso la Sala Protomoteca del Comune di Roma al Campidoglio.
La Sensibilità Chimica Multipla (M.C.S.) è causa di moltissime patologie disabilitanti che interessano vari organi e che si possono cronicizzare nell’arco di pochi anni dalla manifestazione.
Infatti persone che sono predisposte genericamente ad avere una capacità di disintossicarsi da tossine esterne derivanti dall’ inquinamento ambientale, da componenti chimici alimentari, farmaci, da campi elettrici e magnetici, prodotti da apparecchiature elettroniche e telefoni cellulari.
Queste condizioni favoriscono la persistenza di tossine chimiche nelle cellule ed in determinate aree del corpo con conseguenze dannose sulla salute.
Diverse patologie possono manifestarsi nel breve-medio termine, portando una serie di disturbi come tosse, cefalea, stanchezza cronica, gonfiore generalizzato e ritenzione idrica, disturbi che possono diventare anche oncologici.
Il convegno sarà un’occasione di incontro e di condivisione sui sintomi e sulle cura di Sensibilità Chimica Multipla ed Elettrosensibilità, patologie che sono ancora poco conosciute.
Parteciperanno alcuni autorevoli medici e ricercatori del fenomeno, che racconteranno la propria esperienza, oltre ai rappresentanti del Comune di Roma Valeria Baglio (Presidente dell’ Assemblea Capitolina) e Maria Gemma Azuni (Vicepresidente dell’ Assemblea).

venerdì 20 novembre 2015

Q.RE ADRIANO - BILANCIO PARTECIPATIVO PRESENTAZIONE DEL PROGETTO N°13

Riceviamo dal Comitato Parco Adriano di Milano e pubblichiamo con piacere visto che possiamo aiutare fattivamente al miglioramento della qualità della vita nella zona 
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Fino  al 29 novembre 2015 è possibile votare on line sul sito 


i progetti presentati nei mesi scorsi dai cittadini, che verranno implementati con i fondi già stanziati per il 2016.
Il Comitato Parco Adriano sceglie e supporta CONDIVIDI.MI2 (progetto 13), che è quello che prevede più realizzazioni per il quartiere con la valorizzazione di aree verdi attraverso:
  • la piantumazione di alberi e la copertura del chiosco nel parco Franca Rame (avvio lavori entro 2016)
  • l’installazione di case dell’acqua in diversi parchi della zona (avvio lavori entro 2016)
  • la realizzazione di orti condivisi in via Rho (avvio lavori entro 2016)
  • la pulizia delle sponde della Martesana (avvio lavori entro 2016)
  • il recupero della casa dell’ex custode del parco di villa Finzi e dell’annesso orto didattico, come spazi da destinare all’aggregazione giovanile (avvio lavori entro 2018)
  • nuova pista ciclabile in segnaletica da via Porto Corsini al ponte di Greco, lungo via Breda (avvio lavori entro 2018)
  • sviluppo di progetti migliorativi per la scuola Paolo e Larissa Pini con l’installazione di giochi per bambini con disabilità (avvio lavori entro 2016)

Questa volta si può davvero contare, partecipare e scegliere: basta andare su www.bilanciopartecipativomilano.it  e votare con un click!! Può votare chiunque abbia più di 14 anni e abiti, studi o lavori a Milano (non necessariamente residente), anche in una zona diversa dalla zona 2.




lunedì 16 novembre 2015

TAGLIO DEGLI ALBERI ALL'INTERNO DELLE AREE FALCK A SESTO S.G.

MA ERA PROPRIO NECESSARIO ?


O ESISTE UN'ALTRA SOLUZIONE ?

Questa è la domanda che sorge a chi vive a Sesto San Giovanni , non mettiamo in dubbio le normative che regolano le bonifiche necessarie per la pulizia del terreno inquinato , ma era veramente necessario abbattere decine e decine di alberi ad alto fusto ? Non si poteva programmare il loro spostamento, magari nel P.M.V.L , magari nell'area Bergamella giusto per creare quella “foresta urbana “ che tanto gioverebbe alla salute e al benessere delle persone.

Ricordiamo la nostra proposta sul parco  è stata accettata e condivisa da molti comitati e cittadini  e vediamo in questi abbattimenti un’altra occasione persa per creare qualcosa in uno spazio temporale relativamente breve.
Si un’altra occasione persa perché ad EXPO l’Austria ha creato un  padiglione trasformando i 560 metri quadrati che aveva a disposizione in un bosco, con 60 alberi alti fino a 12 metri, arbusti vari, edera rampicante,


praticamente un bosco che sarà ora ripiantato nel  Tirolo, ecco forse il destino più sicuro è quello, ma che bello sarebbe stato se quei 560 metri quadrati fossero arrivati a Sesto San Giovanni nel cuore verde del parco della Bergamella, ma non ci abbiamo pensato, nessuno ci ha provato , e neanche creduto, peccato avrebbe rappresentato una sorta di oasi di pace, fresco durante l'estate, e ossigeno puro in un area ricca d’inquinamento.
Ma ora la stessa cosa si potrebbe ottenere spostando le piante presenti alle aree FALK , certo c’è da lavorare un po’ di più, ma si avrebbero dei notevoli benefici, perché  anche piantumando alberi di qualche anno per vedere e godere delle nuove piantumazioni bisognerebbe aspettare almeno 15-20 anni.

Sia chiaro che non pensiamo sia semplice ma … basta

PENSARCI , PROVARCI , CREDERCI ,

e magari dalle polemiche riusciamo a far nascere qualcosa di importante, innovativo, qualcosa di diverso.

Crediamo che occuparsi del bene pubblico  non sia solo attuare delle regole come dei meticolosi funzionari statali, fare politica significa anche avere un po’ di creatività , coraggio , capacità, estro, insomma riuscire a vedere al di la della semplice normativa, per questo auspichiamo con fiducia per i prossimi lotti da bonificare un’analisi e una soluzione differente.




Consiglio Direttivo Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

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Ne danno comunicazione : 




CONFERENZA A MARIANO COMENSE "ELETTROSMOG: SAPERE, CAPIRE, PREVENIRE"

IL 20 novembre 2015 alle ore 20.45

presso la Sala Civica di Mariano Comense in piazza Roma 52.


La serata promossa dal COMITATO di via ISONZO di Mariano C. è organizzata dall'associazione P.E.N.T.A. in collaborazione con le nostre associazioni in rete che da tempo affrontano l'argomento.

Tra i relatori:  Riccardo Perrone, Paolo Orio, Valeria Rossitto.

L'ingresso è gratuito

venerdì 13 novembre 2015

LUCCA NUOVO ELETTRODOTTO TERNA, COMUNI UNITI PER IL NO

Cinque comuni contrari al nuovo progetto di elettrodotto della Terna.Pronti ad affiancare la Regione nel ricorso al Tar per la difesa del piano di indirizzo territoriale. 

Lo scrivono a chiare lettere, in una nota congiunta, i Comuni di Lucca, Camaiore, Massarosa, San Giuliano Terme e Vecchiano: "Ribadiamo - dicono i rappresentanti degli enti - la nostra più netta contrarietà al progetto di riassetto dell'elettrodotto Terna La Spezia – Acciaiolo, che prevede la realizzazione di nuove infrastrutture e di una nuova stazione di trasformazione nei territori dei Comuni di Lucca, Camaiore, Massarosa, San Giuliano Terme e Vecchiano. Per tale motivo apprezziamo la scelta della Regione Toscana, a seguito dell'iniziativa della quarta commissione del consiglio regionale, dopo il ricorso straordinario al presidente della Repubblica promosso da Terna, di fare fronte comune con i cittadini e con le istituzioni locali costituendosi di fronte al Tar per difendere il Piano di Indirizzo Territoriale che, ad oggi, è il principale argine del progetto di Terna".

"Solo nell'ambito del contraddittorio - proseguono i Comuni - che il procedimento giurisdizionale di fronte al Tar garantisce è possibile difendere al meglio i contenuti del piano paesaggistico volti a preservare valori territoriali, ambientali e culturali che sono un patrimonio di tutta la collettività. Le comunità che rappresentiamo hanno più volte ribadito in tutte le sedi – nei consigli comunali, nelle assemblee, sulla stampa – che il progetto di Terna è dannoso per l'ambiente e per il paesaggio, oltre ad avere ricadute negative sull'assetto idrogeologico, manifestando la loro dura opposizione alla realizzazione del paventato nuovo elettrodotto. Per tale motivo assicuriamo fin d'ora che una volta che il ricorso sarà incardinato davanti al Tar i nostri Comuni interverranno nel giudizio a sostegno della Regione e delle previsioni del Pit. E' fondamentale infatti continuare nella direzione imboccata mantenendo alto il livello di attenzione su questa vicenda in un quadro di unità trasversale fra tutte le istituzioni e tutte le forze politiche".

Sotto la lente anche la situazione dell'elettrodotto esistente: "Non possiamo inoltre - dicono i Comuni -  dimenticare la grave situazione vissuta dai cittadini che nei nostri territori si trovano a sperimentare già oggi i problemi di convivenza con gli elettrodotti aggravati da una discriminazione normativa non più tollerabile. Il limite di emissione normativa elettromagnetica vigente per gli elettrodotti già in funzione è significativamente più alto di quello previsto per i nuovi impianti. Nonostante non ci siano certezze scientifiche sul fatto che i limiti in vigore siano sufficienti a garantire la salute di coloro che vivono nei pressi degli elettrodotti, il quadro normativo impedisce ai primi cittadini azioni concrete a tutela dei propri cittadini. Dal momento che è inaccettabile l'ipotesi di spostare il problema da una zona ad un'altra, chiediamo con forza che siano il governo e il parlamento a farsi carico del problema con un'iniziativa politica e legislativa che miri a sanare questa situazione obbligando Terna a mettere in sicurezza gli elettrodotti esistenti, attraverso interventi di mitigazione delle emissioni fino al rispetto dei valori previsti per gli impianti di nuova costruzione, senza costringere i primi cittadini a dover scegliere il male minore tra la salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente e del paesaggio"


FONTE : LUCCAINDIRETTA

martedì 10 novembre 2015

SESTO S.GIOVANNI: IL DI TAR MILANO RESPINGE RICORSO PRESENTATO DA WIND

FINALMENTE , una sentenza che rende giustizia, che fa dell'applicazione del principio di precauzione uno strumento efficace, sintomo che forse qualcosa sta cambiando nella cultura generale di questo paese, l'augurio e che non ci si fermi ma si applichi in modo da poter regolamentare una situazione che fino ad oggi non ha avuto regole nonostante gli innumerevoli studi che sono a disposizione. 

Clicca QUI per leggere la sentenza sul sito www.giustizia-amministrativa.it

                              

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Il Tar di Milano ha respinto il ricorso di Wind contro la normativa urbanistica di Sesto San Giovanni (in provincia del capoluogo lombardo), che vieta le installazioni per la telefonia mobile nei pressi di scuole, parchi gioco, ospedali e in generale al di fuori della aree indicate dal comune. Si tratta, si legge in una nota, di uno dei pochi casi in cui il Comune vince sul gestore telefonico. Con ricorso del 27 marzo scorso Wind aveva chiesto al Tar milanese l'annullamento del provvedimento con il quale il comune aveva respinto la sua istanza di installazione, nel territorio comunale, di un nuovo impianto per la telefonia mobile con potenza totale ai connettori di antenna superiore ai 300 Watt. La società riteneva illegittima la regolamentazione urbanistica che individuava puntualmente le aree ove consentito l'intervento ed escludeva quelle non ricomprese in tale elenco, nonché' quelle poste in vicinanza di siti sensibili, come scuole, parchi gioco, ospedali e strutture similari. "La sentenza - ha spiegato l'avvocato difensore del comune di Sesto San Giovanni Umberto Fantigrossi - precisa che non si tratta di divieti assoluti e generalizzati di localizzazione degli impianti, ma di precisi criteri oggettivi e razionali posti in esercizio del potere attribuito ai Comuni dall'articolo 8, comma 6 della Legge quadro 36/2001 e come tali del tutto legittimi. Si tratta di una importante vittoria per i cittadini, perché' mette un punto fermo contro l’invasività dei tralicci telefonici e per una migliore tutela della salute sul territorio".