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martedì 9 giugno 2015

I COMITATI TOSCANI ANTI ELETTROSMOG SCRIVONO A ROSSI

VIAREGGIO. Con una lettera aperta i Comitati toscani che si battono contro l’elettrosmog rivolgono al Presidente della Regione Toscana un appello affinché la tutela della popolazione dalla sovraesposizioni ai CEM (Campi Elettromagnetici) divenga materia prioritaria del loro impegno politico.
“La preoccupazione per l’esposizione sempre più massiccia dei cittadini a CEM prodotti da dispositivi per le comunicazioni mobili – dispositivi presenti nei luoghi di lavoro, negli ospedali, negli spazi in cui si trascorre il tempo libero, nelle scuole e università – ci porta a chiederLe una riflessione e un impegno verso le connessioni via cavo, non solo più efficienti e sostenibili ma anche meno dannose per la specie umana.
Come sostenuto dai 70 ricercatori e medici firmatari dell’appello per la difesa della salute dalle radiazioni a radiofrequenza e microonde – inviato a Matteo Renzi, Pietro Grasso, Laura Boldrini, ai Deputati e Senatori del Parlamento Italiano ai Deputati italiani al Parlamento Europeo, ai Presidenti delle Regioni tuttora in carica, al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e al Presidente dell’ANCI – nell’ultimo decennio si sono profuse le raccomandazioni da parte della comunità scientifica per l’adozione di limiti di sicurezza più restrittivi. Quelli attuali sono ormai considerati obsoleti perché tengono conto solo del riscaldamento prodotto dal campi elettromagnetici (effetti termici), mentre importanti effetti biologici avvengono anche per esposizioni a campi elettromagnetici deboli, a livelli non termici.
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato nel 2011 la radiofrequenza come “possibile cancerogeno per l’Uomo” in Classe 2B, ma già nel 2014 nuove pubblicazioni scientifiche suggeriscono una classificazione maggiore: uno studio italiano propone di considerare la radiofrequenza “probabile cancerogeno per l’Uomo”, uno studio svedese e uno francese propongono la classificazione come “sicuro cancerogeno per l’Uomo”. Il timore che un conflitto di interessi nella ricerca scientifica e nelle agenzie di salute pubblica possa condizionare pesantemente le conoscenze sui campi elettromagnetici ci porta a chiederLe di considerare in modo serio anche gli studi indipendenti per avere delle valutazioni del rischio efficaci.
Alla luce di quanto evidenziato dalla Task Force sui campi elettromagnetici invitiamo il Presidente della Regione Toscana a:
– farsi portavoce della necessità di riportare la misurazione dei campi elettromagnetici su una media di 6 minuti anziché di 24 ore;
– sostenere l’approvazione di un decreto attuativo della Legge 36/2001 per quanto riguarda i dispositivi mobili con l’adozione degli stessi limiti di esposizione delle antenne fisse;
– impegnarsi per la revisione dei limiti di esposizione per tutte le radiofrequenze e le microonde a 0,6 V/m per i luoghi ove si permanga per più di 4 ore e di 0,2 V/m come obiettivo di qualità, come promosso dalla Risoluzione 1815 del maggio 2011 dall’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa (punto 8.2.1) basandosi sulle posizioni dell’ICEMS e di Bioinitiative;
– promuovere investimenti pubblici e detassazione per la connettività in fibra ottica e via cavo che è la tecnologia più efficiente e sicura per la salute;
– trasmettere come necessario il divieto di installazione di reti Wi-Fi negli asili e nelle scuole frequentate da bambini al di sotto dei 16 anni, nei luoghi di cura e negli ospedali, in tutti i luoghi ove operano professionisti il cui lavoro richiede concentrazione e precisione, come le sale operatorie;
– muoversi per il divieto di installazione di reti Wi-Fi nei luoghi di cura e negli ospedali, perché la radiofrequenza del Wi-Fi promuove lo stress ossidativo e interferisce con la vitalità cellulare e con la funzione riproduttiva;
– sostenere il divieto di installazione di reti Wi-Fi in tutti i luoghi ove operano professionisti il cui lavoro richiede concentrazione e precisione, come le sale operatorie;
– promuovere l’obbligo da parte delle Agenzie di Salute Pubblica di assumere le proprie valutazioni del rischio per la salute connesse alla radiofrequenza, selezionando gli studi scientifici indipendenti ed escludendo quelli finanziati dall’industria dell’energia e delle telecomunicazioni o da fondazioni ed enti no-profit sovvenzionati dalla stessa;
– trasmettere agli enti locali l’urgenza di adottare piani regolatori degli impianti radioelettrici e di telefonia mobile per bloccarne la proliferazione, trasmettere la necessità di pianificare in anticipo lo sviluppo delle reti dei diversi gestori, stimolando le amministrazioni locali affinché tali piani per le antenne – una volta approvati – non abbiano tempi lunghi di realizzazione.
Considerato che il tema dell’elettromagnetismo riguarda la collettività e che le patologie legate all’elettrosensibilità sono in continuo aumento tanto da interessare dall’1 al 3% della popolazione mondiale; tenuto conto che suddetta malattia, seppur invalidante e non riconosciuta dallo stato italiano si sta comunque diffondendo nel nostro Paese con l’incremento costante di cittadini che accusano mal di testa, problemi articolatori e al sistema cardiocircolatorio, difficoltà respiratorie e alterazioni della pelle, apatia e difficoltà nella elaborazione del pensiero, irritabilità e perdita della memoria, instabilità dell’umore, disturbi del sonno e vertigini; verificate le continue installazioni di antenne e ripetitori sui campi sportivi, vicino alle scuole e asili, sugli acquedotti e accanto ai tralicci dell’alta tensione, in centri storici e su beni artistici chiediamo al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi di:
– rappresentare in modo concreto il bisogno di tutela e diritto alla salute dei cittadini minimizzando l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione;
– promuovere in modo capillare l’informazione sui rischi legati all’elettromagnetismo artificiale;
– applicare il principio giuridico di precauzione.
– Legiferare affinché i Comuni toscani si dotino obbligatoriamente di Piani regolatori delle installazioni ed eseguano il monitoraggio costante delle emissioni nei loro territori
Infine, vogliamo sottolineare che l’inquinamento da elettrosmog richiama alla memoria le malattie e le morti causate dall’uso dell’amianto; entrambi sono agenti nocivi, striscianti e silenti, alcuni dei quali possono manifestarsi dopo anni di esposizione e proprio per questo chiedono alla politica e a chi ha il compito di amministrare i territori, di assumersi responsabilità precise ed importanti particolarmente verso le nuove generazioni”.
Comitato Infanzia senza elettrosmog (Casentino, Arezzo)
Altri Comitati toscani che sottoscrivono la lettera:
  • La Rete Versiliana per l’Ambiente:
  • Comitato Marco Polo
  • Amici della terra Versilia
  • Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia (Co.As.Ver.)
  • Comitato Capezzano Vive (Co.As.Ver.)
  • Comitato Marco Polo (Co.As.Ver.)
  • Comitato Pedona Ambiente e Salute
  • Comitato Salviamo Viareggio
  • Comitato dalla parte del Cittadino Forte dei Marmi
  • Comitato Via Matteotti
  • Italia Nostra Versilia
  • Medicina Democratica Viareggio (Movimento Di Lotta Per La Salute)
  • Nuova Civiltà Mediterranea
  • No Wi-Fi Toscana (Firenze)


FONTE : VERSILIATODAY

lunedì 8 giugno 2015

BRUGHERIO ; UN TAVOLO DI STUDIO CONTRO L’ELETTROSMOG


«I dati sono assolutamente nei limiti di legge, e ci mancherebbe». Risponde così, il sindaco Marco Troiano, all’interrogazione presentata dal consigliere Carlo Nava (Movimento Uno sguardo oltre) che chiede conto dei numeri dell’elettrosmog in città. Anche perché, in caso contrario, la discussione sarebbe stata da Tribunale, non da Consiglio comunale.

Conoscere per prevenire
Ma la questione è sentita, e le sempre più evidenti antenne che spuntano su pali e palazzi fanno allarmare più di un cittadino. «Il tema – aggiunge Troiano – è conoscere i comportamenti precauzionali, attivabili dai cittadini, per contrastare l’elettrosmog». Alcuni esempi: non tenere il cellulare sul comodino, spegnere il Wi-Fi quando non serve, fare attenzione al microonde. Senza allarmismi, perché le soglie di legge sono rispettate, ma seguendo un principio di precauzione. Dunque la Giunta si propone di «diffondere e pubblicizzare questi comportamenti», anche con il supporto della Lampada di Aladino Onlus, nota associazione locale che supporta i malati oncologici.

Dopo il Pgt, un tavolo tecnico permanente
Di più, il sindaco ha aggiunto che «possiamo mettere in campo un aspetto tecnico più specifico, un tavolo permanente che ci aiuti su questo fronte. Non l’abbiamo ancora attivato in quanto, per il momento, ci siamo dedicati all’aspetto di sensibilizzazione culturale, anche in incontri con i ragazzi delle scuole». Al momento il tema sarà argomento del Pgt e poi, conclude Troiano, «arriverà anche il momento del tavolo tecnico».

FONTE : NOIBRUGHERIO.IT

venerdì 5 giugno 2015

COMUNICATO SULL'INCONTRO DEL 3 GIUGNO IN COMUNE

Mercoledì 3 giugno, gli animi accesi e parole anche fuori luogo hanno animato l’incontro in sala giunta del Comune di Sesto San Giovanni tra gli iscritti dell’associazione Sottocorno  e l’assessore all’Ambiente Elena Iannizzi, e il vice sindaco Andrea Rivolta.
L'Associazione Sottocorno si dissocia dai toni fuori dalle righe usati da alcune persone durante il dibattito con il vice sindaco e assessore, e auspica sempre che i propri associati mantengano un comportamento corretto nel presentare le problematiche, soprattutto quelle irrisolte, anche se comprendiamo lo stato d'animo che ha animato giustamente la platea dopo mesi di silenzi e rinvii, e non nascondiamo il disappunto per aver notato come non si sia saputo gestire correttamente un assemblea particolarmente agitata, che invece di essere calmata  e riportarla al dialogo, è stata provocata più volte.
Notiamo inoltre che, ci si sofferma più sulla forma, sbagliata sicuramente con la quale si è protestato e dialogato durante l’assemblea , senza guardare ai contenuti e cogliere il messaggio di preoccupazione uscito dall'incontro.
Consideriamo indispensabile eseguire in tempi brevi ( settimane ) una seria programmazione sia sullo sviluppo dell'indagine epidemiologica che sulla volontà dell'interramento dell'elettrodotto , risposte queste che ci  aspettavamo l’altra sera ma che non sono arrivate, non riteniamo sufficiente la promessa di impegno fatta  e pretendiamo che il comune si attivi realmente nel contattare ASL , COMUNE DI MILANO e ARPA per far incominciare, con la definizione di un protocollo da condividere, l'indagine epidemiologica che in teoria , secondo le istituzioni , doveva terminare a ottobre 2015
Ricordiamo infine che tale indagine è stata richiesta a più riprese proprio da quei comuni che oggi si giustificano dal fatto che non vengono più contattati dai dirigenti ASL, fatto che riteniamo poco credibile.

Sesto San Giovanni  5 giugno 2015

Il Consiglio Direttivo Associazione di via P.SOTTOCORNO

via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

«LA MIA VITA A DUE PASSI DAL MUOS» TRA NOTTI INSONNI E CELLULARI CHE NON FUNZIONANO

Un anziano niscemese vive a 300 metri dall’impianto militare Usa. Il nuovo faro non lo fa dormire la notte. Le onde elettromagnetiche mandano il tilt il defibrillatore. A casa è tagliato fuori dal resto del mondo, perché non è possibile usare né telefonino né internet

Il signor Salvatore Terranova è un uomo mite. Un pensionato che vorrebbe stare in pace nella propria casa in contrada Ulmo. Non ha fatto i conti col più temibile ed ingombrante vicino di casa che a Niscemi si potrebbe desiderare: il Muos e le 46 antenne NRTF. Col nuovo faro d’illuminazione i problemi sono aumentati. «Alla luce in fondo mi sono abituato – dice mestamente – ma il rumore dell’impianto è terribile e costante, a volte sono costretto ad andare a dormire da amici e parenti».

Anche per questi motivi il signor Terranova è dichiaratamente No Muos. Vicino di casa del presidio degli attivisti, vive a 300 metri in linea d’aria dall’antennone centrale di 150 metri. Una convivenza difficile quella con i militari americani. Le onde elettromagnetiche emanate dalle antenne NRTF mandano perennemente in tilt il defibrillatore cardiaco del signor Terranova. Di fronte a un’emergenza c’è da sperare di non essere a casa in quel momento.

«Da me – continua - non funzionano cellulari e tablet ed ho problemi costanti con la connessione. Mi hanno consigliato di comprare pc e iphone di ultima generazione, schermati, ma non me li posso permettere». L’anziano niscemese però non si è arreso. Anzi ha provato perfino a rendersi utile. «Avevo chiesto che mettessero una centralina Arpa da me, ma al Comune m’hanno detto che la richiesta dovevo farla personalmente a Palermo». Non solo.

A due passi dal discusso sistema di guerra, ha una posizione d’osservazione privilegiata. Racconta che «quando ci furono i controlli dell’Istituto superiore di Sanità ho visto solo gli americani ed un dipendente della base accanto gli scienziati italiani. Le antenne le accendevano a sei a sei e non tutte insieme»(la legge prevedeva che le verifiche andassero fatte alla massima potenza ndr).

Partecipando allo sciopero sociale che ha visto centinaia di niscemesi riversarsi nelle strade per chiedere diritti al posto di basi militari, il signor Terranova saluta in maniera frettolosa. «Ho una visita alla tiroide – spiega – da un anno ne soffro. Mia moglie invece è malata da cinque anni. Ora io non so se dipende dal Muos, però non è possibile aspettare un anno per avere un controllo sanitario».


FONTE : MERIDIONEWS

giovedì 4 giugno 2015

LA QUIET ZONE NEGLI USA DOVE NON CI SONO I CELLULARI E INTERFERENZE ELETTROMAGNETICHE RISCHIA DI SPARIRE

Creata nel 1958 a cavallo tra Virginia, West Virginia e Maryland, ospita i telescopi dell'Osservatorio nazionale ed è immune da qualsiasi inquinamento elettromagnetico.

Niente cellulari né microonde, niente che possa interferire con il progetto scientifico per cui è stata creata quasi 60 anni fa: la National Radio Quiet Zone è bel morso di suolo statunitense - abitato – saltato fuori dal mondo delle moderne onde dal 1958. Ma non è detto che resista a lungo.
Ma se la «Zona Quieta» dovesse tornare a far rumore, trasformandosi in un qualsiasi punto del suolo americano dove a dettar leggere sono le moderne telecomunicazioni, sarebbe l'intera comunità a rimetterci. Non la pensano tutti così: molti tra i più giovani non vedono l'ora di possedere un normalissimo e lì straordinario smartphone. 
Sicuramente l'idea fa invece inorridire i «rifugiati da onda radio», le decine e decine di cittadini che si sono trasferiti nella Quiet Zone dopo essersi ammalati per la loro sensibilità spiccata alle onde elettromagnetiche. L'elettro-sensibilità (riconosciuta attualmente come patologia solo dalla Svezia) crea vari sintomi debilitanti, che vanno dal mal di testa alla nausea, dai dolori al petto ai bruciori di stomaco; l'Organizzazione Mondiale della Salute ha proposto di farla rientrare nelle «intolleranze ambientali». Rifugiati a parte, la vita potrebbe presto cambiare per tutti gli abitanti della Quiet Zone, e venir meno quell'obbligo-privilegio di non vivere con il telefonino in mano.

Leggi QUI l'articolo completo di di Carola Traverso Saibante

martedì 2 giugno 2015

SESTO SAN GIOVANNI 3 GIUGNO INCONTRO CON IL SINDACO

Dopo la pubblicazione del comunicato stampa sui principali giornali locali ( vedi Corriere di Sesto , NordMilano24 e sul Giorno ), siamo stati contattati dall'Assessore Iannizzi che per conto del Sindaco ha organizzato l’incontro ( da noi richiesto per fine maggio ’15 in via Sottocorno ) direttamente in sala giunta al Comune di Sesto San Giovanni per mercoledì 3 giugno 2015 alle ore 18.00.

L’incontro pubblico, è volto ad avere delle risposte ed una programmazione sul problema dell’elettrodotto visto che dopo quasi 8 mesi dall'incontro avuto a Palazzo Marino con la quale si dichiarava aperta l'indagine epidemiologica sul quartiere, non abbiamo avuto nessun riscontro, se non verificare l’assenza delle istituzioni.

Il 3 giugno esserci non sarà cosa vana, la presenza di tutti è importante, abbiamo la necessità di comprendere la reale volontà nel risolvere tale problema.

Per tutti l'appuntamento è dalle ore 17,30 in piazza della resistenza a Sesto San Giovanni davanti agli uffici dell'anagrafe, per poi procedere insieme alle 17,50 presso la sala giunta del comune.

Staff Associazione di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni (Milano)

lunedì 25 maggio 2015

EPIDEMIOLOGICAL INVESTIGATION OF RISK FACTORS OF THE PREGNANT WOMEN WITH EARLY SPONTANEOUS ABORTION IN BEIJING

Interessante articolo pubblicato da ricercatori cinesi sull'incidenza di aborti spontanei  rilevati a Beijing ,in rapporto alla distanza dalle stazioni radio base ( In questo caso 100 metri. )

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EPIDEMIOLOGICAL INVESTIGATION OF RISK FACTORS OF THE PREGNANT WOMEN WITH EARLY SPONTANEOUS ABORTION IN BEIJING

Author

Author information

1Department of Reproduction, Beijing Obstetrics and Gynecology Hospital, Affiliated to Capital Medical University, Beijing, 100026, China.

ABSTRACT

 OBJECTIVE:

To determine the risk factors of the pregnant women with early spontaneous abortion in Beijing.

METHODS:

A total of 34,417 cases of pregnant women were participated in the survey from January 2000 to December 2013. A questionnaire was informed to each woman. The content of questionnaire includes four parts: general condition, obstetrical history, past history and family history, and living environment and habits. The mental condition was evaluated with Self-Rating Anxiety Scale (SAS) and Self-Rating Depression Scale (SDS).

RESULTS:

A total of 32,296 questionnaires were collected. The spontaneous abortion rate in the total sample was 3.0%. There was no significant difference between the normal pregnancy group and spontaneous abortion group in terms of general condition, obstetrical and past history (P>0.05). Significant differences between the two groups were found in terms of decoration during pregnancy, keeping pets, near mobile communication base station within 100 m around the residence, drinking during pregnancy, having a cold during pregnancy and SAS (P<0.05). Having a cold during pregnancy, decoration during pregnancy, near mobile communication base station within 100 m around the residence, keeping pets and high SAS were determined the independent risk factors of spontaneous abortion by Logistic regression analysis.

CONCLUSIONS:

Having a cold during pregnancy, decoration, keeping pets, near mobile communication base station within 100 m around the residence and high SAS are the independent risk factors of spontaneous abortion in Beijing.


giovedì 21 maggio 2015

ELETTROSMOG: INCONTRO PUBBLICO A MEZZOMERICO (NOVARA)

Incontro pubblico sul tema dell’elettrosmog
Venerdì 22 Maggio 2015 ore 20:45
presso il Cason di Mezzomerico (NO)

CELLULARE, WI-FI, ANTENNE DI TELEFONIA MOBILE, ELETTRODOTTI…
UNA REALE EMERGENZA SANITARIA

Venerdì 22 maggio 2015 si terrà l’incontro di sensibilizzazione sul tema dell’elettrosmog presso il Cason di Mezzomerico (NO) con il patrocinio di COORDITE (Coordinamento Difesa Territorio) e dei Comuni di Mezzomerico, Oleggio, Marano Ticino e Bellinzago. 

Un approfondimento puntuale con i protagonisti dell’appello, firmato il 26 febbraio scorso, rivolto alle più alte cariche istituzionali italiane ed europee: medici, biologi, fisici, ingegneri e ricercatori, riuniti in diverse associazioni, denunciano i gravissimi rischi per salute e ambiente connessi all'esposizione crescente a campi elettromagnetici, radiofrequenze e microonde emessi da dispositivi mobili, computer collegati in rete in modalità senza fili, antenne wi-fi, wi-max, radar, ripetitori di radiofonia, radiotelevisione e telefonia mobile DECT, GSM, UMTS e LTE (4G).

introduzione ai lavori e moderazione : Carlo Magnaghi

LAVORARE IN RETE TRA ASSOCIAZIONI OPERANTI SUL TERRITORIO
Davide Petruzzelli presidente La Lampada di Aladino

EFFETTI BIOLOGICO/SANITARI A BREVE E LUNGO TERMINE
Dott.Paolo Orio vice–presidente Associazione Italiana Elettrosensibili

LA POSIZIONE INNOVATIVA DELLA MAGISTRATURA ITALIANA
Avv. Valeria Rossitto

discussione aperta al pubblico 

martedì 19 maggio 2015

INCONTRO PUBBLICO A SETTIMO MILANESE SUL PROGETTO INTERCONNECTOR

IL COMITATO NO-ECOMOSTRO di SETTIMO MILANESE organizza per
sabato 23 MAGGIO 2015 dalle ore 14,30 alle ore 18,00
nell’Aula Consiliare Settimo Milanese in Piazza degli Eroi

durante la quale si cercherà di analizzare insieme le ragioni dell’interconessione Italia – Svizzera e della realizzazione  di una  stazione di conversione a Settimo Milanese, in un quadro più generale della gestione dell’energia in Italia.

All’incontro sono stati invitati gli amministratori dei comuni interessati al progetto e interverranno:

Corrado Mandreoli   CGIL Segreteria CDL Milano
Damiano Di Simine  Presidente Lega Ambiente Lombardia
Dario Olivero           CIA MI-LO-MB
Furio Trezzi              CGIL Energia Milano
Luca Carra               Italia Nostra
Roberto Faranda      Politecnico Milano Dipartimento di Energia

Introdurrà:               Paolo Maccazzola portavoce del Comitato No-Ecomostro


lunedì 18 maggio 2015

STUDIO SUGLI EFFETTI DI UNA ESPOSIZIONE A EMF DEI CELLULARI E DANNI RILEVATI SU EMBRIONI IN FASE PRECOCE DI SVILUPPO

Nelle conclusioni si evidenzia come l’esposizione a EMF , esposizione a campi elettromagnetici emessi da un telefono cellulare GSM utilizzato da donne in stato di gravidanza, può causare effetti negativi sulla proliferazione cellulare e lo sviluppo del sistema nervoso in embrioni precoci.
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Proteomic analysis on the alteration of protein expression in the early-stage placental villous tissue of electromagnetic fields associated with cell phone exposure.

Author information

1Department of Reproductive Endocrinology, Women's Hospital, Zhejiang University School of Medicine, Ministry of Education Key Laboratory of Reproductive Genetic, Women's Reproductive Health Laboratory, Hangzhou, China.

Abstract

BACKGROUND:

To explore the possible adverse effects and search for cell phone electromagnetic field (EMF)-responsive proteins in human early reproduction, a proteomics approach was employed to investigate the changes in protein expression profile induced by cell phone EMF in human chorionic tissues of early pregnancy in vivo.

METHODS:

Volunteer women about 50 days pregnant were exposed to EMF at the average absorption rate of 1.6 to 8.8 W/kg for 1 hour with the irradiation device placed 10 cm away from the umbilicus at the midline of the abdomen. The changes in protein profile were examined using 2-dimensional electrophoresis (2-DE).

RESULTS:

Up to 15 spots have yielded significant change at least 2- to 2.5-folds up or down compared to sham-exposed group. Twelve proteins were identified- procollagen-proline, eukaryotic translation elongation factor 1 delta, chain D crystal structure of human vitamin D-binding protein, thioredoxin-like 3, capping protein, isocitrate dehydrogenase 3 alpha, calumenin, Catechol-O-methyltransferase protein, proteinase inhibitor 6 (PI-6; SerpinB6) protein, 3,2-trans-enoyl-CoA isomerase protein, chain B human erythrocyte 2,3-bisphosphoglycerate mutase, and nucleoprotein.

CONCLUSION:

Cell phone EMF might alter the protein profile of chorionic tissue of early pregnancy, during the most sensitive stage of the embryos. The exposure to EMF may cause adverse effects on cell proliferation and development of nervous system in early embryos. Furthermore, 2-DE coupled with mass spectrometry is a promising approach to elucidate the effects and search for new biomarkers for environmental toxic effects.


FONTE : http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23420827