La manifestazione alla
quale abbiamo aderito dando sostegno all'associazione ViviAdriano era contro la scelta fatta con l’attuazione del decreto «Milleproroghe» che ha spostato i fondi destinati al
quartiere Adriano di due anni.
Fondi congelati sui
quali l’associazione ViviAdriano ha voluto sollevare, giustamente, non solo il
loro disappunto ma anche una certa insoddisfazione per la mancanta esecuzione di opere come la scuola
media e il tram 7, promesse da decenni con cronoprogrammi regolarmente disattesi nonostante le continue rassicurazioni sulle aperture imminenti dei vari cantieri fatte di volta in volta dai politici locali e regolarmente disattese.
Nell'animo degli organizzatori NON doveva e non voleva essere
una manifestazione di parte, ed è proprio per questo che abbiamo dato il nostro appoggio a tale iniziativa.
I PATTI NON HANNO COLORE
LA PERIFERIA AL CENTRO
Lo scopo dichiarato era quello di far partecipare i massimi rappresentanti di Comune e Regione per sensibilizzarli a trovare una soluzione comune, ma purtroppo dalla regione nessun delegato del presidente Fontana si è presentato.Il risultato, purtroppo, è stata una strumentalizzazione dell’evento che ha raggiunto anche momenti di tensione, avendo trasformato un presidio in uno scontro politico che almeno per ora non ha chiarito i dubbi dei residenti (che ad onore del vero hanno pensato bene di non presentarsi forse perché stufi di sentirsi raccontare sempre le stesse cose)
Lo avevamo già detto nel post del 5 settembre, era importante invece presentarsi per porre quella pressione alle forze politiche che è necessaria per arrivare ad una soluzione, che non riguarda solo il quartiere Adriano ma molto più ampiamente quel rapporto di reciproco rispetto tra Stato e Comuni su finanziamenti che NON DEVONO AVER COLORE POLITICO, ma unitamente allo sviluppo di quella società che oggi è imprigionata in opere che sembrano essere sempre più promesse elettorali di parte, che si sono avvicendate per decenni ma che in realtà hanno visto ben poco di operativo.
La percezione è quella
che lo scontro avuto tra Comune e Regione abbia poco effetto, forte del fatto
che ognuno rivendica proposte o piani B in alternativa, ed onestamente da un
confronto pubblico di questo genere non potevamo aspettarci altro, aspettando oggi come si esprimerà la Camera dei Deputati sul decreto che sposta il finanziamento del bando periferie, l’auspicio è
che si inizi quanto prima un tavolo con Comune e la Regione Lombardia facendo partecipi
gli attivisti dell’associazione ViviAdriano.
In fin dei conti si
tratta di costruire una scuola media e di prolungare un tram non dovrebbe
essere poi così difficile trovare insieme una soluzione.
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