In occasione della Giornata della Terra, l’ Unione
Globale contro la Diffusione delle Radiazioni dallo Spazio (GUARDS) avverte che
è essenziale che la pubblica opinione sia consapevole di quanto gli esperti già
sanno riguardo i danni
provocati alla salute umana, di flora e fauna, causati dalle
radiazioni delle tecnologie senza filo.
Questa non è una
scoperta nuova, ma manca un’azione globale. Il rapporto del 2010 sui Possibili
Effetti dei Ripetitori di Comunicazione sulla Natura compresi Uccelli e Api,
commissionato dal Ministero dell’Ambiente e delle Foreste dell’India, ha
esaminato la letteratura scientifica sull’impatto sulla salute e
sull’ambiente delle radiazioni delle telecomunicazioni. Come
mostrato nella figura 2 (sotto), la maggioranza degli oltre 900 studi
scientifici analizzati dimostra che le radiazioni da radiofrequenza causano
effetti biologici negativi sugli esseri umani, su altri animali, come api e
uccelli, e sulle piante.
Le tecnologie basate sulla radiofrequenza sono
promosse dall’industria come tecnologie “verdi” e innocue, ma non lo sono.
Oltre agli effetti biologici dannosi, contribuiscono in modo sostanziale alle
emissioni globali di biossido di carbonio e all’accelerazione dei cambiamenti
climatici.
Considerando il consumo di energia fra reti cablate e wireless, “le tecnologie wireless continueranno a consumare almeno 10 volte più energia rispetto alle tecnologie cablate a parità di numero di accessi e volumi di traffico”.
C’è anche una forte azione degli scienziati che si sono schierati a favore del divieto dello sviluppo delle reti 5G che, come altre tecnologie wireless, non è mai stata sottoposta a test di sicurezza e avrà probabilmente un effetto negativo immenso sugli insetti impollinatori.
L’attuale struttura normativa si concentra esclusivamente sulla prevenzione dai danni prodotti dagli effetti termici dei campi elettromagnetici sugli utenti. Non c’è alcuna prevenzione in merito ai danni ambientali. I limiti di esposizione per le tecnologie senza fili non sono mai stati impostati per prevenire i danni all’ambiente e questo è un errore. Gli alberi, che sono cruciali per l’equilibrio globale di anidride carbonica e sono necessari per la produzione di ossigeno, vengono danneggiati e uccisi, così come gli impollinatori e altri animali selvatici.
Considerando il consumo di energia fra reti cablate e wireless, “le tecnologie wireless continueranno a consumare almeno 10 volte più energia rispetto alle tecnologie cablate a parità di numero di accessi e volumi di traffico”.
C’è anche una forte azione degli scienziati che si sono schierati a favore del divieto dello sviluppo delle reti 5G che, come altre tecnologie wireless, non è mai stata sottoposta a test di sicurezza e avrà probabilmente un effetto negativo immenso sugli insetti impollinatori.
L’attuale struttura normativa si concentra esclusivamente sulla prevenzione dai danni prodotti dagli effetti termici dei campi elettromagnetici sugli utenti. Non c’è alcuna prevenzione in merito ai danni ambientali. I limiti di esposizione per le tecnologie senza fili non sono mai stati impostati per prevenire i danni all’ambiente e questo è un errore. Gli alberi, che sono cruciali per l’equilibrio globale di anidride carbonica e sono necessari per la produzione di ossigeno, vengono danneggiati e uccisi, così come gli impollinatori e altri animali selvatici.
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