L’elettrodotto
Redipuglia-Udine ovest «va abbattuto». A chiederlo è Legambiente Fvg con il
presidente onorario Giorgio Cavallo. «Il progetto di Terna è nato vecchio già
10 anni fa e ora è inutilizzabile», ha aggiunto Cavallo parlando dal quartier generale
udinese degli ambientalisti.
Ma abbattere l’opera, completata
all’80%, significa mandare in fumo «100 milioni di euro», secondo Legambiente
la stima di quanto Terna ha speso fin qui.
La realizzazione dell’elettrodotto, i
cui piloni svettano già nelle campagne friulane, è stata interrotta dal
Consiglio di Stato che chiede integrazioni a Terna.
«Il nuovo studio d’impatto ambientale
(Sia) proposto da Terna è un tentativo di arrivare al sostanziale condono dell’eseguito, recependo
le raccomandazioni previste dalla precedente procedura di Via per finire al più
presto e senza altri scossoni l’opera», sostiene Sandro Cargnelutti, presidente
regionale di Legambiente. Sono passati 10 anni da quando l’elettrodotto è stato
concepito.
«Intanto lo scenario è profondamente
mutato – incalza Cristiano Gilardi, responsabile energia di Legambiente –. Il
mercato europeo dell’energia si muove verso una liberalizzazione molto spinta,
vincolata solo ad aspetti economici a fronte di un incremento per molti versi
inaspettato anni fa delle fonti energetiche rinnovabili, fotovoltaico ed
eolico».
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FONTE : IL MESSAGGERO DEL VENETO