C'è un angolo a Cascina Gatti che abbiamo sempre visto verde (magari con qualche cavallo lasciato libero),
un campo che in mezzo all'intenso traffico presente sulla via Di Vittorio, da un senso di respiro e di rispetto a ciò che rimane di un antico borgo.
Grazie alla precedente giunta che ha autorizzato in un caldo e deserto agosto, e della presente che ha avvallato nel silenzio un folle progetto che vede la costruzione di un McDonald's e di un grosso autolavaggio che di fatto distruggeranno il campo sopravvissuto fino ad oggi incrementando notevolmente il flusso di traffico che per il quartiere risulta oggi già pesante.
Non siamo contro la costruzione di un McDonald's SIAMO CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE SISTEMATICA DEL TERRITORIO, in una città che esce distrutta dal periodo delle grandi fabbriche non capiamo il perché non si poteva autorizzare tutto questo in una delle tante area dismesse, mentre non comprendiamo per quale motivo si sia autorizzato l'ennesimo autolavaggio in un area che nel raggio di 1 km ne presenta tre attivi.
Saremo degli illusi, utopisti ma chiediamo un futuro DIVERSO, un futuro verde non di cemento, dove le aree sopravvissute alla speculazione (pubbliche o private) restino verdi
NOI quell'area ce la immaginavamo cosi:
con un bosco, con una di quelle "foreste urbane" tanto reclamate dalla società civile e dai ricercatori, una di quelle aree che ci permettono di vivere in armonia e di compensare ciò che sistematicamente distruggiamo.
Crediamo fortemente che il mondo lo possiamo cambiare soprattutto con queste piccole cose.
Il rispetto per l'ambiente, non si ottiene comprando una macchina euro 6 o partecipando in prima fila ad una manifestazione, ma con un cambio culturale profondo, radicale che purtroppo oggi la politica locale,regionale e nazionale non hanno ancora recepito.
Translate
mercoledì 6 marzo 2019
martedì 5 marzo 2019
COMUNICAZIONE DA PARTE DI ATS SUL MEDICO SOSTITUTIVO DEL DOTT. ARRIGHI
Lo
avevamo già confermato nel post del 26 febbraio (leggi QUI) ora è arrivata l'ufficialità con l'avviso pervenuto dalla AGENZIA DI
TUTELA DELLA SALUTE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO, relativo
alla sostituzione
provvisoria del dr. ARRIGHI.
L'avviso è pervenuto oggi al Comitato di Cascina Gatti (con il quale collaboriamo da anni per i problemi del quartiere) con
preghiera di diffonderlo trattandosi di argomento molto sentito dai
cittadini.
Confermiamo, qualora qualcuno non avesse
capito che Il Dott.Stucchi continuerà (in via provvisoria) a sostituire il
Dott.Tomatis , augurandoci che venga poi confermato.
domenica 3 marzo 2019
STUDIO ISPRA CONFERMA CHE LA QUALITÀ DELL’ARIA È DETERMINATA DAL 50% DA EMISSIONI DEI RISCALDAMENTI E ALLEVAMENTI INTENSIVI, INQUINANO PIÙ DI AUTO E MOTO”
Tradotto …… bisogna smetterla di fare slogan parlando del nulla mentre bisogna incominciare a dotarsi
di una politica ambientale efficace sia a livello locale/regionale che a livello
nazionale, (cosa che non c’è mai stata).
-------o-------o-------o-------o-------o-------o-------
Il riscaldamento e gli allevamenti
intensivi inquinano più di auto e moto e sono responsabili di più della metà
delle emissioni. È quanto emerge da uno studio dell’Ispra, Istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale, che ha analizzato l’inquinamento da
Pm 2,5 (particolato fine) e Pm10. In particolare il riscaldamento è
responsabile del 38% del particolato, mentre gli allevamenti lo sono del 15,1%.
Lo stoccaggio degli animali nelle stalle e la gestione dei reflui inquina più
dei veicoli leggeri (al 9%) e persino più dell’industria (11,1%). “Non basta
fermare il traffico. Non basta agire sul riscaldamento”. Per migliorare la
qualità dell’aria che respiriamo si deve agire anche sugli allevamenti”. ………
leggi QUI l’articolo completo sul FATTO QUOTIDIANO
FONTE: ILFATTOQUOTIDIANO
venerdì 1 marzo 2019
IN PROVINCIA DI RIMINI, INTERRATI 41 KM DI ELETTRODOTTI ELIMINATI 169 TRALICCI
8 comuni coinvolti, 169 tralicci e quasi 41 km di
vecchie elettrodotti demoliti
sono questi i numeri che definiscono
quantitativamente e qualitativamente i benefici ambientali e al sistema
elettrico locale che porteranno gli interventi di riassetto della rete
nell'area di Rimini, presentati nei giorni scorsi dai tecnici di Terna ai
cittadini di Rimini e Riccione
Il progetto, che nei prossimi
mesi inizierà l’iter autorizzativo presso i Ministeri competenti, è finalizzato
a rendere più sicuro ed efficiente il sistema elettrico dell’area, soprattutto
durante la stagione estiva, durante la quale i consumi elettrici aumentano in
modo considerevole, con conseguente rischio di disservizi.
Sono
8, complessivamente, i comuni interessati dall’ampio piano di interventi: Rimini, Riccione, Coriano, Santarcangelo di Romagna, San Mauro Pascoli,
Savignano sul Rubicone, Gatteo e Gambettola.
A Rimini gli interventi prevedono 84 tralicci e circa
21 km di linee demolite, a fronte di circa 9 km di nuovo cavo interrato e due
nuovi sostegni: il centro abitato potrà beneficiare di ampie superfici di
territorio liberato da vecchie infrastrutture e, in particolare, due plessi
scolastici, le scuole elementari “Padulli” e “Rodari”, che si trovano proprio
nell’area interessata dal riassetto della rete elettrica.
A
fronte di 6,5 km di nuovo cavo interrato, saranno 40 i tralicci e circa 8,5 i
chilometri di vecchie linee che verranno dismesse a Riccione, grazie al dialogo e al confronto che ha
caratterizzato i rapporti con l’Amministrazione Comunale per arrivare a
definire un progetto ampiamente condiviso con la comunità locale.
I
benefici ambientali sul territorio ricadranno anche nel Comune di Santarcangelo di Romagna con 17 tralicci e circa 4,5
km di vecchie linee elettriche demolite; il Comune di Savignano sul Rubicone vedrà dismessi 14 tralicci e
circa 3,5 di vecchio elettrodotto; i Comuni di Coriano
e Gatteo saranno liberati di 6 sostegni e circa 1,5 km di
elettrodotto; 2 sostegni e circa 0,5 km di linee saranno demolite nel Comune di Gambettola e, infine, 0,2 km di vecchio elettrodotto
sarà dismesso a San
Mauro Pascoli.
giovedì 28 febbraio 2019
martedì 26 febbraio 2019
LE ULTIME SUL MEDICO DI BASE A CASCINA GATTI
Con stupore, (anche se ormai non ci meravigliamo di nulla) siamo stati informati solo oggi contattando il dirigente competente (e perché abbiamo cercato conferma alle voci che erano arrivate) che il medico designato a sostituire in via definitiva il Dott. Tomatis ha rinunciato all'incarico.
Non conosciamo i motivi, ne comprendiamo come si possa partecipare ad un bando, vincerlo e poi a poche settimane dall'insediamento rinunciarvi.
Per i pazienti del Dott. Tomatis viene garantita la continuità con il medico sostitutivo (che ci auguriamo vivamente venga poi confermato come definitivo).
Siamo stati informati inoltre, che dal 11 marzo il Dott Arrighi andrà in pensione e verrà sostituito da un medico provvisorio che da quanto confermato dalla direzione di ATS prenderà servizio nei locali di via Fratelli di Dio angolo via Livorno.
Sappiamo che il servizio viene garantito e questo ci tranquillizza, ignoriamo però le ragioni dei disservizi fin qui visti negli ultime settimane da lettere che non dovevano essere spedite e che hanno creato un inutile allarmismo soprattutto tra la popolazione più anziana, a medici che improvvisamente cambiano idea, rimaniamo comunque fiduciosi che anche questo problema venga risolto in maniera definitiva.
Non conosciamo i motivi, ne comprendiamo come si possa partecipare ad un bando, vincerlo e poi a poche settimane dall'insediamento rinunciarvi.
Per i pazienti del Dott. Tomatis viene garantita la continuità con il medico sostitutivo (che ci auguriamo vivamente venga poi confermato come definitivo).
Siamo stati informati inoltre, che dal 11 marzo il Dott Arrighi andrà in pensione e verrà sostituito da un medico provvisorio che da quanto confermato dalla direzione di ATS prenderà servizio nei locali di via Fratelli di Dio angolo via Livorno.
Sappiamo che il servizio viene garantito e questo ci tranquillizza, ignoriamo però le ragioni dei disservizi fin qui visti negli ultime settimane da lettere che non dovevano essere spedite e che hanno creato un inutile allarmismo soprattutto tra la popolazione più anziana, a medici che improvvisamente cambiano idea, rimaniamo comunque fiduciosi che anche questo problema venga risolto in maniera definitiva.
lunedì 25 febbraio 2019
SOLIDARIETA' AL COMITATO CITTADINI DI CRESCENZAGO PER LA LOTTA CONTRO L'ENNESIMA COLATA DI CEMENTO
E' incredibile ma purtroppo è vero, in quel fazzoletto di terra che abbiamo sempre visto abbandonato o utilizzato negli anni passati come parcheggio il comune di Milano a deciso di autorizzare la costruzione dell'ennesimo palazzo ( che probabilmente rimarrà, come molti già costruiti, mezzo vuoto).
La scelta , sia chiaro, non ci sorprende semmai ci rammarica, avevamo creduto che i vari progetti sbandierati negli anni di creare un giardino di fianco ad una delle piazze storiche di Milano, la dove sorge il palazzo dell'ex comune di Crescenzago in un area storica come piazza Costantino sul naviglio Martesana, con le sue ville e giardini venisse valorizzata, e invece in barba al buon senso ecco l'ennesimo palazzone che si erge a pochi metri da altri palazzi pronto a soffocare nello smog del traffico incanalato in una via stretta circondato a distanza ravvicinata da altri palazzi e tanto cemento.
C'e' poi la volontà di sfrattare le associazioni presenti nel palazzo dell'ex comune, cercando di vendere l'edificio e qui si apre tutta un'altra storia ..... purtroppo.
Possedere un terreno non significa poter fare ciò che si vuole, non si può sbandierare l'ecologismo schierandosi contro i palazzinari quando fa comodo e poi di fatto avvallare l'ennesimo scempio urbanistico (come se la storia a Milano non esistesse) senza rispettare vincoli architettonici che ci ha lasciato il passato, soprattutto se la ci sono delibere specifiche che riguardano l'area come ad esempio la delibera n. 34/30.11.2015 del Consiglio Comunale di Milano e le Delibere n.142/2000; n.96//2015; seduta del 19 aprile 2016; e Progetto vincitore del Bando Comunale delle “ 5 Piazze “ da riqualificare (2000), del Consiglio di Zona 2.
ricordiamo che sicuramente governare è difficile ma non si può cementificare sempre tutto ciò che ci circonda, questa società ha già distrutto serve cambiare radicalmente, inutile gridare salviamo il mondo se non sappiamo salvare un giardino, una via un quartiere.
La scelta , sia chiaro, non ci sorprende semmai ci rammarica, avevamo creduto che i vari progetti sbandierati negli anni di creare un giardino di fianco ad una delle piazze storiche di Milano, la dove sorge il palazzo dell'ex comune di Crescenzago in un area storica come piazza Costantino sul naviglio Martesana, con le sue ville e giardini venisse valorizzata, e invece in barba al buon senso ecco l'ennesimo palazzone che si erge a pochi metri da altri palazzi pronto a soffocare nello smog del traffico incanalato in una via stretta circondato a distanza ravvicinata da altri palazzi e tanto cemento.
C'e' poi la volontà di sfrattare le associazioni presenti nel palazzo dell'ex comune, cercando di vendere l'edificio e qui si apre tutta un'altra storia ..... purtroppo.
Possedere un terreno non significa poter fare ciò che si vuole, non si può sbandierare l'ecologismo schierandosi contro i palazzinari quando fa comodo e poi di fatto avvallare l'ennesimo scempio urbanistico (come se la storia a Milano non esistesse) senza rispettare vincoli architettonici che ci ha lasciato il passato, soprattutto se la ci sono delibere specifiche che riguardano l'area come ad esempio la delibera n. 34/30.11.2015 del Consiglio Comunale di Milano e le Delibere n.142/2000; n.96//2015; seduta del 19 aprile 2016; e Progetto vincitore del Bando Comunale delle “ 5 Piazze “ da riqualificare (2000), del Consiglio di Zona 2.
Ai cittadini del comitato di Crescenzago che si oppongono a tutto questo va la nostra solidarietà,
ricordiamo che sicuramente governare è difficile ma non si può cementificare sempre tutto ciò che ci circonda, questa società ha già distrutto serve cambiare radicalmente, inutile gridare salviamo il mondo se non sappiamo salvare un giardino, una via un quartiere.
martedì 19 febbraio 2019
MEDICO DI BASE A CASCINA GATTI - ATS SBAGLIA AD INVIARE LE LETTERE ALLE FAMIGLIE
La settimana scorsa a tutti i pazienti del dott.Tomatis è arrivata a casa la lettera di ATS che informava di recarsi agli uffici per la scelta del medico.
La data indicata (a partire dal 01/01/2018 ..... ), e sapendo che i nuovi medici che hanno vinto e accettato il bando di ottobre 2018 non sono ancora operativi, non ci convinceva e siccome la lettera ha gettato nel panico decine di persone (soprattutto anziane), abbiamo contattato la direzione di ATS, che ci informava che le lettere sono state inviate erroneamente, attualmente viene confermata la presenza del medico sostitutivo Dott. Stucchi, ed invitano i pazienti ad attendere (verso la fine di marzo inizio aprile dovrebbero essere aperti i nuovi ambulatori), perché se ci si reca per fare il cambio del medico non si trovano i nuovi medici a cascina gatti.
Attendiamo pazientemente......................................
La data indicata (a partire dal 01/01/2018 ..... ), e sapendo che i nuovi medici che hanno vinto e accettato il bando di ottobre 2018 non sono ancora operativi, non ci convinceva e siccome la lettera ha gettato nel panico decine di persone (soprattutto anziane), abbiamo contattato la direzione di ATS, che ci informava che le lettere sono state inviate erroneamente, attualmente viene confermata la presenza del medico sostitutivo Dott. Stucchi, ed invitano i pazienti ad attendere (verso la fine di marzo inizio aprile dovrebbero essere aperti i nuovi ambulatori), perché se ci si reca per fare il cambio del medico non si trovano i nuovi medici a cascina gatti.
Attendiamo pazientemente......................................
lunedì 18 febbraio 2019
IL COMITATO CITTADINI DI CRESCENZAGO E' CONTRO L'ENNESIMA COLATA DI CEMENTO
Dal comitato cittadini di Crescenzago riceviamo e pubblichiamo :
-----------o-----------o-----------o-----------o-----------o-----------o-----------
lunedì 18 febbraio h. 18.30 in delegazione al Consiglio del Municipio 2 in Viale Zara 100
VOGLIAMO LA PIAZZA NEL VERDE
NON UN PALAZZONE NELL’AREA
LIBERA DI VIA MEUCCI /VIA ADRIANO 1
SI RIBADISCE il NO alla costruzione di un
palazzone nell’area di Via Meucci / Via
Adriano 1 , già destinata dal Piano Regolatore
del 1980 a Verde / Servizi pubblici.
SI RICHIEDE che l’area diventi PIAZZA PUBBLICA nel verde collegata con Piazza Costantino, come da richieste e proposte avanzate sin dagli Anni Novanta del secolo scorso dai cittadini (Comitato di Quartiere , 1994) e dal Consiglio di Zona / Municipio 2 (Delibere n.142/2000; n.96//2015; seduta del 19 aprile 2016; e Progetto vincitore del Bando Comunale delle “ 5 Piazze “ da riqualificare (2000).
SI RICHIEDE : - la restituzione al Demanio dell’edificio ex Municipio di Crescenzago (Delibera Consiglio Comunale n.34/30.11.2015) trasformandolo in “Casa Crescenzago” (Progetto ANPI, Banda Musicale, Legambiente) - la riqualificazione di Piazza Costantino, in particolare delle aree degradate ed usate in modo improprio e spesso abusivo lungo il Naviglio Martesana , valorizzando la “Riviera” delle ville e il Parco della Media Valle del Lambro; - il miglioramento del sistema viario e dei trasporti pubblici attraverso la realizzazione di raccordi nord-sud ed est-ovest per uscire dall’imbuto del tratto autostradale di Via Padova - Piazza Costantino - Via Adriano. (Queste ed altre proposte sono state ancora una volta consegnate ai responsabili del Comune nel recente incontro sul “Piano Quartieri” tenutosi al Trotter).
COMITATO CITTADINI CRESCENZAGO
( si riunisce il sabato pomeriggio presso sede ANPI Crescenzago)
domenica 17 febbraio 2019
IL TAR CONFERMA - DEVE ESSERE FATTA LA CAMPAGNA INFORMATIVA SULL'ELETTROSMOG
MINISTERI dell'Ambiente, della Salute e dell'Istruzione, entro sei mesi al massimo, dovranno adottare una campagna informativa sulle corrette modalità d'uso di telefonini e cordless e sui rischi per la salute e per l'ambiente connessi a un loro uso improprio. L'ha deciso il Tar del Lazio, accogliendo parzialmente un ricorso proposto dall'Associazione per la prevenzione e la lotta all'elettrosmog.
Tar ha ritenuto inammissibile la richiesta diretta a ottenere l'emanazione del decreto ministeriale "per difetto assoluto di giurisdizione, venendo in rilievo il mancato esercizio di poteri di natura normativa". Cosa diversa in merito al mancato avvio da parte dei Ministeri competenti di una campagna informativa rivolta alla intera popolazione. Per i giudici - se ne dà conto in sentenza - dagli atti depositati in giudizio, infatti, risulta che già il 16 gennaio 2012 il Ministero della Salute aveva evidenziato che il tema dei possibili rischi per la salute conseguenti all'uso del cellulare fosse alla costante attenzione del Ministero stesso, evidenziando come il Consiglio Superiore di Sanità, in un parere del 15 novembre 2011, aveva rilevato che allo stato delle conoscenze scientifiche non fosse dimostrato alcun nesso di causalità tra esposizione a radiofrequenze e patologie tumorali, rimarcando tuttavia come l'ipotesi di un rapporto causale non potesse essere del tutto esclusa in relazione a un uso molto intenso del telefono cellulare, e comunque raccomandato di mantenere vivo l'interesse della ricerca e della sorveglianza sul tema.
Il Ministero della Salute dovrà promuovere al più presto (entro sei mesi) una campagna informativa sui rischi per la salute e l’ambiente legata alle corrette modalità d’uso di telefoni cellulari e cordless. Lo ha deciso il Tar del Lazio accogliendo parzialmente il ricorso proposto dall’Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog.
La campagna, sostiene l’Associazione, era stata preannunciata sette anni fa, “ma (come si legge nella decisione del Tar) nonostante il ragguardevole lasso di tempo intercorso non risulta essere stata ancora attuata”. Per i giudici amministrativi di primo grado “dagli atti depositati in giudizio risulta che già il 16 gennaio 2012 il Ministero della Salute, in riscontro ad una precedente richiesta di uno dei procuratori dell’Associazione ricorrente, aveva evidenziato che il tema dei possibili rischi per la salute conseguenti all'uso del cellulare fosse alla costante attenzione del Ministero stesso”.
Qui sotto il decalogo definito dall'Associazione Elettrosensibili
Iscriviti a:
Post (Atom)