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lunedì 25 febbraio 2019

SOLIDARIETA' AL COMITATO CITTADINI DI CRESCENZAGO PER LA LOTTA CONTRO L'ENNESIMA COLATA DI CEMENTO

E' incredibile ma purtroppo è vero, in quel fazzoletto di terra che abbiamo sempre visto abbandonato o utilizzato negli anni passati come parcheggio il comune di Milano a deciso di autorizzare la costruzione dell'ennesimo palazzo ( che probabilmente rimarrà, come molti già costruiti, mezzo vuoto).

La scelta , sia chiaro, non ci sorprende semmai ci rammarica, avevamo creduto che i vari progetti sbandierati negli anni di creare un giardino di fianco ad una delle piazze storiche di Milano, la dove sorge il palazzo dell'ex comune di Crescenzago  in un area storica come piazza Costantino sul naviglio Martesana, con le sue ville e giardini venisse valorizzata, e invece in barba al buon senso ecco l'ennesimo palazzone che si erge a pochi metri da altri palazzi pronto a soffocare nello smog del traffico incanalato in una via stretta circondato a distanza ravvicinata da altri palazzi e tanto cemento.
C'e' poi la volontà di sfrattare  le associazioni presenti nel palazzo dell'ex comune, cercando di vendere l'edificio e qui si apre tutta un'altra storia ..... purtroppo.
Possedere un terreno non significa poter fare ciò che si vuole, non si può sbandierare l'ecologismo schierandosi contro i palazzinari quando fa comodo e poi di fatto avvallare l'ennesimo scempio urbanistico (come se la storia a Milano non esistesse) senza rispettare vincoli architettonici che ci ha lasciato il passato, soprattutto se la ci sono delibere specifiche che riguardano l'area come ad esempio la delibera n. 34/30.11.2015 del Consiglio Comunale di Milano e le Delibere n.142/2000; n.96//2015; seduta del 19 aprile 2016; e Progetto vincitore del Bando Comunale delle “ 5 Piazze “ da riqualificare (2000)del Consiglio di Zona 2.

Ai cittadini del comitato di Crescenzago che si oppongono a tutto questo va la nostra solidarietà, 

ricordiamo che sicuramente governare è difficile ma non si può cementificare sempre tutto ciò che ci circonda, questa società ha già distrutto serve cambiare radicalmente, inutile gridare salviamo il mondo se non sappiamo salvare un giardino, una via un quartiere.