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venerdì 20 aprile 2018

IN SVIZZERA GUFI FULMINATI DALLA CORRENTE DELLE LINEE DI MEDIA TENSIONE


Una ricerca dell’Università di Berna ha rivelato come un terzo dei 228 gufi rinvenuti lo scorso anno sia morto per colpa delle linee dell'alta tensione.
I gufi ,che il pericolo morte purtroppo non lo possono percepire, il rischio di folgorazione da corrente elettrica è reale e ha dei dati sconcertanti.
I gufi rinvenuti, come riferito dal media svizzero Neue Zürcher Zeitung, sarebbero venuti a contatto con i fili delle linee a media tensione. E’ loro abitudine coricarsi in cima ai tralicci prima della caccia notturna alle loro prede.
L’abitudine di molti uccelli di utilizzare come posatoi i tralicci metallici, tra cui appunto i gufi, è pericolosa soprattutto per le specie caratterizzate dalle maggiori aperture alari, come ad esempio i rapaci. Le ampie dimensioni favoriscono nelle fasi dell’atterraggio e del decollo il contatto tra le ali spiegate e gli elementi in tensione con conseguente folgorazione.
In condizioni di scarsa visibilità anche l’impatto con i fili durante il volo in rende gli elettrodotti pericolosi per i grandi volatili.

Se il gufo, o il rapace di grosse dimensioni, tocca simultaneamente due conduttori percorsi da tensione diversa provoca un cortocircuito in cui lo stesso rimane folgorato. ( Leggi QUI l’articolo originale )
FONTE : NANOPRESS.IT

martedì 17 aprile 2018

VARIAZIONE MEDICO SOSTITUTO Dr. TOMATIS E SITUAZIONE BANDO PER MEDICO DEFINITIVO


Lunedì 16 aprile siamo stati informati delle dimissioni della dott.ssa Zaloshvili, come medico sostituto provvisorio del dott. Tomatis.
Avendo contatti diretti con ATS ci siamo attivati subito per comprendere il problema e riuscire a trovare una soluzione.
La Direzione del Dipartimento Cure Primarie attivatasi è riuscita in giornata a trovare un sostituto che coprisse lo studio in attesa del bando per la definizione del medico definitivo,l’incaricato temporaneo individuato per la sostituzione del dott. Tomatis è

DOTT. MARCO STUCCHI

che opererà presso l’ambulatorio di viale Rimembranze, 151 di Sesto San Giovanni (come la precedente incaricata), Il dott. Stucchi prenderà servizio mercoledì 17 aprile 2018 negli orari di seguito indicati su appuntamento telefonico chiamando il numero  348 7427809:

LUNEDI’ dalle ore 17 alle ore 19
MARTEDI’ dalle ore 9 alle ore 12
MERCOLEDI’ dalle ore 17 alle ore 19
GIOVEDI’ dalle ore 8 alle ore 10
VENERDI’ dalle ore 17 alle ore 19
Il bando per la definizione del medico definitivo invece sarà pubblicato sul BURL intorno al 20 aprile per sei posti a Sesto San Giovanni di cui uno con il vincolo di apertura dell’ambulatorio nel quartiere Cascina Gatti.
I medici interessati dovranno presentare domanda alla ATS che provvederà a stendere la graduatoria in base al punteggio di ogni singolo medico, completate queste azioni, ATS, ad inizio giugno, comincerà a convocare i medici in ordine di graduatoria per l’accettazione del posto. Il medico che accetterà il posto dovrà iniziare l’attività entro 90 giorni.
Ringraziamo la Direzione Generale di ATS e La Direzione del Dipartimento Cure Primarie ATS che attivatisi prontamente sono riuscite in tempi brevi a risolvere un problema immediato (che ancora oggi facciamo fatica a comprendere) senza interrompere il positivo percorso avviato tra ATS Comune e Associazione.


Qui sotto il cartello che verrà esposto presso l'ambulatorio di Via Rimembranze 151:

venerdì 13 aprile 2018

CONVERSIONE INCENERITORE - COMUNICATO STAMPA


Mercoledì 28 marzo con un consiglio comunale aperto alla cittadinanza che abbiamo scoperto essere stato richiesto dalle forze di opposizione si è tenuta si è tenuta la presentazione dell'UNICO PROGETTO DI CONVERSIONE DELL’INCENERITORE.

Per ora, dopo 15 MESI dall'annuncio del comune di una sua trasformazione è stata l’unica occasione per poter comprendere lo “stato dei lavori” sul progetto di riconversione che dovrebbe portare allo “spegnimento” dell’inceneritore nel giro di pochi anni.
Dopo una breve esposizione dell’amministratore unico di Core che dopo aver ribadito il corretto funzionamento dell’impianto con i valori delle emissioni sotto i limiti di norma con la fine della sua “vita impiantistica regolare” e chiudendo il mutuo nel 2019 (pur avendo già ricevuto l’autorizzazione da parte di Regione Lombardia a proseguire con l’incenerimento dei rifiuti fino al 2026), per scelta, e non per emergenza, ha affrontato di valutare il progetto di conversione.
Sono posizioni che ovviamente non condividiamo, ci limiteremo solo a precisare che oltre a non indicare gli inquinanti non rilevati si è dimenticato di citare che sono decenni che questo impianto emette anche un inquinamento acustico che impatta sul quartiere, rendendo in alcuni momenti la situazione invivibile.
Successivamente è seguita la relazione di CAP HOLDING, incaricata dalla precedente amministrazione di elaborare un progetto di riconversione, al momento l’UNICO.
All’inizio il progetto venne presentato solo la conversione per l’incenerimento dei fanghi prodotti dal depuratore adiacente mente mercoledì è stato presentato un quadro differente (forse invogliato da incentivi statali che prima non erano presenti).
L’intenzione dell’azienda è quella di trasformare l’area in un centro che:
  • Centro per il trattamento dei fanghi di depurazione che Cap holding produce nei suoi depuratori (non più solo quello di Sesto)
  • Centro di produzione di bio gas da trasformare in bio metano che verrebbe poi utilizzato per il funzionamento dei mezzi di Area Sud per la raccolta dei rifiuti (per i quali attingerebbe a dei finanziamenti)
  • Centro di ricerca sull'economia circolare e sul trattamento dei fanghi e dei rifiuti

La presentazione, generica, è stata preceduta da una analisi L.C.A. (LIFE CYCLE ASSESTAMENT) fatta eseguire dal Politecnico di Milano partendo da alcuni obbiettivi come:
  • Ridurre l’impatto ambientale (ponendo a 100 quello provocato dall'inceneritore l’obbiettivo è ridurlo arrivando a 20)
  • Impatto sociale (mantenendo l’occupazione dei 45 lavoratori presenti)
  • Equilibrio economico senza aggravio di costi per la comunità
  • Un progetto che preveda la creazione di un impianto votato all'economia circolare

Premesso che i dubbi sulla presentazione fatta sono tanti e che del trattamento a freddo dei rifiuti solidi non se ne è neanche accennato, iniziamo con la gestione dei fanghi di depurazione delle acque reflue ricavati dal ciclo di depurazione che riconsegna acqua adatta all'irrigazione dei campi o ad essere reimmessa nei fiumi, i fanghi verrebbero inceneriti con un volume annuo di 14.000 t/anno (contro le 70.000 t/anno attuali) ed è vero, rappresentano una diminuzione in termini di massa, ma facciamo presente che solo alcuni mesi fa si parlava di 7000 t/anno (ovvero il 50% in meno) e, soprattutto, si parlava solo del trattamento dei fanghi generati a Sesto e su questo punto non è stata presentata, o pubblicata l’analisi di cosa andiamo ad immettere in atmosfera o nell'ambiente, mentre manca completamente un’analisi di tipo sanitario sull'impatto che queste emissioni possano avere sulla popolazione e che l’analisi L.C.A. dal Politecnico di Milano non è in grado di dare.
Non si è affrontato il problema che genera la produzione di biogas in un ambito URBANO, ovvero di quei sottoprodotti difficili da gestire e che possono trasformarsi in inquinamento delle falde o dei terreni, senza considerare la quantità di Nox che viene emessa dalla produzione di biogas, che ricordiamo (in particolar modo il biossido di azoto) aggrava le condizioni nei malati di asma e chi soffre di malattie respiratorie croniche o di malattie cardiache.
La gestione dei fanghi è poi stata presentata un po’ superficialmente, e sembra non sia stato considerato un eventuale contaminazione critica determinata da eccessi di idrocarburi, cromo esavalente, metalli pesanti o droghe ecc.… purtroppo presenti nei nostri sistemi fognari.
Non capiamo perché in questa fare ci si sia chiusi a riccio evitando qualsiasi confronto con la cittadinanza, comitati e associazioni, confronto che avrebbe solo potuto arricchire il progetto a livello macroscopico portando in evidenza le criticità, non capiamo il perché in un paese come la Danimarca si è costruito una collina per coprire un inceneritore (clicca QUI per leggere i dettagli) e ridurre l’impatto ambientale (mentre qui si continuano a presentare slide con edifici o colate di cemento)
 

Chiediamo di poter accedere alle analisi di impatto ambientale e che venga eseguita DA UN ENTE INDIPENDENTE una valutazione sanitaria sulle immissioni rilasciate e che venga riconosciuta una compensazione ambientale per il Quartiere di Cascina Gatti.
Non siamo contrari a prescindere, ma LA PERCEZIONE AVUTA È CHE SIA STATO GIÀ’STATO DECISO TUTTO, abbiamo assistito alla presentazione di un progetto in una fase già avanzata, l’incontro è apparso come una cortesia per informare la cittadinanza ne è la prova della quasi totale assenza di richieste, precisazioni o contestazioni da parte della politica locale, un ulteriore conferma arriva dal fatto che l’amministrazione comunale sembra non avere altri progetti per l’area di CORE, per la serie c’è solo questo e questo deve essere fatto come è già stato deciso.


domenica 8 aprile 2018

TERNA CANCELLA INTERCONNECTOR AUSTRIA-ITALIA


L’elettrodotto Italia-Austria che doveva passare attraverso la stazione di Volpago, non si farà più. Come scrive La Tribuna di Treviso (clicca QUI per leggere l’articolo), il gruppo Terna ha cancellato il progetto dal piano di sviluppo 2018 pubblicato sul sito. Se un raccordo energetico con l’Austria si farà in futuro, esso probabilmente sarà fatto passare attraverso il tunnel del Brennero attualmente in costruzione, il progetto della nuova linea da 380 kV è si presente nel piano di sviluppo di Terna per il 2017, ma relegata nelle opere in valutazione (ovvero non ha carattere prioritario)




Sembra invece confermato l’impegno a realizzare la stazione elettrica di Volpago del Montello, si tratta di una stazione di conversione 380/220/132 kV estesa su otto ettari e che coinvolgerà complessivamente 13 comuni trevigiani ed uno veneziano (Scorzè). 


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venerdì 6 aprile 2018

NEL SEVESO 1.420 SCARICHI ABUSIVI- MA LE ISTITUZIONI DOVE SONO ???????



Non possiamo che sostenere, condividere ed esprimere piena solidarietà al messaggio rilasciato dall'Associazione Amici del Parco Nord.

Siamo in una regione all’avanguardia, eppure da tempo sappiamo nel fiume Seveso vi sarebbero circa

1.420 scarichi abusivi

ma cosa si aspetta ad intervenire? dov'è la Regione Lombardia? Arpa? La Magistratura ? Siamo nel 2018 a.c. cosa state aspettando ??

di seguito l’inizio del comunicato:

Egregi Signori, Autorità preposte,Ci risulta che ci sia in corso (ed anche da qualche tempo) una inchiesta della Magistratura milanese che ha accertato che nel fiume Seveso vi sarebbero circa 1.420 scarichi abusivi. E’ evidente che non si possa avere piena contezza del contenuto delle amplissime attività di indagine fino a che queste non siano concluse dalla Magistratura inquirente, ma si può ritenere che le evidenze e la notizia di tali accertamenti siano certamente già pervenute ai Vostri rispettivi Uffici, per quanto di Vostra competenza. E’ anche evidente il gravemente dannoso impatto che questo fatto ha sul fiume e sui bacini nei quali si sta progettando di far defluire e decantare queste acque, in particolare a riguardo della vasca di laminazione prevista nella zona di Niguarda-Parco Nord di Milano”.


FONTE :NORDMILANO24


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giovedì 5 aprile 2018

VERRA’ RIMOSSO L’ELETTRODOTTO DAL CENTRO ABITATO DI GUDO VISCONTI


Una notizia attesa da lungo tempo (anni) a Gudo Visconti , l’elettrodotto aereo a 380 kV “S.E. BAGGIO – S.E. PIEVE ALBIGNOLA” verrà rimosso  dal centro abitato di Gudo Visconti e spostato su area agricola esterna al centro abitato, l'annuncio arriva da Terna ed era atteso da anni, i lavori per lo spostamento dei tralicci inizieranno tra maggio e giugno del 2018, lo spostamento a carico dell’azienda energetica sembra essere di circa due milioni di euro. 

Come si legge a pagina 4 della RELAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA pubblicato sul sito del comune di GUDO (QUI per leggere il documento originale)
“l’elettrodotto attualmente all’interno del centro abitato potenzialmente responsabile di un sensibile impatto elettromagnetico, verrà spostato verso l’esterno, in area agricola;”

Al di là degli aggettivi utilizzati per minimizzare eventuali esposizioni, rimane la valenza di un progetto che tende, spostando un elettrodotto ad elevata portata, a risanare e riqualificare un centro abitato, una soluzione intelligente ad un problema reale.





martedì 3 aprile 2018

A SESTO SAN GIOVANNI INIZIA LA SECONDA FASE DELLA RACCOLTA UMIDO – IL 23 APRILE PRIMA RACCOLTA

Con anni di ritardo finalmente si incomincia la seconda fase della raccolta umido che coinvolge tutta Sesto San Giovanni, il 23 aprile la prima raccolta dell'umido estesa a una nuova zona della città.

Il cambiamento è sicuramente importante e dovrebbe essere attivato
entro il 2018 in tutta la città, un cambiamento necessario per garantire un futuro migliore a noi e ai nostri figli e per portare alla chiusura definitiva dell’inceneritore di via Manin.
Per spiegare correttamente il passaggio è stato organizzato dal Comune un incontro pubblico
giovedì 5 aprile 2018 alle 20.30
presso LO SPAZIO ARTE, in via MAESTRI DEL LAVORO 1.


FONTE: SESTOPULITA

sabato 31 marzo 2018

PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DI “SENSIBILE” IL DOCUMENTARIO SULLE PERSONE ELETTROSENSIBILI DI ALESSANDRO QUADRETTI


Il documentario italiano su MCS e EHS, prodotto da Officinemedia in collaborazione con Associazione Italiana Elettrosensibili è stato da noi sovvenzionato e sostenuto, è sicuramente un progetto “scomodo” per i temi che tratta ma un buon inizio per quella inversione culturale che ci aspettiamo.

Così dopo un lungo periodo di attesa ecco le date delle proiezioni di “SENSIBILE” che si terranno in tutta Italia tra aprile e maggio, in piccole e grandi città con un tour che ha come scopo principale quello di sensibilizzare il pubblico che ancora non sa, o preferisce…non sapere.
12 aprile ore 21 Cinema Buonarroti – Civitavecchia
14 aprile ore 16 Seraphicum – Roma
16 aprile ore 21 Cinema San Biagio – Cesena
20 aprile ore 21 Cinema Snaporaz – Cattolica
20 aprile ore 21 Cinema Teatro Moderno – Savignano
23 aprile ore 21 Cinema Moderno – Castel Bolognese
24 aprile ore 21 Spazio Oberdan – Milano
26 aprile ore 18 Spazio Oberdan – Milano

26 aprile ore 21 Sala S. Luigi – Forlì
27 aprile ore 20 Cinema Jolly – San Nicolò (Pc)
27 aprile ore 19.30 Cinema Le Grazie – Bobbio (Pc)
3 maggio ore 21 Cineporto – Lecce
4 maggio ore 16 Cineporto – Bari
5 maggio ore 18 Ipanema- Barletta
7 maggio ore 21 Cineporto – Foggia
10 maggio ore 21 Cinema Mariani – Ravenna
15 maggio ore 20 Cinema Astra – Parma
17 maggio ore 21.15 Cinema Sarti – Faenza
19 maggio ore 18.30 Cinema Centrale – Imola
29 maggio ore 20 Cinema Nosadella – Bologna
Per info e per vedere il Trailer “SENSIBILE”clicca QUI

giovedì 29 marzo 2018

IL BIGLIETTO A.T.M. AUMENTA ( E QUELLO UNICO NON ESISTERÀ MAI ) - COMUNICATO STAMPA -


Il biglietto A.T.M. urbano molto probabilmente verrà portato a 2 € (alla faccia di chi vuole contenere il costo della vita e limitare le emissioni ambientali) questa la dichiarazione del sindaco della città Metropolitana di Milano, al quale ricordiamo che una metropoli deve necessariamente considerare TUTTI I SUI PORTATORI D'INTERESSE, e non facilitare solo chi abita all'interno della cerchia dei navigli, ma soprattutto i tanti pendolari che dalle periferie e hinterland raggiungono Milano per lavorare o studiare.
E' singolare come si continui a far proclami per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e non si riesca a rendere sicuri il loro utilizzo, non ci si adoperi per migliorare la copertura sul territorio , ne si riesca ad eseguire una corretta manutenzione dei mezzi. 
Ovviamente queste osservazioni non corrispondono all'utenza che vive in centro a Milano, ma se abiti a Sesto San Giovanni o in qualsiasi paese dell'hinterland di solito l'autobus ….
·        lo aspetti più del dovuto (a meno che non passi prima dell'orario dichiarato),
·        nelle ore di punta al mattino non riesci neanche a salire e se sali ti ritrovi a viaggiare schiacciato in condizioni assolutamente fuori dal normale 
·        trovi solo mezzi vecchi e poco mantenuti che hanno finestrini o porte guaste o bloccate a volte con ammortizzatori scoppiati.
·        Di “ecobus“ non se ne parla neanche
·        Di controllori non se ne vedono
·        Ci sono zone dove manca il servizio di autobus (o magari ti alzi alla mattina e ti ritrovi il palo della fermata tagliato con un cestino e scopri che la fermata è stata soppressa)
Serve aumentare e migliorare il servizio NON TAGLIARLO, in questi anni si è stati capaci solo di tagliare vendendo il taglio del servizio come una razionalizzazione necessaria.
MA PER AUMENTARE A 2 € IL BIGLIETTO URBANO NO (e non osiamo immaginare cosa saranno capaci di farci pagare sui biglietti extraurbani), quello si fa con il compiacimento di una certa classe politica e di una buona parte dei media, nel più totale disinteresse della Regione o dello Stato.
BE NOI NON CI STIAMO, questa politica è pura follia, non si pensa a dare un servizio pubblico efficiente e sicuro, non si pensa a creare una città metropolitana, no si pensa solo a come aumentare le tariffe o mettere balzelli che non servono (casello sulla tangenziale !!!!!).
È ovvio anche ai più sprovveduti che non è possibile autofinanziarsi per sostituire un parco automezzi vecchio di 40 anni, è ovvio che uno STATO serio invece di finanziare saghe di paese o feste religiose dovrebbe partecipare e rendere una parte delle tasse prelevate ai cittadini, soprattutto se parliamo dell’unica metropoli che traina il paese.
Inutili anche i proclami sul biglietto unico, non esiste neanche minimamente un progetto al quale potersi riferire, mentalmente siamo ancora ancora chiusi a garantire agevolazioni per il proprio orticello dimostrandoci incapaci di gestire una area metropolitana.
La nostra politica sembra capace solo di copiare soluzioni e di non essere in grado di proporre nulla di veramente alternativo, quando senti parlare di biglietto unico pensi di salire a Bresso e scendere a Rozzano o San Donato o Sesto San Giovanni, invece appena entri nella discussione esce subito la soluzione praticata a Londra dove la città è divisa ad anelli (niente meno che le nostre zone) con la differenza che non sarà più possibile con un biglietto urbano attraversare la città senza pagare un biglietto maggiorato.
Tutto questo sta portando inoltre ad uno scontro tra sindaci che , invece di dialogare sedendosi ad un tavolo per trovare soluzioni si comportano come vecchi principi pronti a mettere balzelli o aumentare tariffe con prove di forza che con il saper fare politica hanno ben poco, l'invito è quello di non farsi trascinare in scontri inutili cercando di rimanere al di sopra delle parti senza cercare conflitti, scontri, autoreferenzialità e contrapposizione ideologica.

Tutto questo rappresenta una sfida che bisogna cercare vincere, altrimenti questi errori li pagheranno sempre i cittadini che alle sei del mattino si svegliano per andare al lavoro, a scuola , in ospedale o in qualsiasi altro posto. 

martedì 27 marzo 2018

INCENERITORE DI SESTO SAN GIOVANNI - QUALE FUTURO?


Mercoledì 28 marzo alle 20.30 con un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, si terrà l’audizione dell’amministratore unico di Core, Marco Cipriano, e del presidente di Cap Holding Alessandro Russo. Per ora l’unica occasione per poter comprendere, con oltre un anno di ritardo, lo “stato dei lavori” sul progetto di riconversione che dovrebbe portare allo “spegnimento” dell’inceneritore gestito dal Core presente sul territorio di Sesto San Giovanni

Avremmo gradito un cambio di passo rispetto al passato, magari con la pubblicazione degli studi, dei progetti o delle analisi ambientali che hanno caratterizzato fino ad ora questa lunga attesa nella speranza che non si tramuti in un proclama “green” che poi di ecologico ha poco.

La capacità di un’amministrazione comunale non si misura solo sul bilancio, ma anche dalla capacità d’ascolto e di confronto con la cittadinanza, perché è proprio dal confronto che nasce un progetto condiviso, ed è dal confronto che nascono le correzioni a distorsioni progettuali.