Giovedì 15 febbraio, si è svolto con una
buona partecipazione (sintomo che il problema è fortemente sentito) l’incontro
pubblico organizzato insieme al comitato di Cascina Gatti sui medici di base.
Abbiamo riepilogato sinteticamente il
percorso fatto in questi mesi partendo dalla richiesta di rispettare l’art 32 della Costituzione ovvero il
fondamentale diritto alla salute, ricordando alle istituzioni gli accordi presi
durante il tavolo in Regione
Abbiamo voluto questo incontro per informare ciò che avevamo trovato (sempre differente da quanto la politica riferisce), ma soprattutto porre in evidenza le nostre richieste, far osservare il problema dal nostro punto di vista, che non è quello politico, economico o di interessi di parte , ma semplicemente quello dell’utenza che ha pagato e continua a pagare un servizio sanitario e si vede progressivamente svuotata di un servizio che con il tempo ha perso via via quella qualità che invece invochiamo, ovvero che numero di medici di base sia distribuito sui quartieri con le condizioni adatte a lavorare nel rispetto della qualità del servizio in termini di: rapporto di fiducia e conoscenza dell’assistito, disponibilità ad eseguire visite a domicilio e la competenza che negli anni ha fatto sì che il medico era il nostro primo consulente nel momento del bisogno sapendoci consigliare come muoverci sul territorio per trovare competenze specifiche e strutture adeguate.
Siamo riusciti ad affrontare i problemi con due importanti
figure dell’ATS di Milano il dr. Galdino Cassavia, direttore del Dipartimento cure
primarie ATS Milano (che ha esposto la situazione dei medici di famiglia a
Sesto e nel quartiere Cascina Gatti) e il dr. Silvano Casazza,
direttore Sociosanitario di ATS Milano (che ha affrontato il problema della
nuova gestione dei malati cronici).
Non ci interessava sapere quale modello
organizzativo era migliore, ne ci interessava sapere quale condizioni
economiche sono più favorevoli per la categoria dei medici, tanto meno se
devono comprarsi il toner o la carta, gli affitti o le attrezzature ( tutti
costi che un professionista ha nella gestione della sua attività) aspetti sicuramente importanti me che si
rifanno ad accordi stato/associazioni dei medici, accordi nei quali non
entriamo, perché ci entra la classe politica (espressione di questa società) che deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni e che in questi anni invece ci sembra si sia dimenticata di tutelare il cittadino su un
servizio primario come il servizio di medicina generale.
Leggi QUI l'articolo sullo Specchio.it che riepiloga correttamente lo sviluppo della serata.
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