Censire le sorgenti elettromagnetiche presenti sul territorio comunale per verificare il livello di esposizione cui è soggetta la popolazione. È l’obiettivo di un progetto varato dalla Giunta e che troverà concreta attuazione nei prossimi giorni. Un provvedimento del servizio gare e manutenzione, infatti, prevede l’installazione di due centraline in altrettanti punti nevralgici della città. Le apparecchiature avranno lo scopo di monitorare la portata delle emissioni di campi elettromagnetici generati dagli impianti per la telefonia mobile e dai ripetitori radiotelevisivi. La società specializzata cui è stato affidato l’incarico di svolgere il servizio effettuerà anche uno screening del territorio, grazie a sofisticate strumentazioni per la geolocalizzazione, allo scopo di censire tutte le fonti di emissione. Una volta completato lo studio si potrà redigere una mappa delle sorgenti ed anche verificare se chi le ha installate è in possesso di tutte le necessarie autorizzazioni tecnico-amministrative. Il progetto dell’amministrazione consentirà anche di individuare aree idonee alla delocalizzazione degli impianti per le telecomunicazioni già esistenti. I risultati delle analisi ambientali saranno poi pubblicate, con cadenza quotidiana, sia sul sito internet dell’azienda (www.tesem.it), che su quello istituzionale del Comune di Sorrento. I cittadini potranno così sapere sempre quali sono i punti della città dove si registrano i picchi maggiori di elettrosmog. Ci saranno infine, diverse sessioni di misura presso aree critiche individuate dai tecnici dell’azienda e da quelli dell’ente.
FONTE : POSITANONEWS.IT
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martedì 17 dicembre 2013
giovedì 12 dicembre 2013
ELETTRODOTTO RIZZICONI, NON SI FERMA LA PROTESTA
Il sinologo veneziano Scarpari guida la mobilitazione dei cittadini: «C'è pericolo per la salute dei cittadini e per l’ambiente»
MESSINA –
Non si fermano le proteste contro la realizzazione dell’elettrodotto Sorgente
Rizziconi nella zona tirrenica del messinese, dopo Pace del Mela, Serro e Rocca
Valdina anche i residenti di Venetico Superiore si sono mobilitati da diverse
settimane per dire no all’ultimazione della struttura e sono insorti contro
Terra. Il comitato di cittadini, guidato da un veneziano il professore Maurizio
Scarpari, sinologo di fama internazionale che da anni passa le sue vacanze nel
bel borgo da fiaba, sono agguerriti e nei giorni scorsi hanno messo in atto una
fiaccolata per manifestare contro l’opera. “Da anni passo diversi mesi qui –
spiega Scarpari – , questo era un posto fantastico e tranquillo. Mi sono reso
conto qualche mese quando ho visto il pilone installato da Terna del pericolo
per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Qui i residenti non sapevano
nulla e appena si sono accorti che la struttura passava in mezzo al centro
cittadino e non dietro la collina si sono allarmati. E’ sotto gli occhi di tutti
anche l’impatto ambientale pazzesco di questa struttura, che distrugge un paese
storico. I danni si vedranno tra 10 o 20 anni quando i bambini di oggi che
hanno tra l’altro, un campetto di calcio vicino al traliccio risentiranno di
problemi di salute come è possibile vista la vicinanza di questa struttura.
Terna non ha mai risposto alle nostre richieste e ci ha ignorato rimanendo
sulle sue posizioni”.
DENUNCIA 170
PERSONE – “Noi così abbiamo presentato una esposto firmato da 170 abitanti alla
Procura della Repubblica per ‘l’invasione’ di Terna nel nostro comune senza
avvertire prima i cittadini. E’ chiaro a tutti che questo progetto non
interessa la Sicilia, ma è solo una pedana di lancio per l’Africa, un progetto
che interessa i produttori di energia europei che venderanno energia altrove.
Noi non avremo nessun beneficio, ma il prezzo lo pagherà il nostro territorio.
Stanno distruggendo un paese che ha una vocazione turistica con reperti
architettonici e artistici unici e creeranno problemi alla salute. E non è un
caso secondo me che sono tre i ministeri coinvolti nella fase autorizzativa
quello dell’Ambiente, dello Sviluppo e dei Beni culturali, ma manca quello che
dovrebbe essere il primo ad essere interessato: quello della Salute. Noi
comunque, abbiamo scritto formalmente anche al ministero dell’Ambiente
spiegando le nostre ragioni e speriamo che obbligherà Terna a fare una variante
che non costa niente e che salverebbe un paese, spostando tutto dietro la
collina. Il comitato chiede a Terna solo che sia modificato il tracciato
riprendendo quello vecchio senza creare nessun impatto ambientale. E anche
l’attuale amministrazione comunale, ha deciso nelle scorse settimane di
proporre una variante all'azienda e a tutti gli enti interessati”. ( leggi QUI l’articolo completo ).
FONTE : CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
martedì 10 dicembre 2013
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO, È ORA DI REAGIRE!
Sono tuttora
oscuri gli effetti sulla salute umana e sull’ambiente del cosiddetto
inquinamento elettromagnetico o elettrosmog, definito come quel particolare
tipo di inquinamento causato dalle onde radio emesse dai campi
elettromagnetici. Secondo alcuni studi scientifici, anche una debole
esposizione a tali onde radio può provocare effetti biologici. Ad esempio il
rallentamento della crescita dell’erba e di altri vegetali, la perdita
dell’abilità di navigare dei piccioni o il calo della fertilità dei ratti.
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che fa capo
all’Organizzazione mondiale della Sanità, ha del resto classificato i campi
elettromagnetici fra i fattori cancerogeni per l’uomo.
La legge
applicabile, che è la quadro n. 36 del 22 febbraio 2001, distingue fra limiti
di esposizione, valori di attenzione ed obiettivi di qualità. Il successivo
decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’8 luglio 2003 ha
stabilito a quanto ammontano tali limiti, valori ed obiettivi. A riprova del
carattere assolutamente incerto degli effetti prodotti dall’elettrosmog, la
legge citata ha peraltro stabilito all’art. 4, lett. b, l’attuazione di “un
programma pluriennale di ricerca epidemiologica e di cancerogenesi
sperimentale, al fine di approfondire i rischi connessi all’esposizione a campi
elettromagnetici a bassa e alta frequenza”.
In attesa
che i rischi vengano approfonditi, l’inquinamento elettromagnetico continua,
anzi aumenta, dato il proliferare di impianti atti a produrlo, in particolare
le antenne per la telefonia mobile. Né pare granché consolatoria la previsione,
alla lettera f dello stesso articolo della “realizzazione di accordi di
programma con i gestori di elettrodotti ovvero con i proprietari degli stessi o
delle reti di trasmissione o con coloro che ne abbiamo comunque la
disponibilità nonché con gli esercenti di impianti per emittenza
radiotelevisiva e telefonia mobile, al fine di promuovere tecnologie e tecniche
di costruzione degli impianti che consentano di minimizzare le emissioni
nell’ambiente e di tutelare il paesaggio”. Quanti e quali accordi di programma
sono stati infatti conclusi?
Il
successivo art. 8 prevede inoltre il conferimento alle Regioni di importanti
compiti, relativi a “a) l’esercizio delle funzioni relative all’individuazione dei
siti di trasmissione e degli impianti per telefonia mobile, degli impianti
radioelettrici e degli impianti per radiodiffusione, ai sensi della legge 31
luglio 1997, n. 249, e nel rispetto del decreto di cui all’articolo 4, comma 2,
lettera a), e dei principi stabiliti dal regolamento di cui all’articolo 5;
b) la
definizione dei tracciati degli elettrodotti con tensione non superiore a 150
kV, con la previsione di fasce di rispetto secondo i parametri fissati ai sensi
dell’articolo 4 e dell’obbligo di segnalarle;
c) le
modalità per il rilascio delle autorizzazioni alla installazione degli impianti
di cui al presente articolo, in conformità a criteri di semplificazione
amministrativa, tenendo conto dei campi elettrici, magnetici ed
elettromagnetici preesistenti;
d) la
realizzazione e la gestione, in coordinamento con il catasto nazionale di cui
all’articolo 4, comma 1, lettera c), di un catasto delle sorgenti fisse dei
campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli
dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di’
esposizione della popolazione;
e)
l’individuazione degli strumenti e delle azioni per il raggiungimento degli
obiettivi di qualità di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), numero 1);
f) il
concorso all’approfondimento delle conoscenze scientifiche relative agli
effetti per la salute, in particolare quelli a lungo termine, derivanti
dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”.
Sono stati
esercitate tali funzioni e come? C’è da dubitare che siano state esercitate in
modo adeguato se è vero che il regolamento regionale vigente in materia è
precedente alla legge-quadro citata e non prende per nulla in considerazione le
antenne per la telefonia mobile. Il più recente (del 2009) Rapporto in materia
redatto dall’Agenzia regionale per l’ambiente fa riferimento ad una legge che
avrebbe dovuto essere approvata a breve ma di cui in realtà si sono perse le
tracce.
In tale
situazione di sostanziale inadempimento normativo continua come accennato il
proliferare incontrollato di impianti suscettibili di produrre elettrosmog, in
particolare i ripetitori di telefonia mobile. Da ultimo, ho avuto notizia di
taluni che si stanno costruendo in zone residenziali ed agricole della nobile
città di Fondi. Ma il fenomeno interessa varie parti della Regione Lazio e
l’intero territorio nazionale.
Non sarebbe
il caso di pronunciare, in nome del principio di precauzione, un’immediata
moratoria alla costruzione di impianti di questo tipo? Nell’attesa che le
istituzioni provvedano, i cittadini hanno il diritto e dovere di tutelarsi con
la mobilitazione democratica a tutela della salute propria e dei loro figli e
dell’ambiente.
FONTE : IL FATTO QUOTIDIANO.it
lunedì 9 dicembre 2013
BRESSO, CITTADINI INFURIATI: "BASTA ANTENNE PER I TELEFONI"
Il sindaco
Ugo Vecchiarelli ha pubblicato le richieste di Wind e H3G per installare nuove
stazioni radio. I residenti si preoccupano per la propria salute
Bresso, 9
dicembre 2013
Alle compagnie telefoniche piace Bresso. Nel Comune più
densamente popolato della Lombardia potrebbero arrivare quattro nuovi impianti
di telefonia radiomobile, mentre uno già esistente, in via Ticino 9, potrebbe
essere potenziato. Lo hanno scoperto da poco e con sgomento, i bressesi, e già
si stanno mobilitando.
Nell’arco di
meno di due settimane sia Wind sia Tre hanno chiesto alla giunta guidata da Ugo
Vecchiarelli di potersi allargare sul territorio. È Wind a puntare più in alto,
prospettando quattro nuove stazioni radio base in un'area molto ristretta
vicino al confine con l'aeroporto. H3g, invece, chiede al sindaco di
ammodernare l'impianto di via Ticino.
Vecchiarelli
rigira la richiesta ai suoi concittadini. Non solo dandone notizia sull'albo
pretorio, come richiede la legge: "Ho deciso di far pubblicare sul sito
del Comune le manifestazioni di interesse degli operatori - spiega il primo
cittadino - proprio per dare massima evidenza ai cittadini, che possono fare
eventuali osservazioni. L'amministrazione non intende dare nulla per
scontato". C'è tempo fino a venerdì per far sentire la propria voce sulla
proposta Wind, mentre entro il 4 gennaio il Comune riceve le osservazioni sulla
Tre. Si può fare un salto all'Ufficio del Protocollo oppure inviare un fax o
una mail tramite posta elettronica certificata agli indirizzi
ufficio.commercio@bresso.net e comune.bresso@legalmail.it.
Questi i
canali ufficiali. Ma su Facebook si è già scatenata la bufera e c'è chi ha già
pronta un'osservazione collettiva. A preoccupare i cittadini bressesi è la
vicinanza degli eventuali impianti a edifici sensibili, scuole in primis.
"E' fondamentale - si legge in una bozza di osservazione - rispettare il
preminente interesse della salute pubblica". Ora tocca ai cittadini farsi
sentire.
FONTE : ILGIORNO
venerdì 29 novembre 2013
PROBLEMI GENERATI DAL WI-FI
La crescente implementazione di tecnologie wireless ha assunto negli ultimi anni un andamento esponenziale determinando la presenza di radiazioni elettromagnetiche sia in alta che bassa frequenza a livello ambientale, sia abitativo che extra-abitativo. Oltre alla telefonia mobile ( in Italia un record mondiale di cellulari,tablet,i-pad, pro-capite) ed alle relative stazioni radio-base di telefonia mobile ( che spuntano come funghi sui tetti delle nostre città in una totale situazione di deregulation) la tecnologia WI-FI rappresenta indubbiamente uno tra i maggiori diffusori di queste radiazioni. Ormai in quasi tutte le abitazioni si riscontra la presenza di router emittenti ,rendendole di fatto un forno a microonde che ammorba l'area abitativa 24/24 h e 365 giorni all'anno.
Si assiste anche alla diffusione di queste frequenze nell'ambito di spazi pubblici come piazze,biblioteche,scuole ( fatto molto grave) e parchi dove si riscontra non solo la presenza di una popolazione adulta ma anche molto giovane e e di per sé è portatrice di maggiore vulnerabilità agli insulti esterni. Esiste un vastissimo corpo di letteratura scientifica che riporta in migliaia di pubblicazioni la correlazione tra esposizione a radiofrequenze e microonde e l'innescarsi di effetti biologico-sanitari a livello cellulare,di animali da laboratorio e nell'uomo che possono tradursi in veri e propri stati di malattia sia a breve che a lungo termine :
1) danni al sistema neurologico
2) danni al sistema immunitario
3) danni al sistema endocrinologico
4) genotossico-tumorali
5) danni alla fertilità
6) disturbi dell'attenzione e dell'apprendimento
ma anche effetti che inducono ad aumentare ( esponenzialmente) fenomeni come l'elettrosensibilità che ora colpisce in Italia circa il 3% della popolazione con 1.7 milioni di ammalati con costi sociali per la collettività molto elevati.
Tali preoccupazioni sono state recepite dagli organismi internazionali, con significativi interventi della UE ( Risoluzione 2.4.2009) della Agenzie di protezione ambientale e sanitaria ( Aiom 2007-EEA, marzo 2008) nonché,da ultimo, dal Consiglio d'Europa( Raccomandazione ai Paesi membri dell'U.E, 27 maggio 2011).
Sulla spinta di queste evidenze alcuni paesi europei hanno assunto importanti provvedimenti cautelativi,come la Francia, dove l'uso dei cellulari è stato proibito nelle scuole elementari e medie e la Germania, dove il WI-FI è stato vietato in tutte le scuole pubbliche sin dal 2008.
Pertanto in ottemperanza al principio di Precauzione, in considerazione del fatto che l'OMS attraverso lo IARC ha classificato le alte frequenze ( emesse da cellulari,corde-less,antenne di telefonia, WI-FI..) come " Possibili cancerogeni per l'uomo" la minimizzazione dell'impatto elettromagnetico ambientale si rende urgente e non più procrastinabile.
Ne va di mezzo seriamente la salute nostra e dei nostri figli.
Dr.Paolo Orio vice presidente Associazione Italiana Elettrosensibili
Bibliografia allegata:
Papers finding adverse biological effects or damage to health from Wi-Fi signals, Wi-Fi-enabled devices or Wi-Fi frequencies (2.4 or 5 GHz).
Papers listed are only those where exposures were 16V/m or below. Someone using a Wi-Fi-enabled tablet computer can be exposed to electromagnetic fields up to 16V/m. Papers are in alphabetical order. A file of first pages, for printing, can be found here (please pass on to schools).
Wi-Fi:
Atasoy H.I. et al., 2013. Immunohistopathologic demonstration of deleterious effects on growing rat testes of radiofrequency waves emitted from conventional Wi-Fi devices. Journal of Pediatric Urology 9(2): 223-229.http://www.ncbi.nlm. nih.gov/pubmed/22465825
Avendaño C. et al., 2012. Use of laptop computers connected to internet through Wi-Fi decreases human sperm motility and increases sperm DNA fragmentation. Fertility and Sterility 97(1): 39-45.http://www.ncbi.nlm.nih. gov/pubmed/22112647
Avendaño C. et al., 2010. Laptop expositions affect motility and induce DNA fragmentation in human spermatozoa in vitro by a non-thermal effect: a preliminary report. American Society for Reproductive Medicine 66th Annual Meeting: O-249 http://wifiinschools.org.uk/ resources/laptops+and+sperm. pdf)
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Havas M. and Marrongelle J. 2013. Replication of heart rate variability provocation study with 2.45GHz cordless phone confirms original findings. Electromagn Biol Med 32(2): 253-266.https://www.ncbi.nlm. nih.gov/pubmed/23675629
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(Not comprehensive)
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A few more studies of similar microwave frequencies at low exposures (6V/m or below):
(Not comprehensive)
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giovedì 28 novembre 2013
COMUNICATO STAMPA
Giorni fa
abbiamo appreso che per l’interramento della linea di doppia terna da 220kV
avvenuto alcuni anni fa nel PII Marelli il privato ha pagato 3,8 milioni di
euro per circa 800 metri di interramento, la notizia , ( apparsa sul giornale
LO SPECCHIO di Sesto San Giovanni) ci conforta soprattutto perché da
alcune fonti del Comune si parlava di un’opera improponibile dal costo
approssimativo di circa 12 milioni di euro.
La notizia
giunta in associazione ci è stata confermata, quindi crediamo sia credibile che
per proseguire l’interramento della stessa linea per un ulteriore km dovendo
ripristinare solo 2 tralicci di interramento in via Manin , il costo sia anche
inferiore (e non di poco) rispetto a quello sostenuto precedentemente.
Crediamo
inoltre che tale valore potrebbe anche dimezzarsi visto che le linee risultano
sotto impiegate (1 delle 4 linee è attualmente dismessa visto che manca la cima
di caduta tra il tratto aereo e quello interrato), se solo TERNA accettasse di
eseguire un’opera di razionalizzazione sulle 2 linee esistenti, magari
eliminandone 1 e portando l’altra da 220 kV a 132 kV si potrebbero abbassare
sia l’esposizione al campo elettromagnetico generato che i costi che si
dovrebbero sostenere per l’interramento, che in questo caso scenderebbero
ulteriormente, aiutando e non poco le istituzioni ad affrontare un opera
costosa che si trasformerebbe in questo modo in un opera “sostenibile “ per
qualsiasi comune.
mercoledì 27 novembre 2013
AL VIA LO STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL PROGETTO PER L'INTERRAMENTO DELL'ELETTRODOTTO
COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI MILANO
Milano, 17
novembre 2013 – Sarà completato l'interramento dell'elettrodotto nel quartiere
Adriano. La Giunta di Palazzo Marino, infatti, ha approvato le linee guida
della convenzione tra Comune di Milano, Comune di Sesto San Giovanni e Parco
Media Valle del Lambro per l’affidamento alla Società Terna Rete Italia,
gestore e progettista della rete, della redazione del progetto di interramento
dell’elettrodotto che insiste a cavallo dei due Enti locali e del parco.
La storia di
questo elettrodotto risale agli anni Cinquanta, quando è stato realizzato per
fare fronte alle richieste di energia dell’area nord Milano, dovute
principalmente all’industrializzazione. Parte della rete che insiste sul Comune
di Milano è già stata interrata o è in fase di interramento, a seguito di
interventi edilizi, ma erano rimaste fino ad ora escluse le vie Adriano e
Sottocorno.
A seguito di
una serie di verifiche da parte di Arpa e Asl, che ha richiesto un intervento
sulla base del principio di precauzione, i Comuni di Milano e di Sesto San
Giovanni hanno deciso di richiedere alla società Terna Rete Italia uno studio
di fattibilità per l’interramento della tratta che partendo da via Adriano
arriva fino a via Daniele Manin. La redazione del progetto è stata affidata a
giugno alla società per un totale di circa 14mila euro che saranno suddivisi
tra il Comune di Milano (7.600 euro), il Comune di Sesto San Giovanni (3.200
euro) e il Parco Media Valle Lambro (3.200 euro).
FONTE : COMUNE DI MILANO
mercoledì 20 novembre 2013
È ALLARME PER LE UOVA ALLA DIOSSINA
Siti inquinati, da Brescia a Mantova
Le sorprese,
in queste uova, si chiamano diossina e pcb. Sostanze cancerogene trovate in
misura superiore al limite consentito dalla legge europea (5 picogrammi per
ogni grammo di grasso) in 23 pollai tra Milano, Sesto San Giovanni e Monza
Brianza, in 15 allevamenti di Cerro al Lambro e in 9 di Mantova e hinterland (
tre in città, due a Bigarello, uno a San Giorgio, Porto Mantovano, Marmirolo e
Borgoforte).
Sono i primi
risultati del piano di monitoraggio promosso dal ministero della Salute in
tutti i 57 siti inquinati di interesse nazionale (sette quelli lombardi), per
verificare la presenza di contaminanti nelle uova e nel latte, chiaro indice di
avvenuta contaminazione del ciclo alimentare.
I dipartimenti di prevenzione veterinaria dell’Asl
hanno analizzato campioni di uova di 30 allevamenti per autoconsumo (non
destinati a finire, quindi, sui banchi di negozi, mercati e supermercati) che
si trovano nel raggio di dieci chilometri dal sito di Sesto San Giovanni,
altrettanti per il polo industriale di Mantova, 31 per il sito di Cerro al
Lambro ( leggi QUI l'articolo completo )FONTE : CORRIERE DELLA SERA.it
FONTE : Nordmilano24.it
OSTIA ANTICA, ELETTROSMOG: CRESCE LA PREOCCUPAZIONE PER LE ANTENNE
Secondo quanto riferiscono i residenti, nella zona si sarebbero ammalate sette persone, due delle quali morte, di tumore. Ed un bambino avrebbe seri problemi ad utilizzare il sofisticato apparecchio elettromedicale indispensabile per la sua sopravvivenza.
Ostia antica
– Ad Ostia antica cresce la paura tra i residenti per i possibili effetti
letali sulla salute delle antenne di telefonia mobile. Sotto accusa è ancora
una volta il ‘sigaro’ di via Bonucci, quella specie di cilindro all’interno del
quale vi sarebbero otto ripetitori. “Le antenne stanno facendo ammalare i
cittadini: i colpiti da tumore noti fino ad oggi sarebbero sette, due dei quali
morti”, dichiara Gaetano Di Staso, portavoce del comitato di quartiere Ostia
antica-Saline. Già da tempo i riflettori si erano puntati sul ‘sigaro’ di via
Bonucci in quanto, come più volte denunciato, nei pressi abita un bambino che
per la sua stessa sopravvivenza deve utilizzare dei sofisticati macchinari
elettromedicali. Durante la notte, in particolare, però, queste apparecchiature
funzionerebbero male a causa dell’effetto dei ripetitori. I cittadini nei
giorni scorsi hanno incontrato il presidente della commissione ambiente del
municipio X, Eliseo Franzese, che si sarebbe impegnato ad esaminare la
questione.
Sui social
network ferve il dibattito………( leggi QUI
l’articolo completo )
FONTE : OSTIATV.IT
martedì 19 novembre 2013
MINACCE DI MORTE PER ANGELA BIANCHETTI, LA PASIONARIA ANTI-ELETTRODOTTO DI PACE DEL MELA
Lettera minatoria anche per Maimone, presidente dell'Associazione per la tutela della salute dei cittadini
CATANIA -
Ennesimo atto intimidatorio nei confronti di Angela Bianchetti, la casalinga
passionaria che da anni lotta per lo spostamento dell’elettrodotto Terna a Pace
del Mela perché teme per la salute dei propri cittadini e che da qualche mese è
stata eletta consigliere comunale. Dei malviventi le hanno spedito nei giorni
scorsi una lettere di minacce di morte chiedendole di interrompere proprio
alcune ricerche relative sua attività in consiglio comunale. L’associazione
“Tudirdai” e il comitato «Cittadini pacesi per la vita» hanno subito espresso
la loro solidarietà alla Bianchetti spiegando: «Il consigliere comunale ha
ricevuto una lettera che, in maniera confusa e sgrammaticata, contiene, oltre
all’"invito" a non interessarsi delle attività del Comune di Pace del
Mela, una minaccia di morte nei confronti del consigliere ed anche dei suoi
familiari. Ricordiamo che tale evento non è un caso isolato. In precedenza, nei
mesi scorsi Bianchetti era stata oggetto di altri vili gesti intimidatori,
addirittura il primo - già il giorno dopo la sua elezione (cartucce inesplose
poggiate sul parabrezza della sua autovettura). La lettera minatoria, come
sopra detto, vorrebbe intimare il silenzio sulle attività che si svolgono nel
comune di Pace del Mela».
LE BATTAGLIE - Associazione e Comitato condannano con forza «tutti gli atti intimidatori subiti dal consigliere comunale e ricordano che non saranno certo queste subdole e vigliacche minacce a farla desistere dallo svolgere l’ufficio per il quale è stato eletta. Il ruolo qualche volta duro e fastidioso ricoperto dai consiglieri comunali di opposizione e, altresì, rimarcare come tale impegno a favore della comunità venga spesso espletato pur nella consapevolezza del rischio di ritorsioni e minacce da parte di persone stolte e sprovvedute». «Il consigliere Angela Musumeci Bianchetti – proseguono Caterina Mannino Presidente dell’associazione "Tudirdai" e Giuseppe Foti, Presidente Comitato "Cittadini pacesi per la vita” - non è sola e che le sue battaglie che sono anche nostre. Battaglie che la Bianchetti porta avanti da innumerevoli anni e che sono quelle per la tutela delle fasce più deboli della popolazione pacese, per la liceità, trasparenza, efficacia ed efficienza delle funzioni amministrative comunali e, da qualche tempo, anche quella per l’interramento dell’elettrodotto “Sorgente-Rizziconi”. ( leggi QUI l'articolo completo )
FONTE :
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
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L'Associazione Sottocorno esprime solidarietà ad Angela e Giuseppe complimentandosi per la loro perseveranza in una lotta che non ha altre alternative.
Vi siamo vicini
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