Ormai è allarme
inquinamento, mentre il sindaco di Milano si adopera per ritardare l'accensione dei riscaldamenti, non uno ma bensì due incendi in depositi di rifiuti sono
scoppiati nel nord Milano.
Difficile pensare ad una
coincidenza o ad un incidente per autocombustione, più facile credere al dolo,
il primo incendio (di vaste dimensioni) è scoppiato ieri sera alle 20,30 circa in
un capannone di rifiuti nell'area nord di Milano, in zona Bovisasca, vicino a
Quarto Oggiaro, mentre il secondo incendio questa mattina alle 04,30 a NovateMilanese (poco distante dal primo incendio) sempre in un deposito di rifiuti.
Sono ormai decine i casi di incendi in depositi rifiuti nelle
periferie di Milano (sono diciassette nel solo 2018) come quella di Bruzzano in
via Senigallia 60 (quartiere a fianco a Quarto Oggiaro) un'intera
struttura era andata a fuoco il 24 luglio 2017, anche qui si gestivano rifiuti
e plastiche industriali.
Mentre le fiamme fanno
fatica a spegnersi e le nubi tossiche si alzano in cielo visibili come sempre
da chilometri, il comune raccomanda alla popolazione di tenere le finestre
chiuse è anche
vero che la conformazione della pianura padana non consente un ricambio di aria
per cui e logico attendersi che tali inquinanti rimangano sospesi e si
depositino su tutta superficie del nord Italia sommandosi agli scarichi
industriali e generati dagli inceneritori peggiorando ulteriormente una situazione di per
se già grave.
Nella speranza di non
trovare le scontate rassicurazioni di ARPA, la Lombardia e l’area metropolitana
Milanese stanno diventando la nuova terra dei fuochi, ci domandiamo se le
istituzioni stanno lavorando per prevenire tali incidenti controllando e
monitorando i siti autorizzati e le aree industriali abbandonate e ci
domandiamo se non è il caso di aumentare le pene (magari togliendo i “benefici
di legge”) a chi commette o commissiona tali reati che sono paragonabili a
tutti gli effetti delle stragi ambientali e attentati alla salute pubblica di
milioni di persone (perché nell’area lombarda sono residenti milioni di persone)