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domenica 27 giugno 2021

ECCO DOVE SONO STATI SPARSI I FANGHI TOSSICI FATTI PASSARE PER "CONCIME" NELL'OTTICA DELL'ECONOMIA CIRCOLARE


Purtroppo è così, lo scandalo dei fanghi tossici utilizzati come fertilizzante riguarda in primis la Regione Lombardia (Milano compresa) ovvero il settore agricolo che consideravamo a km zero, sbandierato a più non posso in ogni occasione come modello di economia circolare a cui riferirsi, nel presente e nel futuro.
Tutto questo è avvenuto per aver autorizzato lo sversamento di 150mila tonnellate di fanghi tossici tra il 2018 e il 2019 smaltiti su 3.000 ettari di terreni agricoli in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, Fanghi che si spacciavano come fertilizzanti per i campi agricoli, ma che in realtà nascondevano sostanze nocive.
L’azienda (la W.T.E.) nota per lo smaltimento e riciclo dei rifiuti, con impianti a Quizzano, Calvisano e Calcinate che si vantava di aver la tecnologia per trasformare i fanghi da depurazione in concime sventolando tanto di certificazioni, ritirava i fanghi prodotti da numerosi impianti pubblici e privati di depurazione delle acque reflue urbane ed industriali, da trattare mediante un procedimento che ne garantisse l’igienizzazione e la trasformazione in sostanze fertilizzanti, però per massimizzare i propri profitti ometteva di sottoporre i fanghi contaminati al trattamento previsto ed anzi vi aggiungeva ulteriori inquinanti come l’acido solforico derivante dal recupero di batterie esauste, per classificarli poi come “gessi di defecazione” e li smaltiva su terreni destinati a coltivazioni agricole situati nelle provincie di Brescia, Mantova, Cremona, Milano, Pavia, Lodi, Como, Varese, Verona, Novara, Vercelli e Piacenza, retribuendo a questo scopo sei compiacenti aziende di lavorazioni rurali conto terzi (cinque bresciane ed una cremonese).
Ora i carabinieri forestali di Brescia sono riusciti a completare la mappa di tutti i terreni contaminati: stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Corriere della Sera" sono 78 i comuni interessati, di cui 31 solo nella provincia di Brescia, e 176 le aziende coinvolte. 
Anche la città Metropolitana di Milano, secondo l'inchiesta, sarebbe tra le aree interessate con spargimenti avvenuti a: 
  • Abbiategrasso, 
  • Bareggio, 
  • Basiglio, 
  • Boffalora sopra Ticino, 
  • Canegrate, 
  • Legnano, 
  • Magenta, 
  • Meserio, 
  • Milano, 
  • Parabiago 
  • Robecco sul Naviglio.

Non vogliamo colpevolizzare un settore, dove forse (lasciateci il dubbio dopo tutto questo) qualcuno lavora a norma e soprattutto con coscienza avendo a cuore la salute e l'ambiente (e anche la tutela dei bambini a differenza di qualche delinquente.......................................)

Troppe volte quando si parla di fanghi e del loro utilizzo, sia in agricoltura che nel caso di trattamento finalizzato all'incenerimento dei residui notiamo superficialità, omologazioni e semplificazioni fatte con scopi specifici indifferentemente che questi siano economici o politici, A FAVORE O CONTRO, visto che il tema risulta essere tecnicamente molto complesso.
Eventi come questo sono accompagnati da un vuoto normativo, controlli inadeguati e quasi costantemente pene non commisurate ai danni provocati.

venerdì 25 giugno 2021

E SOTTO IL PONTE DELLA TANGENZIALE SPUNTA UN CONTAINER


E' da qualche mese che dalla rampa di immissione sulla tangenziale est (prendendola da via Di Vittorio) si può notare che dal terreno spunta un container industriale, probabilmente le forti piogge di questi ultimi anno devono aver eroso lo strato di terra con il quale era stato coperto, e nascosto.


Ovviamente la domanda e la preoccupazione ci sono ...........................


Cosa ci fa un container arancione sotto i piloni della tangenziale????? 
Sono forse stati usati per stivare rifiuti tossici delle acciaierie??

Abbiamo girato la domanda all'assessorato all'ambiente aspettando una risposta


martedì 15 giugno 2021

IL NOSTRO IMPEGNO NEL RAB (Residential Advisory Board) DELLA BIOPIATTAFORMA DI SESTO SAN GIOVANNI

L’associazione Sottocorno ha da sempre richiesto la necessità di individuare la modalità e gli strumenti corretti per il controllo del futuro della Biopiattaforma

Come specificato nel post pubblicato lo scorso anno (leggi QUI), confermiamo nuovamente la scelta e la ferma volontà di avere informazioni precise, dirette ed aggiornate in merito ai possibili impatti sull'ambiente e quindi su eventuali possibili sviluppi sulla salute degli abitanti del territorio e dall'altra (quella delle aziende e delle amministrazioni comunali coinvolte) di mantenere aperto un dialogo con la cittadinanza, dando vita a un luogo di scambio e di condivisione di informazioni oltre che ad un monitoraggio diretto, visto che da anni ormai ci informiamo e informiamo il territorio.

Nelle nostre analisi portiamo sempre esempi e proposte costruttive, che non lasciano spazio alle polemiche perché crediamo fortemente che ai cittadini del nostro quartiere non possiamo raccontare mezze verità oppure portare esempi che non c’entrano nulla solo per riempire il vuoto creato dalla mancanza di alternative.

Il nostro impegno, in tal senso, non verrà meno sempre inserendo al primo posto la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

martedì 25 maggio 2021

5G,PER ARPA LOMBARDIA E' TUTTO IN REGOLA MA LE ASSOCIAZIONI NON SI FIDANO


In un periodo di "transizione tecnologica" dove in maniera losca si sta cercando di aumentare di 10 volte il limite per le esposizioni ai campi elettromagnetici in alta frequenza (5G) e di oltre 100 volte rispetto al limite cautelativo per la salute indicato stabilito in 0,6 V/m dal Bioinitiative Report, a non fidarsi delle solite pacche sulle spalle fanno bene e noi ci associamo ...............................

Qui sotto l'articolo pubblicato sulla Gazzetta di Milano il 19 maggio 2021

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A Milano ci sono 1374 stazioni radio base e di queste le autorizzate ad avere le antenne per il 5G sono 546.

È il numero aggiornato a fine aprile di quest’anno esposto questo pomeriggio dall’ Agenzia regionale per la protezione ambientale durante la commissione consiliare Innovazione, Trasparenza, Agenda Digitale, Stato Civile con ordine del giorno l’approfondimento sulla tecnologia 5G in città.

Nel 37% dei casi le oltre cinquecento stazioni radio base autorizzate hanno ottenuto almeno un parere negativo in fase di autorizzazione. La densità delle stazioni abilitate al 5G è più alta verso il centro, in particolare le tre zone in cui questa tecnologia è più presente sono la Stazione Centrale, Città Studi e Rho Fiera. Oltre ai consiglieri, alla commissione hanno partecipato anche l’assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici, Roberta Cocco; Michele D’Amico docente del Politecnico; Paolo Ravazzani, del CNR; Giuseppe Gianforma e Simona Invernizzi, di ARPA; Carmelo Iannicelli, dell’Ordine degli Ingegneri; Anita Cappello, medico ISDE specialista in medicina preventiva; Andrea Grieco fisico, docente e membro osservatore del CENELEC European Committee for Electrotecnical Standardization; Veronica Dini, avvocatessa ambientale e Cristina Simonini, dell’associazione Generazioni Future Milano per i beni comuni e coordinamento 5G Milano. Nel biennio 2019 e 2020, Arpa ha svolto 57 campagne di misura su Milano per controllare che non si superassero i limiti imposti a salvaguardia delle persone dall’inquinamento elettromagnetico. In queste 57 campagne solo due volte si sono registrati potenziali casi di superamento della soglia di 6V/m.

Per leggere l'articolo completo sulla Gazzetta di Milano clicca QUI.

lunedì 24 maggio 2021

MENTRE A SESTO SI CELEBRA LA PIANTUMAZIONE DI 1 ALBERO CON FORESTAMI SI SONO PIANTUMATI 5000 ALBERI A MILANO,TREZZANO MELZO E PAULLO

Avevamo invitato il comune a piantare un bosco in ricordo delle vittime del Covid, evidentemente era troppo complicato così hanno piantato 1 albero, per la precisione non è stato il comune ma bensì l’impresa Sangalli in collaborazione con Euro Ambiente, ha donato un esemplare di Ginkgo Biloba al comune di Sesto San Giovanni, l’albero piantumato nel ‘Giardino degli Alpini’, in via Modena/via Piave alla presenza del sindaco e dell’assessore all’Ambiente e di Daniela Sangalli.

Così mentre si festeggia in pompa magna il Ginkgo Biloba (pianta non autoctona ma originaria della Cina) tra la fine di maggio e l'inizio di giugno quasi 5000 piante verranno piantumate, con il progetto ForestaMi, tra i comuni di Milano, Trezzano, Melzo e Paullo, per la precisione:
  • Parco dei Fontanili a Milano (zona Baggio) – da venerdì 21 maggio, una superficie di oltre 2mila mq, verrà arricchita con 700 piante; la piantumazione è a cura della cooperativa sociale Demetra. Si ringrazia Levi’s Italia per il contributo.
  • Parco Andrea Campagna a Milano (zona Barona) – dopo la piantumazione di Baggio, la coop. Demetra si occuperà di mettere a dimora 800 piante su una superficie di 2.400 mq.
  • Trezzano sul Naviglio (Parco Gioia e i parchi di via Ticino e via Nenni) – Su oltre 3.500 mq, dal 24 maggio troveranno dimora 757 alberi (coop. Demetra).
  • Melzo (aree ex tangenziale, tra via Montecassino e via Catania) – Da mercoledì 26 maggio la cooperativa sociale Il Ponte di Albiate piantumerà 1.550 piante in su zone che si estendono per oltre 7mila mq.
  • Paullo (area Tombona) – Da giovedì 27 maggio la coop. Cascina Biblioteca si occuperà della messa a dimora di 1.029 alberi su una superficie di oltre 4.395 mq. Si ringraziano Cambrex Profarmaco e Number 1.

Querce, ontani, salici, pioppi, aceri, frassini, pruni, tigli e arbusti, scelti dagli agronomi e dai botanici ForestaMi in base al territorio e alla zona da piantumare, troveranno dimora e cresceranno fino a diventare nuove foreste e boschi urbani (leggi QUI l'articolo sulla Gazzetta di Milano).

Ne abbiamo già parlato nel post del 7 febbraio 2021 (leggi QUI), non crediamo alla verità ostentata (la dimostrazione è che siamo gli ultimi della fila a beneficare delle piantumazioni essendo arrivati da poco) sulla partecipazione del Comune di Sesto San Giovanni al progetto ForestaMi, troppa speculazione politica a fronte della forte contestazione avvenuta, sappiamo che l'incontro del 11 marzo con il quale l'assessore ha incontrato il presidente di Parco Nord è avvenuto dopo mesi di continue richieste da parte dei comitati e associazioni alla consulta dell'ambiente, dove invece sappiamo bene cos'è successo alle nostre richieste fatte all'assessore ad ogni incontro, 
Le richieste che non hanno mai avuto risposta e tale comportamento ha portato i comitati e le associazioni a definire e sottoscrivere un documento denominato volutamente ForestaSesto in contrapposizione alle decine e decine di abbattimenti gratuiti che erano avvenuti e stavano avvenendo sul suolo comunale.
Ne portiamo qui sotto lo stralcio del documento all'assessore Magro, ai componenti della consulta e al comune di Sesto San Giovanni.









sabato 22 maggio 2021

TERRAZZA BOTTONI: DOPO QUASI CINQUE MESI UN CANTIERE FERMO; DEGRADO E DISCARICHE ABUSIVE

Siamo a fine maggio (del 2021!!!!!!!) e della terrazza neanche l'ombra, abbiamo passato anni a dire che li sotto secondo noi erano stati sepolti rifiuti di ogni tipo, ma non ci hanno mai ascoltato (ne prima, ne ora), la conclusione è che secondo il comune dovevano esserci solo rifiuti inerti (masserizie) invece quando la benna ha incominciato a scendere sono venuti su anche i materiali di cui ci si è sempre ostinati a negarne la presenza, tra cui batterie e udite udite, sabbia di fonderia che probabilmente venne portata dall'area siderurgica più grande d'Europa che qualche genio decine di anni fa aveva pensato bene di utilizzare per riempire le buche create da chi scavava per prendere l'argilla che serviva per fare i mattoni (che poi  andavano cotti nella fornace Mariani, si proprio quella che il comune sta lasciando andare in rovina!!!!!) e si perché conoscere la storia dei luoghi è importante per capire le dinamiche di come ignoranti e delinquenti hanno deturpato il territorio.

Ma nella loro ignoranza gli è anche andata bene, tutti questi rifiuti erano compressi in due ali di terra argillosa che nonostante tutto li ha incapsulati proteggendo la falda, ora che si stia pulendo e si è rimosso lo strato superiore e si pone il problema di come proteggere la falda, per cui sono stati stesi dei teli di protezione.

Per i FENOMENI del nuovo millennio che forse non hanno compreso bene cosa si sta facendo, spieghiamo che se si porta il cane all'interno del cantiere (che NON E' UN AREA CANI allestita in fretta e furia !!!)e lo si fa correre sopra il telone, questo si taglia e fa passare l'acqua che percola (visto che quando piove diluvia grazie ai negazionisti dei cambiamenti climatici degli ultimi vent'anni) insieme agli inquinanti, verso l'acqua di prima falda.

Poi visto che il comune ha spianato inspiegabilmente i rovi e cespugli che davano protezione alle mini lepri. ai ricci, fagiani e altri animali selvatici che sono tornati a ripopolare il parco insieme agli insetti in modo naturale senza chiedere permessi al politico di turno in quanto è il loro habitat naturale, questi ora trovano come unico rifugio il cassone di metallo posizionato li a gennaio per raccogliere i materiali inerti che si trovavano scavando, ma i fenomeni non si sono fermati qui, no sono andati oltre e così non soddisfatti di danneggiare il telo ed usufruire di un area di cantiere, tirano i sassi al cassone dove si nascondono gli animali per farli spaventare e farli uscire in modo che il cane li possa rincorrere (e magari azzannarli come successo all'airone in zona orti) a loro vanno i nostri complimenti come i veri amanti degli animali.

A tutto questo, in questi cinque mesi, random si presentano poi i soliti furbi, quelli che la piattaforma ecologica, anche se è aperta e gratuita, non ci vanno per principio, o magari arrivano da Milano (perché tanto qui si può fare) e non trovano di meglio che scaricare al volo visto che nessuno controlla ed è tutto facilmente accessibile.



Al comune, visto che non si può rimediare alla devastazione eseguita nel parco della Bergamella, chiediamo di rispristinare la catena (che ha tolto), di chiudere meglio l'area di cantiere e di mandare i la polizia locale (MAGARI IN BORGHESE come si faceva qualche anno fa) a controllare e multare i fenomeni di turno compresi quelli che usano l'area come parcheggio privato o come area di discarica, magari installando anche qualche telecamera ....... non è poi così difficile basta farlo.


E del fantomatico contest per cambiargli il nome ancora nulla.


ALTRE FOTO A TESTIMONIARE CHE LA ZTL DI CASCINA GATTI E' FINTA

Pubblichiamo le foto inviate dagli amici del Comitato di Cascina Gatti che testimoniano (se mai ce ne fosse bisogno) come la ZTL di via Fratelli Di Dio non venga rispettata e soprattutto non venga FATTA rispettare.



Invitiamo chi riuscisse ad immortalare tali violazioni ad inviarci le foto che provvederemo a pubblicare.

 

venerdì 21 maggio 2021

CAMPAGNA ANTIZANZARE 2021 INIZIATA - PECCATO CHE NESSUNO AVVISI LA CITTADINANZA

Sul sito del comune non è stato ancora pubblicato il calendario per la disinfestazione delle zanzare del 2021 nonostante diversi cittadini abbiano segnalato che sono stati già stati effettuati alcuni interventi.


vedi direttamente sul sito del comune le info: 


https://sestosg.net/notizie/la-disinfestazione-dalle-zanzare/


Ed eccoci qui, dopo post e selfie con nutrie e gatti (da qualcuno evidentemente considerati fondamentali per l'assetto di questa città) a constatare il solito pressapochismo visto che vengono segnalati sul territorio azioni antizanzare con nebulizzazione di prodotto oltre a non pubblicare il calendario sul sito del comune, il quale però, applica dei cartelli ai pali dell'illuminazione all’interno dei parchi (parchi dove non bisognerebbe entrare!!!!!).


E se una persona non ha l’abitudine di passeggiare al parco come può essere avvisata del fatto che deve tenere chiuse le finestre o non deve passare in determinate zone?


Premesso che riteniamo più utile una precisa e puntuale prevenzione cosa che non abbiamo visto fare considerando il ristagno d'acqua presente per ben cinque mesi nei laghetti del parco della Bergamella, abbiamo qualche dubbio sul prodotto utilizzato che sarà anche a basso impatto ambientale, ma rileviamo che le raccomandazioni del comune sono comunque sempre di un livello di attenzione ragguardevole.

Come si legge sulla pagina del comune (QUI) il prodotto ( il Garban) viene spruzzato di notte (dalle 24.00 alle 6.00), sulle zone alberate, nei giardini e nelle aree verdi. 

Non verranno trattate i laghetti con presenza di pesci e tartarughe né le aree con le api nelle arnie.


Durante l'intervento è importante:

- non entrare nelle aree verdi per almeno un’ora dalla fine 

chiudere porte e finestre

evitare il consumo di prodotti di orti vicini, per almeno tre giorni (!!!!!!!!)

- chiamare il centro antiveleni dell’Ospedale di Niguarda (tel.02.66101029) in caso di avvelenamento.


Aggiungiamo anche che il prodotto utilizzato è causa di forti irritazioni per cui E' prudente EVITARE le aree trattate per le 24 ore successive l'utilizzo del prodotto nebulizzato.


Ovviamente tutto questo sarebbe opportuno farlo con una precisa campagna informativa condotta in modo un po' più serio e non con fogli attaccati alla bene e meglio ai pali come fa l'ultimo comitato nato in cerca di visibilità.


Nota: se azioni di questo genere (volantini attaccati sui palli dell'illuminazione o dei quadri elettrici ecc.) venissero fatte da comitati e associazioni del territorio sarebbero censurati e multati avendo violato il decoro di questo comune.

IL RAB DELLA BIOPIATTAFORMA DI SESTO SAN GIOVANNI INCONTRA LA CITTADINANZA CON UN WEBINAR ONLINE

 

Il RAB BioPiattaforma ovvero l’organismo consultivo di monitoraggio e controllo del nuovo impianto di Sesto San Giovanni che si è formalmente costituito a settembre 2020 si presenta alla cittadinanza per illustrare quanto fatto in questi mesi che lo hanno visto nascere ed ora proporsi come un’opportunità di ascolto, confronto e dialogo concreto e trasparente tra cittadini, impresa e amministrazioni.

Per registrarsi e ricevere il link e partecipare al webinar inviare una mail a:
info@rab-biopiattaforma.it

L'appuntamento è per il 26 maggio 2021 alle ore 21 sulla piattaforma online zoom 


giovedì 20 maggio 2021

ESISTE LA ZONA A TRAFFICO LIMITATO A CASCINA GATTI??? QUALE PIANO URBANISTICO STIAMO ADOTTANDO ???

E'  normale o autorizzato il transito di pullman e camion (mezzi superiori a 30 t) che attraversino la via Fratelli di Dio a Cascina gatti? 

A nostro avviso NO, e non si è mai fatto nulla per vietarlo in modo serio (tranne qualche controllo spot), in tutta l'area metropolitana quando si definisce una zona a traffico limitato è ormai pressi definire anche un sistema di controllo automatizzato con telecamere per il controllo degli accessi.

Invece di ABBATTERE GLI ALBERI, pensare alle nutrie ai cani e ai gatti (con tanto di selfie), sarebbe ora di incominciare a fare un piano urbanistico serio, che tuteli la cittadinanza dai flussi di traffico (SOPRATTUTTO QUELLI GENERATI DAL CASELLO AUTOSTRADALE) e di conseguenza dagli inquinanti che ne derivano.
A Milano si ridisegnano quartieri e piazze introducendo alberi e parchi insieme a piste ciclopedonali a Sesto sembriamo fermi alle colate di cemento degli anni 90 dove si abbattevano gli alberi per far posto a parcheggi, e mentre a Milano si ragiona sulle zone a 15 minuti (dove i servizi sono a portata della gente che può andare a piedi o in bici) a Sesto si discute di accentrare i servizi, sembriamo fermi al secolo appena passato, le grandi metropoli hanno invertito progetti e filosofie tutto il contrario di quanto stiamo facendo.