Riportiamo qui sotto i video trasmessi in diretta streaming del convegno:
"Elettrosmog, 5G ed Elettrosensibilità"
promosso dalla Associazione Elettrosensibili Italiani a Milano il 30 Marzo 2019 presso la sala conferenze dell'Hotel Michelangelo video del mattino
video del pomeriggio
Video relativo all'intervento specifico di Olle Johansson, Professore associato al dipartimento di Neuroscienze,
dell'unità sperimentale di dermatologia del Karolinska Institutet –
Stoccolma, Svezia.
Martedì 2
aprile alle ore 18.00 presso spazio Arte a Sesto San Giovanni
Dove verrà
presentato il documento congiunto dei comuni e del gruppo CAP alle richieste,
osservazioni e istanze fatte sul progetto Biopiattaforma che prevede la
conversione dell’inceneritore di via Manin in un centro di trattamento fanghi
di depurazione.
L'appuntamento è per mercoledì 27 marzo alle 20:30 presso la Cascina San Paolo in via Trasimeno 41 a Milano
In una nota diffusa dall'associazione stessa precisa che:
"Lo scopo dell'incontro, al quale non parteciperanno esponenti politici o dell'amministrazione, ma solo semplici cittadini, è quello di analizzare il progetto e cercare di individuarne eventuali punti di forza o criticità, e raccogliere gli spunti e le idee di tutti.
L'Associazione non intende schierarsi a favore o contro al progetto, ma semplicemente offrirsi come mediatrice tra i cittadini e l'amministrazione."
Non possiamo che condividerne lo spirito e invitiamo a partecipare all'evento.
"Non siamo venuti qui per pregare i leader a
occuparsi del clima. Ci avete ignorato in passato e continuerete a ignorarci.
Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Siamo qui per dirvi che il
cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no".
"La nostra casa è in fiamme. E io voglio che sentiate il
panico, le paure che io provo tutti i giorni. E voglio che agiate ……».
Greta Thunberg 15 anni
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Possiamo fare molto anche noi nel
nostro piccolo, limitando di inquinare, di cementificare rispettando fiumi,
falde e laghi, riciclando in maniera ossessiva invece di mantenere
comportamenti insensati incominciamo a cambiare il nostro comportamento.
Perché come dice Greta “ho imparato che non sei mai troppo piccolo
per fare la differenza", nel nostro piccolo possiamo fare molto, e possiamo spingere chi governa
Circoscrizioni, Comuni Province e Regioni a fare altrettanto, perché fino ad
ora hanno fatto troppo poco (forse nulla).
Abbiamo appreso dalla stampa che il progetto sull'area Falk sia azzerato e si riparta da zero, non era un progetto che ci entusiasmava, l'area destinata a parco aveva perso negli anni le dimensioni originali a favore delle ennesime colate di cemento, sempre autorizzate e soprattutto sempre giustificate.
Ci auguriamo che, in questo momento di confusione ci sia anche il momento di rivedere la dimensione del parco riportandolo almeno alle dimensioni originali (e magari a dimensioni maggiori) e che si finisca l'interminabile opera di bonifica.
Di sicuro ci auguriamo che si ridimensioni l'opera speculativa che ha animato fino ad oggi l'area.
Come si può vedere dal Rapporto ISPRA 2018 sul consumo del suolo, pagina 102, nella Regione Lombardia Sesto San Giovanni con il 67,3% è seconda solo a Lissone come % di consumo del suolo, ovviamente questo è un dato relativo al 2017...........
Come specificato nella prefazione : "I dati aggiornati sono prodotti con un dettaglio a scala nazionale, regionale e comunale, grazie
all'impegno del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), che vede ISPRA insieme
alle Agenzie per la protezione dell’ambiente delle Regioni e delle Province Autonome, in un lavoro
congiunto di monitoraggio svolto anche utilizzando le migliori informazioni che le nuove tecnologie
sono in grado di offrire e le informazioni derivanti da satelliti di osservazione della terra, tra cui quelle
del programma Copernicus. È infatti compito del Sistema seguire le trasformazioni del territorio e la
perdita di suolo naturale, agricolo e seminaturale, inteso come risorsa ambientale essenziale e
fondamentalmente non rinnovabile, vitale per il nostro ambiente, il nostro benessere e la nostra stessa
economia. Questo ruolo di sentinella, richiamato dalla stessa legge 132/2016 istitutiva del SNPA, è
fondamentale soprattutto in questa fase di attesa di una normativa nazionale compiuta, che riprenderà
ora il proprio cammino in questa legislatura e, che ci auguriamo possa garantire il progressivo
rallentamento e il rapido azzeramento del consumo di suolo netto in Italia."
Lo abbiamo sempre detto e sostenuto, continueremo a dirlo anche se c'è poco da stare allegri, ormai ci siamo ridotti a difendere giardini e fazzoletti di terra rimasti tali perché abbandonati o utilizzati impropriamente come discariche, SERVE UN CAMBIAMENTO CULTURALE che al momento non vediamo ma che per il nostro futuro è necessario, non si può cementificare tutto giustificandolo con il progresso e lo sviluppo economico.
Di pianura padana c'è ne una sola, a breve non esisterà più, forse l'abbiamo già distrutta.
C'è un angolo a Cascina Gatti che abbiamo sempre visto verde (magari con qualche cavallo lasciato libero),
un campo che in mezzo all'intenso traffico presente sulla via Di Vittorio, da un senso di respiro e di rispetto a ciò che rimane di un antico borgo.
Grazie alla precedente giunta che ha autorizzato in un caldo e deserto agosto, e della presente che ha avvallato nel silenzio un folle progetto che vede la costruzione di un McDonald's e di un grosso autolavaggio che di fatto distruggeranno il campo sopravvissuto fino ad oggi incrementando notevolmente il flusso di traffico che per il quartiere risulta oggi già pesante. Non siamo contro la costruzione di un McDonald's SIAMO CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE SISTEMATICA DEL TERRITORIO, in una città che esce distrutta dal periodo delle grandi fabbriche non capiamo il perché non si poteva autorizzare tutto questo in una delle tante area dismesse, mentre non comprendiamo per quale motivo si sia autorizzato l'ennesimo autolavaggio in un area che nel raggio di 1 km ne presenta tre attivi. Saremo degli illusi, utopisti ma chiediamo un futuro DIVERSO, un futuro verde non di cemento, dove le aree sopravvissute alla speculazione (pubbliche o private) restino verdi NOI quell'area ce la immaginavamo cosi:
con un bosco, con una di quelle "foreste urbane" tanto reclamate dalla società civile e dai ricercatori, una di quelle aree che ci permettono di vivere in armonia e di compensare ciò che sistematicamente distruggiamo.
Crediamo fortemente che il mondo lo possiamo cambiare soprattutto con queste piccole cose. Il rispetto per l'ambiente, non si ottiene comprando una macchina euro 6 o partecipando in prima fila ad una manifestazione, ma con un cambio culturale profondo, radicale che purtroppo oggi la politica locale,regionale e nazionale non hanno ancora recepito.
Lo
avevamo già confermato nel post del 26 febbraio (leggi QUI) ora è arrivata l'ufficialità con l'avviso pervenuto dalla AGENZIA DI
TUTELA DELLA SALUTE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO, relativo
alla sostituzione
provvisoria del dr. ARRIGHI.
L'avviso è pervenuto oggi al Comitato di Cascina Gatti (con il quale collaboriamo da anni per i problemi del quartiere) con
preghiera di diffonderlo trattandosi di argomento molto sentito dai
cittadini.
Confermiamo, qualora qualcuno non avesse
capito che Il Dott.Stucchi continuerà (in via provvisoria) a sostituire il
Dott.Tomatis , augurandoci che venga poi confermato.
Tradotto …… bisogna smetterla di fare slogan parlando del nulla mentre bisogna incominciare a dotarsi
di una politica ambientale efficace sia a livello locale/regionale che a livello
nazionale, (cosa che non c’è mai stata).
Il riscaldamento e gli allevamenti
intensivi inquinano più di auto e moto e sono responsabili di più della metà
delle emissioni. È quanto emerge da uno studio dell’Ispra, Istituto superiore
per la protezione e la ricerca ambientale, che ha analizzato l’inquinamento da
Pm 2,5 (particolato fine) e Pm10. In particolare il riscaldamento è
responsabile del 38% del particolato, mentre gli allevamenti lo sono del 15,1%.
Lo stoccaggio degli animali nelle stalle e la gestione dei reflui inquina più
dei veicoli leggeri (al 9%) e persino più dell’industria (11,1%). “Non basta
fermare il traffico. Non basta agire sul riscaldamento”. Per migliorare la
qualità dell’aria che respiriamo si deve agire anche sugli allevamenti”. ………
leggi QUI l’articolo completo sul FATTO QUOTIDIANO