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domenica 14 febbraio 2021

PARCO DELLA BERGAMELLA DEVASTATO; ABBATTUTI DECINE DI ALBERI

Mentre aspettiamo un piano effettivo per una seria forestazione urbana, siamo venuti a conoscenza tramite un articolo sul IL GIORNO (QUI per leggerlo) che Melegnano ha approvato il protocollo d’intesa di Forestami, unendosi di fatto alla cordata di enti che hanno aderito all’ambizioso programma di riforestazione urbana, ci domandiamo il perché questa amministrazione invece di devastare la città non si sia unita al progetto, perché non ha informato la consulta che si poteva aderire obbligando i partecipanti a sviluppare un progetto simile, perché silenzi e omissioni su un opera che ha come obbiettivo la piantumazione di tre milioni di alberi, un progetto di dimensioni europee se non mondiali.

Mentre aspettiamo pazienti abbiamo assistito invece all'ennesimo indecente abbattimento di decine di alberi all'interno del parco della Bergamella in prossimità di quel confine con il comune di Milano dove dovrebbe sorgere la futura terrazza con la pista ciclo pedonale.



Foto che rende bene l'idea di cosa si è compiuto (una volta era pieno di alberi)



Questa pseudo politica ambientale è semplicemente VERGOGNOSA, abbiamo chiesto spiegazioni (che pubblicheremo quando arriveranno), intanto sono stati abbattuti alberi vecchi di 50 anni che purtroppo non ci saranno più.

giovedì 17 dicembre 2020

INIZIATI I LAVORI PER LA CREAZIONE DELLA TERRAZZA ALLA BERGAMELLA

Il 14 dicembre sono finalmente iniziati i lavori di apertura del cantiere per lo  sbancamento del terreno, che non porterà alla bonifica, ma alla semplice rimozione e smaltimento rifiuti solidi che sono stati coperti nei decenni, purtroppo lo precisiamo perché c'è una differenza sostanziale in termini normativi e procedurali, e ci rammarichiamo che non si sia scelto in questi anni di cercare la presenza di inquinanti nonostante le segnalazioni fatte.

Per la creazione della terrazza, che a detta dell'assessore Magro non verrà intitolata a Bottoni, ma il nome verrà definito da un non precisato contest che dovrebbe svolgersi nelle scuole o tra i cittadini sestesi, noi abbiamo rinnovato l'invito di intitolarla al parco ovvero alla "Bergamella".


Questo è emerso dall'incontro via Skype che abbiamo avuto in data 3 novembre con il Settore Ambiente per conoscere eventuali variazioni al progetto iniziale visto il ritardo di due anni (mai giustificato).

Possiamo confermare che il progetto è tale e quale a quello iniziale definito dalla giunta Chittò, durante l'incontro (come già sapevamo) è stato precisato che l'opera è stata finanziata con 661.000€ per la Terrazza e 148.000€ per lo skatepark (che verrà costruito in via Mulino Tuono in prossimità della tensostruttura della GEAS) costi compresi nei due milioni di euro versati da Uniabita come oneri di urbanizzazione.

L'appalto per le opere di sbancamento della Terrazza era già stato assegnato mesi fa e avrebbe dovuto iniziare a novembre mentre il cantiere vero e proprio per la costruzione della terrazza dovrebbe iniziare la prossima primavera (più o meno ad aprile 2021).

Nota per gli appassionati, il campo da calcetto, ora asfaltato, verrà rifatto con un manto sintetico, mentre il campo da calcio erboso (vicino alla via Livorno) sarà riseminato, ed è prevista anche l'installazione di un percorso fitness.

Contenti per le precisazioni fatte relative ai campi da calcio e al percorso abbiamo però chiesto spiegazioni su alcuni punti che non ci piacciono.

In primis abbiamo chiesto che il parco della Bergamella considerato “rurale” resti tale salvaguardando così la flora e la fauna che in questi anni è divenuta residente, e contestato l'elevata presenza di cemento all'interno della piazza (avremmo preferito più giardino (più verde!!!) anche perché l'attuale via verrà allargata fino ad arrivare all'attuale sede stradale di via Marx dando un senso di continuità con i filari di alberi presenti, viene fatto presente che per allargare la terrazza e stabilizzarla al livello stradale verrà utilizzata la terra di scavo lasciata davanti agli orti durante l'interramento dell'elettrodotto di cui siamo permessi di sottolineare la poca fiducia della qualità della stessa, ricevendo invece rassicurazioni in merito.


Abbiamo contestato l'elevato numero di panchine (36) che il comune vorrebbe installare e che senza controlli diventerebbero sede naturale per ritrovi notturni e atti di vandalismo, su questo punto i rappresentanti del comune prendono atto della segnalazione sul posizionamento delle panchine e si riservano di valutare soluzioni alternative facendo presente che dovranno mantenere il necessario distanziamento dall’elettrodotto interrato.

Per finire abbiamo chiesto di valutare l'installazione di lampioni con sensore di movimento per limitare l'inquinamento luminoso riuscendo ad avere (anche in questo caso) da parte del Comune la promessa di valutare la fattibilità tecnico-economica per tale variazione.

Delusi dal fatto che a differenza della precedente amministrazione, dove si era condiviso prima (almeno su alcuni punti), ora il progetto definitivo è stato "nascosto" invece di essere condiviso e presentato alla cittadinanza circostanza che probabilmente avrebbe migliorato il progetto invece di raccogliere promesse di valutazione.

La nota positiva, oltre a iniziare finalmente i lavori, è l'aver ricevuto conferma che i sette platani esistenti saranno salvati e valorizzati (fermo restando la verifica di Ersaf sul loro stato di salute).


lunedì 14 dicembre 2020

INSTALLATO L'ALBERO DI NATALE A CASCINA GATTI

Ci hanno provato il lunedì 9 dicembre, con una gru, ma evidentemente è andata male.......................


lo hanno poi lasciato una settimana disteso ........................

per poi installarlo venerdì 11 (sempre con una gru!!), non è venuto male, bello e imponente, ora non sappiamo quanto sia venuto a costare, sappiamo però che piantare una abete senza radici non ha molto senso, 
avremmo preferito magari degli ABETI BIANCHI PIU' PICCOLI ma piantati in pianta stabile in modo da averli sempre tutti gli anni senza costi aggiuntivi, un po' come sta facendo il Comune di Milano con la piantumazione degli alberi all'ingresso del parco della Bergamella lungo la via Adriano............................

 



lunedì 16 novembre 2020

PARCO DELLA BERGAMELLA ENNESIMO DEGRADO (E PERICOLO)

 Sono giorni che nel parco della Bergamella a causa di una rottura di un tubo o di un canale l’acqua di prima falda pescata per riempire i laghetti fuoriesce allagando parte del parco.



La situazione sta diventando drammatica perché la fuoriuscita ha creato una vasta “palude” in prossimità di percorsi ciclopedonali e pericolosa perché l’acqua di prima falda stando alle ultime analisi comunicate dal comune del 2017 (perché poi non sono state più eseguite analisi, neanche quest'anno) dell'acqua di prima falda (quindi non trattata) si rilevano concentrazioni incompatibili con il parametro di potabilità per il tetracloroetilene, nelle acque depurate e poi riutilizzate in agricoltura a uso irriguo i composti alogenati (tetracloroetilene+tricloroetilene) non devono superare i 10 microgrammi/Litro (DM 185/2003), mentre qui arriviamo a 14 microgrammi/Litro, qui non si tratta di acque reflue, ma il tipo di riutilizzo è assimilabile, quindi l'acqua di prima falda non è adeguata alle coltivazioni agricole. 


(0,0144 milligrammi corrispondono a 14 microgrammi)

Chiediamo di intervenire URGENTEMENTE al fine di limitare la fuori uscita dell’acqua a tutela di chi frequenta il parco e proteggere la terra presente nelle tre aree destinate degli orti destinate ad area agricola.

mercoledì 9 settembre 2020

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI UN NOSTRO CONCITTADINO AMANTE DELL'AMBIENTE E ATTIVO SUL TERRITORIO SUL DEGRADO DELLA BERGAMELLA

 

Pubblichiamo una lettera pervenutaci (in conoscenza) in data 6 settembre 2020 da Benvenuto Gonzio e rivolta all'assessore all'Ambiente e responsabili del Comune di Sesto sulla situazione di degrado che sta vivendo il parco della Bergamella, situazione rilevata anche da noi e più volte denunciata ma senza ever avuto nessun riscontro.

Qui il testo della lettera ricevuta e sotto il nostro commento agli eventi denunciati

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Gentile assessore Magro e diretti interessati alla gestione del parco Bergamella

già due mesi fa vi ho segnalato la situazione di degrado e di non manutenzione del laghetto Bergamella in particolare e del Parco Media Valle del Lambro in generale.

Posso affermare che gli sfalci d’erba che vengono effettuati sono eseguiti in modo approssimativo e causano ogni volta lo sradicamento o la recisione delle piantine messe a dimora, anche se leggermente protette dalla retina in plastica. Inoltre le retine strappate non vengono raccolte e vengono tritate dai successivi passaggi del tagliaerba e disperse nel terreno ma non sono degradabili.

È sufficiente una camminata per notare le notevoli mancanze (buchi) nelle file piantumate simmetriche e parallele.

Segnalo la permanenza di due cavalletti posizionati inizialmente a protezione di una buca profonda 30 cm causata da un cedimento (segnalata ad URP e messa in sicurezza quasi tre anni fa con gli stessi ed un po’ di nastro bianco rosso) che non sono mai stati rimossi nemmeno dopo che l’amministrazione aveva risolto il problema con il riempimento di ghiaia (circa due anni dopo la segnalazione e quando il tempo aveva già rimediato da solo).

Ancora oggi fanno bella mostra di sé (arrugginiti e scoloriti) ai lati della stradina e dimostrano la mancanza di attenzione e cura.

Anche il cartello di divieto di balneazione che da circa due anni resiste legato alla balaustra del lago con elastici recuperati dai sostegni delle piante non è uno spettacolo di attenzione. Mi autodenuncio, stato con tutti i loro escrementi io a legarlo dopo aver segnalato che era stato buttato nel lago, aver atteso per oltre un mese e aver provveduto a recuperarlo e posarlo sulla ghiaia (quando ancora c’era) e aver atteso ancora un mese che una buon’anima provvedesse a sistemarlo in modo stabile.

Stendiamo un velo pietoso sulla gestione delle acque e del riciclo delle stesse che ha visto lunghe interruzioni a più riprese per arrivare alla definitiva sistemazione con riciclo di un liquido di colore indefinito ed indefinibile.

 A questo proposito chiedo se esiste un piano di controllo della qualità delle acque del lago ed eventualmente dove si possono recuperare i dati.  

Un problema importante e più volte segnalato sia a URP che a Municipium che su Sesto Segnalazioni è la presenza di animali che non dovrebbero essere nelle acque del lago a partire dalle tartarughe proseguendo con i pesci rossi per finire con le nutrie. Mentre le prime due  specie incidono in piccola  parte  sulla rovina delle radici delle piantine che circondano il lago, le nutrie scavano grosse tane nelle  sponde provocando  prima la morte delle piante scoprendo le radici ed ora il cedimento delle sponde  oltre naturalmente ,visto la  dimensione ed il numero della colonia , allo sporcamento delle acque che  dovrebbero essere a riciclo con tutti i loro escrementi e  questo credo sia  la causa  maggiore  del  proliferare incontrollato di alghe che è particolarmente pesante. Concorrono anche alcuni cittadini con la loro inciviltà ed il loro menefreghismo.



Ora per la seconda volta vi chiedo cosa potete e dovete fare per porre fine a questo degrado continuo evitate per cortesia le scappatoie del tipo: ”siamo al corrente e stiamo intervenendo, un po’ di pazienza “ oppure “non abbiamo trovato possibili volontari adottanti  se qualcuno dovesse  trovarli  è invitato comunicarli al comune” oppure ancora “sono in ferie, settimana prossima leggo la mail“.

I cittadini di Sesto hanno sempre aiutato con interventi di volontariato la loro città ma l’esempio e la spina dorsale deve essere l’amministrazione che, in ordine gerarchico, si prenda le sue responsabilità e a tre anni dall’insediamento aiuti il parco non a sopravvivere ma a vivere.

Vorrei ricevere risposte più precise e circostanziate e spero che ci sia un intervento tanto deciso quanto risolutivo.

Grazie per l’attenzione

Benvenuto Gonzio 

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Il sig. Benvenuto è un attivista e volontario conosciuto sul territorio che ringraziamo per le attività che ha sempre svolto, qualche risposta la possiamo anticipare, visto che abbiamo ripetutamente richiesto informazioni a riguardo.

NON ci risulta che il comune abbia un programma di monitoraggio delle acque della Bergamella, le analisi (semestrali) sono iniziate e interrotte nel 2018 come riporta la nota in risposta alla nostra richiesta di domanda di accesso agli atti.


Ad oggi non ci risulta sia stata incaricata altra società per eseguire le analisi (ma potremmo anche sbagliarci visto il difficile dialogo che rileviamo in questi ultimi anni), mentre possiamo confermare (viste le ripetute richieste d'intervento fatte insieme al Comitato di Cascina Gatti) che il comune non ha nessuna intenzione di intervenire sugli animali infestanti come ad esempio nutrie o tartarughe.

Il problema dell’aumento spropositato degli animali, in quello che è poco più di uno stagno è un problema serio, l’accumulo degli escrementi e il mancato ricircolo delle acque che rigenerano l’ossigenazione dello stagno, favoriscono il degrado delle condizioni minime di sopravvivenza dell’area lacustre, ricordiamo che un anno fa sono stati ritrovati due germani reali morti, si ci precipitò a legare tale evento al fatto che molta gente usava lanciare la mollica di pane o dei piccoli sassi per attirarli a riva, niente di più falso, sempre nella domanda di accesso agli atti del 19 settembre 2019 abbiamo richiesto anche il verbale dell'autopsia eseguita da ATS sulla carcassa dell'animale trovato morto paralizzato a testa in giù nell'acqua.

L’autopsia eseguita sull'anatra (vista con un nostro consulente) non specificò il motivo della morte ma diede come riscontro la "dimostrata presenza di gene codificante tossina di tipo C del clostridium botulinum" (che non è pericoloso per l'uomo), l’agente patogeno è diffuso in tutto il mondo e sopravvive unicamente in ambienti privi di ossigeno, i batteri possono però formare spore che sopravvivono al contatto con l’ossigeno e sono resistenti al calore, alle temperature di congelamento e all'essiccamento, Il batterio è pericoloso poiché espelle la tossina botulinica.



Il contagio da Clostridium botulinum negli animali avviene ingerendo foraggio o acqua potabile o anche piccole larve contaminate. Gli animali possono infettarsi soprattutto tramite fieno e insilati contaminati da cadaveri di piccoli animali (ad es. roditori), gli animali muoiono per un arresto respiratorio, gli uccelli come le anatre soffrono di paralisi delle ali, che può propagarsi anche ad altri muscoli, terminando al collo.

Attendiamo che ci si attivi, fino ad ora non ci risulta si sia fatto nulla.


domenica 23 agosto 2020

PARCO DELLA BERGAMELLA – COSI NON PUÒ FUNZIONARE (UN ANNO DOPO E' ANCHE PEGGIO.......)

A ottobre del 2019 denunciavamo con un post (clicca QUI) il grave stato di abbandono dell'area della Bergamella che confina con Milano sulla via Adriano, ad oggi dopo quasi un anno dalla pubblicazione la situazione e anche peggiorata.

E così mentre abbiamo visto posare la nuova stradina di connessione sull'area del comune di Milano (zona laghetto degli orti)




appena varcato il confine comunale inizia il degrado, strade in terra battuta , erbacce che riducono il percorso ed in generale sul percorso ciclo pedonale (se così si può definire) un abbandono, cosa ci vorrà a finire la stradina togliere le erbacce e mettere dei parapetti in legno (NON IN METALLO) come quelli messi dal comune di Milano?? difficile a saperlo.


Ma la parte più bella è quella intorno alla ormai famosa "Terrazza Bottoni" dove ormai è da DUE anni che NON viene eseguito uno sfalcio d’erba su tutta l'area di confine con il comune di Milano,L'erba e gli arbusti sono arrivati in alcuni punti ad essere alti un metro e ottanta centimetri, rendendo l'area perfetta per la riproduzione e la protezione di alcuni animali selvatici che hanno trovato casa in quest'area ma  facendo anche proliferare zecche, zanzare insetti vari e rendendo praticamente impossibile anche solo l'attraversamento pedonale sulle stradine in terra battuta che consentivano di andare da Cascina Gatti al quartiere Adriano.



Stiamo parlando proprio di quell'area che andrebbe bonificata prima di costruire la terrazza come porta d'ingresso al parco media valle del Lambro, e che invece nel 2020 si presenta in questo modo (ormai da un decennio).





Ribadiamo che il parco (rurale) non può essere gestito e considerato come un giardino presente in città, è ormai da anni parte integrante del parco regionale PMVL, la gestione e la cura del verde e della sicurezza devono necessariamente assumere connotati differenti non è più accettabile che alcune aree non ricevano i necessari sfalci, ne che vengano eseguiti a mesi o ANNI di distanza rispetto ad aree di non competenza (ad es parco Adriano), come non è concepibile che ad oggi non si sia definito un piano serio per la piantumazione di alberi autoctoni oltre a non prevedere una gestione uniforme per la manutenzione e la sicurezza dell’area interessata.

mercoledì 19 agosto 2020

TERRAZZA BOTTONI FORSE DOPO 10 ANNI SI INCOMINCIA (MA FORSE....NON E' DETTO)

Area Terrazza Bottoni
L'area definita come TERRAZZA BOTTONI - è l'area terminale a confine con il Comune di Milano

"Il progetto per la realizzazione della Terrazza Bottoni è stato finalmente appaltato ad aggiudicarsi le opere, per poco più di 400mila euro, è l’impresa Bonanno Scavi di Cinisello Balsamo, la riqualificazione ambientale riguarda un ampio fazzoletto verde al confine tra il quartiere di Cascina Gatti e il Comune di Milano" cosi si legge sull'articolo uscito il 18 agosto sul Giorno (leggi QUI l'articolo online)

Bozza del progetto presentato nel 2017 sull'area definita come TERRAZZA BOTTONI 

Che l'inizio dei lavori è prossimo, sono cinque anni che ce lo ricordano ogni volta che chiediamo informazioni, ma non se nè mai fatto nulla, lasciando l'area nello stato più assoluto di abbandono

Il percorso è veramente lungo, si è iniziato a parlare della riqualificazione dell'area nel 2007, ma solo nel 2011 si è incominciati a chiedersi cosa fare in quell'area, tra il 2013 e 2014 il primo studio (vedi QUI) ma i primi annunci di esecuzione arrivarono tra la fine del 2017 e maggio 2018 quando con fiducia verso le istituzioni (dopo anni di dialoghi e incontri) postavamo TERRAZZA BOTTONI PARCO DELLA BERGAMELLA - FORSE CI SIAMO.......

Cambiano le giunte ma il giochino è sempre lo stesso, lo scorso anno ci hanno raccontato che i lavori sarebbero iniziati prima in primavera 2019 poi in autunno 2019, sicuramente nella primavera 2020 .... l'ultima notizia dava l'inizio dei lavori tra fine settembre e inizio ottobre 2020 ma anche questa data andrà delusa, si perché da sempre TUTTI i soggetti che si sono interessati a tale opera e che conoscono il territorio sanno che i lavori di riqualificazione sono subordinati alla bonifica dell'intera area di confine con Milano.

Il fatto di non aver trovato un operatore che esegua tale bonifica la riteniamo grave, non vorremmo pensare che ci sia soffermati solo sull'esecuzione dell'opera definitiva, peraltro mai comunicata alla cittadinanza da questa giunta e non si sia pensato alla bonifica per tempo.

Ci auguriamo, non avendo mai visto il progetto esecutivo definitivo, né i dettagli, (visto che è stata rivista e rimessa in discussione negli ultimi due anni) che l'opera non preveda abbattimenti seriali di alberi (cosa che ultimamente a Sesto accade di frequente) e che tenga conto che in questi ultimi 10 anni di abbandono divenuto via via totale c'è stata una rinascita sia vegetale che animale.





L'associazione Sottocorno, come già affermato in comune, alla presenza del Sindaco e Assessore Lamiranda, in varie occasioni, non è d'accordo ad assegnare il titolo della piazza ad un soggetto di espressione politica e avrebbe preferito la dedica all'area della Bergamella in modo da ricordare che Sesto non è stata solo un territorio di conquista da parte di fabbriche, urbanisti e cooperative edili che hanno cementificato, inquinato e distrutto tutto il territorio ma ha anche un passato, non troppo lontano, di aree a vocazione agricola.


 

sabato 16 maggio 2020

MORTE DELL'AIRONE AL PARCO DELLA BERGAMELLA - INSTALLATI I CARTELLI DI DIVIETO MA SERVONO ANCHE BARRIERE FISICHE E CONTROLLI SANZIONATORI

Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all'inizio dei sentieri (lato laghetto opposto agli orti) nel parco della Bergamella 

Quella è un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano.

È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità, per cui chiediamo che l’intervento venga completato con: 

  1. l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato (in modo da evitare l’attraversamento di persone o cani).
  2. Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri, (e magari capire chi ha dato l’autorizzazione alla rimozione in quanto poste come barriere naturale a protezione dell’area faunistica).
  3. Il controllo da parte della polizia locale e guardie GEV che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza, questo al fine di educare i frequentatori abituali.

Quest’Ultimo punto lo consideriamo importante, poiché subito dopo l’installazione dei cartelli abbiamo assistito a “discussioni” animate fra gli ortisti, ambientalisti e persone che, nonostante i divieti e i cartelli ben in mostra, continuavano con arroganza a passare e mentre alcuni, educatamente tornavano indietro dopo aver ricevuto le segnalazioni, in un paio di casi la discussione è rapidamente degenerata

Lasciare agli ortisti tale compito rischia di diventare oggetto di ritorsioni, furti e atti vandalici, e ricordiamo che  la necessità di definire un'area protetta per la riproduzione faunistica era già stata segnalata, da noi come da altre realtà presenti sul territorio, così come la necessità di avere un’area cani (con punto di raccolta per gli escrementi lasciati all'interno del parco), visto che ad oggi all'interno dell’area Bergamella (ad esclusione del giardino “condominiale“ fine a se stesso realizzato da Uniabita) oltre alla mancanza di BONIFICHE, piste ciclo-pedonali, piantumazioni, panchine, aree attrezzate e tagli regolari dell’erba, non esiste nessun cestino apposito, siamo arrivati al  2020 e C’E’ DA COSTRUIRE UN PARCO!!!.

Concludiamo ricordando che l'area della Bergamella è un’area all'interno del parco regionale P.M.V.L. e questo problema si pone proprio nel punto di confine tra due parchi comunali suggeriamo che è necessario un coordinamento con il Comune di Milano.

Il Consiglio Direttivo dell’Ass.Sottocorno




martedì 12 maggio 2020

AIRONE UCCISO DA UN CANE INCUSTODITO NEL LAGHETTO DELLA BERGAMELLA

Questo è lo scempio di un cane lasciato libero di fare quello che vuole all'interno del parco, l'inciviltà e l'ignoranza non ha freno, ed è così che un airone (animale protetto) è stato ucciso ieri da un cane nei pressi del vialetto (lato parco Adriano) che costeggia il laghetto di fronte agli orti.

Dopo le anatre sbranate da cani lasciati liberi nel laghetto e di altre anatre morte nel laghetto centrale del parco (e non per colpa della mollica di pane) l'ennesimo scempio, come se non fossimo capaci di vivere in armonia con l'ambiente, la stupidità delle persone non ha limiti e non ha rispetto per l'ambiente, per cui via ai cani lasciati liberi e a volte incustoditi, via ad utilizzare il parco come una pista di allenamento per il motocross, via ad utilizzare i vialetti come passaggi per auto, nell'unica cosa che una parte di questa società sembra riuscire a fare, distruggere.
Avevamo espressamente chiesto che non venissero tagliati i rovi e gli arbusti intorno ai laghetti perché proteggevano gli animali selvatici, creavano un area che per i perbenisti forse rappresentava un'area in disordine, ma per la fauna che viene a crearsi è fondamentale, ma evidentemente qualche politico non ha compreso l'importanza di quello che sostenevamo e questo è il risultato.
Nella speranza che il soggetto venga identificato e sanzionato ci auguriamo che incomincino i controlli, che si chiudano gli accessi su quel lato del laghetto e si ripristini la vegetazione folta atta a tutelare la fauna, ma soprattutto che si incominci a discutere di chi deve vigilare su un'area intercomunale così ampia, perché non si può rimanere impuniti solo perché ci si sposta su un'area comunale opposta ai controlli.
Noi come sempre ci siamo (anche a ripetere per l'ennesima volta le stesse cose).

mercoledì 22 gennaio 2020

RICHIESTE SPIEGAZIONI AL SINDACO SULLE MANCATE ANALISI DELL'ACQUA DI PRIMA FALDA USATA PER I LAGHETTI ALLA BERGAMELLA


 

L’associazione aveva già chiesto alla precedente giunta, una volta venuti a conoscenza della volontà di utilizzare l’acqua di prima falda per l’irrigazione degli orti e per il laghetto del parco, che venissero eseguite analisi sull'acqua di prima falda (notoriamente inquinata come certificano QUI le analisi condotte da ARPA  negli anni, vedi QUI il nostro post del 2016, e QUI quello di aprile 2019) almeno settimanali, siamo poi venuti a conoscenza, dopo una richiesta agli atti eseguita nel 2018 che il comune ha deciso in maniera autonoma e arbitraria di procedere a suddette analisi ogni semestre, mentre con la richiesta agli atti compiuta nel 2019 (per conoscere le analisi che l'assessore all'ambiente disse a mezzo stampa di aver fatto eseguire a seguito della moria di animali presso il laghetto) che le analisi erano state sospese all'inizio del 2019  poiché il laboratorio che le eseguiva non era più certificato, per cui abbiamo chiesto, con urgenza, tramite un esposto protocollato in data 20 dicembre 2019, che vengano riprese, con cadenza mensile, le analisi sulle acque presso un laboratorio qualificato, indipendente e libero da qualsivoglia conflitto d’interesse.

Rimaniamo in attesa della risposta scritta richiesta.