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mercoledì 9 settembre 2020

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI UN NOSTRO CONCITTADINO AMANTE DELL'AMBIENTE E ATTIVO SUL TERRITORIO SUL DEGRADO DELLA BERGAMELLA

 

Pubblichiamo una lettera pervenutaci (in conoscenza) in data 6 settembre 2020 da Benvenuto Gonzio e rivolta all'assessore all'Ambiente e responsabili del Comune di Sesto sulla situazione di degrado che sta vivendo il parco della Bergamella, situazione rilevata anche da noi e più volte denunciata ma senza ever avuto nessun riscontro.

Qui il testo della lettera ricevuta e sotto il nostro commento agli eventi denunciati

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Gentile assessore Magro e diretti interessati alla gestione del parco Bergamella

già due mesi fa vi ho segnalato la situazione di degrado e di non manutenzione del laghetto Bergamella in particolare e del Parco Media Valle del Lambro in generale.

Posso affermare che gli sfalci d’erba che vengono effettuati sono eseguiti in modo approssimativo e causano ogni volta lo sradicamento o la recisione delle piantine messe a dimora, anche se leggermente protette dalla retina in plastica. Inoltre le retine strappate non vengono raccolte e vengono tritate dai successivi passaggi del tagliaerba e disperse nel terreno ma non sono degradabili.

È sufficiente una camminata per notare le notevoli mancanze (buchi) nelle file piantumate simmetriche e parallele.

Segnalo la permanenza di due cavalletti posizionati inizialmente a protezione di una buca profonda 30 cm causata da un cedimento (segnalata ad URP e messa in sicurezza quasi tre anni fa con gli stessi ed un po’ di nastro bianco rosso) che non sono mai stati rimossi nemmeno dopo che l’amministrazione aveva risolto il problema con il riempimento di ghiaia (circa due anni dopo la segnalazione e quando il tempo aveva già rimediato da solo).

Ancora oggi fanno bella mostra di sé (arrugginiti e scoloriti) ai lati della stradina e dimostrano la mancanza di attenzione e cura.

Anche il cartello di divieto di balneazione che da circa due anni resiste legato alla balaustra del lago con elastici recuperati dai sostegni delle piante non è uno spettacolo di attenzione. Mi autodenuncio, stato con tutti i loro escrementi io a legarlo dopo aver segnalato che era stato buttato nel lago, aver atteso per oltre un mese e aver provveduto a recuperarlo e posarlo sulla ghiaia (quando ancora c’era) e aver atteso ancora un mese che una buon’anima provvedesse a sistemarlo in modo stabile.

Stendiamo un velo pietoso sulla gestione delle acque e del riciclo delle stesse che ha visto lunghe interruzioni a più riprese per arrivare alla definitiva sistemazione con riciclo di un liquido di colore indefinito ed indefinibile.

 A questo proposito chiedo se esiste un piano di controllo della qualità delle acque del lago ed eventualmente dove si possono recuperare i dati.  

Un problema importante e più volte segnalato sia a URP che a Municipium che su Sesto Segnalazioni è la presenza di animali che non dovrebbero essere nelle acque del lago a partire dalle tartarughe proseguendo con i pesci rossi per finire con le nutrie. Mentre le prime due  specie incidono in piccola  parte  sulla rovina delle radici delle piantine che circondano il lago, le nutrie scavano grosse tane nelle  sponde provocando  prima la morte delle piante scoprendo le radici ed ora il cedimento delle sponde  oltre naturalmente ,visto la  dimensione ed il numero della colonia , allo sporcamento delle acque che  dovrebbero essere a riciclo con tutti i loro escrementi e  questo credo sia  la causa  maggiore  del  proliferare incontrollato di alghe che è particolarmente pesante. Concorrono anche alcuni cittadini con la loro inciviltà ed il loro menefreghismo.



Ora per la seconda volta vi chiedo cosa potete e dovete fare per porre fine a questo degrado continuo evitate per cortesia le scappatoie del tipo: ”siamo al corrente e stiamo intervenendo, un po’ di pazienza “ oppure “non abbiamo trovato possibili volontari adottanti  se qualcuno dovesse  trovarli  è invitato comunicarli al comune” oppure ancora “sono in ferie, settimana prossima leggo la mail“.

I cittadini di Sesto hanno sempre aiutato con interventi di volontariato la loro città ma l’esempio e la spina dorsale deve essere l’amministrazione che, in ordine gerarchico, si prenda le sue responsabilità e a tre anni dall’insediamento aiuti il parco non a sopravvivere ma a vivere.

Vorrei ricevere risposte più precise e circostanziate e spero che ci sia un intervento tanto deciso quanto risolutivo.

Grazie per l’attenzione

Benvenuto Gonzio 

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Il sig. Benvenuto è un attivista e volontario conosciuto sul territorio che ringraziamo per le attività che ha sempre svolto, qualche risposta la possiamo anticipare, visto che abbiamo ripetutamente richiesto informazioni a riguardo.

NON ci risulta che il comune abbia un programma di monitoraggio delle acque della Bergamella, le analisi (semestrali) sono iniziate e interrotte nel 2018 come riporta la nota in risposta alla nostra richiesta di domanda di accesso agli atti.


Ad oggi non ci risulta sia stata incaricata altra società per eseguire le analisi (ma potremmo anche sbagliarci visto il difficile dialogo che rileviamo in questi ultimi anni), mentre possiamo confermare (viste le ripetute richieste d'intervento fatte insieme al Comitato di Cascina Gatti) che il comune non ha nessuna intenzione di intervenire sugli animali infestanti come ad esempio nutrie o tartarughe.

Il problema dell’aumento spropositato degli animali, in quello che è poco più di uno stagno è un problema serio, l’accumulo degli escrementi e il mancato ricircolo delle acque che rigenerano l’ossigenazione dello stagno, favoriscono il degrado delle condizioni minime di sopravvivenza dell’area lacustre, ricordiamo che un anno fa sono stati ritrovati due germani reali morti, si ci precipitò a legare tale evento al fatto che molta gente usava lanciare la mollica di pane o dei piccoli sassi per attirarli a riva, niente di più falso, sempre nella domanda di accesso agli atti del 19 settembre 2019 abbiamo richiesto anche il verbale dell'autopsia eseguita da ATS sulla carcassa dell'animale trovato morto paralizzato a testa in giù nell'acqua.

L’autopsia eseguita sull'anatra (vista con un nostro consulente) non specificò il motivo della morte ma diede come riscontro la "dimostrata presenza di gene codificante tossina di tipo C del clostridium botulinum" (che non è pericoloso per l'uomo), l’agente patogeno è diffuso in tutto il mondo e sopravvive unicamente in ambienti privi di ossigeno, i batteri possono però formare spore che sopravvivono al contatto con l’ossigeno e sono resistenti al calore, alle temperature di congelamento e all'essiccamento, Il batterio è pericoloso poiché espelle la tossina botulinica.



Il contagio da Clostridium botulinum negli animali avviene ingerendo foraggio o acqua potabile o anche piccole larve contaminate. Gli animali possono infettarsi soprattutto tramite fieno e insilati contaminati da cadaveri di piccoli animali (ad es. roditori), gli animali muoiono per un arresto respiratorio, gli uccelli come le anatre soffrono di paralisi delle ali, che può propagarsi anche ad altri muscoli, terminando al collo.

Attendiamo che ci si attivi, fino ad ora non ci risulta si sia fatto nulla.