Risolvere come questione primaria e
pregiudiziale quella delle emissioni elettromagnetiche dell'elettrodotto che
attraversa Maggiano e Farneta e opporsi a qualunque altra alternativa o ipotesi
che non ponga come priorità l'abbattimento delle emissioni al di sotto degli
0,4 microtesla. E' questa la principale richiesta che i membri del comitato
2005 e di Insieme per Maggiano contro l'elettrodotto hanno presentato oggi (14
gennaio) ai membri della commissione regionale sanità che hanno ascoltato i
rappresentanti dei cittadini.
“La commissione – spiega il presidente del comitato Claudio Villani - ha
ascoltato le nostre problematiche di carattere primariamente sanitario con
molto interesse, evidenziato da diversi interventi svolti da alcuni consiglieri
che hanno cercato di approfondire la loro conoscenza sull'argomento.
Naturalmente sono state affrontate con molta franchezza anche le soluzioni
alternative che Terna ha messo sul tavolo da alcuni giorni. I consiglieri
stessi hanno ammesso quindi la necessità di portare avanti quelle che
consentano un giusto compromesso fra difesa della salute e difesa
dell'ambiente” .
Il comitato poi ha consegnato alla commissione sanità anche quegli studi
medico statistici e medico scientifici che “denunciano in modo circostanziato –
spiega il comitato - la pericolosità delle emissioni elettromagnetiche al di
sopra degli 0,4 microtesla che nelle nostre zone sono purtroppo, e da sempre,
ampiamente superati. Adesso confidiamo nell'approfondimento della discussione
che i Consiglieri Regionali vorranno svolgere”.
“Soprattutto – aggiunge Villani - abbiamo chiesto loro di rappresentare il
problema e offrire la soluzione di giusto compromesso fra salute ed ambiente,
finora troppo sbilanciata solo sull'ambiente, in tutte le procedure che da ora
in avanti verranno svolte per risolvere la questione elettrodotto Terna.
Pensiamo di avere offerto ai consiglieri regionali un contributo di
informazione e conoscenza su un aspetto delle questioni Elettrodotto rimasto
finora troppo in ombra. Riteniamo che anche i 5 Comuni che si incontreranno il
giorno 19 gennaio per esaminare le nuove proposte di Terna dovranno avere lo
stesso atteggiamento responsabile ed oggettivamente equidistante dimostrato
dall'ente regionale nel corso delle loro valutazioni. In poche parole, non si
possono scrivere, come a suo tempo è stato fatto sia dal Comune di Lucca che da
quello di Massarosa, delibere e lettere di richiesta di tutela del limite di
0,4 microtesla e poi magari approvare soluzioni che non possono rispettare tali
propositi. E venendo quindi palesemente meno al principio della uguale tutela
della salute dei cittadini, già violata in altre zone del nostro Comune. Ci
auguriamo inoltre che anche in sede comunale ci si concentri sul fatto che
abbattendo la linea che da Fibbialla scende fino al piano sfregiando alcune fra
le più belle colline di Lucca, si può realizzare una grande operazione di
tutela e risanamento ambientale”.
“Il problema dell’impatto ambientale – hanno detto i membri del comitato in
commissione - sembra superare quello della salute. Per noi tutto questo è
inaccettabile, anche perché riteniamo che anche la salute di un singolo
bambino, a rischio leucemia per l’esposizione ai campi elettromagnetici, venga
prima di un panorama o di un bosco. Fra l’altro, già nella nostra zona
l’ambiente è stato devastato dalla presenza di mega-tralicci visibili a
chilometri di distanza. Ebbene da noi sono presenti entrambi i problemi.
Vorremmo comunque dare la precedenza alla tutela della salute, e ricevere, a
tale proposito, almeno lo stesso trattamento riservato – all’interno dello
stesso Comune di Lucca - ad altri cittadini delle frazioni di S.Alessio,
Mutigliano, La Cappella, che sono di fatto tutelati in misura diversa e
maggiore rispetto a quelli residenti nelle nostre zone”.
Poi lo zoom sulle emissioni: “I rilevamenti del monitoraggio Arpat che
viene svolto mensilmente in 2 punti soltanto della nostra zona – ha aggiunto il
comitato -, rappresentano valori anche vanno dalle 15 alle 38 volte di più
rispetto ai nostri 'fortunati' concittadini che devono sopportare soltanto 0,2
microtesla. Un valore addirittura più basso degli 0,4 microtesla”. Poi
l'affondo: “Terna – dice il comitato 2005 - ha messo sul tavolo delle proposte
che risolvono completamente il problema della salute spostando un tratto
dell’elettrodotto EL314. Chiediamo a tutte le istituzioni coinvolte ed in
particolare alla Regione di prendersi la responsabilità di risolvere ora il
problema delle emissioni elettromagnetiche e della salute nella zona di
Maggiano e zone limitrofe rigettando qualunque soluzione o alternativa che
rimandi la primaria questione della salute all’incerto futuro”. “La commissione
Sanità e politiche sociali si impegnerà affinché sia scelta la soluzione
migliore per il tracciato del nuovo elettrodotto La Spezia Acciaiolo e chiederà
di monitorare scelte che hanno riflessi diretti sulla salute dei cittadini”.
FONTE : LUCCA IN DIRETTA