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martedì 2 settembre 2014

AQUILA ELETTRODOTTO TERNA: NESSUN INCONTRO; ''CASO IRRISOLTO''

L'AQUILA  -  "L’elettrodotto Terna? Ancora tutto fermo, del resto ad agosto solo qui all’Aquila c’è vita con la Perdonanza...” .
Risponde così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, alla richiesta di lumi sullo spostamento dell’elettrodotto che taglia in due metà la città capoluogo, come più volte raccontato da questo giornale.
Il primo cittadino conferma che, nonostante le ripetute richieste, non ha ancora avuto luogo, né è stata fissata una data per l’incontro con Terna, la società che in Italia gestisce la rete elettrica.
Sul tavolo la delocalizzazione, lontano dai centri abitati, dell’elettrodotto a doppia linea ad alta tensione da 150 e 220 chilovolt che attraversa i quartieri di Pettino, San Francesco e Torrione.
Cialente garantisce comunque che “terminata la pausa estiva, rinnoverò l’invito ai vertici di Terna, per affrontare una volte per tutte la questione".
Quella dello spostamento del’elettrodotto è una vicenda che si trascina in modo inconcludente da almeno due decenni.
Lo conferma ad AbruzzoWeb Franco Mucciante, ex assessore comunale di centrodestra dal 1985 al 1988, e poi dal 1990 al 1995.
"Già agli inizi degli anni 90 ci incontrammo con i vertici dell’Enel che, ai tempi, come azienda pubblica gestiva anche le reti, servizio poi passato a Terna - ricorda - Spiegammo che L’Aquila rappresentava in Italia un‘anomalia, un caso quasi unico di una città attraversata da cavi ad alta tensione che potrebbero comportare a causa dell’inquinamento elettromagnetico problemi ala salute".
"Per non parlare poi dell’aspetto estetico! L’Enel - prosegue  - si disse disponibile a ragionar intorno a un progetto di interramento o di delocalizzazione. La prima ipotesi, però, fu subito scartata per i costi proibitivi. La seconda ipotesi è rimasta purtroppo solo sulla carta”.
L’ex assessore, convinto tutt'ora del necessità dell'intervento ricorda infine che “come Comune abbiamo fatto regolamenti per prevenire i rischi di inquinamento elettromagnetico delle antenne di telefonia mobile, stabilendo per esempio una distanza minima dalle scuole, sopra cui invece passano i tralicci dell’elettrodotto. È un'incongruenza - conclude - come minimo sarebbe opportuno un serio monitoraggio delle emissioni dell'elettrodotto Terna e controlli epidemiologici tra popolazione che risiede nei pressi dell'elettrodotto”.

FONTE : ABRUZZOWEB.IT