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martedì 14 gennaio 2014

SESTO SAN GIOVANNI - LA FALDA ACQUIFERA VA RIPULITA

La falda acquifera va ripulita: tra Roma e i grandi gruppi è già battaglia in tribunale

LA BONIFICA dei terreni inquinati non è l'unica controversa: ancora più complicata si preannuncia quella dell'acqua di falda. I ministeri, tra le prescrizioni per il Sin, hanno inserito anche la messa in sicurezza d'emergenza della prima falda e un intervento di ripulitura unitario, coordinato dal Comune, che prevede la costruzione di una «barriera idraulica», ossia due linee di pozzi a nord e su della città, per ripescare l'acqua di prima falda, ripulirla, ri e infine riutilizzarla a scopo energetico o per usi non potabili. Il costo dell'intervento dovrebbe essere proporzionalmente suddiviso, come in un maxi-condominio, tra i proprietari delle aree, una dozzina tra grandi e piccoli operatori: Sesto Immobiliare (Falck), Gruppo Caltagirone (Vulcano e Deca), Gruppo Pasini (Marelli), Sarca (Metalcam), Alstom, Breda energia, Marcegaglia, Nichelcrome, Carbone-Burro-Panucci, Edison, Vetrobalsamo e Rfi (Rete ferroviaria italiana). Nel 2007 quasi tutti avevano aderito al progetto. Nonostante ciò, di fronte alle prescrizioni del ministero, molti hanno presentato ricorso al Tar. La partita si giocherà in aula, ma non solo. Proseguono infatti gli incontri al ministero che già lo scorso luglio aveva apportato modifiche alle proprie prescrizioni. Se non sarà individuata in modo condiviso la strada da percorrere, dovrà essere un giudice, o più d'uno, a indicarla.


FONTE : IL GIORNO GRANDE MILANO  ( art. di Patrizia Longo del 12.01.2014 )