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venerdì 17 gennaio 2014

«ELETTRODOTTI, ADESSO TERNA CI ASCOLTERÀ»

Comune di Venezia e Regione Veneto, con l’appoggio indiretto del ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e di quello dell’Ambiente, Andrea Orlando, sono decisi ad andare fino in fondo.
Se non vuole avere contro anche queste due amministrazioni pubbliche e due ministri - oltre ai Comuni della Riviera del Brenta e vari comitati di cittadini che già l’accusano di non voler interrare interamente la nuova linea dell’elettrodotto Camin-Dolo - Terna spa dovrà farsene una ragione e ripresentare un nuovo progetto per l’interramento, già previsto, del tratto che attraversa Malcontenta, scorporandolo dal resto del progetto, bocciato alla vigilia di Natale da una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del proprietario di Villa Sagredo (Vigonovo) contro il traliccio monostilo da 60 metri previsto che dovrebbe essere piazzato a circa 100 metri di distanza dallo storico edificio. Il progetto bocciato dai giudici dovrà, quindi, essere trasformato in due progetti distinti, come hanno formalmente chiesto gli assessori regionale e comunale, Renato Chisso e Gianfranco Bettin, ai vertici di Terna. Uno dei due nuovi progetti dovrà riguardare solamente l’interramento delle linee aeree di Terna che attraversano il Vallone Moranzani - tra Malcontenta e Marghera - dove dovrà sorgere la discarica di fanghi contaminati da idrocarburi ed altri composti organici tra i quali pcb e antiparassitari chimici presenti nei fanghi marini e fluviali che abbondano nella laguna di Venezia. Terna spa gestisce senza concorrenza la Rete di Trasmissione Nazionale con oltre 63.500 chilometri di linee elettriche in alta tensione. C’è ancora un anno di autonomia per garantire lo stato di avanzamento delle opere di «compensazione» previste dall’Accordo di programma Moranzani siglato nel 2008: dividere con rotonde e nuove bretelle il traffico stradale pesante (camion e Tir) dal resto; migliorare la rete idraulica per evitare nuovi allagamenti e approntare la mega discarica e l’impianto di trattamento dei fanghi scavati dai canali industriali da stoccare in sicurezza nel Vallone Moranzani, dove in seguito sorgerà il nuovo parco lineare di Malcontenta con tanto di collinetta.  ( leggi QUI l'articolo completo )