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martedì 27 novembre 2012

L'AQUILA, LINEE ELETTRICHE INTERRATE, UNA PARTITA DIFFICILE


L'AQUILA - Spostamento e interramento delle due linee di alta tensione che tagliano L'Aquila in due metà.
Questo il progetto sul quale il Comune dell'Aquila sta cominciando a ragionare con la società Terna Spa che gestisce le reti.
Un'operazione che sarebbe utile tanto per la salute quanto per l'estetica e l'urbanistica del capoluogo e che, se andrà in porto, comporterà un investimento da almeno 30 milioni di euro.
"È una cosa epocale su cui sto provando a ragionare - spiega ad AbruzzoWeb il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente - Non è legata alla ricostruzione, ma potrebbe rientrare in un'operazione più complessa in corso, la realizzazione di un grande elettrodotto proveniente dai Balcani".
Lo scorso marzo, infatti, è stato annunciato da Terna un progetto da 700 milioni per la realizzazione di un’ interconnessione elettrica sottomarina tra il Montenegro e l'Italia, che passerà proprio per l'Abruzzo, in particolare per Villanova di Cepagatti (Pescara).
La speranza è di ricavare nelle pieghe di questo grosso investimento l'opportunità di eliminare tutti i tralicci dell'alta tensione che percorrono L'Aquila.
Le linee di cui si parla sono identificate dai codici 23.862 e 22.281, di tensione nominale rispettivamente pari a 150 e 220 chilovolt, e corrono parallele a partire dalla zona di Pettino, per poi attraversare i quartieri di San Francesco e del Torrione, passando per vari tratti in vicinanza case e scuole.
"Siamo tra le pochissime città attraversate da un elettrodotto - ammette Cialente - si tratterebbe di una scelta politica, interrare le reti e spostarle più a Nord".

Fonte : AbruzzoWeb ( leggi l'articolo completo qui )