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lunedì 19 giugno 2023
QUARTIERE ADRIANO - IL COMUNE DI MILANO CAMBIA IDEA E NON INTERRA PIU' L'ELETTRODOTTO
lunedì 5 giugno 2023
NOVITA' SULLA TERRAZZA BERGAMINA/BOTTONI - AGGIORNAMENTO A MAGGIO 2023 DELL'ODISSEA SESTESE
- la scelta di fare un’area giochi per bambini
- la scelta di fare un’area fitness
- la richiesta di limitare la piantumazione
MAI ai tavoli, che avevano l'obbiettivo di individuare lo scopo e la definizione preliminare
Chiediamo spiegazioni (non alla parte tecnica del tavolo presente ma alla parte politica) sul perché ci si continua a nascondere dietro alle richieste dei comitati e associazioni QUANDO QUESTO NON E' MAI AVVENUTO, la realtà supponiamo sia differente ed è che tali punti sono stati presentati durante la campagna elettorale del 2017 ed, in maniera autonoma, inserite nel progetto.
Il tecnico comunale ci informa che si è dovuto rivedere il perimetro del progetto a causa dei problemi ambientali trovati, specificando che la procedura di bonifica è stata un procedura semplificata rispetto a quella ordinaria, che ha permesso di essere più veloci (!!!!!!!) mentre la contaminazione trovata ha di fatto allungato i tempi. Anche in questo caso è stato ricordato che, sia l’Associazione che il Comitato han fatto sempre presente che quell’area era contaminata e il comune ha sempre negato, sul perché abbiamo perso tempo negli ultimi 14 anni ad intervenire non viene data risposta.
Altro cambiamento del progetto è stato il differente tracciamento della pista ciclabile, fatto in fretta e furia, che non coincide con quello previsto in passato e condiviso con la cittadinanza attiva, anche in questo caso, a nostro avviso per venire incontro a richieste fatte in campagna elettorale, variante che ha di fatto distrutto la parte umida posta a sud di fronte alla terrazza, che risultava essere, in un parco rurale, un’area di pregio a livello ambientale, ma che evidentemente non sia ha (ancora oggi) la sensibilità e la cultura per comprenderne il valore.
Ci viene ricordato, per tranquillizzarci, che il progetto è già stato assegnato e affidato ad una ditta per cui i tempi di esecuzione sono certi, su questo punto ci permettiamo di chiedere il perché i lavori non siano già iniziati, ricordando all'assessore che i lavori erano stati promessi per novembre 2022 (!!!!) e su questo punto, tra lo sgomento dei presenti ci viene fatto presente che il Comune Sesto San Giovanni ha solo un (1) tecnico che segue tutte le pratiche relative alle bonifiche ambientali, e che questo al momento non ha il tempo necessario per eseguire la relazione ed eseguire il collaudo in contraddittorio con ARPA organizzando un incontro in loco per verificare e chiudere l’iter burocratico / amministrativo aperto.
Questa risposta ha praticamente dell'incredibile, una delle città più inquinate d'Italia, con opere di bonifica del valore di miliardi che coinvolgono la salute di 82.000persone sono affidate alla presenza di 1 tecnico, al quale possiamo solo dire grazie per non essersene andato, esternando però lo sdegno per una gestione fallimentare degli uffici comunali (in sette anni nulla è stato fatto per migliorare la situazione), un S.I.N. come Sesto San Giovanni dovrebbe avere una struttura tecnica di ben altra dimensione (ed anche su questo punto non riceviamo risposta).
Ritornando al problema della terrazza abbiamo ricordato che l’Associazione ha da sempre chiesto:
- più area verde e meno cemento o asfalto, anche se drenante (e lo scorso anno avevamo ricevuto un impegno in questo senso)
- di salvare gli alberi esistenti (ed era stato confermato che gli alberi sarebbero stati salvati)
- di piantumare anche la zona di fronte alla terrazza (la risposta fu, che dopo le azioni di bonifica si sarebbe provveduto)
- di ridurre il numero di panchine previste, inizialmente 32 ad oggi 24 (numero che giudichiamo eccessivo e durante l'incontro viene confermato che una parte verrà spostata all’interno del parco)
- di installare sensori di presenza per l'accensione dei lampioni limitando così l'inquinamento luminoso (viene confermato l’installazione di un crepuscolare che riduce la luminosità in assenza di persone
- l’area fitness, era da sempre inserita nella definizione del parco (con un altro centro di costo) e non nella terrazza.
- non sono un altalena e uno scivolo a preoccuparci, ma bensì cosa intende eseguire l’amministrazione, a riguardo chiediamo come verrà eseguito il fondo dell’area giochi senza ricevere risposta o meglio l'unica risposta data è stata: "dobbiamo chiedere ai tecnici", per cui abbiamo chiesto, non essendoci obblighi di legge in merito, che le attrezzature vengano installate su prato evitando colate di cemento e fondi che impermeabilizzano il terreno e rendono impraticabile l'area nei mesi estivi generando isole di calore.
- Abbiamo anche chiesto, non essendo all’interno del progetto finanziato, di considerare di eseguire tali opere dopo, iniziando il prima possibile i lavori , perché ad ogni anno di ritardo è corrisposto un aumento dei costi dei materiali, aumenti che rischiano di far saltare la definizione della terrazza e di lasciarla ad area abbandonata a vita.
Il consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
sabato 15 aprile 2023
AL QUARTIERE GESCAL O PARCO DELLE TORRI INCOMINCIANO I LAVORI - QUI ALCUNI CHIARIMENTI OTTENUTI SULLE BONIFICHE
Precisazione; per correttezza rettifichiamo quanto affermato in precedenza perché non eravamo al corrente dei finanziamento di Regione, nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto con un onere di costo complessivo di 4.305.000 di euro finanziati da Regione Lombardia di cui circa 2.000.000 di euro affidati al comune di Sesto S.G. per i lotti C e D il restante ad ALER per i lotti F; H e I
Nulla da dire sul
progetto "urbanistico" che riteniamo valido, sempre che non venga vandalizzato
il giorno dopo la consegna al quartiere.
Il tema delle bonifiche siamo riusciti ad affrontarlo nel dettaglio solamente perché abbiamo
posto una domanda diretta a fine presentazione, e sinteticamente prevede un inizio lavori con
l’asportazione del terreno contaminato, per una profondità di
circa 1 / 1,5 metri a causa dei numerosi sottoservizi interrati come le linea della corrente, linee gas, luce fogne ecc.., che di fatto impediscono di scendere oltre quella quota, dopodiché verranno stesi teli di plastica per
isolare gli inquinanti e riportato materiale “pulito” sul quale
piantumare ed installare / costruire le attrezzature presentate
(campo da bocce, giochi ecc..).
Non ci
dilungheremo sulla configurazione del campo da bocce o del tipo di
piante scelte, nel nostro racconto vi raccontiamo quello che invece
cos’è emerso durante il dibattito finale.
La domanda posta
chiedeva di spiegare cosa è stato trovato nel sottosuolo come
materiale inquinante e lo scopo del laghetto per limitare la
percolazione.
La geologa dell'ufficio ambiente del comune ha spiegato che l’indagine condotta è stata accurata ed ha
preso molto tempo agli uffici preposti collaborando anche con ARPA, ATS e uff. della Regione e città Metropolitana, ha visto l’esecuzione di carotaggi (con perforazioni a
4 metri) o scavi in trincea (che prevedono uno scavo ad una
profondità compresa da un min di 50 cm fino ad un max di 1,5 metri
circa) che hanno evidenziato praticamente la presenza di idrocarburi e di tutti i
metalli pesanti conosciuti (cromo esavalente compreso) oltre ad
inerti e scarti normalmente presenti in una comune discarica, ammettendo pubblicamente che il quartiere è stato costruito su una cava usata per
estrarre argilla ed utilizzata successivamente come discarica.
E’ stato
spiegato correttamente anche che l’opera è degli anni 70 (
1972-1978) antecedente alla prima legge ambientale risalente ai primi
anni del 1980, giustificando così la scelta fatta quei tempi (per noi scellerata) di
costruire senza bonificare.
La spiegazione e la ricostruzione la consideriamo precisa e corretta, ci rimane il dubbio di come
la politica (di allora), anche in assenza di leggi di tutela
sanitaria e ambientale abbiano potuto consentire, ed autorizzare la
costruzione di un quartiere di circa 2000 persone sopra (SOPRA)
una discarica utilizzata dalle azienda del comparto metallurgico
presente allora.
Sulla presenza del laghetto presentata come una vasca di
laminazione delle acque piovane (perché c’è un obbligo di legge in merito),
precisiamo che questo è vero in parte, il laghetto non è una vasca
di laminazione (le vasche di laminazione trattengono le esondazioni
di fiumi vedi parco nord), ma una vasca di contenimento e di raccolta delle acque
piovane che prima di essere immesse nella rete fognaria deve
decantare per non aumentare la fase di picco al depuratore, quello
che non è stato spiegato è il perché tutto il progetto verte intorno a questa vasca.
Proviamo a darla noi la spiegazione, quanto progettato non raccoglie solo l’acqua che deve essere smaltita nella rete fognaria, ma anche l’acqua che normalmente viene assorbita dal terreno, in realtà è stato omesso di spiegare (e non ne comprendiamo il motivo in quanto valore aggiunto del progetto) che in questo caso sarebbe causa di percolazione negli strati inferiori, ricchi di metalli pesanti che rischierebbero di inquinare la falda, in questo modo si riduce drasticamente il rischio di percolazione nel terreno.
La quantità d'acqua che si infiltra nell'ammasso di rifiuti e che, dopo averlo saturato, giunge fino al fondo della discarica costituisce il percolato. Tale infiltrazione, attraversando la massa del rifiuto in via di decomposizione, incrementa il proprio contenuto di sostanze sospese e disciolte, creando un miscuglio di composti organici ed inorganici in fase acquosa, con caratteristiche proprie di un liquame altamente inquinante. La formazione del percolato è causata da differenti fenomeni, spesso concomitanti:
a) rilascio di parte dell'acqua originariamente contenuta nel rifiuto (cioè dell'umidità iniziale);
b) produzione di acqua di processo, per via delle reazioni di natura biochimica che si verificano in discarica;
c) attraversamento e conseguente lisciviazione dei rifiuti da parte di acque di origine meteorica.
Dei tre fenomeni citati, l'ultimo contribuisce in maggior modo alla formazione del percolato (anche se i rimanenti due consentono spesso di giustificarne l'origine, pure in assenza di eventi meteorici), in questo modo si può affermare che la quantità di percolato che si forma in una discarica controllata è legata soprattutto alla piovosità, all'altezza ed alla compattazione dei rifiuti.
Un po' diverso da quanto esposto, e soprattutto minimizzato durante l’esposizione, il progetto di per se non è un cattivo progetto anzi rappresenta anche un passo in avanti rispetto a quanto fatto fino ad ora (ovvero il nulla), la tecnica di “incapsulamento del terreno inquinante” è una tecnica diffusa e utilizzata, l’alternativa sarebbe stata quella di spostare un quartiere intero e incominciare una bonifica dopo aver abbattuto i caseggiati con costi di centinaia di milioni.
Questo è il
risultato di politiche passate “folli” , che paghiamo oggi, mirate solo a garantire lavoro
(a spese dell'ambiente e della salute autorizzando sversamenti di ogni genere) e case (di bassa qualità
senza una progettazione “sociale”), senza vedere gli eventi nel loro complesso e gli effetti che generano nel breve, medio e lungo termine, e non crediamo alle giustificazioni legate
all’ignoranza del tempo, o alla poca sensibilità ambientale (negli
anni 70 sia la conoscenza che la sensibilità era già presente) ma più ad incapacità e incompetenza (e forse anche qualcos'altro...).
L’aspetto
positivo di tutto questo è che si incomincia a fare qualcosa (anche se con tempi biblici) quello
negativo che per lo scempio fatto non pagherà nessuno, e sarà eseguito al momento solo su due lotti il C e il D (su cinque F; H; I a carico di ALER), quindi meno della
metà del quartiere (che è stato diviso in 8 lotti di intervento), non siamo proprio convinti che una esposizione di questo genere non abbia generato una caratterizzazione sanitaria e sarebbe stato opportuno chiedere ad ATS un'analisi epidemiologica dettagliata, in contemporanea con l'inizio della progettazione (avvenuta 15 anni fa) in modo da comprendere se l'intervento proposto fosse valido o inefficace.
Se il risultato
finale porterà il quartiere a diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, ma è
presto per dirlo, certo il continuo degrado e i continui vandalismi quotidiani
non danno certezze in merito anche perché come sempre accade in
questi casi ad azioni concrete di rigenerazione urbana non seguono
mai azioni sociali di contrasto alla microcriminalità o di supporto all’emarginazione e integrazione (che probabilmente avrebbero uguale peso economico, ma qui si entra in un'altra sfera che mai si è voluto
affrontare e crediamo mai si affronterà) in questo modo si rischia
di rendere vano lo sforzo che si sta cercando di fare.
E’ stato promesso che sul sito del comune di Sesto San Giovanni verranno pubblicate tutte le slide presentate durante l'incontro.
giovedì 13 aprile 2023
ABBATTUTA LA QUERCIA SECOLARE NEL PARCO LA GOCCIA ALLA BOVISA - SOLIDARIETA' AL COMITATO LA GOCCIA
CAMBIANO I COMUNI , CAMBIANO I COLORI DELLE GIUNTE MA IL RISULTATO E' SEMPRE QUELLO NON CI SI FERMA MAI E SI ABBATTE L'ENNESIMO ALBERO SECOLARE CHE HA VISSUTO E RESISTITO IN UNA DELLE TANTE AREE INDUSTRIALI MILANESI
Lo abbiamo appreso dalla loro pagina Facebook e al "Comitato la Goccia" va la nostra solidarietà per aver cercato in tutti i modi di salvare la Quercia Madre che aveva resistito fino ad oggi in un area industriale che dalla sua dismissione ha saputo partorire 42 ettari di bosco spontaneo con 2500 alberi di alto fusto che oggi rischia (guarda caso) la cementificazione.
La prima regola è non distruggere ciò che si è salvato (va tutelato!!!) la seconda è "piantiamo gli alberi" (magari anche con ForestaMi !!!) magari senza cementificare (concetto tanto caro agli amici dei politici)
La cosa buffa è chi ha compiuto / ordinato questo pensa di aver vinto, in realtà ha impoverito per l'ennesima a volta il territorio, valgono molto, ma molto poco le piantine a compensazione, questo territorio ha bisogno di alberi secolari con una capacità reale nel convertire la Co2 e assorbire il particolato.
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mercoledì 12 aprile 2023
ALLE GESCAL DOPO OLTRE UN DECENNIO INCOMINCIANO I LAVORI (SI SPERA ANCHE QUELLI DI BONIFICA)
Forse oggi il politico si è accorto della reale differenza e le ha rinominate il “Parco delle Torri”, usando forse un "appellativo" più trendy in linea con i restyling verbali degli speculatori presenti sul territorio comunale.
Fatta questa premessa parliamo del progetto di bonifica, perché questo progetto è nato come un progetto di bonifica di terreni contaminati, e sicuramente non nasce ora con questo sindaco/giunta, ma è un progetto vecchio di almeno 20 anni perché un bel giorno qualcuno si è accorto che su quel terreno (contaminato) è stato costruito un quartiere senza eseguire la ben che minima bonifica.
Così è incominciata la ricerca dei fondi per intervenire, ma non radicalmente (come auspicavamo) ma limitandosi ad intervenire tra le aree verdi che ci sono tra i caseggiati.
Questo è il motivo reale dell'intervento tutto il resto, dai giardini alle piante passando per le aree giochi e i campi da bocce, sono il contorno, quello che è stato previsto da sempre (non ora) dopo l'intervento di messa in sicurezza dell'area.
Ristabilito l'ordine logico del progetto (che ci era parso essere letteralmente nascosto fino ad ora) ci chiediamo però come mai negli ultimi cinque anni i fondi si siano dimezzati e i lavori mai iniziati, infatti :
- Il progetto di riqualificazione ambientale è stato approvato con Decreto Dirigenziale n° 001/2017 (prot gen 21515 del 16/03/2017) ai sensi del D.Lgs 152/06 e s.m.i.;
- Delibera di Giunta Comunale n°365/2018 del 29/10/2018 sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnica ed economica redatto in conformità del D.Lgs 50/2016 art.21,23 e 216 comma 4 e al DM 14/2018 sia delle opere di bonifica che della sistemazione degli spazi superficiale
Si perché nel febbraio del 2019 l'assessore Lamiranda ci illustrò il progetto (di cui già eravamo a conoscenza) illustrandoci che per quest'opera si necessitava di 4.305.000 di euro (come del resto riportava correttamente l'articolo del Gazzettino che riportiamo qui di fianco), oggi dopo cinque anni e dopo aumenti di materiali e delle ditte specializzate ci saremmo aspettati che la cifra stanziata aumentasse e non diminuisse a 2.000.000 di euro .
NON VORREMMO (visto perché non se ne parla più) CHE PROPRIO SULL'OPERA DI BONIFICA SI FOSSERO INTRAPRESI DEI TAGLI.
Che quel quartiere dopo 40 anni debba "evolversi" e diventare un centro attrattivo per le aree limitrofe o meglio un’area inclusiva per i cittadini è auspicabile, che ciò venga fatto senza considerare l'ambiente e la salute dei cittadini anche NO.
Il 12 aprile alle 18:00 presso il salone dell'oratorio di via Marx ci saremo, curiosi di comprendere la reale portata del progetto, sperando di non assistere al rito propagandistico di turno di "come siamo bravi" a regalarvi un laghetto artificiale, 120 nuovi alberi, la realizzazione di un’area fitness, un campo di calcetto e di una bocciofila, e aree per bambini, ma di assistere dopo sette anni al primo incontro pubblico dove si affrontano problemi ambientali urbanistici e sociali.
martedì 11 aprile 2023
LA CONSULTA DELL'AMBIENTE, QUELLA SCONOSCIUTA CHE MANCA ORMAI DA 8 MESI E NON SI SA IL PERCHE' !!!!!!!!!!!!!!!!!!
A SETTEMBRE : "a fine settembre (2022!!!!!) dovremmo esserci"
A OTTOBRE : "dai, a ottobre (2022!!!!) dovremmo fare la convocazione "
A NOVEMBRE : "stiamo preparando le convocazioni se non è per fine mese è per i primi di dicembre..."
A DICEMBRE: "siamo sotto natale, se ne riparla con l'anno nuovo"
A GENNAIO : "abbiamo riaperto da poco dobbiamo sentirci ma vedrete che la convochiamo ......"
A FEBBRAIO : "si avete ragione dobbiamo decidere come costituirla (?????????)"
A MARZO : "siamo presi ma a breve la convochiamo ........................"
APRILE 2023 : IL NULLA PIU' ASSOLUTO,
in compenso a Sesto San Giovanni è stata formalizzata la Consulta delle Imprese che oggettivamente nessuno ha ben compreso, anche se abbiamo notato che dopo qualche giorno è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo codice appalti, (dlgs 36/2023) ............
Ovviamente è una pura coincidenza, non comprendiamo però come si sia accelerata la formazione di una consulta che apparentemente non ha ragione di esistere e comunque non ha storia in questo tessuto urbano, e non si convochi invece la consulta dell'ambiente in una città che è un S.I.N. (perché Sesto San Giovanni è un Sito di Interesse Nazionale per l'inquinamento del territorio) grazie agli sversamenti di quelle imprese che sul territorio hanno fatto profitto ai danni dell'ambiente e della salute dei cittadini.
NO questo proprio non si capisce, come NON comprendiamo il perché all'interno delle consulte ci debbano essere i nominati del sindaco.
Forse se qualche politico ha il coraggio di spiegarlo lo ringraziamo.
mercoledì 29 marzo 2023
E LA PARATIA SOTTO LO SVINCOLO DELLA TANGENZIALE E' SEMPRE LI' , DOPO ANNI NESSUNO HA FATTO NIENTE
Era il 12 di settembre 2022 quando ci venne promesso la sua rimozione e soprattutto l'analisi di quello che sta lì sotto ma ad oggi 29 marzo 2023 NON E' STATO FATTO NULLA
era questione di giorni, son diventati mesi e poi stagioni (siamo in primavera) forse diventeranno anni ma noi non dimentichiamo.
lunedì 27 marzo 2023
I LAVORI PER LA DEFINIZIONE DELLA TERRAZZA NON SONO MAI INIZIATI E NON SI SA NEANCHE QUANDO INIZIERANNO
Il giorno 12 ottobre 2022 negli uffici al 9 piano abbiamo incontrato l'assessore Lamiranda, che ci ha spiegato che il ritrovamento di materiale non previsto (noi in realtà lo dicevamo da anni come affermiamo che non abbiamo trovato tutto) ha allungato i tempi esecutivi, ma spergiurava che alla fine del mese di novembre 2022 sarebbe iniziato il cantiere.
Alla nostra molto realistica data di primavera 2023 aveva sorriso, assicurando che il tutto sarebbe iniziato al massimo per fine anno (2022!!!) per completarsi nel giro di qualche mese (maggio/giugno 2023)
Ora, visto che abbiamo presentato richieste via PEC, fatto incontri in video conferenza, in presenza, scritto mail, parlato di persona, al telefono, discusso civilmente e animatamente ecc... ecc.. ecc... ,
Negli ultimi 10 anni solo un paio di scavi per rimuovere quello che ci dicevano non esserci (ma che poi è stato trovato), un contest iniziale di alcuni anni buttato a ramengo dall'ultima giunta e un presunto 3° (si avete compreso bene terzo!!!!!!) progetto che non è stato reso pubblico e di cui ad oggi NON SI SA NULLA.
Siccome fino a dicembre 2022, non è stato possibile procedere con i lavori per la realizzazione della nuova Terrazza perché non erano conclusi i lavori di rimozione delle "cosiddette" passività, OGGI, visto che siamo ormai giunti oltre l'equinozio di PRIMAVERA del 2023 pubblicamente chiediamo se è possibile sapere:
Se l'area è stata completamente bonificata o ci dobbiamo aspettare qualcos'altro?
Quando inizieranno i lavori (non il giorno, mese più o mese meno) ??
Conoscere il progetto definitivo auspicando che si sia ridotta l'area cementificata come promesso più volte (visto che si tratta di opera ambientale) ???
Magari pubblicare un cronoprogramma con la data di inizio e di fine lavori, così com'è usanza ormai consolidata nei paesi europei.
Il Consiglio Direttivo dell'Associazione Sottocorno
giovedì 12 gennaio 2023
A SESTO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NON FUNZIONA CORRETTAMENTE (E LO ABBIAMO SEMPRE DETTO !!!!!)
Solamente un'analisi a campione (e solo sul sacco giallo!!!!) ha evidenziato quanto si è sempre saputo, e solo il rischio di perdere un contributo ha fatto emergere il problema che potrebbe anche essere più grande di quanto si pensi.
Anche la qualità della FORSU ora convogliata presso la bio-piattaforma ha problemi, di tutti e cinque i comuni consorziati Sesto San Giovanni è il comune che ha la qualità dell'umido più scadente, a farla da padrone la presenza di pannolini, pannoloni e plastica oltre ad altri residui.
Anche questo dati, già fatto presente nelle sedi istituzionali, è stato sminuito e bisogna fare attenzione perché alla base c'è una mancanza d'informazione cronica che porta a commettere errori.
Rimane un mistero il perché si siano sospesi gli incontri pubblici iniziati nel 2014 dalla giunta Chittò proprio su questo tema e rivolti a sensibilizzare ed informare la popolazione, rimane un mistero il perché non si sia perseguita una campagna informativa per mezzo di manifesti o volantini presso mercati o supermercati, soluzioni di basso costo e di facile realizzazione (considerando che si aveva anche il supporto di associazioni sul territorio).
Nella scorsa legislatura mai è stato affrontato l'argomento in modo serio, e con estrema difficoltà si sono ottenuti in maniera sintetica dei dati, 4 righe su 4 colonne di un foglio Excel, senza citarne la fonte o mostrando documentazione a riguardo, dati che han fatto dubitare anche della veridicità degli stessi.
Eppure si sapeva, si sapeva che a Sesto San Giovanni, a parte il quartiere di Cascina Gatti sul quale si era fatta informazione perché utilizzato come "area test" per la città, sugli altri quartieri si era rilevata una certa difficoltà a modificare atteggiamenti (è comodo depositare tutto in sacco e poi bruciarlo) come si sapeva che l'inceneritore doveva chiudere per cui era necessario un cambio di passo e un'inversione di rotta rapida, ma abbiamo perso tempo, praticamente cinque anni buttati usati per partorire un app che in pochi conoscono e troppo pochi la usano (sempre per mancanza d'informazione).
venerdì 30 dicembre 2022
WiFi Related Radiofrequency Electromagnetic Fields Promote Transposable Element Dysregulation and Genomic Instability in Drosophila melanogaster
Lo studio è stato condotto sulle drosofile, ovvero sui moscerini della frutta, perché considerati degli elementi "standard" per gli studi di tossicità (come ad esempio studi su farmaci o sostanze chimiche) e dei quali si conosce molto bene il loro metabolismo ed apre muove prospettive sui criteri di sicurezza da adottare nei riguardi di esposizioni alle radiazioni da radiofrequenza. I ricercatori, infatti, hanno esposto le drosofile ad un router comune, come quelli che si trovano normalmente nelle case e negli uffici, e hanno osservato le modificazioni genetiche.
Questa ricerca è stata finanziata da borse di studio per progetti di ricerca della Sapienza Università di Roma (LP e UC) inoltre gli autori dichiarano assenza di conflitto di interesse e come si può leggere nel documento pubblicato i finanziatori non hanno avuto alcun ruolo nella progettazione dello studio; nella raccolta, analisi o interpretazione dei dati; nella stesura del manoscritto o nella decisione di pubblicare i risultati, tutte condizioni fondamentali per poter considerare attendibile uno studio scientifico.
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WiFi Related Radiofrequency Electromagnetic Fields Promote Transposable Element Dysregulation and Genomic Instability in Drosophila melanogaster
Affiliations
- 1 Department of Biology and Biotechnology "C. Darwin", Sapienza University of Rome, 00185 Rome, Italy.
- 2 National Research Council of Italy (CNR), Istituto di Genetica Molecolare (IGM), 40136 Bologna, Italy.
- 3 ICEMS-CIRPS (Centro Interuniversitario di Ricerca Per lo Sviluppo Sostenibile), 00038 Valmontone (Rome), Italy.
- 4 ECERI (European Cancer Environment Research Institute), 1000 Bruxelles, Belgium.
- PMID: 36552798
- PMCID: PMC9776602
- DOI: 10.3390/cells11244036