Insieme a Internet, ha rivoluzionato
le nostre vite. Parlo del telefono cellulare. Avevo appena compiuto vent’anni,
quando nel 1973 Martin Cooper fece la prima telefonata con un cellulare che
pesava 1,5 chilogrammi. Da allora, appunto, le nostre vite sono cambiate. E
oggi cellulare e internet si fondono addirittura in un unico strumento, senza
il quale ci sentiamo “nudi”.
Peccato però che non si dica che
l’utilizzo del cellulare possa anche avere effetti negativi. Non parlo qui dei
ragazzini che socializzano (si fa per dire) tutto il giorno solo tramite
whatsapp, che non è il mio campo, bensì degli effetti sulla salute.
Già, perché non tutti sanno che la
Corte di Cassazione – sezione Lavoro – con sentenza 17438 del 2012 abbia
respinto il ricorso con il quale l’Inail contestava il diritto alla rendita per
malattia professionale, con invalidità dell’80%, riconosciuto dalla Corte di appello
di Brescia a favore di un manager che per dodici anni, per cinque-sei ore al
giorno, aveva usato – per motivi di lavoro – il telefonino sviluppando una
grave patologia tumorale all’orecchio sinistro, dove appoggiava il cellulare.
Leggi QUIl’articolo completo di Fabio
Balocco ambientalista e avvocato su IL FATTO QUOTIDIANO
In piena
emergenza smog e con i livelli di inquinamento alle stelle il Parlamento
europeo Approva la modifica del regolamento sugli ossidi di azoto innalzando i
limiti di emissioni di Nox ( gli ossidi di azoto ) di oltre il 100%”.
La decisione
del Parlamento Europeo ha dato il via libera alle nuove soglie in condizioni di
guida reale senza tenere in considerazione gli allarmi sull'inquinamento lanciati dall’ AGENZIA EUROPEA PER L’AMBIENTE, alzare i limiti per gli ossidi di azoto è una scelta assurda e
insensata che va contro la salute dei cittadini e l’ambiente di tutta Europa.
Chissà se
il politico o il burocrate di turno, come avviene regolarmente per l’elettrosmog
, l’acqua e altri fattori inquinanti avrà ancora il coraggio di ricordare alla
popolazione il rispetto dei limiti di legge, citando che “sono ampiamente cautelativi”.
Chissà se ci sarà ancora il coraggio di parlare di qualità dell'aria.
venerdì 11 marzo alle ore 20.30 l'incontro con l'associazione dire fare cambiare presso la sal del ex cinema in via Via G. Boldrini, 1 a Villadossola (VB) :
Prenderanno il via sabato 6 febbraio
“I sabati della salute”, che si terranno in Aula Magna all'Ospedale di Borgomanero dalle 16 alle 18.
Tema del primo incontro :
“Inquinamento
elettromagnetico: effetti biologico sanitari a breve e lungo termine”.
Relatore il dottor Paolo Iorio, vice Presidente dell’Associazione Italiana
Elettrosensibili.
Gli
incontri sono organizzati dall’Associazione Mimosa, Amici del
D.H. Oncologico di Borgomanero e patrocinati dall’ASL NO, Rete
Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Città di Borgomanero.
L’Associazione Sottocorno non può che essere vicina a
tutte le istanze presentate dal Comitato Parco Adriano ( leggi QUIil testo ), al quale esprimiamo la nostra solidarietà,
tali temi non rappresentano solo i
problemi del quartiere Adriano , ma rappresentano i problemi di un'area metropolitana nata al confine di due comuni,
una sorta di “terra di mezzo” che sembra
non riuscire a risolvere nessun problema, anzi la miopia politica espressa in
passato ( ad esempio il parziale interramento dell'elettrodotto, le mancate bonifiche
ecc… ) sembra far nascere altri problemi che si sommano ai precedenti.
Ci uniamo alla preoccupazione scritta
sollecitando una programmazione seria e soprattutto invitiamo le istituzioni (
Città Metropolitana compresa ) a rispondere e programmare un intervento risolutivo
su quella e su tutte le aree di confine divenute da decenni “terre di mezzo”,
aree di scarso interesse politico destinate al degrado, e si sa il degrado
porta degrado.
Del virus
Zika, sappiamo ancora poco e non abbiamo la reale percezione del pericolo
probabilmente perché siamo ancora in inverno, ma sicuramente come ha
sollecitato O.M.S. è una realtà con la quale dovremo fare i conti e soprattutto
( per non cadere dal pero, come succede spesso ) bisogna incominciare a fare PREVENZIONE , parola enorme in una
società che ha rinunciato a fare prevenzione primaria privilegiando diagnosi
precoce e cure.
Sia ben chiaro, che l’allarme lanciato
dal Comitato Parco Adriano non può rimanere circoscritto alla sola area volano
e nel vicino allevamento Frau (area Proaris-A2A / Comune di Sesto), ma estesa anche
al vicino PMVL in special modo all’area della Bergamella dove ad esempio da
anni si è rinunciato ad eseguire un regolare taglio dell’erba con tutto ciò che
consegue sia per i residenti di Milano che per quelli di Sesto San Giovanni.
Chiediamo nello
specifico :
una programmazione
e l’esecuzione di interventi atti a limitare lo sviluppo di agenti patogeni responsabili
di malattie infettive.
Una analisi e un confronto sull’inquinamento
di dette aree, sia sui terreni che sull’acqua utilizzata, perché le risposte
vaghe e contraddittorie ottenute sino ad ora non sono sufficienti.
Procedere
con il programma sull’interramento dell’elettrodotto fermo alle dichiarazioni
congiunte delle istituzioni post incontro del 22/10/14 come dichiarato nei
comunicati stampa successivi, con cui si manifestava la volontà di interrarli rilevando
il problema urbanistico indipendentemente da quello sanitario
Crediamo inoltre che la richiesta inviata dal Comitato Parco Adriano non debba rimanere vana visto che il futuro sindaco di Milano non
dovrà occuparsi del solo del territorio comunale ma bensì sarà anche sindaco
dell'area Metropolitana, per cui se vogliamo veramente comprendere questi
problemi
invitiamo TUTTI I CANDIDATI a SINDACO DI MILANO
a visitare questa "terra di mezzo" che sta
tra il Quartiere Adriano di Milano e il Quartiere Cascina Gatti di Sesto magari
con una passeggiata, perché crediamo che riuscire a far comprendere i problemi
ambientali, urbanistici, di mobilità e sicurezza oltre al disagio che migliaia
di persone devono subire abitando in una periferia siano il modo migliore per
programmare correttamente il futuro.
Il Consiglio
Direttivo dell‘Associazione
di via P.SOTTOCORNO
via P.Sottocorno 18 - 20099 - Sesto San Giovanni
(Milano)
In un inverno anomalo , dove il problema principale è l'inquinamento atmosferico e i valori di PM10 troppo alti si parla solo di come bloccare le auto e non delle grandi fonti d'inquinamento come gli inceneritori che riempiono la pianura padana. Qui di seguito un video dove la Dott.ssa Patrizia Gentilini - oncologa - racconta
il caso della trascrizione inesatta sulla presunta iniquità dei danni provocati
dagli inceneritori.
Qui sotto altro video interessante dove la Dottoressa Patrizia
Gentilini, viene accusata di essere una apprendista alchimista, aggredita verbalmente dall'allora presidente
della Provincia di Firenze, oggi premier Matteo Renzi, dopo che si era
permessa di esprimere - da oncologa - il suo parere fortemente contrario agli
inceneritori ( che i politici amano tanto chiamare termovalorizzatori ).
La speranza è che il mondo politico cambi rotta, e non si limiti a vaghi proclami ambientalistici, magari in concomitanza di elezioni.
L’incredibile e infinita storia dell’opera imposta
in Abruzzo dalle mille incongruenze
ABRUZZO. Si allunga all’infinito
l’elenco delle stranezze, incongruenze, irregolarità presunte e sviste legate
alla mega opera dell’elettrodotto Villanova-Gissi. Così ieri l’Autorità dei
Bacini ha dichiarato che finora sono stati esaminati 7 tralicci su quaranta con
richiesta di spostamento di tre.
Lo ha confermato al Tg3 il Commissario
dell’Autorità dei Bacini che spiega come siano stati controllati fino ad oggi
solo 7 sostegni su 40, un controllo che sarebbe avvenuto solo sulla carta e non
sul campo. L’ennesima stranezza è nel fatto che nonostante le denunce e gli
allarmi degli ambientalisti l’opera è ormai ultimata ed il controllo che doveva
essere preventivo non solo è tardivo ma addirittura postumo.
Antonio Di Pasquale, il perito
che da mesi sta studiando le carte, ha sottoscritto decine di esposti alle
procure d’Abruzzo ed ha condotto una personalissima indagine raccogliendo
registrazioni di pubblici ufficiali deputati a controllare e valutare il
progetto,ha dichiarato che tutto
questo è «incredibile» ed ha aggiunto che «l’opera è stata realizzata senza
attendere il preventivo e propedeutico nulla osta da parte delle Autorità
Pubbliche competenti preposte alla vigilanza ed al controllo della corretta
osservanza delle prescrizioni impartite con il Decreto VIA n. 510 del 13
settembre 2011».
«In questo meandro di assurde ed
acclarate omissioni», ha aggiunto, «Terna, dopo aver intimorito decine e decine
di persone attraverso denunce milionarie e richieste di risarcimento danni,
prosegue senza nessun apparente problema la costruzione dell’opera mentre
tantissime persone attendono da diverso tempo ed a questo punto oserei dire
necessario, l’intervento della Magistratura più volte chiamata ad intervenire».
Magistratura che settimana dopo
settimana rimane in silenzio assumendo una pericolosa posizione di inerzia e
“svogliatezza” verso le numerose notizie di reato che per legge dovrebbero
imporre una verifica.
Eppure si è assistito in questi
mesi all'apertura di fascicoli lampo e di indagini poco attente da parte di
sguarnite squadre di investigatori, anche non esperti in materia, che si sono
persi nella marea di carte, leggi ed autorizzazioni determinando l’inevitabile
archiviazione dei fascicoli. Eppure gli esposti sono stati sempremolto dettagliati e documentali ma l’idea
ormai è che le istituzioni e la stessa magistratura dovrebbero smentire questo
fastidioso sentore di timore reverenziale verso il gigante dell’energia e
questa opera imposta dal governo centrale e dalla politica stessa.
E Di Pasquale ricorda che «i
Dirigenti Ministeriali che avrebbero dovuto interrompere la costruzione
dell’opera per oggettivo ed acclarato non rispetto dell’art. 3 dell’atto di
autorizzazione che recita:la presente
autorizzazione è subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute negli
assensi, pareri e nulla osta allegati al presente decreto nonché delle
determinazioni di cui ai resoconti verbali della Conferenza di Servizi allegati
(…) tacciono e non rispondono, omettendo, con abuso d’ufficio, anche alle
richieste di sospensione dei lavori inviate da diversi Enti Locali a fronte
delle risultanze delle verifiche effettuate sui propri territori, primo fra
tutti il Comune di Lanciano».
«In questo groviglio di
omissioni, con la messa in onda da parte del TG Regionale dell’intervista fatta
al Commissario dell’Autorità dei Bacini, Luciano Di Biase una cosa è più
chiara», conclude Di Pasquale, «Terna attraverso numerosi atti di citazione e
denuncia ha riportato una ricostruzione dei fatti del tutto inveritiera,
fantasiosa, offerta al lettore in modo tale da far passare per vero ciò che è
falso, il tutto in modo malizioso, denigratorio e diffamatorio».