Le foglie assorbono gli inquinanti dall'aria, riducendo la gravità e l'incidenza delle malattie respiratorie
Tagliare gli alberi
fa male in molti modi. Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti e
pubblicata su Environmental Pollution, le foglie rimuovono diversi inquinanti
che ammorbano l'aria e salvano così centinaia di vite all'anno.
AL VERDE SI RESPIRA MEGLIO. Lo studio è
partito dai dati sulla copertura boschiva degli Usa e da quelli relativi alla
capacità delle specie lì presenti di ripulire l'aria da polveri sottili
(Pm2,5), ozono e biossidi di azoto e zolfo. Le elaborazioni (i modelli)
mostrano che gli alberi riducono di circa l'1 per cento la concentrazione dei
principali inquinanti: una cifra solo apparentemente bassa, che invece è
sufficiente a salvare 850 vite ogni anno, oltre a evitare 670.000 malattie
respiratorie acute (attacchi di asma, bronchiti e così via). I dati non sono
uniformi per l'intero territorio considerato dallo studio, perché dipendono
dalla densità di verde e da quella abitativa. Certamente però l'effetto è più
marcato nelle città. «Con oltre l'80 per cento della popolazione che vive in
aree urbane, lo studio sottolinea quanto sono importanti gli alberi per la
salute dei cittadini», ha detto Michael Rains, direttore del Servizio forestale
di Syracuse, (New York), che ha condotto lo studio. Gli esperti hanno infine
valutato l'aspetto economico, stimando che la copertura boschiva negli Usa fa
risparmiare ogni anno circa 7 miliardi di dollari, legati ai costi
dell'inquinamento.
QUALI PIANTARE? Altri
studi in passato avevano individuato un effetto protettivo degli alberi nei
confronti delle principali malattie respiratorie e in particolare dell'asma nei
bambini. Non tutte le piante però sono ugualmente efficaci. Fra le specie che
vivono anche in Italia, le più utili sono i pini, gli aceri, i frassini e le
betulle.
FONTE : FOCUS.it