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domenica 6 gennaio 2013

ELETTRODOTTO RIZZICONI, DENUNCIA DEL CONFASI: «IL PROGETTO NON È A NORMA»


Secondo il sindacalista Vento mancherebbero alcune autorizzazioni necessarie per i lavori iniziati da alcune settimane


nel messinese

Elettrodotto Rizziconi, denuncia
del Confasi: «Il progetto non è a norma»

Secondo il sindacalista Vento mancherebbero alcune autorizzazioni necessarie per i lavori iniziati da alcune
MESSINA – Dopo le clamorose proteste di ambientalisti, associazioni e cittadini dei giorni scorsi sembrano addensarsi nuove nubi sul progetto dell’elettrodotto Sorgenti Rizziconi di Terna che toccherà diversi comuni della zona tirrenica del messinese. Sarebbero difatti, assenti documenti necessari per avviare la realizzazione dell’opera e alcune procedure burocratiche non sarebbero corrette e pregiudicherebbero il corretto iter del progetto.

PROCEDURE NON CORRETTE PER AVVIO LAVORI - A denunciarlo Ferdinando Vento responsabile nazionale del gruppo ambiente del sindacato Confasi che ipotizza che la società elettrica diversamente, da quanto affermato, non avrebbe tutte le autorizzazioni necessarie per proseguire i lavori della struttura iniziati da alcune settimane. Innanzitutto “ci sarebbero dubbi sulla legittimità della autorizzazione VIA, basata su una procedura cosi detta “ex ante” attivata, per conto della provincia Regionale di Messina, dall’ex assessore all’ambiente, che non è prevista dalla normativa in materia ambientale”. Per Vento inoltre “il Presidente della Provincia e i Sindaci dei comuni coinvolti nella realizzazione della struttura non potevano sottoscrivere un protocollo d’intesa senza il mandato dei rispettivi consigli provinciale e comunali”. In effetti sembrerebbe che solo 5 consigli comunali su 13 abbiano presentato atti deliberativi favorevoli all’opera. Ma Vento sottolinea anche che “la procedura non sarebbe supportata dal punto di vista sanitario, da una valutazione sui danni alla salute provocabili dall’ozono a seguito dell’effetto corona in prossimità dei tralicci”.

NECESSARIO REGISTRO TUMORI – Infine il sindacalista spiega che “nonostante la zona della Valle del Mela sia stata dichiarata area ad elevato rischio di crisi ambientale e Sito Interesse Nazionale ancora oggi dopo anni nessun intervento di bonifica e risanamento ambientale è stato attuato nel comprensorio”. “Oggi l’emergenza nel comprensorio del Mela”, continua, “non è più di tipo ambientale bensì sanitaria, tant’è che il comprensorio del Mela viene definito come “Valle della Morte”, ciò a causa delle alte percentuali di patologie tumorali che si registrano”.


FONTE : CORRIERE DEL MEZZOGIORNO ( leggi QUI l'articolo )

venerdì 28 dicembre 2012

LO SPOT CHE I MINISTRI NON HANNO MAI FATTO


La campagna di informazione a tutela dei più giovani sull'uso sicuro dei cellulari mai fatta dal ministero della Salute


Renato Balduzzi prima di alzarsi dalla poltrona più importante del ministero della Salute non ha ritenuto opportuno fare quella campagna di prevenzione per un uso sicuro del telefono cellulare che un anno fa lo stesso Consiglio superiore di sanità auspicava.
Ripercorriamo le tappe di questa vicenda.
Il 31 maggio dell’anno scorso l’Agenzia della ricerca sul cancro con sede a Lione (Iarc), che fa capo all’Oms, inserisce nella categoria 2B le radiazioni non ionizzanti emesse dal telefono cellulare. È la categoria del “possibile cancerogeno”.
Il ministro della Salute dell’epoca, Ferruccio Fazio, dichiara: «Anche la bistecca alla brace è cancerogena, mica diamo indicazioni di non cuocerla più».
Parallelismo improprio, purtroppo uscito dalla bocca di un medico e (peggio ancora) ministro che non ha voluto cogliere l’invito della stessa Agenzia dell’Oms a “prendere misure pratiche per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici, per esempio l’utilizzo di auricolari o vivavoce oppure di sms”.......... [ leggi QUI l'articolo completo di Sabrina Giannini sul Corriere della Sera e guarda il video ]

FONTE : Corriere della Sera

giovedì 20 dicembre 2012

ELETTROSMOG: ACCOLTO ODG DAL GOVERNO SULLA TUTELA DELLA SALUTE


Accolto ieri (13 dicembre 2012) alla Camera un ordine del giorno a prima firma dell’on. Chiara Braga (PD)  che impegna il Governo a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni legislative introdotte dal  Decreto Crescita e destinate ad allentare i vincoli legislativi sui limiti di esposizione ai campi elettromagnetici.
“La diffusione di nuove tecnologie – commenta la deputata comasca Chiara Braga, tra primi firmatari dell’o.d.g. – nel campo della comunicazione elettronica e, più precisamente, la necessità della loro implementazione per la distribuzione della banda larga ed i servizi di telefonia mobile di cosiddetta “quarta generazione”, non dovrebbe in alcun modo ledere il principio di cautela e tutela della salute dei cittadini stessi”.
“Le misure contenute nel “decreto-crescita” approvato in via definitiva ieri alla Camera modificano le modalità di misurazione dei campi  elettromagnetici, disponendo che i valori di campo si intendano riferiti non più ad intervalli di 6 minuti, come previsto nella normativa CEI 211-10, ma ad una media di 24 ore. Questo sistema di misurazione porterà ad una sottovalutazione dei valori riscontrati in quanto, pur  mantenendo il limite di 6 volt per metro, i picchi attualmente rilevati in 6 minuti saranno diluiti  nelle 24 ore; ciò significa che le aree c.d. sensibili, perché ritenute ad alta frequentazione, potranno  subire durante i picchi diurni una esposizione ai campi elettromagnetici doppia o tripla rispetto ai  valori di attenzione ed agli obiettivi di qualità indicati attualmente dal DPCM. 8 luglio 2003“.
“A tale riguardo – prosegue la Braga – il gruppo del Partito Democratico alla Camera ha ottenuto, tramite appunto l’approvazione dell’o.d.g., l’impegno del Governo a valutare che gli effetti delle modificazioni introdotte in materia di misurazione dei campi elettromagnetici rientrino nella piena applicazione del principio di precauzione raccomandato dall’Unione Europea. Il Governo inoltre, si è altresì fatto carico di promuovere la creazione e l’implementazione di reti via cavo in fibra ottica che ad oggi, rappresentano l’unica tecnologia per la trasmissione di voci e dati efficiente e allo stesso tempo priva di controindicazioni per la salute”.

FONTE :   PD - Federazione Provinciale Como

martedì 18 dicembre 2012

VERDECCHIA, UNA CITTÀ ECOSOSTENIBILE


Il neo assessore all’ambiente: tralicci da interrare Stop all’inquinamento elettromagnetico e ambientale, spinta alla raccolta porta a porta e alla soluzione del discorso discarica consortile, valorizzazione delle aree verdi, pi spazi per pedoni e ciclisti. Roberto Verdecchia, new-entry dell’esecutivo di governo, mette sul tavolo i capisaldi della sua azione politica nella giunta Di Pangrazio. A partire dal fronte rifiuti, dove l’obiettivo e’ quello di raggiungere, entro la fine dell’ anno o nel prossimo, il 50%, per abbattere l’eco-tassa e dirottare i fondi, tra i 600 e gli 800 mila euro a nuovi investimenti per la città . L’assessore, noto avvocato penalista del foro di Avezzano, che si dice orgoglioso dell’ingresso nella squadra di governo del sindaco Di Pangrazio, un tecnico ineguagliabile, sicuramente il migliore d’Abruzzo , plaude al lavoro degli ultimi mesi della Polizia locale che ha accertato l esistenza di discariche abusive, identificato numerosi inquinatori e avviato le operazioni di bonifica , auspica una fattiva collaborazione con la società  che gestisce il servizio porta a porta, e bacchetta la passata amministrazione sulla scarsa attenzione rispetto a insediamenti pericolosi per la salute e per l’ambiente. Sul versante inquinamento elettromagnetico, Verdecchia mette sotto i riflettori i numerosi tralicci nel centro citta’ e in periferia: vanno interrati , afferma l’assessore all’ambiente, sia sul tratto via Collellongo-Scalzagallo -per eliminare la tratta che passa sul Commissariato di Avezzano-, che sull’ altra area di Avezzano, lato Roma, dove i fili dell’ alta tensione sovrastano le abitazioni di un metro, forse meno, rispetto ai tre consentiti dalla normativa vigente. Non può sottacersi, anche in relazione alle varie incidenze tumorali esistenti nell intera Marsica, in esponenziale aumento , evidenzia Verdecchia, che la situazione merita assoluta attenzione e un impegno forte per risolverla … [ leggi l’articolo completo QUI ]

FONTE : AbruzzoNews24

lunedì 17 dicembre 2012

VIA GLI ELETTRODOTTI DAL CARSO


Il sindaco di Doberdò minaccia azioni legali contro Terna in caso di inadempienza


Il sindaco di Doberdò del Lago, Paolo Vizintin, si schiera apertamente contro gli elettrodotti e difesa della salute e minaccia azioni penali nei confronti dei gestori degli impianti. «Nei prossimi giorni - annuncia - Terna e la Regione Friuli Venezia Giulia riceveranno un'intimazione formale ad adottare opportune opzioni progettuali che prevedano lo smantellamento, la riduzione e il riposizionamento razionalizzato degli attuali elettrodotti lontano dai centri abitati e dalle aree protette; l’annullamento o quantomeno una drastica riduzione del loro impatto ambientale e paesaggistico nonché adeguate misure di ridimensionamento e contenimento dell’inquinamento elettromagnetico a salvaguardia della salute dei singoli e dei loro beni, da adottare entro e non oltre il termine di 40 giorni». «In difetto - aggiunge perentorio Vizintin - presso le competenti sedi verranno avviate tutte le azioni giudiziarie volte alla tutela della salute pubblica e quella dei singoli cittadini, non escluso il ricorso alla magistratura penale qualora nel caso in specie venissero ravvisate ipotesi di reato».
Leggi l'articolo completo al link: http://ilpiccolo.gelocal.it/

FONTE : IL PICCOLO - quotidiano online

giovedì 6 dicembre 2012

ELETTROSMOG: UN SUICIDIO ANCHE IN SPAGNA PER ELETTROSENSIBILITÀ


Mentre l'Italia saluta la prossima introduzione delle antenne che "irraggeranno" il 4G con la tecnologia LTE, altri incominciano a soffrire al solo pensiero. Dopo il musicista elettrosensibile morto suicida in Inghilterra, un'altra vittima in Spagna.

Solamente pochi giorni fa il Ministro della Salute Renato Balduzzi ad una interrogazione parlamentare sulla relazione tra elettrosmog e tumori1 ribadiva che: "per quanto attiene al nesso di causalità tra esposizione a campi elettromagnetici e a radiofrequenza, chiamiamoli RF, e insorgenza di patologie tumorali nell'uomo o negli animali da esperimento, non abbiamo evidenze scientifiche e non sono noti neanche meccanismi di interazione che potrebbero conferire una plausibilità biologica all'ipotesi di un rischio cancerogeno associato all'esposizione RF". Un'affermazione nettamente criticata dalle associazioni No Elettrosmog che ricordavano al Ministro della Salute la contraddizioni in termini del suo ragionamento e la mole degli studi scientifici e dei riconoscimenti internazionali che indicano "le radiofrequenze come possibili cancerogeni". Sulla stampa internazionale ha fatto scalpore, anche se trattata come una "curiosità" dai giornali italiani, la notizia del suicidio di un musicista di Oxford che soffriva di "allergia al cellulare".
Michael Nield aveva 36 anni, era un valente violinista e soffriva di una "costante intermittenza" dolorosa quando era attraversato da onde elettromagnetiche, generate da qualsiasi sorgente elettrica, in special modo di telefonia mobile. La notizia del suicidio per "allergia da telefonino" si è diffusa agli inizi di novembre, ma il suicidio è stato commesso lo scorso tre giugno. Il fatto che la famiglia di Nield si fosse trasferita in un remoto villaggio di Wardy Hill, Cambs, dall'Herefordshire, non era servito a placare i dolori del musicista. Michael Nield soffriva di elettrosensibilità acuta, una malattia in cui quelle "onde" che per altri sono perfettamente (per ora) "accettabili" e spesso "benvenute", possono provocare, quando va bene, l'esilio dalla civiltà moderna. Gli elettrosensibili in molti casi "sentono" le onde elettromagnetiche della telefonia mobile …. ( leggi tutto l'articolo )

FONTE : Mainfatti.it - blog di attualità promossa da A.G.L. [ Associazione Giornalisti Liberi ]

venerdì 30 novembre 2012

CODACONS, TROPPO RISCHIOSO ALZARE LIMITI VALORI MASSIMI ELETTROSMOG


AGENPARL - Roma, 29 novembre 2012

Il nuovo decreto sullo sviluppo-bis rischia di ledere il fondamentale diritto alla salute garantito dall’articolo 32 della Costituzione.
Questa la denuncia del Codacons, che lancia oggi l’allarme relativo a possibili nuovi effetti dannosi dell’elettrosmog sulla salute degli italiani.
"La sentenza della Corte di Cassazione n. 17438/12 ha nuovamente confermato la pericolosità e le conseguenze per la collettività derivate dalle radiazioni elettromagnetiche – spiega l’associazione - Nonostante la condanna dell’Inail costretta al risarcimento di un manager affetto da una grave patologia tumorale insorta in seguito all’uso prolungato del telefonino, il nostro governo Monti sta rischiando di mandare in fumo tutti gli sforzi fatti fino ad ora, con un decreto che viola quei limiti di esposizione e quei valori di attenzione stabiliti dal Decreto Ministeriale n°381 del 1998 e in seguito aggiornati nel Rapporto approvato il 27 maggio 2011 dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa. Il Governo, infatti, si appresta a ridimensionare drasticamente al rialzo quei limiti alle onde elettromagnetiche imposti nel lontano 1998, oltre ai quali la protezione dei cittadini all’esposizione dei campi elettromagnetici, non è più garantita. Il Codacons, a tutela del diritto alla salute dei cittadini, ha inviato dunque un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e al Tribunale dei Ministri, chiedendo di accertare se nel decreto legislativo 'Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese', noto anche come decreto sullo sviluppo-bis, vi sia una responsabilità da parte del Governo che può portare ad atti penalmente rilevanti, quali lesioni gravissime e attentato alla vita e alla salute".

FONTE : AgenParl - Agenzia Parlamentare per l’informazione politica ed economica

martedì 27 novembre 2012

1970: UNO STUDIO SUGLI EFFETTI DELLE MICROONDE ...


Viene portato alla nostra conoscenza uno studio della Accademia delle Scienze USSR del 1970, tradotto nello stesso anno dalla NASA, in cui si dice che - allora -  l'utilizzo di tecnologie radio-elettroniche sta mettendo a repentaglio, in quegli anni, la popolazione.
Si dice, allora, che nonostante la grossa disponibilità di documentazione scientifica sugli effetti di micro onde sugli organismi biologici, queste conoscenze vengono impropriamente nascoste ...
si dice, allora, che mentre c'è una forte spinta ad utilizzo di tali tecnologie, la conoscenza dei meccanismi di azione è inadeguata e quindi il mondo scientifico non è in grado di dare indicazioni sulle precauzioni da prendere .
E tutto questo oltre 40 anni fa !
Notare che questo libro è stato immediatamente tradotto dalla NASA (allora, ricordiamoci,   il Mondo era diviso in due blocchi  !) .
Cosa è cambiato? Nulla !

Questo libro consta di oltre 200 pag. con oltre 500 riferimenti a lavori scientifici .

FONTE : Rete No Elettrosmog Italia

L'AQUILA, LINEE ELETTRICHE INTERRATE, UNA PARTITA DIFFICILE


L'AQUILA - Spostamento e interramento delle due linee di alta tensione che tagliano L'Aquila in due metà.
Questo il progetto sul quale il Comune dell'Aquila sta cominciando a ragionare con la società Terna Spa che gestisce le reti.
Un'operazione che sarebbe utile tanto per la salute quanto per l'estetica e l'urbanistica del capoluogo e che, se andrà in porto, comporterà un investimento da almeno 30 milioni di euro.
"È una cosa epocale su cui sto provando a ragionare - spiega ad AbruzzoWeb il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente - Non è legata alla ricostruzione, ma potrebbe rientrare in un'operazione più complessa in corso, la realizzazione di un grande elettrodotto proveniente dai Balcani".
Lo scorso marzo, infatti, è stato annunciato da Terna un progetto da 700 milioni per la realizzazione di un’ interconnessione elettrica sottomarina tra il Montenegro e l'Italia, che passerà proprio per l'Abruzzo, in particolare per Villanova di Cepagatti (Pescara).
La speranza è di ricavare nelle pieghe di questo grosso investimento l'opportunità di eliminare tutti i tralicci dell'alta tensione che percorrono L'Aquila.
Le linee di cui si parla sono identificate dai codici 23.862 e 22.281, di tensione nominale rispettivamente pari a 150 e 220 chilovolt, e corrono parallele a partire dalla zona di Pettino, per poi attraversare i quartieri di San Francesco e del Torrione, passando per vari tratti in vicinanza case e scuole.
"Siamo tra le pochissime città attraversate da un elettrodotto - ammette Cialente - si tratterebbe di una scelta politica, interrare le reti e spostarle più a Nord".

Fonte : AbruzzoWeb ( leggi l'articolo completo qui )

domenica 18 novembre 2012

INTERROGAZIONE 4-18517 ELETTROSMOG


L’onorevole De Angelis chiede ai Ministri della Salute e dell’Ambiente se con riferimento ai rischi evidenziati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro e da numerosi altri enti a causa dei campi elettromagnetici “se siano stati fatti i dovuti approfondimenti sull'impatto ambientale e sulle conseguenze sulla salute”. 
FONTE : http://parlamentosalute.osservatorioistituzioni.it/


Vai al testo dell’interrogazione QUI