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sabato 2 dicembre 2017

MEDICO DI BASE - APERTO UN TAVOLO IN REGIONE LOMBARDIA


L’ASSOCIAZIONE SOTTOCORNO fortemente preoccupata dalla mancanza di informazioni in merito, ha sollecitato e ottenuto un tavolo in Regione Lombardia nel pomeriggio di lunedì 20 novembre, dove grazie all'interessamento del Sindaco di Sesto San Giovanni, abbiamo aperto un tavolo per capire se il problema a Cascina Gatti, che è strutturale per tutti i cittadini lombardi, possa trovare una soluzione in tempi ragionevoli con l'aiuto delle istituzioni coinvolte.

Abbiamo richiesto azioni immediate al fine di scongiurare la mancanza di un servizio che consideriamo un pilastro fondamentale della società attuale, sollecitando non solo un normale avvicendamento, ma bensì un naturale potenziamento del servizio visto che, in questi decenni, abbiamo assistito alla nascita di intere aree residenziali all'interno del quartiere.

Durante l’incontro abbiamo apprezzato il clima costruttivo trovato, consci delle difficoltà strutturali e normative che ha l'azienda sanitaria, abbiamo avuto un importante messaggio, non solo di comprensione del problema ma anche un reale impegno affinché tale problema venga risolto in tempi ragionevoli (considerando che siamo in prossimità delle feste natalizie).

E’da alcuni mesi che stiamo seguendo l’evolversi del problema, abbiamo sempre sperato che nei casi di pensionamento si operasse in un “normale avvicendamento”, ma, sollecitati dagli stessi medici abbiamo scoperto che da qualche anno a questa parte, con l'ultimo accordo nazionale tra ministero e medici è stato rimosso l'obbligo per un medico di essere presente all'interno di un ambito territoriale come sta succedendo a Cascina Gatti.

Il problema, che come abbiamo già detto, è noto da tempo fa unicamente riferimento al "Contratto nazionale medici di Medicina Generale Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di Medicina Generale ai sensi dell'Art. 8 del D.Lgs. 502 del 1992 e successive modificazioni e integrazioni", in questo caso La Regione Lombardia, contrariamente a quanto si continua ad affermare da più parti, non ha nessuna legge che norma questa materia, ma si deve attenere a quanto contenuto nel Contratto nazionale con le eventuali modifiche che ad esso sono state apportate.

Ci risulta che l'unico compito assegnato alle Regioni dal 1995 è quella di istituire un corso di formazione specifica in Medicina Generale per diventare medico di famiglia, scoprendo infatti che non è una specializzazione universitaria e viene così organizzato dalle Regioni e non dalle Università con un corso di durata triennale.
La lista finale dei Medici di Medicina Generale, integrata annualmente dai medici che hanno completato il triennio, viene poi depositata presso l'Ordine dei medici, che la gestisce in accordo con l'Assessorato al Welfare della Regione, da questa graduatoria e all'ambito di appartenenza i Medici di Medicina Generale vengono chiamati a ricoprire i posti dove si segnala una carenza MA non hanno nessun obbligo e possono anche rifiutarsi, nel caso in cui accettano, una volta assegnato l'ambito, devono procurarsi uno o più ambulatori o inserirsi in una Unità Complessa di Cure Primarie o in una Aggregazioni Funzionali Territoriali, collocazione che deve poi essere ritenuta idonea dall’ATS.

Speriamo di aver fornito in modo chiaro le spiegazioni che in molti ci chiedevano, ringraziamo chi ci ha aiutato a reperirle, troviamo strano come ogni qualvolta c’è un problema da affrontare incomincino le difficoltà a reperire regolamenti e norme, e a trovare le responsabilità.
 

Il prossimo incontro al tavolo aperto in Regione Lombardia è per Lunedì 4 dicembre 2017 alle ore 15.00, con il direttore Generale di ATS, Sindaco di Sesto San Giovanni, l'Assessore al Welfare fiduciosi di arrivare ad una soluzione condivisa.