A Canino in provincia di Viterbo è nato un
villaggio per elettrosensibili che potrà ospitare 50-60 persone, vittime di
disturbi legati alla presenza di campi magnetici.
Immaginate un luogo senza elettrodotti , Wi-Fi per connettersi a
internet, il bluetooth, gli infrarossi, la radio, il forno a microonde, il
frigorifero, il computer, la parabola satellitare, la televisione in hd,
l'asciugacapelli e lo smartphone di ultima generazione. Simboli che hanno di
fatto portato nelle nostre case quello che una volta era chiamato futuro ma
anche un bel po’ di quelle famigerate onde elettromagnetiche che così bene alla
salute non fanno.
Tutto questo, un'oasi incontaminata a meno vicina
alla città e a pochi chilometri dal mare, dove si può ritornare a stare
all'aria aperta o dentro quattro mura senza la paura di essere trapassati,
letteralmente, dall'elettrosmog. In più mangiando cibi sani e respirando aria
buona. Il toccasana ideale per la mente e il corpo per staccare la spina dallo stress
della vita urbana, questo è il progetto di un ecovillaggio per
elettrosensibili, nato dall’idea di Cristiana Vignoli, scrittrice , che col
marito Massimiliano Babich è dovuta fuggire da Gemona, sulle montagne friulane
al confine con l’Austria, a causa dell’elettrosmog.
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