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venerdì 19 ottobre 2012

CAMPI ELETTROMAGNETICI: L’UOMO CHE VIVE NEI BOSCHI PER FUGGIRE L’ELETTROSMOG


Il barone rampante, reso celebre da Italo Calvino, aveva scelto di vivere su un albero perché rifiutava di adeguarsi alle regole di un mondo omologato e inconsapevole. Ma questa è letteratura. Oggi c’è Phil Inkley, un giovane inglese che da mesi vive da solo in una roulotte in mezzo a un bosco nello Hampshire, nel sud dell’Inghilterra. Lo ha fatto per sfuggire ai campi elettromagnetici che lui ritiene siano la causa di tutta una serie di problemi di salute. Soffriva di continui mal di testa, convulsioni, palpitazioni, e più di una volta ha sperimentato stati di shock e di letargia. Così ha deciso di mollare tutto, lavoro, abitudini, vita sociale, e di rifugiarsi in un bosco. E questa è la realtà. Ad accomunare questi due bizzarri personaggi è il rifiuto di una civiltà che nel caso più recente coincide con l’obbligo di essere ipertecnologici sempre e dovunque.  

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