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mercoledì 9 settembre 2020

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA DI UN NOSTRO CONCITTADINO AMANTE DELL'AMBIENTE E ATTIVO SUL TERRITORIO SUL DEGRADO DELLA BERGAMELLA

 

Pubblichiamo una lettera pervenutaci (in conoscenza) in data 6 settembre 2020 da Benvenuto Gonzio e rivolta all'assessore all'Ambiente e responsabili del Comune di Sesto sulla situazione di degrado che sta vivendo il parco della Bergamella, situazione rilevata anche da noi e più volte denunciata ma senza ever avuto nessun riscontro.

Qui il testo della lettera ricevuta e sotto il nostro commento agli eventi denunciati

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Gentile assessore Magro e diretti interessati alla gestione del parco Bergamella

già due mesi fa vi ho segnalato la situazione di degrado e di non manutenzione del laghetto Bergamella in particolare e del Parco Media Valle del Lambro in generale.

Posso affermare che gli sfalci d’erba che vengono effettuati sono eseguiti in modo approssimativo e causano ogni volta lo sradicamento o la recisione delle piantine messe a dimora, anche se leggermente protette dalla retina in plastica. Inoltre le retine strappate non vengono raccolte e vengono tritate dai successivi passaggi del tagliaerba e disperse nel terreno ma non sono degradabili.

È sufficiente una camminata per notare le notevoli mancanze (buchi) nelle file piantumate simmetriche e parallele.

Segnalo la permanenza di due cavalletti posizionati inizialmente a protezione di una buca profonda 30 cm causata da un cedimento (segnalata ad URP e messa in sicurezza quasi tre anni fa con gli stessi ed un po’ di nastro bianco rosso) che non sono mai stati rimossi nemmeno dopo che l’amministrazione aveva risolto il problema con il riempimento di ghiaia (circa due anni dopo la segnalazione e quando il tempo aveva già rimediato da solo).

Ancora oggi fanno bella mostra di sé (arrugginiti e scoloriti) ai lati della stradina e dimostrano la mancanza di attenzione e cura.

Anche il cartello di divieto di balneazione che da circa due anni resiste legato alla balaustra del lago con elastici recuperati dai sostegni delle piante non è uno spettacolo di attenzione. Mi autodenuncio, stato con tutti i loro escrementi io a legarlo dopo aver segnalato che era stato buttato nel lago, aver atteso per oltre un mese e aver provveduto a recuperarlo e posarlo sulla ghiaia (quando ancora c’era) e aver atteso ancora un mese che una buon’anima provvedesse a sistemarlo in modo stabile.

Stendiamo un velo pietoso sulla gestione delle acque e del riciclo delle stesse che ha visto lunghe interruzioni a più riprese per arrivare alla definitiva sistemazione con riciclo di un liquido di colore indefinito ed indefinibile.

 A questo proposito chiedo se esiste un piano di controllo della qualità delle acque del lago ed eventualmente dove si possono recuperare i dati.  

Un problema importante e più volte segnalato sia a URP che a Municipium che su Sesto Segnalazioni è la presenza di animali che non dovrebbero essere nelle acque del lago a partire dalle tartarughe proseguendo con i pesci rossi per finire con le nutrie. Mentre le prime due  specie incidono in piccola  parte  sulla rovina delle radici delle piantine che circondano il lago, le nutrie scavano grosse tane nelle  sponde provocando  prima la morte delle piante scoprendo le radici ed ora il cedimento delle sponde  oltre naturalmente ,visto la  dimensione ed il numero della colonia , allo sporcamento delle acque che  dovrebbero essere a riciclo con tutti i loro escrementi e  questo credo sia  la causa  maggiore  del  proliferare incontrollato di alghe che è particolarmente pesante. Concorrono anche alcuni cittadini con la loro inciviltà ed il loro menefreghismo.



Ora per la seconda volta vi chiedo cosa potete e dovete fare per porre fine a questo degrado continuo evitate per cortesia le scappatoie del tipo: ”siamo al corrente e stiamo intervenendo, un po’ di pazienza “ oppure “non abbiamo trovato possibili volontari adottanti  se qualcuno dovesse  trovarli  è invitato comunicarli al comune” oppure ancora “sono in ferie, settimana prossima leggo la mail“.

I cittadini di Sesto hanno sempre aiutato con interventi di volontariato la loro città ma l’esempio e la spina dorsale deve essere l’amministrazione che, in ordine gerarchico, si prenda le sue responsabilità e a tre anni dall’insediamento aiuti il parco non a sopravvivere ma a vivere.

Vorrei ricevere risposte più precise e circostanziate e spero che ci sia un intervento tanto deciso quanto risolutivo.

Grazie per l’attenzione

Benvenuto Gonzio 

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Il sig. Benvenuto è un attivista e volontario conosciuto sul territorio che ringraziamo per le attività che ha sempre svolto, qualche risposta la possiamo anticipare, visto che abbiamo ripetutamente richiesto informazioni a riguardo.

NON ci risulta che il comune abbia un programma di monitoraggio delle acque della Bergamella, le analisi (semestrali) sono iniziate e interrotte nel 2018 come riporta la nota in risposta alla nostra richiesta di domanda di accesso agli atti.


Ad oggi non ci risulta sia stata incaricata altra società per eseguire le analisi (ma potremmo anche sbagliarci visto il difficile dialogo che rileviamo in questi ultimi anni), mentre possiamo confermare (viste le ripetute richieste d'intervento fatte insieme al Comitato di Cascina Gatti) che il comune non ha nessuna intenzione di intervenire sugli animali infestanti come ad esempio nutrie o tartarughe.

Il problema dell’aumento spropositato degli animali, in quello che è poco più di uno stagno è un problema serio, l’accumulo degli escrementi e il mancato ricircolo delle acque che rigenerano l’ossigenazione dello stagno, favoriscono il degrado delle condizioni minime di sopravvivenza dell’area lacustre, ricordiamo che un anno fa sono stati ritrovati due germani reali morti, si ci precipitò a legare tale evento al fatto che molta gente usava lanciare la mollica di pane o dei piccoli sassi per attirarli a riva, niente di più falso, sempre nella domanda di accesso agli atti del 19 settembre 2019 abbiamo richiesto anche il verbale dell'autopsia eseguita da ATS sulla carcassa dell'animale trovato morto paralizzato a testa in giù nell'acqua.

L’autopsia eseguita sull'anatra (vista con un nostro consulente) non specificò il motivo della morte ma diede come riscontro la "dimostrata presenza di gene codificante tossina di tipo C del clostridium botulinum" (che non è pericoloso per l'uomo), l’agente patogeno è diffuso in tutto il mondo e sopravvive unicamente in ambienti privi di ossigeno, i batteri possono però formare spore che sopravvivono al contatto con l’ossigeno e sono resistenti al calore, alle temperature di congelamento e all'essiccamento, Il batterio è pericoloso poiché espelle la tossina botulinica.



Il contagio da Clostridium botulinum negli animali avviene ingerendo foraggio o acqua potabile o anche piccole larve contaminate. Gli animali possono infettarsi soprattutto tramite fieno e insilati contaminati da cadaveri di piccoli animali (ad es. roditori), gli animali muoiono per un arresto respiratorio, gli uccelli come le anatre soffrono di paralisi delle ali, che può propagarsi anche ad altri muscoli, terminando al collo.

Attendiamo che ci si attivi, fino ad ora non ci risulta si sia fatto nulla.


mercoledì 2 settembre 2020

WEBINAR DI ISDE ITALIA SUL 5G - NE SAPPIAMO DAVVERO ABBASTANZA ?

 

Pubblichiamo un'interessante conferenza online del 5 giugno 2020 tenuta dall'ISDE Italia, che affronta bene gli aspetti che non vengono (volutamente) spiegati.


Per chi vuole capire, per chi vuole conferme e per chi è scettico

martedì 1 settembre 2020

VASCHE DI LAMINAZIONE PER IL SEVESO - LE IDEE SONO SEMPRE PIÙ CONFUSE

Ne abbiamo già parlato, ORMAI la distruzione di un bosco di quattro ettari con tutta la sua biodiversità che con fatica era riuscita ad insediarsi negli ultimi trent'anni, sembra essere ultimata.

Per anni si è protratto uno scontro tra chi contrapponeva due logiche differenti, Regione Lombardia e Comune di Milano hanno sempre sostenuto la necessità delle cinque vasche e chi, tra comitati, associazioni e comuni interessati  invece sottolineava che da oltre cinquant'anni grazie all'eccessiva urbanizzazione e ad un consumo del suolo incontrollato, soprattutto nella Brianza e nel Nord Milano, ha fatto sì che i terreni si impermeabilizzassero, provocando (complice anche un effetto serra sempre più aggressivo) un aumento frequente delle esondazioni, sempre più difficili da frenare, sostenendo che per evitare tale problema bisognava procedere molto più sistematicamente sul territorio per la prevenzione del rischio idraulico e delle siccità con l'approvazione del principio e il metodo dell‘invarianza idraulica e magari con un canale collettore che portasse a sud di Milano l’acqua, facendola sfociare nel Lambro.

Ricordiamo che il progetto delle vasche è stato elaborato nel 2011 dall'’AIPO (Agenzia Interregionale per il Fiume Po), per ovviare a questo problema, ha presentato uno studio di fattibilità che prevede la realizzazione di vasche di laminazione individuate nei Comuni di Senago, Paderno Dugnano, Varedo e Lentate sul Seveso, oltre ad uno studio realizzato dalla Società Metropolitana Milanese, commissionato dal Comune di Milano, che prevedeva una vasca di laminazione all'interno del Parco Nord Milano a Bresso approvato da Regione Lombardia.
Oggi sentire le affermazione del presidente della commissione ambiente in regione Lombardia (leggi QUI), fanno comprendere che forse questa classe politica ha le idee un pò confuse o si appresta ad iniziare una campagna elettorale, affermare che la seconda vasca laminazione per il Seveso a Senago non è una priorità e che bisogna necessariamente lavorare sull'assetto idrogeologico del territorio, significa di fatto negare il progetto complessivo in essere, oltre a confermare 
  • di aver buttato all'aria dieci anni di confronti, progetti,analisi tempo e denaro 
  • che le ragioni di comitati, associazioni e comuni del bacino  che si sono sempre opposte erano e sono valide
  • di far nascere al parco nord un'opera inutile e costosa perché capace di contenere al massimo 135.000 litri contro i 4,5 milioni di litri previsti in caso di piena che non produrrà nulla di quanto atteso
Peccato che questo passo sia avvenuto dopo aver devastato quattro ettari di "foresta urbana" con tutta la sua biodiversità, con buona pace di chi invece dovrebbe difenderla, con il paradosso che la prima vasca (e forse l'unica) che si realizzerà è l'ultima del progetto, quella che conta di meno che si identificò "per sicurezza", la più piccola e la più inutile ma che ha provocato un danno ambientale enorme.

domenica 23 agosto 2020

PARCO DELLA BERGAMELLA – COSI NON PUÒ FUNZIONARE (UN ANNO DOPO E' ANCHE PEGGIO.......)

A ottobre del 2019 denunciavamo con un post (clicca QUI) il grave stato di abbandono dell'area della Bergamella che confina con Milano sulla via Adriano, ad oggi dopo quasi un anno dalla pubblicazione la situazione e anche peggiorata.

E così mentre abbiamo visto posare la nuova stradina di connessione sull'area del comune di Milano (zona laghetto degli orti)




appena varcato il confine comunale inizia il degrado, strade in terra battuta , erbacce che riducono il percorso ed in generale sul percorso ciclo pedonale (se così si può definire) un abbandono, cosa ci vorrà a finire la stradina togliere le erbacce e mettere dei parapetti in legno (NON IN METALLO) come quelli messi dal comune di Milano?? difficile a saperlo.


Ma la parte più bella è quella intorno alla ormai famosa "Terrazza Bottoni" dove ormai è da DUE anni che NON viene eseguito uno sfalcio d’erba su tutta l'area di confine con il comune di Milano,L'erba e gli arbusti sono arrivati in alcuni punti ad essere alti un metro e ottanta centimetri, rendendo l'area perfetta per la riproduzione e la protezione di alcuni animali selvatici che hanno trovato casa in quest'area ma  facendo anche proliferare zecche, zanzare insetti vari e rendendo praticamente impossibile anche solo l'attraversamento pedonale sulle stradine in terra battuta che consentivano di andare da Cascina Gatti al quartiere Adriano.



Stiamo parlando proprio di quell'area che andrebbe bonificata prima di costruire la terrazza come porta d'ingresso al parco media valle del Lambro, e che invece nel 2020 si presenta in questo modo (ormai da un decennio).





Ribadiamo che il parco (rurale) non può essere gestito e considerato come un giardino presente in città, è ormai da anni parte integrante del parco regionale PMVL, la gestione e la cura del verde e della sicurezza devono necessariamente assumere connotati differenti non è più accettabile che alcune aree non ricevano i necessari sfalci, ne che vengano eseguiti a mesi o ANNI di distanza rispetto ad aree di non competenza (ad es parco Adriano), come non è concepibile che ad oggi non si sia definito un piano serio per la piantumazione di alberi autoctoni oltre a non prevedere una gestione uniforme per la manutenzione e la sicurezza dell’area interessata.

mercoledì 19 agosto 2020

TERRAZZA BOTTONI FORSE DOPO 10 ANNI SI INCOMINCIA (MA FORSE....NON E' DETTO)

Area Terrazza Bottoni
L'area definita come TERRAZZA BOTTONI - è l'area terminale a confine con il Comune di Milano

"Il progetto per la realizzazione della Terrazza Bottoni è stato finalmente appaltato ad aggiudicarsi le opere, per poco più di 400mila euro, è l’impresa Bonanno Scavi di Cinisello Balsamo, la riqualificazione ambientale riguarda un ampio fazzoletto verde al confine tra il quartiere di Cascina Gatti e il Comune di Milano" cosi si legge sull'articolo uscito il 18 agosto sul Giorno (leggi QUI l'articolo online)

Bozza del progetto presentato nel 2017 sull'area definita come TERRAZZA BOTTONI 

Che l'inizio dei lavori è prossimo, sono cinque anni che ce lo ricordano ogni volta che chiediamo informazioni, ma non se nè mai fatto nulla, lasciando l'area nello stato più assoluto di abbandono

Il percorso è veramente lungo, si è iniziato a parlare della riqualificazione dell'area nel 2007, ma solo nel 2011 si è incominciati a chiedersi cosa fare in quell'area, tra il 2013 e 2014 il primo studio (vedi QUI) ma i primi annunci di esecuzione arrivarono tra la fine del 2017 e maggio 2018 quando con fiducia verso le istituzioni (dopo anni di dialoghi e incontri) postavamo TERRAZZA BOTTONI PARCO DELLA BERGAMELLA - FORSE CI SIAMO.......

Cambiano le giunte ma il giochino è sempre lo stesso, lo scorso anno ci hanno raccontato che i lavori sarebbero iniziati prima in primavera 2019 poi in autunno 2019, sicuramente nella primavera 2020 .... l'ultima notizia dava l'inizio dei lavori tra fine settembre e inizio ottobre 2020 ma anche questa data andrà delusa, si perché da sempre TUTTI i soggetti che si sono interessati a tale opera e che conoscono il territorio sanno che i lavori di riqualificazione sono subordinati alla bonifica dell'intera area di confine con Milano.

Il fatto di non aver trovato un operatore che esegua tale bonifica la riteniamo grave, non vorremmo pensare che ci sia soffermati solo sull'esecuzione dell'opera definitiva, peraltro mai comunicata alla cittadinanza da questa giunta e non si sia pensato alla bonifica per tempo.

Ci auguriamo, non avendo mai visto il progetto esecutivo definitivo, né i dettagli, (visto che è stata rivista e rimessa in discussione negli ultimi due anni) che l'opera non preveda abbattimenti seriali di alberi (cosa che ultimamente a Sesto accade di frequente) e che tenga conto che in questi ultimi 10 anni di abbandono divenuto via via totale c'è stata una rinascita sia vegetale che animale.





L'associazione Sottocorno, come già affermato in comune, alla presenza del Sindaco e Assessore Lamiranda, in varie occasioni, non è d'accordo ad assegnare il titolo della piazza ad un soggetto di espressione politica e avrebbe preferito la dedica all'area della Bergamella in modo da ricordare che Sesto non è stata solo un territorio di conquista da parte di fabbriche, urbanisti e cooperative edili che hanno cementificato, inquinato e distrutto tutto il territorio ma ha anche un passato, non troppo lontano, di aree a vocazione agricola.


 

domenica 9 agosto 2020

ESITO DEL CONFRONTO AVUTO IN COMUNE RIGUARDO L'ARTICOLO SULL'ABBATTIMENTO DEI PLATANI AL VILLAGGIO FALCK APPARSO SUL GIORNALE LOCALE L'ALTRA SESTO

Come avevamo anticipato nel post del 20 giugno, abbiamo richiesto un incontro in comune con il Sindaco, Assessore Lamiranda e il consigliere Pogliaghi al fine di chiarire le affermazioni apparse sull'articolo uscito nell'edizione del mese di maggio sul giornale locale L'ALTRA SESTO, riguardante il progetto di riqualificazione del Villaggio FALCK.

Il confronto diretto è avvenuto in data 8 luglio presso la sala giunta del palazzo comunale, insieme al Comitato di Cascina Gatti questo per verificare se tali affermazioni fossero vere, e se confermate, per quale motivo Associazione e Comitato dovrebbero continuare a confrontarsi con l'Amministrazione Comunale sui temi ambientali.

Bene dopo un lungo dibattito il consigliere comunale Pogliaghi ha negato quanto riportato nell'articolo, a partire dal titolo, (che contesta apertamente), infatti, a suo dire l’intervista, realizzata per telefono, è stata stravolta dal giornalista, che (a suo dire) di fatto l’ha strumentalizzata per fini politici (alludendo anche a strascichi giudiziari).
A esplicita domanda se durante la consulta si è mai parlato di tale progetto e nello specifico dell'abbattimento di 100 alberi a ribadito  confermando che, durante gli incontri della Consulta, NON ha mai discusso di tale progetto ne ha mai accennato all'abbattimento degli alberi, giustificando tale mancanza con le priorità del momento, prime su tutti la costituzione del RAB e della Biopiattaforma, e ha espressamente riconosciuto che Associazione Sottocorno e Comitato Cascina Gatti NON hanno mai portato avanti polemiche politiche né argomenti sterili e vuoti di contenuti.
Il confronto si è poi spostato con l'Assessore Lamiranda che ha confermato la legittimità della scelta, negando qualsiasi violazione di leggi e regolamenti lasciandoci increduli di fronte all'affermazione che il vincolo sugli alberi è subordinato al progetto di riqualificazione presentato, a tale affermazione ci siamo opposti, se anche solo fosse permessa tale interpretazione siamo alla farsa delle tutele in ambito ambientale.
Ci ha inoltre ricordato che il progetto è stato discusso in un'assemblea pubblica, su questo punto ci siamo permessi di contestargli tutto, ribadendo ancora una volta che, può anche essere legittimo governare senza confrontarsi, è altrettanto importante però assumersi tale la responsabilità, senza nascondersi dietro confronti mai avvenuti, inoltre, non è corretto chiedere ad organizzazioni di cittadini come le nostre, di impegnarsi in nome di un senso civico e di partecipazione, con l’unico obiettivo di poter dire "Abbiamo sentito le associazioni e i cittadini, quindi è un progetto condiviso" senza avvisare o render pubblico incontri di presentazione del progetto di riqualificazione, non è accettabile considerare un incontro pubblico se tale non viene pubblicizzato o informato le opportune sedi preposte, come ad esempio la consulta dell'ambiente per paura di esser contestati.
Per Associazione e Comitato, partecipare ad una Consulta ambientale in maniera seria significa occuparci dei problemi ambientali della città, in maniera propositiva e nel rispetto di regole, normative e leggi ma soprattutto di una vera condivisione, che ci sembra essere venuta meno, in questo ultimo periodo, e se hanno intenzione di proseguire su questo linea siamo pronti a tirarci indietro e lasciarli fare.
L'incontro si è protratto anche su altri temi che renderemo pubblici nei prossimi post.

mercoledì 5 agosto 2020

INIZIATI I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DELLA VASCA DI CONTENIMENTO DEL SEVESO AL PARCO NORD (PURTROPPO)


Ne abbiamo già parlato (QUI l'ultimo post), purtroppo da qualche giorno è iniziata la distruzione di un bosco di 4 ettari con tutta la sua biodiversità che con fatica era riuscita ad insediarsi negli ultimi trent'anni.
Video del 3 agosto 2020 alle ore 7.40, inizia la distruzione di 4 ettari di Parco boschivo all'interno del Parco Nord Milano al confine con Bresso.

Non risolverà il problema, perché il problema non si risolve con un cratere profondo 10 metri cementificato, ma andando a modificare (e magari a punire) chi in maniera autonoma e arbitraria (o magari autorizzato dalla regione) continua a scaricare nel Seveso (che per la cronaca non è un fiume ma un torrente!!!!!).
Generiamo così un nuovo problema ambientale in un’area che ne presenta già troppi.
C’è poco da cantar vittoria, si è scelta la soluzione facile a discapito dell'ambiente, argomento tanto caro al politico di turno soprattutto in campagna elettorale o durante le manifestazioni di piazza, ma come si può osservare sempre molto lontano da trovar soluzioni consone e questo vale per le giunte di centro sinistra quanto per quelle di centro destra , poco contano gli elementi di compensazione messi in atto (per lo più volute ed imposte dal comune di Bresso) perché quando la vasca diventerà un lago di veleni e le esalazioni colpiranno le popolazioni allora, forse, si capirà quello che oggi non si vuole comprendere.
Per affrontare questi problemi serve una visione e una cultura differente che purtroppo ad oggi, a parte l'ambientalismo da salotto, nella nostra società ancora non c’è, ci saranno invece selfie una volta finita la vasca magari in concomitanza delle elezioni con tanto di proclami trionfalistici che saranno poi smentiti dalla prima "bomba d'acqua" che cadrà, bombe che aumentano di intensità e frequenza di anno in anno forse perché la stessa classe politica che ha partorito tale progetto è la stessa che continua a cementificare il suolo lombardo riducendo drasticamente l'assorbimento idrogeologico del territorio, senza dimenticare i 1400 scarichi abusivi che continuano imperterriti a scaricare nel torrente.

Ribadiamo la nostra solidarietà alle associazioni del Parco (Comitato Coordinamento Torrente Seveso Comitato No Vasca e Associazione Amici Parco Nord.), al comune di Bresso e alla cittadinanza, che hanno cercato di fermare tale scempio.

lunedì 3 agosto 2020

COSA E' SUCCESSO CON LA CHIUSURA DEGLI SPORTELLI PER LA SCELTA DEL MEDICO DECISA DA ASST NORD MILANO?



Cosa sia successo con la chiusura degli sportelli per la scelta del medico decisa da ASST Nord Milano non lo abbiamo ancora capito, di punto in bianco senza nessun preavviso sono stati chiusi gli sportelli che servivano per il cambio del medico/pediatra, ma anche per le esenzioni e altre pratiche.

Il motivo non è mai stato comunicato, è stato deciso che da un giorno con l’altro si dovevano chiudere, obbligando tutti ad utilizzare il portale della regione per eseguire tali operazioni.

Scelta assurda se si considera che a Sesto San Giovanni (come del resto in tutto il nord Milano) la maggioranza della popolazione è rappresentata da persone anziane, ovviamente tale decisione ha di fatto mosso tutte le realtà presenti sul territorio nel chiedere spiegazioni e la riapertura degli uffici.

Noi nel nostro piccolo insieme al Comitato di Cascina Gatti ci siamo mossi chiedendo al comune le motivazioni ed una azione sui vertici di ATTS Nord affinché venissero riaperte, unendoci , di fatto a tutti le altre realtà che reclamavano  tale disservizio, la risposta fu che fu una scelta di ASST Nord (ma Regione Lombardia dov'era ?????), che in alternativa si potevano  eseguire tali operazioni via internet o nelle farmacie autorizzate che però non si conoscevano (affermazione un po' assurda),  scoprendo successivamente che anche le farmacie che avevano fatto domanda ed erano state abilitate ad offrire tale servizio non potevano per problemi tecnici mai risolti.

Oggi, dagli organi di stampa, apprendiamo che gli uffici di via Marx a Sesto San Giovanni sono stati riaperti, siamo contenti ma ci chiediamo però di chi sia la responsabilità di tale disorganizzazione, visto che siamo nel 2020 e stiamo parlando di manager e dirigenti ben pagati che dovrebbero, organizzare i nuovi modelli organizzativi e simulare eventuali problemi riducendo al minimo i disservizi che ricordiamo riguardano la salute delle fasce più deboli, e quanto meno assumersi la responsabilità di un tale evento (magari anche rassegnando le dimissioni per manifesta incapacità).

QUI la nota di ASST Nord Milano che annuncia il ripristino del servizio


venerdì 10 luglio 2020

FINALMENTE STANZIATI I FONDI PER LA BONIFICA DEL GIARDINO ALLE TRE STRADE

Mercoledì 8 luglio ci è stato anticipato dall'assessore Lamiranda durante un lungo incontro per chiarire alcuni aspetti “critici” venutasi a creare nell'ultimo periodo, che la Giunta regionale della Lombardia, ha approvato la prima programmazione economico-finanziaria 2020 per la realizzazione d’ufficio, da parte dei Comuni, degli interventi di bonifica di siti inquinati e, con lo stesso provvedimento è stato autorizzato il finanziamento per la bonifica del giardino DELLE TRE STRADE.

Al Comune di Sesto San Giovanni vengono assegnati 561.840,43 euro per l’intervento di messa in sicurezza permanente dell’area di Viale Rimembranze. Il finanziamento richiesto dal Comune di Sesto San Giovanni riguarda la messa in sicurezza permanente di un’area comunale di viale Rimembranze 245, di 3.300 mq, dove è prevista la bonifica e la riqualificazione di un parco pubblico.

Il Progetto, approvato e autorizzato comporta lo scavo e la rimozione di parte dei terreni contaminati e l’interruzione dei percorsi di esposizione individuati dall'Analisi di rischio.

Finalmente dopo anni si incomincia a sistemare un altro pezzo di quartiere dimenticato, ci aspettiamo una condivisione per il progetto definitivo che si spera (come promesso dall'assessore) sarà anticipato alla cittadinanza per conoscerne le aspettative e le critiche costruttive.

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